Parrocchia San Giuseppe Lavoratore - Scalea
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Oggetto : Assemblea Sinodale Diocesana L’incontro tenutosi giorno 30 Ottobre 2022 a Cetraro ha segnato l’inizio del secondo anno di cammino sinodale e dopo i saluti del Vescovo mons. Bonanno è iniziata l’assemblea. Ha introdotto don Loris che ha fatto una sintesi di ciò che la Chiesa ha inteso realizzare attraverso il Sinodo. Esso rappresenta una “rivoluzione” della Chiesa stessa che da statica deve diventare dinamica. Essere Chiesa è “essere compagni di viaggio insieme a persone di culture e lingue diverse, per cui dobbiamo imparare i linguaggi del mondo per parlare di Cristo e per accogliere tutti”. Così come la casa Betania era aperta a Gesù, la Chiesa deve essere aperta a tutti. Successivamente il prof. Triani, docente di pedagogia e membro del gruppo di coordinamento nazionale del Cammino Sinodale, ha introdotto I Cantieri di Betania. Il percorso trae spunto da un brano del Vangelo di Luca in cui Gesù viene invitato a casa da Marta e Maria mentre è in viaggio da Gerusalemme ma mentre Marta è presa da molti lavori, Maria, si siede ai Suoi piedi per ascoltarlo. Marta ad un certo punto si rivolge a Gesù : «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c'è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». La vita contemplativa di Maria è per Gesù la migliore perché la preoccupazione delle cose materiali non deve distogliere dalla vita interiore. Questo secondo anno sarà di continuazione del precedente. Dovremo quindi continuare ad ascoltare ma andando più in profondità e inserire l’ascolto nel brano di Luca. Come? Ascoltando coloro che lo scorso anno non abbiamo ascoltato: il mondo della povertà, della disabilità, delle associazioni. E lo faremo attraverso la scelta di uno dei Cantieri, ovvero delle proposte su cui poi andremo ad esercitare l’ascolto. I cantieri sono 3 : 1. CANTIERE DELLA STRADA E DEL VILLAGGIO Al centro di questo cantiere c’è la vita: bisogna quindi ascoltare chi vive ai margini, i giovani, i malati. 2. CANTIERE DELL’OSPITALITA’ E DELLA CASA Al centro di questo cantiere c’è la comunità ecclesiale: quanto le nostre chiese sono casa, quanto vanno “cambiate” perché siano contesti di correlazione e corresponsabilità. 3. CANTIERE DELLE DIACONIE E DELLA FORMAZIONE SPIRITUALE E’ il cantiere che riguarda la formazione spirituale di coloro che sono impegnati nelle comunità parrocchiali. Quanto curiamo questa formazione e quanto essa vada rivista. Questi tre cantieri traggono quindi origine dal lavoro svolto lo scorso anno così come si evince dalle relazioni parrocchiali e diocesane inviate dai referenti. Tuttavia poiché ci si era accorti che alcuni temi non rientravano in questi 3 cantieri si è pensato di aggiungerne un quarto : 4. IL CANTIERE DELL’EDUCAZIONE Gesù educa attraverso le relazioni per cui come Chiesa ci si deve mettere in ascolto delle nuove generazioni attraverso incontri nei luoghi che loro vivono. Questi quattro percorsi saranno gestiti attraverso la metodologia dei tre verbi : Delimitare cioè scegliere un argomento tra quelli trattati lo scorso anno su cui si vuole approfondire Approfondire ovvero fare incontri specifici attraverso seminari o momenti spirituali sull’argomenti scelto Costruire ovvero capire cosa fare dopo aver ascoltato e approfondito. I Cantieri di Betania saranno quindi il percorso di questo nuovo anno di cammino sinodale. L’incontro si è concluso con i saluti del Vescovo.

 

SINTESI INCONTRO UNITA’ PASTORALE DI SCALEA 16 SETTEMBRE 2022

     Insieme per una Chiesa Sinodale… Carissimi tutti pace e bene! Lo scorso 16 settembre noi sacerdoti dell’unità pastorale di Scalea ci siamo incontrati per far sintesi. Insieme, con grande apertura d’animo e il desiderio di continuare a fare il bene, abbiamo condiviso sogni, attese, speranze ma anche perplessità su tutto il cammino che siamo chiamati a portare avanti per la vita ecclesiale delle nostre comunità e per la società civile. I punti all’ordine del giorno sono stati:

1. Ripresa del Sinodo

2. Corsi pre-matrimoniali

3. Incontri comunitari per l'Unità Pastorale 

4. Decisione degli ambiti che ciascuno dei sacerdoti si impegnerà a coltivare (catechesi per gli adulti, caritas, formazione spirituale, formazione catechetica e iniziazione cristiana).

     Per quanto riguarda il Sinodo ci vedremo alle ore 18.00 del prossimo 7 ottobre, memoria della Beata Vergine del Rosario. Insieme faremo il punto della situazione, offrirò uno spunto di riflessione per il cammino delle parrocchie e proveremo a focalizzarci meglio sul cammino sinodale.

     Rispetto ai corsi pre-matrimoniali abbiamo voluto rettificare le tematiche da offrire ai nostri giovani. Ci siamo detti che ora come ora non possiamo dare niente per scontato, occorre evitare il solito rischio che si crea nella vita della Chiesa e cioè quello di offrire risposte vecchie a problemi nuovi oppure di dare risposte a domanda che mai nessuno ha posto. Un bagno di umiltà non può che generare vita nuova e consentire di parlare guardando in faccia alle persone partendo dal loro vissuto reale e non ideale. Un punto importante che ci vede coinvolti tutti è quello della formazione. Abbiamo bisogno di cristiani maturi che sappiano affrontare le sfide dell’oggi, senza vivere di rimpianti, nostalgie e delusioni.

     Questo ci porterà a rivalutare la nostra formazione di catechisti, la relazione che viviamo con i ragazzi, la visione della nostra fede e la carità concreta, che deve sempre guardare alle persone nella loro interezza e ridare dignità a tutti coloro che, per svariati motivi, bussano alle nostre porte. Ciascun sacerdote curerà gli ambiti sopra descritti. Prossimamente forniremo tematiche e date per gli incontri. La visione di insieme che dobbiamo fare nostra è questa: la formazione in forania sarà il momento che ci vedrà coinvolti come discepoli desiderosi di crescere, metterci in discussione e sognare un nuovo modo di essere Chiesa, sale e lievito per questo tempo.

     La parrocchia, diventerà il luogo, lo spazio e il tempo nel quale quanto viene detto e appreso diventerà concretezza e servizio per la felicità di tutti. Spero che questa sintesi, a nome mio, e di tutti i miei confratelli venga recepita non come un nuovo impegno da aggiunge ai numerosi già in calendario ma come l’occasione per “nascere di nuovo”, per scoprire la bellezza della nostra fede e coltivare una fraternità vera, efficace e feconda per noi e per il territorio che tutti ci sforziamo di servire, amare e curare.

Il Coordinatore dell'Unità Pastorale

Don Fiorino Imperio

 

Domenica 6 febbraio 2022 - Verbale dell'Incontro sul Cammino Sinodale

     Descrizione: C:\Users\PC HP\Desktop\logo-2023-trasparente-it.png

     All’incontro tenutosi domenica 6 Febbraio 2022, il “ primo dopo due anni di pandemia Covid 19”, hanno partecipato tutti i delegati delle Parrocchie di Scalea, quelli di Santa Domenica Talao, mentre quelli di San Nicola Arcella con il loro parroco, hanno dato la disponibilità per gli incontri successivi. Erano presenti anche tutti i referenti parrocchiali della Commissione Sinodale diocesana. Con inizio alle ore 18:30 il Coordinatore dell'Unità Pastorale Mons. Cono, ha aperto l’incontro con la preghiera per il Sinodo, poi ha sottolineato come questi due anni di pandemia hanno duramente provato la vita cristiana dal punto di vista pastorale.

     Ci si è resi conto di essere parte di un’unica comunità mondiale e che solo lottando  insieme era possibile affrontare e sconfiggere il virus, ma come conseguenza collaterale siamo stati indotti  ad isolarci e in molti casi a guardare con sospetto all'incontro con l'altro, ad aver paura del prossimo. Ciascuna parrocchia e aggregazione ecclesiale ne continua a vivere l'esperienza, sia nella poca partecipazione alla vita liturgica della Domenica, sia per la scarsa partecipazione, dove sono state avviate, alle attività formative di catechesi.

     Con l’apertura del Sinodo della Chiesa cattolica, fortemente voluta e avviata da Papa Francesco il 10 Ottobre 2021, e sostenuta dal nostro Vescovo Mons. Bonanno che ne ha avviata la fase diocesana, proviamo a riscoprire la gioia di ritornare a camminare insieme. Mons. Cono ha posto l’accento sul principio che deve animare questo Sinodo, ogni battezzato, sia uomo che donna, deve sentirsi protagonista per il cammino della Chiesa,  ricordando le parole del Santo Padre: tutto in una Chiesa ministeriale è affidato al dono dello  Spirito Santo,  “se non c’è lo Spirito Santo non ci sarà Sinodo”.

     Sono poi intervenuti gli altri parroci di Scalea e don Miguel, parroco della parrocchia di Santa Giuseppe a Santa Domenica Talao. Ognuno di loro ha presentato brevemente la situazione delle comunità parrocchiali a loro affidate ed espresso perplessità, per le difficoltà che si incontrano dovute alla scarsa partecipazione dei fedeli, ma anche la speranza che questi tre anni dedicati al percorso sinodale riescano nell'intento programmatico di animare e rigenerare comunione, partecipazione e missione. Soprattutto Don Giacomo ha insistito sul dare maggiore spazio al dialogo sul cammino comune, compreso nei temi introduttivi degli argomenti proposti dal sussidio  sinodale.

    Successivamente sono stati presentati i referenti parrocchiali e, gli stessi, ci hanno illustrato sommariamente, come hanno vissuto l'appuntamento online diocesano e come sperano possa proseguire questa prima tappa del Sinodo all'interno dell'Unità Pastorale di Scalea. Questa prima parte sarà vissuta durante il tempo di Quaresima e  durerà sino ad Aprile. Nella discussione che è seguita si sono inseriti altri laici che, per come è stato suggerito dalla Commissione diocesana, ha selezionato alcuni temi  tra quelli proposti a livello nazionale, nel testo del Sinodo, che andremo poi a trattare ad approfondire  formando dei gruppi coordinati dai facilitatori diocesani. Si è anche stabilito che i vari gruppi si incontreranno nelle diverse sedi parrocchiali, questo aiuterà anche a conoscere meglio gli ambienti pastorali diversi dalla propria parrocchia di appartenenza.

    Per proseguire, in modo sinodale, secondo quanto avete sottolineato alla discussione comune, chiediamo perciò di voler indicare sul Gruppo WhatsApp di Unità Pastorale l’argomento sul quale preferite essere inseriti e che approfondirete insieme ai partecipanti delle altre comunità parrocchiali. I temi selezionati nell'assemblea sinodale tra cui scegliere di partecipare al confronto sono :

Compagni di viaggio - Accoglienza

Ascoltare

Prendere la parola

Corresponsabilità nella missione

Autorità e partecipazione

Discernere e decidere

          Questo primo appuntamento, certamente da comprendere come un vero dono del Signore alla nostra Unità pastorale,  si è concluso con la invocazione alla Vergine Maria, da parte di Don Franco, perché si accompagni con la sua dedizione materna al nostro impegno per camminare insieme con le nuove generazioni, per il coinvolgimento di tutti i battezzati per la crescita della  comunità di Gesù Cristo.

                                                                                                                                                                         La Segretaria del Consiglio Unità Pastorale - Neri Angela

  

Scalea 29 gennaio 2022 - In cammino sinodale

Oggetto: Convocazione del Consiglio di Unità Pastorale

Carissimi Fratelli e sorelle,

                                             anche se viviamo ancora in clima di prudenza per affrontare la pandemia, pure siamo incoraggiati dal nostro Vescovo che ha indetto il Sinodo diocesano, a vivere per come è possibile momenti di ricerca interiore e confronto pastorale per dare il nostro contributo esperienziale alla crescita della vita della diocesi.

     Nelle settimane immediatamente precedenti, ogni parrocchia ha nominato un proprio Delegato per rappresentarla nella commissione diocesana del Sinodo, adesso arricchiti da quanto hanno ricevuto avvertiamo l’esigenza di un confronto più ampio sui temi della comunione nella chiesa, che caratterizzeranno questo primo anno di crescita ecclesiale in chiave sinodale. 

     La volontà dei Vescovi è che il Sinodo incoraggi la vita di comunione e la gioia della fraternità ecclesiale. Vi incito perciò, all’incontro che abbiamo programmato con i Parroci dell’Unità Pastorale di Scalea, Domenica 6 febbraio con inizio alle ore 18:30, presso i locali della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore a Scalea.

    Sarà un’occasione preziosa per affidare all’azione dello Spirito Santo la vita delle nostre comunità, per aprire i nostri cuori all’incontro tra i fratelli e le nostre menti all’impegno di contribuire a costruire una Chiesa più ministeriale, attraente  e coinvolgente per come il Santo Padre costantemente incoraggia a generare.

Animati dal dono dello Spirito Santo ci mettiamo in cammino

                                                                                                                                                                                                                         Il Coordinatore

                                                                                                                                                                                                                      Mons. Cono ARAUGIO 

Unità Pastorale Scalea Quaresima 2020

    Oggi 9 marzo, noi parroci dell’Unità Pastorale di Scalea, ci siamo incontrati alle ore 11,00 per leggere insieme come vivere e proporre questa Quaresima così particolare che il Signore ci dona, caratterizzata dal Digiuno Eucaristico. Non è una situazione da considerare esclusiva, è la condizione che vivono tanti fratelli e sorelle nel mondo della persecuzione, anche alcuni Santi ne hanno fatto l’esperienza. Durante l’incontro abbiamo ricevuto telefonicamente, da parte del Commissario Prefettizio, la raccomandazione di vigilare scrupolosamente sull’osservanza delle norme emanate dal Governo e dai Vescovi in riferimento al Virus.  Per cui presa cosciente della gravità della situazione attuale e delle nostre responsabilità, abbiamo definito:

 

1.  Le chiese restano aperte tutto il giorno per la preghiera personale.

2.  Continueremo a celebrare la Santa Messa per il bene delle anime, negli orari consueti, ma rigorosamente a porte chiuse. Nessun fedele deve essere presente.

3.  Eventuali celebrazioni esequiali saranno vissuta con la liturgia della benedizione della Salma nella casa del defunto, e con la preghiera per la Tumulazione al Camposanto.

Ci viene chiesto di  vigilare perché, negli ambienti ecclesiali, non si generino assembramenti di fedeli, avendo maturato la coscienza che l’incontro in ambienti stretti di più persone agevola la trasmissione del Virus. Come viene riferito da più parti, questi sono i giorni della responsabilità e del rispetto delle norme, perché tutto sia vissuto nella serenità, nella preghiera e nella pace, per costruire insieme un domani di speranza.

i Parroci dell’Unità Pastorale di Scalea

 

15 aprile 2019 - Relazione della Santa Visita

 

                             Si  è da poco conclusa la Santa Visita di Monsignor Bonanno e non è facile stilare una relazione di ciò che abbiamo vissuto, perché in ognuno di noi sono state toccate           emozioni, sensibilità e sentimenti diversi. Il Vescovo, gia dalla Celebrazione del  30 Marzo, si è presentato quale uomo puntuale, preciso, poco avvezzo a cerimonie       sontuose e     amante della semplicità. Potremmo dire che è stato questo il filo conduttore della sua Visita: la semplicità.

    Durante l’omelia iniziale ha mostrato apertura nei confronti di coppie separate, accoglienza nei confronti di coloro che sbarcano sulle nostre coste e vicinanza a tutti coloro che vivono il dramma della solitudine e della mancanza di lavoro. Ha sottolineato come, ancora oggi, alcuni vedano la sua figura come quella di colui che può “aiutare” nella ricerca di un lavoro, o di chi vede in lui un”bancomat” per ristrutturare e costruire nuovi monumenti alla cristianità. Ma ha chiarito che la Chiesa è umiltà, è povertà, è aiuto ai bisognosi. Anche nell’incontro con le autorità è stato fermo su questo ù punto: la Chiesa non ha bisogno di nuove cattedrali ma di valutare eventuali interventi di manutenzione e solo ove necessario.

    Ha sottolineato come a volte, alcuni sindaci, lo subissino di richieste e di come ritenga tutto ciò lontano da quelle necessita che oggi le comunità si trovano ad affrontare. La sua stessa visita aveva lo scopo di “vivere” queste quotidianità e capire le difficoltà con cui ci si scontra.

    Ha affrontato ogni visita alle singole parrocchie con entusiasmo, mostrandosi sempre disponibile e sorridente con i bambini ai quali si è divertito a raccontare di come lui, ancora piccolo, fosse uguale a loro. Ha insistito molto sul concetto di assistenza ai malati, che in quei giorni si è premurato di visitare, e ci ha esortati a non dimenticarli mettendo in evidenza il dolore provato quando, durante la visita ad uno di questi , gli è stato riferito che poco lontano abitava una donna sola e dimenticata anche dai figli troppo presi dal lavoro… non ci ha pensato su due volte: è andato a trovarla.

    Era, nel raccontarlo, ancora sconvolto da come ci potesse dimenticare dei genitori come fossero scarpe ormai vecchie.

    Ha incontrato gli studenti di scuole medie e Liceo e si è rivolto a loro con un linguaggio moderno, a volte servendosi anche del dialetto, ma riuscendo a catturare la loro attenzione come poche volte accade.

    E’ stato importante, credo per tutti noi, poterci soffermare e ascoltare le sue parole. E’ riuscito con la sua umiltà e il suo parlare semplice a colpire diritto al cuore, a darci nuovi stimoli per continuare il nostro cammino di ricerca personale e di sostegno ai sacerdoti che vivono da soli le difficoltà di gestione di parrocchie ormai troppo grandi per essere supportate da un solo pastore.

  Scalea 15/04/2019                                                                                                                                                                                                                        Neri Angela

 

Itinerario di Formazione al Matrimonio 2018/2019

INCONTRO DI UNITA' PASTORALE

Domenica 30 settembre abbiamo affrontato quelli che erano i punti già enunciati nel comunicato precedente ponendo però particolare attenzione, almeno inizialmente, alla missione del gruppo Unità Pastorale. Ci siamo confrontati valutando e di rimuovere i legami con altre  associazione politicizzate e riflettendo sul percorso futuro. La separazione è stato condiviso da tutti i presenti in considerazione del fatto che noi ci identifichiamo come “gruppo di persone interessate ad intervenire nel tessuto sociale per animare l’evangelizzazione della città.” Pertanto qualsiasi legame a gruppi e/o associazioni con sentore politico vanificherebbe il nostro impegno o potrebbe venire frainteso.

 Per quanto concerne il percorso futuro abbiamo concordato nel proseguire con la sensibilizzazione al concetto di cittadinanza attiva. Abbiamo poi discusso i vari punti e abbiamo tracciato un a linea comune : sensibilizzare e coinvolgere le famiglie.

Visita pastorale del Vescovo

Durante il periodo dell’Avvento il nostro Vescovo, Mons. Leonardo Bonanno, rimarrà ospite per qualche giorno nella nostra cittadina e avrà l’occasione di incontrare i vari gruppi: Catechisti, gruppo Caritas, Liturgia e Unità Pastorale.

Si ipotizzata la possibilità di organizzare un canto comune con il gruppo Coro delle quattro parrocchie. Verrà stilato un programma per le singole parrocchie in cui si darà comunicazione di tutto.

Ottobre Missionario

Vista la scarsa partecipazione familiare alla formazione cristiana dei figli si è pensato di dedicare questo periodo ad incontri mirati con le famiglie.  Si potrebbe pensare ad un incontro finale comunitario che veda come testimone un missionario.

Mese della Pace

In questo periodo si è pensato di organizzare tre incontri con le famiglie scegliendo, ogni volta, un tema diverso e invitando testimoni ( es. Nicola Le Grottaglie.) per coinvolgere e sensibilizzare le famiglie ad un maggiore impegno nella vita cattolica.

Abbiamo infine ripreso il discorso dell’impegno sociale del gruppo per valutare l’eventualità di incontrare il sindaco. Il sindaco Licursi, durante un pre-incontro con Mons. Cono Araugio e la sottoscritta, si è mostrato ben felice di questa possibile collaborazione indirizzata esclusivamente a smuovere le coscienze in favore di un maggior coinvolgimento nella vita comunitaria. Alcuni dei presenti hanno però mostrato delle perplessità sull’instaurare un rapporto tra Unità Pastorale e amministrazione pertanto questo incontro viene sospeso.

Si è tenuto ieri, 20/09/2018,  con inizio alle ore 11,00 l’incontro tra i nostri Parroci e i Diaconi, per definire i programmi e l’identità del gruppo Unità Pastorale prima dell’inizio di questo nuovo percorso annuale. Ci si è confrontati su come organizzare la Visita Pastorale del nostro Vescovo in Avvento, si è fatta una breve verifica della partecipazione liturgica estiva, si è discusso dei problemi legati alla poca sensibilità delle famiglie in ordine alla formazione cristiana dei figli, si è anche pensato di organizzare un incontro formativo per gli adulti in occasione del mese missionario. Ci si è confrontati anche sull'impegno che alcuni membri dei Consigli Pastorali portano avanti per animare un anelito orientato alla cittadinanza attiva, si è anche definita l'opportunità di continuare  svincolandolo però da qualsiasi legame con associazioni e/o gruppi che possano comprendersi legati ad impegno attivo in chiave partitica e/o politica.

Il gruppo di Unità  Pastorale nasce come gruppo di persone interessate ad intervenire in modo comunitario nel tessuto ecclesiale per animare l'evangelizzazione della Città, la nostra Città resta nella gran parte staccata da un coinvolgimento attivo nella partecipazione ecclesiale per cui l'impegno primario è quello di rendere presente Gesù nella vita delle comunità. Dalla coscienza di essere anima della Città conseguentemente deriva l'impegno evangelico di alimentare la fraternità e di animare un sincero spirito di legalità e di pace,  per cui si ritiene opportuno impegnarsi  per promuovere l'azione orientata a coinvolgere nella costruire la partecipazione di tutti nell'azione di cittadinanza attiva.

Si è anche accennato a come organizzare gli itinerari orientati alla formazione dei fidanzati, qualche disorientamento permane per la scarsa incidenza politica di coloro che sono chiamati ad orientare il bene nella Città. Su tutto questo si è deciso di trattarne in un successivo incontro tra i Parroci e i Diaconi  dell'UP.

Pertanto ci incontreremo domenica 30 settembre 2018 alle ore 19,30 nei saloni della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore. I punti che discuteremo saranno:

Stabilire un percorso di attività comuni tra le quattro parrocchie

 § Visita Pastorale del Vescovo

§  Ottobre Missionario

§  Mese della pace

§  Giornata per la salvaguardia del Creato

Identificare il nostro impegno sociale

§  Chiarendo chi è realmente interessato a continuare in maniera attiva a far parte di questo gruppo

§  Proporre nuovi temi e percorsi su cui lavorare per il bene comune.

Eventuali proposte

 

 Ricordo nuovamente che l’incontro sarà Domenica 30/09/2018 alle ore 19:30

 

Scalea 27 maggio - Oltre la Libertà, l'osservanza delle Regole

Descrivere la giornata di ieri non è semplice come ogni volta in cui per farlo bisogna mettere a nudo emozioni e sensazioni. Ci siamo ritrovati catapultati in una realtà che a volte crediamo esistere solo nei film ed invece per molti uomini e donne è vita quotidiana.

L’arrivo di Mangiardi, uomo semplice nella sua normalità, ci ha lasciato perplessi. Si, perché a volte pensiamo che la mafia colpisca solo giudici, avvocati e “grandi” imprenditori. E immaginiamo uomini potenti, ricchi proprietari, con aziende con molti operai e li immaginiamo fisicamente alti e palestrati….insomma “grandi” in tutto. E invece l’uomo che si è presentato a noi, preceduto da notevoli misure di sicurezza, è un uomo minuto, umile e quasi imbarazzato….e il primo pensiero che attraversa la nostra mente è che la mafia non fa distinzioni, colpisce solo chi crede essere debole.

 Ma procediamo con ordine.

Si inizia con un’introduzione di Laura Calvano che ripercorre le tappe che hanno portato a questa giornata. Il tutto nasce da un incontro sulla “cittadinanza attiva” organizzato dall’Azione Cattolica al Punto Luce. Ne è  seguito un altro con l’Agesci e infine, i primi incontri aperti a tutti coloro che volevano confrontarsi sulle problematiche del nostro territorio . Punto comune di questi incontri era la voglia di riappropriarsi di esso imparando a valorizzarne le bellezze ma soprattutto iniziando a rispettarlo. Sono seguiti altri vari incontri con le istituzioni e da Febbraio il tutto ha fatto capo all’Unita Pastorale che ha accolto al suo interno il gruppo “Incontro per la città”. Tutti insieme abbiamo lavorato per un fine comune: ridare speranza e diritti al nostro territorio. E  da allora ci siamo impegnati ad organizzare questa giornata incontrando don Ennio Stamile , referente di Libera Calabria, e avvalendoci della presenza e del supporto di Angelo Serio.

Interviene, poi, Angelo Serio, che, prima di presentare il nostro ospite ci spiega, da referente, cos’è Libera. Libera nasce su iniziativa di don Ciotti ed è costituita da un insieme di associazioni, gruppi, parrocchie e scuole che si assumono l’impegno di combattere la mafia e di realizzare una giustizia sociale per tutti. Ma Angelo pone, soprattutto l’attenzione sull’importanza del ricordo delle vittime innocenti della mafia. La giornata della memoria nasce durante una celebrazione in ricordo della strage di Capaci, qui don Ciotti vede una donna ,una madre, piangere con lo stesso dolore e la stessa intensità dei parenti del giudice Falcone e della moglie Francesca Morvillo…. ma lei non è una loro parente, è solo la madre di uno degli invisibili uomini della scorta del giudice Falcone di cui nessuno si preoccupa neanche di ricordare il nome. Ma per don Ciotti no, lei è la madre di una delle vittime innocenti della mafia. Perché la mafia colpisce giudici, avvocati, imprenditori ma anche uomini che hanno deciso di rischiare la propria a vita per difendere chi la mafia la combatte dalle aule di giustizia. Nasce così la giornata della memoria, che viene celebrata il 21/03 di ogni anno sempre in una città diversa e ricorda queste vittime innocenti.

E arriviamo al momento più importante : l’imprenditore Rocco Mangiardi  inizia il suo intervento e comincia dicendo:” dal momento in cui ho denunciato io e la mia famiglia viviamo i momenti più belli della nostra vita”. E qui l’uomo normale diventa “eroe”. Ma quest’uomo che ascoltiamo è un semplice padre di famiglia che ogni giorno si reca a lavoro nell’azienda che ha creato con sacrifici. Ed è li che un giorno gli viene chiesto di fare un “regalino” di € 1.200,00 al mese al boss locale di cui lui non teme di fare nome e cognome. Inizia qui il suo essere eroe: il coraggio di rivolgersi alle istituzioni, il coraggio di denunciare queste persone ma, soprattutto, il coraggio di stravolgere la vita di un’intera famiglia. Sì, perche dal 2006 la famiglia Mangiardi vive sotto scorta.

Un uomo modesto, non si vergogna di dire che ha solo la terza media, ma ha avuto il coraggio di puntare il dito contro i mafiosi, perchè dice “ il dito puntato in un’aula di tribunale è più potente delle loro pistole”. Un uomo che ha il coraggio di chiamarli VIGLIACCHI  ma che ha, soprattutto, il coraggio di andare nelle piazze a dire “DENUNCIATE, perché solo così saremo liberi…è la scelta che ci rende liberi”. E qui ci accorgiamo che ciò che rende eroi questi collaboratori di giustizia è l’aver compiuto un gesto normale: denunciare un sopruso. E infine ci ricorda che il nostro più grande dovere è verso i giovani, “dobbiamo consegnare loro la legalità”.

Sono seguite alcune domande rivolte al sig. Mangiardi e infine si è passati a formare i tavoli di lavoro seguendo i temi che avevamo previsto:

Legalità come rispetto per l’ambiente moderatore Laura Calvano e relatore Luigi Mazzei

Prospettive di legalità nel futuro moderatore Angela Neri e relatore don Giacomo Benvenuto

Rispetto della legalità, obbedienza alle regole moderatore Romano Chemi e relatore Isp. Valente

Rispetto educativo moderatore Franco Manco e relatore Dirigente Saverio Ordine

Impegno socio-politico moderatore Irma di Gregorio e relatore Nicholas Rinaldi

Lavoro  e giustizia moderatore Cristiana Lento e relatore Isp. Esposito (ASP)  

Solo un tavolo Lavoro  e giustizia non ha espletato il suo lavoro per la mancanza di adesioni. Gli altri tavoli sono stati coinvolti attivamente e le discussioni con un confronto anche animato, sono durate sino alle 19.45. Dopo un breve riepilogo LeAli per il Futuro nella prospettiva del prosieguo del lavoro, come conclusione della serata e per continuare il lavoro per rileggere e analizzare il lavoro dei tavoli, ci siamo dati appuntamento, solo i mediatori per giorno 17/06/2018 alle ore 19,00.

 

Unità Pastorale Scalea e  Insieme per la Città. Verbale dell'incontro del 29 aprile 2018

    Durante l’incontro di domenica 29/04 abbiamo fatto delle proposte per  lo slogan da usare per pubblicizzare la giornata del 27/05:  “LIBERI DI PARLARE – LIBERAMENTE” o altri da definire nel prossimo incontro.

    Abbiamo inoltre definito le persone a cui chiedere di introdurre il tavolo iniziale raccontando la loro esperienza di vita vissuta combattendo per  la legalità e, nello specifico, abbiamo pensato a : Angelo Serio, vedova Ferrami e l’imprenditore Rocco Mangiardi.

 Abbiamo, poi, scelto coloro che presiederanno i singoli tavoli , ovvero:

Legalità come rispetto per l’ambiente moderatore Laura Calvano e relatore Luigi Mazzei

Rispetto della legalità, obbedienza alle regole moderatore Romano Chemi e relatore Isp. Valente

Rispetto educativo moderatore Teresa Angona e relatore Dirigente Saverio Ordine

Impegno socio-politico moderatore Irma di Gregorio e relatore Nicholas Rinaldi

Lavoro  e giustizia moderatore Cristiana Lento e relatore Isp. Esposito (ASP)  

Prospettive di legalità nel futuro moderatore Angela Neri e relatore don Giacomo Benvenuto

Il prossimo incontro è domenica 06/05 ore 20.00 presso la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore.

 

Verbale dell'Incontro dell'UP sulla Legalità - 18 febbraio 2018

Ci si è ritrovati in Unità Pastorale domenica 18 febbraio u.s. alle ore 20.30 affinchè, attraverso il confronto e la messa in comune delle varie esperienze che ognuno di noi vive sul territorio,  si potesse progettare, anche a Scalea, la ‘giornata per la legalità’.  Il riferimento, le giornate proposte a livello nazionale   che vogliono sottolineare quanto sia importante far fronte comune su questo tema e nello stesso tempo non vengano dimenticati  coloro che per questo impegno hanno dato la  vita. Si è scelta come data il 23 maggio 2018  giorno della memoria in ricordo della strage di Capaci,  al posto del 21.3.2018  (giornata nazionale proposta da anni dall’associazione  Libera),  per avere  così piu’ tempo a disposizione e per costruire anche un percorso, un itinerario di avvicinamento alla giornata da avviare già da subito in ogni Parrocchia.

La giornata  sarà  di sensibilizzazione e rivolta ai giovani e agli adulti con  l’auspicio che possa diventare un altro momento per ‘emozionare’  il nostro territorio offrendo l’opportunità di ritrovarsi insieme ai cittadini in un confronto sereno e costruttivo per il bene della nostra città. Per noi operatori sarà importante mettersi in gioco  per poter maturare scelte sempre piu consapevoli e per gran parte del tempo ci siamo chiesti qual è il nostro personale impegno e quale debba   essere il fronte comune su cui impegnarsi nella costruzione anche di un ‘noi per la legalità’!

E’ emersa, inizialmente, la necessità di  partire dal comune sentire, da un’analisi attenta del territorio  per poter meglio comprenderne i bisogni ma soprattutto far emergere quanta  illegalità  sia  in fondo taciuta e appartenga al sommerso. A conclusione si è pensato di soffermarci  maggiormente sul  non rispetto delle regole e di non impegnarci in un nuovo lavoro di analisi ma utilizzare l’analisi preparata da don Cono in occasione dell’incontro con il Questore. Il valore della legalità ci ha riportato al valore del ‘rispetto’ e quindi del ‘rispetto delle regole, il rispetto  per Scalea’ ma anche del rispetto per il Creato inteso non solo come dono del Signore ma anche come dono da tutelare per le generazioni che verranno e  anche rispetto di ogni bene come l’acqua, la raccolta differenziata.

Per meglio conoscere, comprendere il ‘sentire a Scalea’ su questi temi e in riferimento alla legalità e quindi all’importanza del rispetto delle regole, si è pensato di strutturare la giornata in un momento comune assembleare con un relatore iniziale  e di lavorare poi successivamente  per ambiti, quindi per gruppi di lavoro, coordinati da persone  con competenze specifiche  e anche per dare la possibilità a tutti di una maggiore espressione ritrovandosi poi in un piccolo gruppo.

In sintesi gli ambiti emersi dal confronto che vorremmo proporre nei vari gruppi sono:

-          raccolta differenziata, un valore rispettare le regole

-          acqua, intesa come valore  perché spesso non ne riconosciamo la preziosità

-          il lavoro,  recupero del territorio per uno sviluppo economico/lavorativo  

-          mondo della scuola

-          le attività commerciali

-          gli ambienti educativi (Parrocchie/associazioni)

-          storia, usi, costumi conoscenza  come  rispetto della nostra storia e delle nostre radici.

 

Occorrerà rivolgersi con piu’ attenzione al mondo della scuola e  al mondo dello sport che oggi  aggrega  centinaio di ragazzi perché i contenuti possano avere anche una ricaduta in termini educativi. Il lavoro dei gruppi verrà poi condiviso  in assemblea e dalla messa in comune verrà redatto un documento, una sintesi che traccerà l’impegno, la responsabilità di ognuno dei presenti per la legalità!. Amare Scalea nella diversità degli ambiti da approfondire e per emancipare Scalea. Don Franco ci ricorda che bisogna apprezzare il luogo dove viviamo e a cui tanti ambiscono, riappropriarci di un ambiente il nostro, dove viviamo,  rispettandolo, amandolo.

Don Cono ci riporta ai contenuti dell’Evangelii Gaudium che ci invita ad essere  ‘fermento… lievito sociale’,  occupandoci della città, amando Scalea, il   ‘mi sta a cuore …I care’ di don Milani. A conclusione dell’incontro si decide di invitare, coinvolgere in  questa esperienza, anche le altre Associazioni raggruppate in  ‘Insieme per la città’  affinché possa nascere un lavoro comune e vengano valorizzate così  tutte le energie presenti sul territorio.

Ci  si  aggiorna a domenica 11 marzo  alle ore 20.00 per   un successivo incontro a cui saranno invitate anche le Associazioni  raggruppate in ’Insieme per la città’. 

 

31 Dicembre 2017 - Verbale del Consiglio Unità Pastorale  Scalea

    Lunedì 18 dicembre  con inizio alle ore 19,10 ha avuto inizio l’incontro del Consiglio di Unità Pastorale, ha introdotto Don Franco con la preghiera e una riflessione sulla figura della Vergine Santa nella vita e nella spiritualità della comunità cristiana, ha anche messo in risalto le difficoltà che si incontrano a generare una migliore comprensione della devozione, per orientarla a una fede più autentica, cosa che spesso genera incomprensione. Don Giacomo ci ha introdotti a una migliore comprensione della vita ecclesiale a Scalea, mettendo in risalto anche gli aspetti nodali che sono l’evangelizzazione, la testimonianza della fede e la frequenza agli itinerari di iniziazione cristiana. Don Cono ha presentato gli itinerari proposti dalla diocesi che vedono quali priorità il coinvolgimento della famiglia, la vita di carità e la capillarizzazione della pastorale nei quartieri con i centri di ascolto. Don Antonio ci ha parlato della preziosità della pastorale del mondo del lavoro e della semplice bellezza della testimonianza che questo ambiente pastorale ancora conserva.

Dopo  questi aspetti che potremmo definire introduttivi e programmatici, è iniziata la testimonianza dei delegati delle quattro parrocchie presenti al Consiglio, dal Coordinatore sono stati incoraggiati, nella dinamica delle parrocchie di adozione,  a sentirsi parte delle comunità nelle quali esprimono il loro servizio. I presenti sono indicati nell’elenco che segue. Qualora riscontriate degli errori, per piacere, segnalatelo alla segretaria:

 

Manco Franco

331/6032637

Arciconfraternita

S. Maria D'Episcopio

Ielpa Eugenio

 

Diacono

S. Maria D'Episcopio

Maiolino Patrizia

320/0451951

 Iniziazione Cristiana

S. Maria D'Episcopio

Magurno Laura

334/9499707

Educatore Pastorale giovanile

S. Maria D'Episcopio

Fabio Cifuni

344/1238131

Presidente Azione Cattolica

Santissima Trinità

Mascia Assunta

389/6413329

 

Santissima Trinità

Vitale Maria Rosaria

393/6320160

 

Santissima Trinità

Galiano Nicola

349/1260950

Delegato per i Quartieri

Santissima Trinità

Gianpietro Pisciotta

345/8535464

Diacono

Santissima Trinità

Barbuto Giovanni

345/9286450

Consiglio Affari Economici

Santissima Trinità

Caimo Carmelina

371/3452320

Iniziazione Cristiana

Santissima Trinità

Sforza Carmela

349/6111304

Iniziazione Cristiana

S. Giuseppe Lavoratore

Caputo Rosita

333/2352805

Animazione Liturgica

S. Giuseppe Lavoratore

De Filippo Pina

320/8323798

Responsabile  Caritas

S. Giuseppe Lavoratore

Laurenzano Maria

334/1207587

Ministro straordinario

S. Giuseppe Lavoratore

Pisciotta Bruno

328/9565065

Consiglio per Affari Economici

S. Giuseppe Lavoratore

Vitale Giulia

329/3999487

Pastorale giovanile

S. Giuseppe Lavoratore

Pisciotta Gianpietro

Germano Maria Franca

377/9680113

Animatori Pastorale Familiare

S. Giuseppe Lavoratore

Irma di Gregorio

320/6884418

Presidente Azione Cattolica

S. Giuseppe Lavoratore

Pisciotta Bruno

Calvano Laura

328/9565065

329/4243133

Delegati Agesci

S. Giuseppe Lavoratore

Mirto Carmelo

Pignataro Rosetta

335/356858

Cammino Neocatecumenale

S. Giuseppe Lavoratore

Cirimele Pino

Vitale Adalgisa

320/1723110

Delegati per l'oratorio

S. Giuseppe Lavoratore

Forte Marcelo

Impieri Anna

320/8872505

380/2098122

Responsabili Pastorale Familiare

San Nicola di Plateis

Rotondaro Gianluca ( Mario)

389/4453055

Delegato Caritas

San Nicola di Plateis

Lambiase Teresa

333/1669281

Delegata Gruppo Catechisti

San Nicola di Plateis

Anna Maria Maratea

349/1224755

Presidente Azione Cattolica

San Nicola di Plateis

Ferro Francesco

347/2238802

Coordinatore RNS

San Nicola di Plateis

Lento Cristiana Elena

320/9281919

Consiglio per Affari Economici

San Nicola di Plateis

Neri Angela

339/3571808

Pastorale giovanile

San Nicola di Plateis

Silvestri Francesco

339/6817050

Responsabile Liturgia

San Nicola di Plateis

 

Sono  intervenuti tutti i delegati e sono emerse queste problematiche:

·    Scalea ha bisogno di recuperare identità, la vita della famiglia deve essere posta al centro dell’impegno pastorale, trasmettendo la gioia di vivere a Scalea soprattutto alle nuove generazioni. E’ un impegno che le comunità parrocchiali non possono rinviare.

·    Si avverte nelle Comunità parrocchiali la difficoltà ad assumersi impegni, a valorizzare i carismi, per cui spesso ci si trova ad operare sempre con le stesse persone.

·    E’ molto problematico il coinvolgimento dei giovani, che nella gran parte vivono con distacco il rapporto con la vita parrocchiale. Questo distacco affettivo viene avvertito anche nella componente degli adulti e degli anziani. Il problema condiviso da molti  incoraggia a dare più spazio nella pastorale alla Parola di Dio ed esprimere la propria fede con la propria testimonianza personale, cominciando dalla famiglia.

·    Si avverte una sfiducia di fondo che va rimossa per orientare più positivamente la vita cristiana, spendendosi anche nel sociale. E’ importante dare spazio ai giovani anche nella programmazione della vita parrocchiale e vivere una maggiore disponibilità al rinnovamento.

·    Troppo spesso un falso concetto di rispetto umano blocca la capacità della correzione fraterna, è importante leggersi come unica comunità di cristiani che vive la fede nelle diverse comunità parrocchiali. Occorre nella evangelizzazione u maggiore protagonismo dei laici, che non devono aspettare che ci sia la disponibilità del presbitero, ma devono spendersi in quelli che sono le deleghe ricevute.

·    Si avverte un degrado spirituale generalizzato, la fede come tradizione o peggio come feticismo, che va rimosso con la evangelizzazione e favorendo l’incontro in ogni modo con Cristo. Occorre rendersi disponibili a una formazione permanente e a una conversione permanente, anche per evitare protagonismo inaccettabili soprattutto all’interno della comunità dei praticanti.

·    Ci sono difficoltà ad incontrarsi anche tra associazioni che hanno lo stesso carisma, troppo spesso prevale la dinamica dell’ognuno per se. Per costruire la speranza del futuro occorre relazionarsi operativamente con tutte le aggregazioni ecclesiali per provare a costruire insieme la speranza del futuro per le nuove generazioni.

·    Per orientare il cambiamento è importate partire da se stessi, adeguando la proposta formativa alla realtà nella quale viviamo. Ci si rende conto che i ragazzi sono disinteressati alla vita di fede ma si fa fatica a operare in modo conseguenziale. Sembra emergere una pigrizia concettuale, tanto le cose sono così, che impigrisce e non incoraggia la ricerca di vie nuove.

·    Occorre dare più ascolto alle esigenze e alle proposte dei ragazzi e dei giovani. E’ importante che anche nella catechesi venga valorizzata maggiormente la dinamica dell’animazione, rimuovendo per quanto è possibile  la proposta didattica. Occorre trasmettere la gioia di stare insieme e i giovani devono vivere l’entusiasmo di stare insieme in parrocchia. La parrocchia non deve essere solo liturgia, novene e processioni ma anche divertimento voglia di cercarsi, di stare insieme.

·    Tra le vie nuove c’è anche la proposta di fare catechesi insieme ai genitori, o più stabilmente coinvolgendoli nelle loro responsabilità. Agevolare in ogni modo il dialogo tra la famiglia e i ragazzi, i primi formatori alla fede sono i genitori, per cui è indispensabile interagire con loro.

·    Abbiamo molte famiglie che si disinteressano alla vita di fede, per loro è importante avviare itinerari di catecumenato valorizzando il fatto che in questa fase della crescita i figli partecipano all’iniziazione cristiana, cercano di conoscere  Gesù. Dobbiamo sollecitare le loro famiglie a un maggiore impegno.

·   Vanno emergendo altre forme di aggregazione sociali, danza, sport, impegni associativi,  che aggregano stabilmente molti ragazzi con le loro famiglie e li allontanano gradualmente dalla partecipazione alla vita di fede. Per molti esistono solo gli impegni rigorosamente sacramentali oltre i quali non ha alcun significato la proposta di fede.

·         Questo non significa che non sussista una spiritualità di fondo, l’opera del Signore va oltre il nostro modo di leggerla, che emerge in molte occasioni sociali e religiose. La gente continua a vivere una fede anche se diversa dalla proposta cattolica, a noi è affidato il compito di come orientare in modo più partecipativo questa sensibilità spirituale.

Il Consiglio  di Unità Pastorale si è concluso alle ore 21,30 con la elezione della Segretaria nella persona di Neri Angela, che ha dato la sua disponibilità a sostenere il lavoro di coordinamento. Dopo la preghiera finale ci si è intrattenuti spontaneamente per come deve sempre accadere tra fratelli e sorelle che condividono le stesse responsabilità.

Che sia un anno di gioia e di pace, auguri a tutti di un bellissimo 2018

                                                                                                                 i Parroci di Scalea

Scalea, 31 dicembre 2017

 

     Lunedì 18 dicembre alle ore 19,00 presso il Salone di San Giuseppe Lavoratore si terrà l’incontro con il Consiglio di Unità Pastorale, formato dai delegati dei Consigli pastorali delle quattro parrocchie di Scalea.

     Questo primo incontro è orientato a conoscersi e a confrontarsi sulle attività pastorali che le parrocchie vivono per corrispondere agli orientamenti del Santo Padre proposti nella Evangelii  Gaudium, fatti propri e presentati nel sussidio diocesano Per una Chiesa Madre.

    Sarà una occasione privilegiata per sentirci parte della stessa comunità cristiana nella diversità delle sue espressioni parrocchiali, aggregazioni, ministeri e carismi che operano per rendere presente e vivificare il Regno di Dio a Scalea.

Ordine del Giorno

·        Ore 19,00  Accoglienza:

·        Preghiera introduttiva,  Don Franco Laurito;

·        La realtà ecclesiale a Scalea, Don Giacomo Benvenuto; 

·        La pastorale del mondo rurale e del lavoro, Don Antonio Niger;

·        La proposta pastorale della diocesi, Don Cono Araugio;

·        Ore 19,40

·        Presentazione dei componenti il CUP negli impegni a loro delegati;

·        Confronto con i delegati sulla situazione ecclesiale a Scalea;

·        Eventuali proposte pastorali;

·        Elezione del Segretario del CUP;

·        Ore 21,00  Conclusione dei lavori.

 

 Scalea 8 dicembre 2017

 

                                                                                                Il Coordinatore dell’UP

                                                                                                 Sac. Cono ARAUGIO

 

Composizione e Regolamento del Consiglio dell’ Unità Pastorale di Scalea

COSTITUZIONE E NATURA

     In data 8 dicembre 2017  è stato costituito il Consiglio Pastorale dell’Unità Pastorale di Scalea  formata dalle comunità parrocchiali di: Santa Maria d’Episcopio, San Nicola in Plateis, San Giuseppe Lavoratore e SS. Trinità. Sono parte della stessa Unità Pastorale ma  partecipano solo alle attività formative territoriali la parrocchia San Giuseppe in Santa Domenica Talao, e le Parrocchie di San Costantino in Papasidero e SS. Trinità in Avena di Papasidero.

Inoltre sono parte dell’Unità Pastorale di Scalea i Santuari parrocchiali di Santa Maria del Lauro e Santa Maria di Costantinopoli.

   Il CUP è l’ambito di riflessione comune e di programmazione dell’Unità Pastorale di Scalea. In esso si promuove il senso comunitario, si esercita la corresponsabilità per il bene dell’intera Unità Pastorale, articolata nelle diverse parrocchie e nell’azione evangelizzatrice, si opera il discernimento degli opportuni orientamenti pastorali, si fa la verifica del cammino percorso. La costituzione del CUP non sostituisce, prevede e sostiene il lavoro  dei Consigli Pastorali Parrocchiali.

    Il CUP rappresenta l’intera comunità e ciascuno agisce e interviene in esso per il bene dell’intera Unità Pastorale. Il Consiglio è presieduto dal Coordinatore dell’Unità Pastorale ed è composto dai Presbiteri, dai Diaconi  che esercitano il loro ministero nell’UP, dai religiosi e dai laici che prestano il loro aiuto nel promuovere l’attività pastorale.

    Il CUP è una realtà ecclesiale, che esige dai suoi membri un profondo spirito di fede, un’interiore disponibilità all’azione dello Spirito Santo, alla preghiera e al servizio, un amore e una fedeltà alla Chiesa e alla sua missione propria.

    L’obiettivo del CUP è quello di elaborare insieme le decisioni necessarie avendo cura di creare comunione tra i membri e le comunità.  Pur essendo il CUP organo «consultivo», la comunione ecclesiale di cui è segno e strumento, esige che ogni decisione sia presa insieme, ascoltando la voce dello Spirito «che agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti» (Ef 4,6); quindi il Coordinatore,  in forza del carisma e del mandato episcopale, non se ne serve per «spegnere lo Spirito» (1Ts 5,19), ma per comporre in unità la varietà delle opinioni e delle proposte.

COMPOSIZIONE

     Per la funzione di rappresentanza siano scelti membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali che, pur portando il proprio contributo specifico, siano in grado di farsi carico della realtà complessiva della comunità e siano i primi promotori della comunione dell’UP.

 

Possono far parte del CUP tutti i battezzati e cresimati che:

    abbiano compiuto il diciottesimo anno di età;

     siano concretamente disponibili a partecipare alle riunioni e alle attività del Consiglio;

    diano prova di voler operare per la costruzione di un’effettiva comunione tra le parrocchie;

    siano disposti a formarsi per svolgere saggiamente questo servizio.

 

La composizione del CUP, tiene conto di:

    membri di diritto, tra i quali il Coordinatore, i Presbiteri e i Diaconi dell’UP, un rappresentante della comunità religiosa operante nell’UP;

    membri rappresentanti di vari ambiti della pastorale, tra i quali l’annuncio, la celebrazione, il servizio della carità.

     Nella composizione complessiva si coinvolgano i giovani, si preveda un numero equilibrato di uomini e donne, siano presenti rappresentanti di ciascuna delle parrocchie, si tenga presente l’eventuale presenza di associazioni e movimenti ecclesiali. Il CUP deve collaborare con il Coordinatore impegnandosi a studiare i problemi principali che presenta la vita della comunità cristiana, per una gestione comunitaria degli impegni di evangelizzazione, di santificazione e di servizio verso tutti i fratelli.

    

      Membri nominati:

     Il Coordinatore dell’Iniziazione Cristiana di ogni parrocchia;

     Un Delegato dei Ministri Straordinari della Comunione per parrocchia;

     Un Coordinatore dell’Animazione  Liturgica di ogni parrocchia;

     Un Responsabile della Caritas di ogni parrocchia;

     Un Membro del Consiglio per gli Affari Economici di ogni parrocchia;

     Uno o più Educatori di Pastorale Giovanile;

     Uno o più Animatori di Pastorale Familiare;

     Un Delegato dell’Azione Cattolica;

     Un Delegato dell’AGESCI;

     Un Delegato delle Confraternite;

     Un Delegato del Cammino Neocatecumenale;

     Un Delegato per l’Oratorio;

     Un Delegato del Rinnovamento nello Spirito;

     

     COMPITI DEL CONSIGLIO DI UNITA’ PASTORALE

 

Ogni anno il CUP:

    compie l’analisi e la verifica per un discernimento attento della realtà in cui vivono e operano le singole comunità parrocchiali;

     approfondisce le indicazioni del Vescovo e degli organismi diocesani;

     elabora gli obiettivi sui quali convergere nell’attività pastorale;

     elabora e aggiorna il programma pastorale;

     coordina e armonizza le attività dell’Unità Pastorale.

      In una UP è compito del CUP occuparsi del necessario riordino della vita liturgica e dell’orario festivo delle celebrazioni eucaristiche, in accordo con i Parroci coinvolti e le normative vigenti. Il CUP è convocato dal Coordinatore, con una cadenza regolare, in un numero di volte concordato insieme, per almeno due riunioni all’anno. Oltre alle riunioni concordate, potranno essere indette riunioni straordinarie per problemi particolarmente urgenti, per iniziativa del Coordinatore o dietro richiesta di almeno un terzo dei membri.

Il CUP costituisce una segreteria, o con regolare elezione, o per acclamazione. È compito della segreteria:

    preparare l’ordine del giorno delle singole riunioni e mandarlo anticipatamente a tutti i membri;

    redigere il verbale della riunione e renderlo noto, almeno in sintesi, a tutta la comunità.

    La partecipazione alle riunioni è per ogni membro un diritto/dovere che lo impegna ad essere presente, sempre e in modo attivo. Eventuali assenze alle riunioni dovranno essere giustificate prima della seduta al Coordinatore e/o alla segreteria; dopo tre assenze non giustificate il consigliere decadrà automaticamente dall’ufficio e verrà sostituito.  Il CUP rimane in carica cinque anni, salvo decadere per motivi di particolare gravità su richiesta specifica dell’Ordinario diocesano o del Coordinatore. In caso di cambio del Coordinatore, spetta al nuovo Coordinatore decidere se confermare il Consiglio esistente fino alla sua scadenza naturale, oppure rinnovarlo immediatamente.

Scalea 8 dicembre 2017

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

 

 

 

Itinerario di preparazione al matrimonio

Anno Pastorale 2017-2018

 

29/10/17

Accoglienza. Presentazione dell'itinerario di preparazione al matrimonio.          

Celebrazione con benedizione dei fidanzati.           

5/11/17

Il matrimonio nella Bibbia: Antico Testamento.               Don Cono

12/11/17

Il matrimonio nella Bibbia: Nuovo Testamento.               Don Cono

19/11/17

Incontrare l'altro. Dall'innamoramento all'amore.        Coppia di sposi

26/11/17

Incontrare Dio - La fede: risposta dell'uomo al Dio che si rivela.    Don Giacomo

3/12/17

Incontrare Dio - La rivelazione: manifestazione di Dio nella storia della Salvezza.      Don Giacomo

10/12/17

La vita cristiana e la grazia: i Sacramenti.    Il sacramento del matrimonio. Don Franco

17/12/17

La celebrazione del sacramento.  Unità, indissolubilità e fecondità.   Don Ernest

7/01/18

La morale nel matrimonio.  Amore sessualità e fecondità.  Don Orea

14/01/18

Procreazione responsabile. Fecondità del matrimonio. I metodi naturali.    Dott.ssa Bianchi

21/01/18

La vita di coppia alla luce del Vangelo nella Chiesa e con la Chiesa. Il dialogo nella famiglia.

L’educazione dei figli.  Don Antonio

28/01/18

Liturgia penitenziale - Momento di fraternità

 

Venerdì 13 ottobre 2017 con inizio alle ore 11,00, presso i locali della SS. Trinità  per verificare il lavoro pastorale fatto a Scalea e  per programmare le attività formative dell’Unità pastorale. Eravamo presenti Don Cono, Don Giacomo, Don Franco, Don Leonardo e Don Orea, Don Antonio aveva comunicato la sua non partecipazione per motivi personali.

Prima di tutto abbiamo parlato della Peregrinatio della Madonna di Fatima, che ha generato grande entusiasmo e una buona partecipazione delle comunità ecclesiali alle celebrazioni, sono stati giorni intensi di preghiera e di ricerca spirituale.

Siamo passati a parlare dell’impegno ecclesiale per animare il dibattito sull’Impegno politico a Scalea. Nell’incontro avuto giovedì 5 ottobre alla presenza del Signor Questore, del Vescovo e del Sindaco, certamente è opportuno valutare positivamente la partecipazione, ma l’attenzione del dibattito è stata immediatamente monopolizzata sui contrasti politici. Si è definito che se impegno ecclesiale ci deve essere, può essere giustificato solo per la lotta alla illegalità e alla delinquenza. Non possiamo coinvolgersi nelle diatribe amministrative come non avrebbe senso continuare a parlare lingue diverse. Quello che deve starci a cuore è la lotta alla criminalità e il sostegno da dare alle eventuali vittime.

Abbiamo deciso che i tempi sono maturi per la convocazione di un Consiglio di Unità Pastorale per confrontarci unitariamente nella diversità delle esperienze che vengono portate avanti nelle parrocchie. Abbiamo stabilito che il Consiglio Pastorale sarà convocato durante il cammino di Avvento, lunedì 11 dicembre alle ore 19,00   riprendendo lo Statuto che era già stato elaborato precedentemente.

Dal mese di novembre riprenderà l’esperienza vocazionale per i giovani del Progetto Tabor, si è ritenuto opportuno  stabilizzarla per la sua centralità presso il Santuario della Madonna del Lauro.

Inoltre è stato comunicato che dal 21 novembre si svolgerà la novena, per la festa votiva alla Madonna del Carmine, poiché sarà animata dal prof. Scicolone si è ritenuto opportuno pianificare due incontri sul Concilio Vaticano II per i Laici.

Abbiamo anche definito che il cammino di formazione per i fidanzati avrà inizio presso la Chiesa di San Giuseppe Lavoratore il 29 ottobre alle ore 19,00.

Abbiamo dovuto constare che non sortisce l’effetto di aderire più intimamente alla vita ordinaria  della comunità. Rimane abbastanza grave e preoccupante la non partecipazione ordinaria delle coppie giovani  alla vita della parrocchia, per adesso rimangono ancora un riferimento le tappe sacramentali. 

Per quanto concerne il 2 novembre, al Camposanto  la Commemorazione dei Fedeli Defunti  avrà inizio con il Santo Rosario alle ore 10,00 mentre la celebrazione della Santa Messa avrà inizio alle ore 10,30. L’animazione quest’anno è affidata alla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore.

Infine abbiamo analizzato l'andamento positivo dei Centro di Ascolto della Caritas parrocchiale, si è affrontato anche il  problema della Mensa per i Poveri, che stenta ad essere attivata perché, al di la delle difficoltà legate alla coabitazione con le altre  aggregazioni,  gli ambienti non sono idonei per esprimere in modo dignitoso questo servizio.  

Dopo una preghiera di affidamento e di ringraziamento al Signore l’incontro è terminato.

 

SANTE MESSE FESTIVE

Parrocchia Santa Maria d’Episcopio ore 11,00 e ore18,00 - Parrocchia San Nicola di Platea ore 8,00 al  Santuario, ore 10,30 e ore 18,30 Chiesa Parrocchiale - Parrocchia San Giuseppe Lavoratore ore 8,30, ore 11,00 e ore 18,00  - Parrocchia SS. Trinità ore 11,00 e ore 18,30

 

Casella di testo:  
 

 

Sante Messe Festive 2017

Santa Maria d’Episcopio

Sabato 19,00

Domenica alle 11,00

San Nicola di Platea

Sabato ore  18,30

Domenica 10,30 - 19,00

Santuario Madonna del Lauro

Domenica ore 8,00

San Giuseppe Lavoratore

Sabato ore 19,00

ore 21,00 con Rito Neocatecumenale

Domenica ore 8,30 - 10,00 - 19,00

SS. Trinità

Sabato ore 19,00

Domenica ore 11,00 - 19,30

 

 

 

Lunedì 15 Maggio  - Incontro dei Parroci di Scalea

    Con inizio alle ore 11,00 ci siamo incontrati presso il Santuario della Madonna del Lauro per pregare insieme, per pianificare le attività concernenti la celebrazione della Festa del Corpus Domini, per la Festa Patronale e per una verifica dell'andamento pastorale e spirituale  di Scalea. A conclusione abbiamo parlato e comunicato gli orari delle Celebrazioni estive.

     Da  una analisi sommaria della situazione pastorale e spirituale, sembra che i battezzati nonostante gli sforzi che le comunità compiono, siano orientati a un allontanamento dalla vita ordinaria dell'impegno nelle comunità parrocchiali. Maturano atteggiamenti che non generano un impegno orientato alla evangelizzazione, quanto piuttosto a una intimità spirituale, a una pace personale e interiore.  Mentre la partecipazione alla vita sacramentale e liturgica per i praticanti rimane ancora buona. Abbiamo anche avuto modo di verificare il cammino del Progetto Tabor.   Nella valutazione è emersa la positività nella proposta, e nell'organizzazione, buono anche la disponibilità dei giovani  all'ascolto delle testimonianze e l'attenzione alla preghiera. Il numero dei partecipanti è nell'ordine delle decine, per cui si dovrà cercare di incentivare la partecipazione che vivono tante attività diversificate che  generalmente li allontanano dalla vita parrocchiale.  E' importante che l'esperienza sia portata avanti con entusiasmo. Anche la verifica delle attività delle diverse aggregazioni ecclesiali presenti nel territorio non genera entusiasmo, molta autoreferenzialità, poca dedizione alla vita di comunione tra gli associati delle diverse parrocchie, poca disponibilità a vivere la dinamica della missione. Buono il lavoro a sostegno delle povertà delle Caritas nelle diverse parrocchie.

      Abbiamo definito che la celebrazione del Corpus Domini del 18 giugno avrà inizio ore 18,30 nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore e, percorrendo via dello Stadio,  via Lauro, piazza Caroprese, via Dito e piazza Maggiore de Palma si concluderà nella Chiesa di San Nicola in Plateis .  Mentre giovedì 15 giugno noi parroci, abbiamo pensato positivo dare un segno di comunione nella neo parrocchia voluta dal nostro Vescovo, per cui concelebreremo, quest'anno alla SS. Trinità con inizio alle alle 19,30. Per quanto concerne la celebrazione nei quartieri, ogni parrocchia opererà secondo le sue esigenze e scelte pastorali.

     Per quanto concerne la Festa Patronale, quest'anno cade di Domenica, la  predicazione sarà tenuta da Don Angelo LONGO. Le celebrazioni del giorno della Festa come sempre saranno alle 7,00 alle 8,00 alle 9,00 e alle 10,30 quella solenne, presieduta dal nostro Vescovo con la partecipazione delle autorità cittadine. Alle ore 18,00 sarà celebrata quella Vespertina che aprirà la processione. Come sempre nell'arco della Novena ci sarà la liturgia con l'unzione degli ammalati e un convegno culturale, orientativamente sul tema della  telemedicina.

     Per quanto concerne le Celebrazione estive si prevedono questi orari:  Parrocchia di Santa Maria d'Episcopio il Sabato alle 19,00 e la Domenica alle 11,00. Parrocchia San Nicola in Plateis il Sabato alle ore  18,30 e la Domenica al Santuario del Lauro alle 8,00 mentre nella Chiesa parrocchiale alle 10,30 e alle  19,00.  Parrocchia San Giuseppe Lavoratore il Sabato alle ore 19,00, mentre la Domenica alle ore 8,30 alle 10,00 e alla 19,00. Parrocchia SS. Trinità il Sabato alle ore 19,00 mentre la Domenica alle 11,00 e alle 19,30.

     Abbiamo concluso l'incontro con la preghiera del Regina Coeli, invocando l'intercessione della Vergine Santa sulla nostra città, e un momento di fraternità con l'aperitivo in piazza, come è bello e gioioso che i fratelli stiano insieme e siano visti stare bene insieme.

Gennaio 2017  - Festa della Pace nei quartieri della Città

         

 

        

        

     

   

  

   

 

Incontro con i Parroci e i Catechisti sulla vita ecclesiale dell'Unità Pastorale

     Questa mattina con inizio alle ore 11,00 presso la Chiesa della SS.Trinità abbiamo vissuto, quali parroci di Scalea, l'incontro di Unità Pastorale. Sono stati discussi l'andamento del Mese della Pace, le relazioni tra le Associazioni, chiarendo che a Scalea tutto è interparrocchiale, per cui occorre educare i laici a leggere non tanto la parrocchialità quanto il servizio alla città di Scalea. Tra i gruppi che esprimono naturalmente questa dinamica abbiamo l'AC che è presente in tre parrocchie ed è stato chiesto a Don Giacomo, Assistente generale diocesano di coordinare almeno un incontro unitario al mese. Anche gli Scout vivono la dinamica interparrocchiale e sono seguiti da Don Cono e da Don Giacomo. Mentre l'Arciconfraternita del Carmelo, sempre interparrocchiale, è seguita da Don Franco Laurito. Nella dinamica delle attività parrocchiali restano la formazione per l'Iniziazione Cristiana, la Formazione biblica e la vita dei gruppi liturgici ai quali è stato chiesto di partecipare con più impegno alla formazione foraniale dell'ultima Domenica del mese. Inoltre ci si è riproposto di fare un incontro per il mese di maggio dei quattro Consigli Pastorali o dei loro delegati la presentazione degli Orientamenti Pastorali della diocesi e per verificare l'andamento delle attività pastorali. Ci sforzeremo di costituire un team per l'animazione dei Centri di Ascolto in tutta la città, orientati alla  evangelizzazione soprattutto delle ampie periferie di Scalea che si vanno popolando in modo molto complesso e diversificato da nuovi nuclei di cittadini provenienti da varie parti del mondo e dalle grandi periferie urbane.

    Questa sera alle ore 19,00 abbiamo avuto l'incontro con i catechisti e animatori per stabilire quanto programmato per animare la chiusura del mese della pace nei quartieri della città. Dopo il momento di preghiera iniziale, c'è stata una breve introduzione per aiutare a comprendere sempre meglio il significato della giornata che è quello di animare con gioia i quartieri di Scalea. Dopo di che  abbiamo definito che l'appuntamento resta in Piazza Caloprese, nell'Isola Pedonale, a cominciare dalle ore 15,30 dove vivremo tutti insieme un momento di festa coordinato dalla band dei Tiratardi. Dopo la preghiera comune e l'introduzione alla manifestazione, alle ore 15,50 circa si parte con destinazione i quartieri da animare che sono i seguenti: Piazza Spinelli con i ragazzi di Santa Maria d'Episcopio, Calvario C.da Fischia l'Eucaristia di San Giuseppe, Via Neghelli Confermazione di San Giuseppe, Via Roma Confermazione di San Nicola in Plateis, Case Popolari a ridosso Madre Clarac Accoglienza San NIcola in Plateis, Case Popolari piazza Giovanni XXIII Eucaristia San Nicola in Plateis, Via Martiri XVI Marzo Mercatissimo Confermazione 2 San Giuseppe, Via D. Alighieri magazzini De Vito Accoglienza San Giuseppe, Via Mulino gli scout con i Lupetti, C.da Lintiscita Azione Cattolica SS.Trinità. Le singole attività di animazione restano affidate ai responsabili e ai catechisti e durano a discrezione degli stesso. A conclusione ciascuno torna a casa senza alcun momento finale di aggregazione. L'incontro si è concluso con l'invocazione del Padre Nostro e con l'augurio vicendevole di buon lavoro a tutti per costruire la pace nella nostra città.

INCONTRO CON I CATECHISTI PER LA FESTA DELLA PACE A SCALEA IL 5 FEBBRAIO 2017

     Domenica 15 gennaio presso la Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore si è svolto l'incontro con i catechisti e gli educatori programmato con i parroci per la celebrazione interparrocchiale della Festa della pace a Scalea, erano presenti i delegati di tutte e quattro le parrocchie. Nella preghiera di introduzione è stato ricordato che questa manifestazione nasce dal progetto catechistico diocesana che chiede a tutte le parrocchie di animare un momento pubblico sul tema della pace per ricordare a tutti che Gesù è il messaggero di Pace per ogni uomo. E' stato inoltre ricordato che ogni parrocchia sceglie con libertà il tema sul quale intende impostare la sua proposta. Quest'anno si vogliono privilegiare i quartieri per aiutare la nostra città a sentirsi più amata, più cercata dagli stessi scaleoti, non si vogliono creare effetti speciali che durano un tempo breve, ma una mentalità che possa incoraggiare gli scaleoti stessi a prendere in mano il futuro della città. Non è una azione facile, ma è importante provarci e con perseveranza non con manifestazioni occasionali. E anche importante che siano tutte le parrocchie ad animare la giornata della Pace, perché è tutta Scalea che ha bisogno di essere  animata cristianamente, come altri si impegnano meritoriamente nell'animazione sociale, artistica, teatrale noi non dobbiamo far mancare l'animazione spirituale. Poiché l'Azione Cattolica Ragazzi ha organizzato per il 22 gennaio la manifestazione foraniale, chiederemo loro di ripresentare nei quartieri di Scalea quello che vivono nella loro esperienza. L'impostazione del pomeriggio di animazione, emersa dall'incontro, per adesso è la seguente: alle ore 15,30 ci si incontra in piazza Caloprese, dove il gruppo dei Tiratardi Band e chiunque abbia uno strumento cominciano ad animare e a coinvolgere le persone. Alle ore 15,45 breve momento di animazione comunitaria dopo di che si parte per gruppi verso i quartieri che si pensa di animare il tutto fino alle ore 18,00 circa o anche oltre secondo quanto ogni gruppo ha preparato, avendo la certezza di aver portato a tutti la gioia dell'incontro con Gesù, infine tutti a casa con il cuore pieno di fraternità. I quartieri che per adesso, tenendo conto della distanza da piazza Caloprese, sembrano più adatti all'accoglienza sono: Piazza Spinelli, Calvario in Con.da Fischia, Via Neghelli, via Roma, Palazzine popolari presso Madonna del Lauro, Palazzine presso Calvario P.zza Giovanni XXIII, Fontanella in via Campanella vecchie palazzine Ferrovieri, via Martiri XVI Marzo Mercatissimo, via dante Alighieri Magazzini De Vito, Piazza Garibaldi Pasticceria Daniele. Chiunque avesse altre proposte da fare non deve fare altro che comunicarle.

La preparazione alla Celebrazione finale nei quartieri sarà accompagnata e sostenuta da due momenti formativi.  Il primo coordinato dalle Associazioni di Azione Cattolica di Scalea, lo vivremo presso il Punto Luce, ed avrà come contenuto centrale il Documento CEI: Educare alla Legalità. L'altro momento è un incoraggiamento a proiettarsi verso una realtà più complessa e inesplorata orientata a generare una fraternità che esula dalla dinamica di appartenenza ed esalta il senso di una fraternità universale della quale ai nostri giorni abbiamo tanto bisogno e si realizzerà con la proiezione e il dibattito sul film:  Un altro Mondo.
 

 

Domenica 5 Febbraio Manifestazione per la Pace nei Quartieri di Scalea

 

Il 4 gennaio con inizio alle ore 19,00 presso la Chiesa del Carmine  Progetto Tabor per i Giovani

Lunedì 5 dicembre alle ore 11,00 presso il Palazzo di Città si è svolto l’incontro tra i Parroci di Scalea con l’Assessore ai Servizi Sociali, erano presenti anche il Sindaco e altri Amministratori. E’ emersa l’esigenza di una maggiore sinergia tra i vari enti e associazioni che animano il territorio. Nella prima parte dell’incontro da parte dei parroci è stata fatta una carrellata sui servizi che elargiscono le parrocchie. Per quanto concerne la mensa Don Orazio, per variegati motivi  non è sempre frequentata da tutti i bisognosi, attualmente sono quindici gli utenti stabilizzati.

La Caritas parrocchiale San Nicola di Platea serve mediante il Banco Alimentare e la generosità dei fedeli circa ottanta famiglie. Inoltre mediante il servizio del Centro di Ascolto parrocchiale riesce a seguire 25 visite domiciliari agli ammalati. Per la Parrocchia San Giuseppe Lavoratore si è messa in risalto la generosità di Scalea, vengono sostenute 75 famiglie delle quali trenta extracomunitarie, inoltre con i vari ministeri vengono assistiti  45 ammalati. Per la SS Trinità, il parroco ha messo in risalto che essendo nata da poco non ha ancora un coordinamento orientato al sostegno caritativo. Come non hanno ancora coscienza dell’identità della parrocchia. Attività in fallimento di richiesta di sostegno per rientro.

Il Carmine, ha insistito sulla esigenza di capire meglio i bisogni delle famiglie. Mediante una conoscenza più capillare delle marginalità presenti nel Centro Storico. C’è una obbiettiva difficoltà di deambulazione per gli anziani a motivo della strutturazione del territorio, spesso totalmente abbandonati a se stessi. Quale funzione ha il Centro Anziani come valorizzarlo per sostenere coloro che hanno bisogno di socializzare. Ci sono situazioni lavorative difficili da affrontare e ripetitivi nei loro bisogni. Quindi ha preso la parola Don Marco in qualità di responsabile del Centro di Ascolto diocesano, giustamente presentato come una risorsa preziosa per il territorio visto che su 167 famiglie registrare stabilmente perché in difficoltà il settanta per cento  sono di Scalea.

Il Sindaco ringrazia per la presenza delle parrocchie così impegnate nel territorio comunale, anche al palazzo di Città non mancano  continue richieste economiche. Ha anche allargato lo sguardo sulla difficile situazione legata alla salute e alle competenze territoriali.

A messo anche in risalto il fatto che a Scalea ci sono molte associazioni che godono di servizi gratuiti senza concorrere al bene della città. Occorre evitare la dispersione delle energie e orientare per come è possibile nella direzione del sostegno sociale le poche risorse a disposizione.  

Si è anche aperta una discussione con gli altri componenti il team dei servizi che ha orientato la discussione per discernere le risorse orientate alle situazioni di marginalità. Si è concordato che è opportuno emancipare non solo il fare, ma anche e soprattutto il formare a una mentalità nuova. Quali sono le priorità da emancipare? Occorre ammettere che c’è qualche difficoltà a comprendere le difficoltà quotidiane e non solo straordinarie che vive il territorio.  Va aumentando una precarietà che non trova referenti credibili con i quali dialogare e progettare una eventuale ripartenza. Attività in fallimento di richiesta di sostegno per rientro.

Segretariato sociale presente da molti anni, la gente chiede soldi e non ne ottiene perché non c'è ne sono di soldi. Orientare l’intervento per come e possibile. Sarebbe necessaria una progettazione territoriale e non solo cittadina, sembra che i rapporti istituzionale per la valorizzazione delle risorse regionali e ministeriali esigano tempi lunghi e si prestano a incomprensioni relazionali. Non sempre si ha padronanza delle leggi in vigore per l’emancipazione sociale. Creazione di situazioni lavorative, Assistenza ai nuclei familiari, possibilità di assegno per tre figli. Ci si è dati appuntamento per una nuovo incontro nella speranza che sia operativo e non solo consultivo.

Sabato 3 dicembre alle ore 11,00 presso la Chiesa della SS.Trinita’ si è svolto l’incontro con i parroci dell’Unità Pastorale di Scalea  . Erano presenti tutti gli interessati. Si è parlato del Cammino di Formazione al Matrimonio 22 coppie, nella riflessione condivisa è emerso che quest’anno la partecipazione, rispetto agli anni precedenti, è avvertita  leggermente staccata dalla proposta formativa.

Poi si è passati a parlare della situazione della povertà a Scalea e a considerare in che modo l’Amministrazione può venire incontro alle tante esigenze del territorio. Quale sostegno può dare il comune alle situazioni di povertà? A questa domanda abbiamo fatto fatica a trovare una risposta positiva, perché a tutt’oggi le situazioni disagiate vengono rinviate alle Caritas parrocchiali.  Sembra che si stenti ancora a creare relazioni di sussidiarietà con la regione, come generare progetti regionali dei disoccupati. Altra povertà emergente  è quella culturale.

Don Franco ha sottolineato che un problema quasi totalmente disatteso è il disagio che vivono coloro che abitano nel centro storico, soprattutto gli anziani che a motivo della conformazione architettonica  sono praticamente reclusi nelle loro case. E’ penalizzata soprattutto la categoria degli anziani che spesso sono abbandonati a se stessi. Come sostenere questa impossibilità a muoversi.

E’ emersa anche una diversa gestione delle Caritas parrocchiali nelle diverse parrocchie dell'unità pastorale. Si sta verificando una nuova immigrazione di poveri, soprattutto dalle periferie urbane, che ha bisogno di essere sostenuta. Si è concordi nell’affermare che coloro che chiedono vivono con molta difficoltà l’appartenenza ecclesiale, insomma sussiste una netta separazione tra la vita di fede e  la richiesta di aiuto. Poco sostegno alla vita di carità. E’ anche emersa l’esigenza di avere una mensa capace di servire tutto il territorio come spazio Caritas diocesano, è rimasta aperta la discussione su dove localizzarla.

E’ stata  affidata a Don Franco la gestione delle attività vocazionali con i momenti di preghiera legate al progetto Tabor. Sono state anche comunicati gli orari delle celebrazioni festive per una divulgazione degli orari nell’Unità pastorale: Santa Maria d’Episcopio ore 11,00 e 17,30. San Nicola di Platea ore 8,00 al  Santuario, ore 10,30 e 17,30 in Parrocchia. San Giuseppe Lavoratore ore 8,30, ore 11,00 e ore 17,00.  SS. Trinità ore 11,00 e ore 17,30.

 

 

 

Itinerario di preparazione al matrimonio

 

Anno Pastorale 2016-2017

   

30/10/16

Accoglienza. Presentazione dell'itinerario di preparazione al matrimonio.   Celebrazione con benedizione dei fidanzati.       

6/11/16

Incontrare l'altro. Dall'innamoramento all'amore.     Coppia di sposi

13/11/16

Incontrare Dio.  La rivelazione: manifestazione di Dio nella storia della Salvezza.    Don Giacomo

20/11/16

Incontrare Dio.  La fede: risposta dell'uomo al Dio che si rivela.    Don Giacomo                                                                                                 

27/11/16

Il matrimonio nella Bibbia: Antico Testamento.   Don Cono

4/12/16

Il matrimonio nella Bibbia: Nuovo Testamento.      Don Cono

11/12/16

La vita cristiana e la grazia: i Sacramenti. Il sacramento del matrimonio.  Don Franco

18/12/16

La celebrazione del sacramento.   Unità, indissolubilità e fecondità.  Don Franco

8/01/17

Giubileo della Misericordia: Liturgia penitenziale per coppie di sposi  Chiesa S. Maria d’Episcopio

15/01/17

Procreazione responsabile. Fecondità del matrimonio.  I metodi naturali.   Dott.ssa Bianchi

22/01/17

Aspetti legali del matrimonio alla luce della legge canonica e della legge civile. 

29/01/17

La vita di coppia alla luce del Vangelo nella Chiesa e con la Chiesa. Il dialogo nella famiglia. L’educazione dei figli. Don Antonio

Noi Amiamo Scalea – Relazione del Sacerdote Cono Araugio

Chiesa San Giuseppe Lavoratore - Convegno 5 ottobre 2017

    Quello che vi comunico è emerso dagli incontri vissuti a Scalea nel mese di settembre, ai quali hanno aderito delegati delle parrocchie,  molte associazioni, cittadini e gruppi di turisti che amano Scalea. E’ un’opera di supplenza che facciamo come Chiesa, di sostegno agli altri Enti preposti al bene comune del territorio, orientata a leggere meglio la realtà sociale nella quale viviamo.  Sono stati incontri spontanei, tra persone che guardano con attenzione alle situazioni di povertà che affliggono tante famiglie, e vivono la volontà sforzandosi di orientare la vita  sulla via della legalità,  non girandosi dall’altra parte di fronte ai problemi ma valorizzando la dinamica della denuncia e dell’impegno personale per richiamare l’attenzione degli Enti preposti e incoraggiare la partecipazione dei cittadini al bene comune.  

     L’esigenza di questi incontri è nata dalla sensazione viva e dal timore di una ripresa delle attività malavitose nell’alto tirreno cosentino. La nostra città è formata soprattutto da persone che con la loro vita di sacrifici vorrebbero poter costruire il futuro dei propri figli nella serenità sociale e nella pace, ha una struttura sociale molto fragile perché è composta da un’aggregazione multiculturale determinata da varie ondate migratorie. Inizialmente i paesi limitrofi: San Nicola Arcella, Verbicaro, Santa Domenica Talao, Papasidero, Orsomarso; quindi una folta comunità reggina per il lavoro nella ferrovia, negli anni del boom economico in chiave commerciale ed edilizio l’hinterland napoletano, turisticamente è frequentata in modo complesso e non sempre gestibile da centinaia di migliaia di persone, infine stanno popolando alcuni quartieri le ondate migratorie dalla Polonia, Ucraina, Russia, Romania, Marocco, Senegal, Pakistan e altri. Questo ci può far affermare che a Scalea convivono molteplici culture e tradizioni religiose che hanno bisogno di incontrarsi, di dialogare, di relazionarsi in modo attivo e dinamico.

    Questa complementarietà sociale, non sempre colta nella sua preziosità, genera solitudine e in questo caso incoraggia a vivere atteggiamenti di chiusura, dove le parola dialogo e solidarietà non sempre riescono a trovare lo spazio necessario. Pensare di vivere chiudersi al mondo che ci circonda è una illusione, nel nostro tempo nessuno può vivere isolandosi, ma solo coinvolgendosi e impegnandosi per la crescita del bene comune. Speriamo di riuscire a generare relazioni nuove tra le associazioni per sostenere coloro che sono nella solitudine e nella povertà, per non lasciare soli coloro che si trovano a lottare contro la prevaricazione e la violenza.  La risposta della comunità scaleota semplice e corale, esprime la ferma volontà di cambiare, anche se non sempre a questo impegno, iniziato già da tempo e che è sotto gli occhi di tutti, si riesce a dare continuità e a trovare interlocutori forti e credibili. Non ci si è fermati alle analisi ma sono emerse  anche idee sul come procedere perché Scalea si restituisca ad una vivibilità socialmente più connaturale  di comprensorio variegato che aggrega stabilmente migliaia di persone e possa corrispondere sempre meglio alla sua vocazione turistica.

    Alcune situazioni sono difficili da leggere senza un supporto qualificato e attento del complesso  fenomeno della vivibilità del territorio, le analisi non possono essere localizzate in questo o quel centro, ma il tutto deve essere sempre letto in modo esteso. Certamente si deve affermare che comunque il malessere intimidatorio, anche in questi ultimi mesi, ha colpito molte persone, ha  generato sgomento nelle vittime e per estensione alle loro famiglie, di fronte a questi fatti spesso stentiamo a diventare la voce delle vittime,  viviamo in una società nella quale si corre il rischio di perdere di vista la persona da aiutare perché  sembra dia più importanza alle cose da fare. Tra le priorità percepite come disservizi e che meritano una maggiore attenzione in via ordinaria, ma soprattutto durante il periodo estivo, elenco le seguenti:

·        la mancanza di una visibile copertura legale del territorio da parte delle forze preposte alla vigilanza e alla tutela della legalità, corre il rischio di generare la crescita esponenziale della violenza gratuita, ed emancipare l'azione di coloro che dell’illegalità fanno il senso della loro vita;

·        una prevaricazione diffusa rispetto alla legge, che moralmente e legalmente possiamo definire corruzione, che significa  ricevere favori in cambio di ciò di cui si ha diritto, inoltre lo sfruttamento illegale dei lavoratori, da parte di molti imprenditori  per i servizi richiesti, subiti dai lavoratori per il timore di perdere il lavoro anche se precario;

·        una confusa gestione della raccolta differenziata, che in alcune fasi del periodo estivo è sembrata diventare raccolta indifferenziata;

·        le informazioni sul possibile inquinamento del mare, gestite in modo poco tempestivo e non sempre trasparente, il problema delle spiagge libere spesso inutilizzabili per la mancanza di manutenzione ordinaria.

     L’impegno politico da solo non ce la può fare a riportare il paese in un giusto equilibrio, per non continuare a vedere la città preda del disagio e della illegalità da cui è afflitto, è importante vivere da parte di tutti  l’educare  la coscienza dei giovani alla legalità, al rispetto, all'essere parte attiva di una comunità, in questa azione è insostituibile l’azione attiva della scuola, delle parrocchie, ma è insostituibile  anche l’impegno delle tante associazioni. La diffusa situazione di "povertà” da intendere in senso sociale e morale, può distogliere i ragazzi e i giovani dall’impegno di costruire la propria vita.  La grave responsabilità che abbiamo noi adulti è quella di far comprendere ai nostri figli che il bello della vita è concorrere a costruirla in modo attivo e non aspettare che siano sempre gli altri ad impegnarsi. Per ottenere questi risultati dobbiamo  aprirci di più al territorio, donare il nostro tempo agli altri, emancipare il volontariato come risorsa vera per la crescita sociale di Scalea.  A questo proposito è importante avere un ‘referente dell’amministrazione” per progettare insieme  le opportunità di socializzazione, soprattutto per affrontare in modo congiunto la sensibilità verso le marginalità sociali: ex detenuti, persone al soggiorno obbligato, prevenzione ed ex drogati,  il problema degli alcolisti alcune volte molto giovani, la diffusa  dipendenza dal gioco e altri. Come anche  è importante incrementare le relazioni di amore e di rispetto tra gli adolescenti e le famiglie, tra le famiglie e le istituzioni,  come anche coinvolgere maggiormente i tanti “stranieri” ormai domiciliati, ma non “pienamente consapevoli” dell’educazione alla “cosa pubblica”.

     E’ opportuno  moltiplicare e rendere vivibili  i luoghi di incontro, di socializzazione,  affinché si offra una opportunità di serio confronto “intergenerazionale”. Chiediamo una maggiore cura, da parte dei cittadini, del verde pubblico, l’educazione al rispetto del territorio è un valore alcune volte sottostimato o spesso non considerato importante. Insomma abbiamo bisogno di una vera evoluzione sociale, una sorta di ritorno alle relazioni interpersonali che ci garantisca un futuro di comunione e di incontro rispettoso nella diversità. L’isolamento costruisce lo stesso un futuro ma zeppo di problematiche a cui difficilmente si potrà porre rimedio. E’ importante iniziare dal “me”! Solo così poi potrò dire ad altri “facciamo”.

E’ anche significativo valorizzare con attività di sensibilizzazione, di animazione le tante periferie, Scalea può essere letta  come una grande periferia,  che molti non frequentano e non conoscono, partendo dalle cose più semplici che possano ricondurre al valore del rispetto delle regole e quindi della ‘legalità’. Non è molto importante essere visti da tanti, ma far sentire a chi abita lì dove è più presente una marginalità sociale,   una vicinanza, una presenza.

L’opera più complessa da sostenere, per alcuni aspetti da  risvegliare, è quella di riscoprire le proprie radici, abbiamo già detto che a Scalea sono complesse e intricate,  certamente non basta  riproporle limitandoci alla valorizzazione dei nuclei storici della città. Occorre cercare di  coinvolgere ogni agenzia educativa presente nel territorio, per fare in modo che  ogni attività orientata al rispetto della legalità e dell’educazione alla cittadinanza non resti confinata nei propri spazi, tra i soliti noti,  non resti l’evento per pochi. Da più parti è stato espresso il convincimento dell’importanza che ci si coordini in una più stabile piattaforma di intenti, mortificando anche un esasperato protagonismo personale, così da rendere più visibile in modo corale il desiderio di far crescere anche a livello mediatico Scalea.

    Questo non è un impegno da delegare ad altri, la certezza emersa è che Scalea non vuole restare a guardare. Il lavoro delle forze oneste a Scalea si esprime nell'impegno nascosto e quotidiano dei cittadini, ma stenta ad essere considerato e valorizzato pienamente nella sua positività.

E’ importante operare per  restituire alla gran parte delle persone che abitano la nostra città la gioia di vivere in questo territorio, una gioia di cui tutti dobbiamo poter fare  esperienza. Quello che proponiamo non è nulla di straordinario, chiediamo solo un maggiore e stabile coinvolgimento tra gli Enti Educativi e Morali presenti nel territorio, per avviare, animare e vivere in modo ordinario un progetto di Educazione alla Cittadinanza Attiva. L’obiettivo del nostro lavoro è: coinvolgere tutti coloro che abitano Scalea, e che devono sentirsi scaleoti,  in modo attivo e cosciente,  in quelli che sono i drammi e le speranze che insieme con le Istituzioni Politiche, le istituzioni Religiose  e le Forze dell'Ordine siamo chiamati ad affrontare, sostenere e tutelare.

 

 

Le Sante Messe Festive nelle Parrocchie di Scalea

Santa Maria d'Episcopio: Sabato 19,00 Domenica 11,00  e 19,00

San Nicola in Plateis: Sabato 18,30 Domenica 10,30 e 19,00

Santuario Madonna del Lauro: Domenica 8,00

SS.Trinità: Sabato 19,00 Domenica 11,00 - 19,30

 

 Celebrazioni Giubilari a Scalea - Santa Maria d'Episcopio

 

     Venerdì 18 dicembre i parroci dell'Unità Pastorale, non era presente Don Antonio Niger per motivi di salute, si sono incontrati per definire la possibilità di vivere insieme le penitenziali in preparazione del Santo Natale, dopo una rapida analisi positiva della celebrazione di apertura della Porta santa della Misericordia sia in ordine alla partecipazione che per lo svolgimento e la preparazione, si sono concordate le date delle penitenziali che saranno vissuta con la stessa dinamica della celebrazione di inizio del Giubileo:  Mercoledì 23 Dicembre per gli Operatori Pastorali ore 18,30 Chiesa di San Nicola in Plateis  e Domenica 27 dicembre per le Famiglie ore 18,00 Chiesa di San Nicola in Plateis. Dopo aver celebrato il sacramento della Riconciliazione, saranno a disposizione cinque sacerdoti, vivremo il pellegrinaggio e la celebrazione dell'Eucaristia alla Chiesa Giubilare di Santa Maria d'Episcopio.

 

 

Incontro dei Parroci dell’Unità Pastorale

Scalea 21 settembre 2015

    Con inizio alle ore 10,00 si è svolto presso i locali pastorali della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore l’incontro tra i parroci dell’Unità Pastorale. Erano presenti Don Giacomo BENVENUTO, Coordinatore dell’Unità Pastorale e Parroco di San Nicola in Plateis, Don Maurizio Franco LAURITO Parroco di Santa Maria d’Episcopio, Mons. Cono ARAUGIO Parroco di San Giuseppe Lavoratore. Assente per impegni pastorali Don Antonio NIGER Parroco della SS. Trinità.

     Dopo aver fatto una analisi della situazione sociale a Scalea si è passati a riflettere sulla disaffezione alla vita spirituale e alla vita di comunità ecclesiale. Nonostante gli sforzi che si vanno facendo per incoraggiare alla partecipazione e a un maggiore coinvolgimento si deve constatare che i Battezzati stentano molto a cogliere la preziosità di un loro protagonismo attivo per rendere più viva la proposta di evangelizzazione.

Si avverte come uno scollamento tra la fede creduta e la vita vissuta, si è constatato che ancora si fa molta fatica a far entrare gli insegnamenti di Gesù stabilmente nella vita familiare quotidiana, tutto rimane legato alle emozioni spirituali che pure meritano di essere accolte come dono di Dio. E' un impegno, quello della evangelizzazione, verso il quale sembra che le parrocchie ancora oggi non abbiano le risorse adeguate. L'opera si porta avanti con entusiasmo ma troppo spesso con le stesse persone, le poche persone che si rendono disponibili a spendere il proprio tempo al servizio della città.

Anche sul piano politico sembra non esserci alcuna volontà di cambiare lo stile di preparazione alla tornata amministrativa, si preferisce pensare che nel territorio non sia accaduto nulla di grave nella speranza di poter tornare ai ritmi ordinari di vita amministrativa.

     Infine siamo passati alla programmazione delle attività che coinvolgeranno tutte le parrocchie:

·        L’itinerario di formazione al matrimonio avrà inizio Domenica 25 ottobre presso la Chiesa di San Giuseppe Lavoratore, è prevista una interruzione in occasione del Santo Natale e la conclusione con un ritiro spirituale.

·        Il 2 novembre la celebrazione al camposanto avrà inizio alle ore 10,00 e sarà presieduta da Don Franco Maurizio LAURITO.

·        E’ ripreso il servizio della Caritas alla mensa equo solidale Don Orazio GUARAGNA.

·        La formazione dei catechisti è coordinata da Mons. Cono ARAUGIO, quella caritativa da Don Franco Maurizio LAURITO, mentre l’itinerario al Matrimonio da Don Giacomo BENVENUTO.

·        Sarà impegno dei Parroci dell’unità Pastorale valorizzare per quanto è possibile nelle varie iniziative la Chiesa Giubilare Santa Maria d’Episcopio.

·        Sono riprese le attività catechistiche e si è stabilito di continuare a far vivere con serenità gli itinerari di formazione per come è più conforme alle esigenze delle famiglie, senza porre anacronistici  impedimenti e frontiere.

 

    LA N’DRANGHETA E’ QUESTO: ADORAZIONE DEL MALE E DISPREZZO DEL BENE COMUNE. (Papa Francesco)

 

Questa affermazione del Santo Padre, rivolta proprio a noi calabresi nella sua visita a Cassano Jonio, incoraggia credenti e non credenti, a riflettere a fare discernimento. Come parroci di Scalea avvertiamo ancora una volta l’esigenza di  ricordare a tutti, che accanto ai giorni della festa e della gioia nella vita della comunità, si accompagnano anche giorni più difficili, durante i quali siamo chiamati a dare coraggiosa testimonianza della nostra appartenenza alla comunità dell’amore, la comunità di Gesù Cristo. Ci viene chiesto di gridare ed  esortare a gridare la volontà di generare e di tutelare il bene, il che significa anche non stare a guardare ma impegnarsi per combattere il male. In particolare quando il male si accanisce contro i più deboli e gli indifesi, contro quei cittadini che con sacrificio e onestà concorrono a costruire il futuro dei propri figli e la speranza nella città.

Il Signore, nei momenti più difficili della vita di una città, chiede a tutti coloro che si sentono dalla parte del bene di  alzare forte la voce: Io mi alzai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: Non li temete! Ricordatevi del Signore grande e tremendo; combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e le vostre figlie, per le vostre mogli e per le vostre case! (Ne 4,6-8)

E’ una esortazione alla vigilanza che incoraggia a rimuovere l’illusione che altri si impegneranno al nostro posto, non dobbiamo dimenticare che la terra non è eredità ricevuta dai nostri padri ma un prestito da restituire ai nostri figli, e … proprio perché figli, bisogna restituirla meglio di come l’abbiamo ricevuta, nella sua purezza territoriale, nelle sue eque strutture sociali, nelle sue corrette convinzioni etiche e morali.

La realtà di Scalea, nella sua gravità di degrado sociale ed il legame di alcune sue famiglie alla delinquenza organizzata, è emersa ancora una volta in modo evidente nei giorni scorsi. Grazie all’impegno instancabile e all’azione delle Forze dell’Ordine, alle quali esprimiamo il nostro riconoscimento e la nostra solidarietà attiva, ci è stato ricordato che nonostante questo periodo di amministrazione commissariale della cosa pubblica, la vivibilità del territorio in riferimento alla presenza della malavita organizzata, ha ancora bisogno di un lungo impegno istituzionale.

Impegno che viene portato avanti con determinazione e coerenza dai Commissari prefettizi, che  sosteniamo e chiediamo di sostenere nella loro difficile azione orientata a riqualificare i conti della cosa pubblica e normalizzarne dal punto di vista legale la vita amministrativa. Per loro la comunità cristiana prega e viene educata al rispetto della loro azione, alcune volte impopolare e non sempre compresa da tutti nella sua necessità.

Il permanere di una diffusa e organizzata presenza della n’drangheta nella nostra città è davanti agli occhi di tutti, dobbiamo prendere atto che noi come cittadini di Scalea, associazioni ecclesiali e laiche, non sempre e tutti mettiamo in evidenza nelle tante attività, che comunque portiamo avanti con entusiasmo, il male che la n’drangheta rappresenta per Scalea e quali vie percorrere per restituirle la vivibilità a cui hanno diritto i nostri giovani, i nostri figli. Come Chiesa vogliamo chiedere a tutti: donne e uomini di buona volontà, che certamente a Scalea non mancano, di essere più coraggiosi nell’inserire nelle manifestazioni, in modo visibile ed esplicito, l’obiettivo di essere contro ogni tipo di atteggiamento mafioso.

Papa Francesco a Cassano ci ha ricordato: Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza. La vostra terra, tanto bella, conosce i segni e le conseguenze di questo peccato. La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato. Bisogna dirgli di no.  La Chiesa, che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre di più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza. Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare. (Papa Francesco)

E la fede ci deve aiutare. Da credenti che si fidano di un Dio amorevole che per noi si è reso uomo debole e vulnerabile, per insegnarci che la fermezza non è dote da supereroi ma da persone convinte della necessità di “seminare il bene”. E’ importante  ricordare questi principi anche ai familiari di coloro che concorrono a seminare il male tra le nostre case e nelle loro stesse famiglie, occorre isolare anche i propri figli quando concorrono a delinquere legandosi a organizzazioni della n’drangheta. Troppo spesso quando ad essere coinvolti sono i nostri familiari, i nostri amici, diventiamo giustificativi, si fa prevalere l’affetto verso i propri cari sulla verità e concorriamo in questo modo alla distruzione del bene che è presente anche nelle nostre famiglie. Il male è il male e lo è anche quando a compierlo sono i nostri figli, perciò diciamo a tutti, per amore dei nostri figli, che non possiamo non cambiare, la fede la testimoniamo se siamo affidabili non difendendo chi è affiliato alla n’drangheta.

A tutti i battezzati che chiedono ai mafiosi di fare da Padrini e Testimoni della Fede per i Sacramenti dei figli, sentiamo l’esigenza di ricordare quanto insegnano i nostri Vescovi: La n’drangheta non ha nulla di cristiano. E’ altro dal cristianesimo, dalla Chiesa … la n’drangheta è una struttura di peccato, che stritola il debole e l’indifeso, calpesta la dignità della persona, intossica la società … Chi appartiene a queste forme mafiose si è posto fuori dalla Chiesa … non può rivestire uffici e compiti all’interno della comunità ecclesiale. Al potere mafioso che seduce singoli e istituzioni, come Chiesa dobbiamo contrapporre, raccolti attorno al Cristo, il Vangelo delle Beatitudini  il quale ci ricorda: che siamo chiamati beati se poveri in spirito, se stiamo tra quelli che sono nel pianto, se viviamo da miti, se condividiamo la vita di quelli che hanno fame e sete della giustizia, se siamo misericordiosi, puri di cuore, se viviamo da operatori di pace, se accogliamo i perseguitati per la giustizia … Il Signore ci affida  il mandato di portare frutti che creino comunione attraverso il rispetto infinito verso ogni uomo.

Nella nostra vita dobbiamo scegliere. E noi cristiani dobbiamo fare una doppia  scelta: che è di Cristo, prima di tutto, perché è lui che ci ha chiamati tra i suoi;  e in secondo luogo, ma non in un secondo tempo bensì ora e subito, deve essere la nostra scelta di atteggiamenti e azioni che non abbiano a spartire  nulla con la malavita. A qualsiasi costo e in qualsiasi situazione.

Non vogliamo dimenticare e denunciamo anche altri atteggiamenti di ingiustizia e di illegalità che trovano tacita condivisione ai nostri giorni: il non pagare il salario concordato con gli operai o peggio creare situazioni contrattuali di falsità, come anche arricchirsi alle spalle dei propri dipendenti. Quando a  praticare questa prassi  di ingiustizia sono persone che frequentano attivamente la vita ecclesiale, emerge con vigore una coscienza deformata che ritiene di poter convivere con il male nella realtà dove deve trionfare il bene, nel contempo con il proprio peccato si alimenta un allontanamento dalla vita di comunità, che condanna i fratelli vittime di questi soprusi alla solitudine e alla disperazione.

Nel servizio che offriamo alla città e che il nostro Vescovo Mons. Bonanno incoraggia e sostiene, continua il nostro impegno nell’aiutare  le tante povertà che diventano sempre più presenti anche a motivo della profonda crisi economica. Inoltre ci sforziamo,di incrementare tutte le iniziative e attività catechistiche ed educative che concorrono naturalmente a combattere la presenza mafiosa. In questa ottica abbiamo anche accompagnato e sostenuto alcuni tentativi per mettere insieme le energie positive politiche e sociali della nostra città, che purtroppo non hanno avuto seguito anche per interessi di parte. Pensiamo di poter dire a tutti coloro che intendono lavorare per la vivibilità nella nostra città, che coltivare interessi di parte o carrierismi personali, quando si fronteggiano fenomeni mafiosi è semplicemente illusorio. In questa fase storica vi chiediamo di lottare insieme, nella speranza che, anche grazie all’impegno di tutti, emergano tempi nuovi nei quali sperare di poter vivere una democrazia normale e non contrassegnata dalla paura, o peggio veicolata dal consenso mafioso. Per educare a una più coerente vita cristiana e all’impegno sociale, abbiamo anche avvertito l’esigenza di inserire, durante la novena alla Vergine del Monte Carmelo, una giornata per pregare, sensibilizzare e riflettere affinché il bene e la legalità trionfino anche nella nostra città.

Nessun uomo è forte da solo, ma ciascuno può esser reso tale con la forza della sua fede, la fede sostiene le sue fragilità con le certezze che vengono da Dio. Perciò ancora una volta avvertiamo l’esigenza di affidare alla Vergine del Monte Carmelo, celeste Patrona della città di Scalea, la nostra serenità e quella dei nostri figli. La invochiamo perché doni pace.  Lei dona sempre pace ai figli che la invocano con fede.

Scalea 7 giugno 2015

Festa del SS. Corpo e Sangue del Signore

                                                                                                                               

                                                                                              I Parroci di Scalea

 

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  Giovedì  28  Maggio  ore 16.30 - Piazza S. Pio

Raduno di tutti i ragazzi del catechismo dell’ Unità Pastorale per attività nelle piazze della città

    Giovedì  4  Giugno  S. Messa nei quartieri

Le parrocchie celebrano Il “Corpus Domini” nei quartieri della città

    Domenica  7  Giugno ore 18.30 - Piazza S. Pio

Le quattro parrocchie si ritrovano per la Concelebrazione  del “Corpus Domini”  - Segue processione che termina nella chiesa S. Giuseppe Lavoratore.

      Mercoledì  27 maggio alle ore 19.00, nel Santuario del Lauro, si preparano i canti che saranno eseguiti durante la processione.

Nell'incontro di Unità Pastorale che i Parroci hanno vissuto lunedì 11 maggio, è stato  definito che la celebrazione del Corpus Domini sarà vissuta, Giovedì 4 giugno  in uno dei quartieri delle singole comunità parrocchiali e Domenica 7 giugno la celebrazione solenne avrà inizio alle ore 18,30 dalla Chiesa di San Nicola in Plateis e si concluderà nella Chiesa di san Giuseppe Lavoratore.

E' stato anche definito di ospitare l'immagine della Madonna del Carmine nelle varie parrocchie per un triduo di preghiera, di preparazione e di sensibilizzazione alla celebrazione del rito dell'Incoronazione della Vergine del Carmelo a Regina di Scalea. Sarà accolta nella nostra parrocchia il 3/4 e 5 Luglio.

 

 

 

 

 

 

 

Unità Pastorale di Scalea

Incontri di formazione per i Catechisti

 

 

Fare Catechesi per educare a una Chiesa in Uscita

 

 

Gli incontri si terranno di Lunedì alle ore 18,00 presso la Parrocchia San Giuseppe Lavoratore

 

 

27 Ottobre  – Ottobre Mese missionario

La periferia è il cuore della missione

 

24 Novembre – Avvento educare all’attesa

Nell’ascolto della Parola prepariamo l’accoglienza a Gesù

 

15 Dicembre – E’ Gesù il cuore della Festa, lui dona la Pace

Come celebrare il Natale in parrocchia

 

19 gennaio – La pace è dialogo Ecumenico e Interreligioso

La centralità della Parola nelle relazioni di fraternità

 

23 Febbraio – La coppia incoraggia la formazione cristiana in famiglia

Il dono della penitenza via alla riconciliazione

 

23 Marzo – Pasqua armonia con la natura e tempo della Grazia

Proviamo a stare più a lungo insieme con i ragazzi

 

26 Maggio – Festa della comunità: Con Maria incontriamoci in Gesù

Portiamo Gesù nei quartieri celebrando il Santo Rosario

 

 

Estate: riusciamo a dare più spazio a Gesù

 

SCUOLA DI FORMAZIONE TEOLOGIA - SEZIONE DI SCALEA
PRIMO E SECONDO ANNO
Calendario delle Lezioni
I semestre 2014-2015
INIZIO ANNO ACCADEMICO ORE 18,00 PRESSO LA SEDE DELLA SCUOLA MOMENTO DI PREGHIERA 20-ott-04 Lunedì
27-ott-04 17.00-18.30 Sacra Scrittura 3 (Profeti e Libri Storici)
Lunedì 18.45-20.15 Liturgia 1 (Introduzione generale)
3-nov-04 17.00-18.30 Storia della Chiesa 2 (Medievale)
Lunedì 18.45-20.15 Teologia Fondam. (Rivelazione e Dei Verbum)
10-nov-04 17.00-18.30 Sacra Scrittura 3 (Profeti e Libri Storici)
Lunedì 18.45-20.15 Liturgia 1 (Introduzione generale)
17-nov-04 17.00-18.30 Storia della Chiesa 2 (Medievale)
Lunedì 18.45-20.15 Teologia Fondam. (Rivelazione e Dei Verbum)
24-nov-04 17.00-18.30 Sacra Scrittura 3 (Profeti e Libri Storici)
Lunedì 18.45-20.15 Liturgia 1 (Introduzione generale)
1-dic-04 17.00-18.30 Storia della Chiesa 2 (Medievale)
Lunedì 18.45-20.15 Teologia Fondam. (Rivelazione e Dei Verbum)
15-dic-04 17.00-18.30 Sacra Scrittura 3 (Profeti e Libri Storici)
Lunedì 18.45-20.15 Liturgia 1 (Introduzione generale)
12-gen-05 17.00-18.30 Storia della Chiesa 2 (Medievale)
Lunedì 18.45-20.15 Teologia Fondam. (Rivelazione e Dei Verbum)
19-gen-05 17.00-18.30 Sacra Scrittura 3 (Profeti e Libri Storici)
Lunedì 18.45-20.15 Liturgia 1 (Introduzione generale)
26-gen-05 17.00-18.30 Storia della Chiesa 2 (Medievale)
Lunedì 18.45-20.15 Teologia Fondam. (Rivelazione e Dei Verbum)
2-feb-05 17.00-18.30 Sacra Scrittura 3 (Profeti e Libri Storici)
Lunedì 18.45-20.15 Liturgia 1 (Introduzione generale)
9-feb-05 17.00-18.30 Storia della Chiesa 2 (Medievale)
Lunedì 18.45-20.15 Teologia Fondam. (Rivelazione e Dei Verbum)
SESSIONE ESAMI 16 - 27 FEBBRAIO