Verbale n. 2 Consiglio Parrocchiale Affari Economici - 8 agosto 2023Parrocchia San Giuseppe Lavoratore – Scalea
L’8 Agosto 2023, presso i locali pastorali della parrocchia San Giuseppe Lavoratore in Scalea, alle ore 19:30, si è svolto il Consiglio parrocchiale per gli affari economici, convocato per intero dal parroco presidente, Mons. Cono Araugio. Presenti: Don Francesco Maria Castelluzzo, Vice – parroco, Ciancio Tiziana, segretaria, Corona Giuseppe, Mirto Carmelo e Pisciotta Bruno.
Dopo un breve momento di preghiera alla Beata Vergine Maria, mons. Cono Araugio ha illustrato e fatto prendere coscienza ai membri del consiglio, delle difficoltà economiche che la parrocchia sta attraversando. Si prende atto che quest’anno, durante le benedizioni delle case dopo Pasqua, si è avvertito un calo delle offerte. Così anche in occasione della festa di San Giuseppe. Contemporaneamente sono aumentate alcune spese, legate al mondo dei ragazzi e dei giovani, che hanno appesantito il bilancio negativamente.
Continuando, Don Cono ha sottolineato che in parte, la causa di tutto ciò è dovuta anche alla nuova conformazione che la parrocchia ha subìto che va ad inficiare di non poco il bilancio parrocchiale. Inoltre il parroco presidente ha fatto notare che a reggere un po' sono le offerte che vengono messe nelle cassette maggiormente quella cassetta posta vicino al Crocifisso, che certamente esprime un bisogno di affidamento e di protezione. Un altro aspetto, che ha sottolineato, è stato che i tanti gruppi parrocchiali non avvertono l'esigenza di contribuire al sostentamento della parrocchia e anche, per quanto riguarda il sostegno alle povertà poveri si va riducendo.
L’altro aspetto è la cura del Parco degli Angeli che comporta una spesa non indifferente per mantenerlo; anche per quanto riguarda la mensa mons. Araugio ha espresso delle perplessità, nella positività del dono che vivono i volontari, ha ricordato che il sostegno economico maggiore è sempre dato dalla diocesi. La conclusione dell’incontro è che le entrate che c’erano prima, ora sono venute meno e che, di conseguenza, la parrocchia si trova in passivo. La via da percorrere in prospettiva è quella di ridurre le spese, avendo la certezza che la comunità corrisponde per come è possibile. La crisi economica nelle famiglie, non è una realtà da sottovalutare ma da rispettare.
Dopo aver preso atto della situazione ed aver recitato la preghiera che il Signore ci ha insegnato, il parroco – presidente chiude l’incontro alle ore 20:15.
La segretaria Il Parroco - Presidente
Tiziana Ciancio Mons. Cono Araugio
Verbale n. 1 Consiglio Parrocchiale Affari Economici - 8 febbraio 2023
Mercoledi’ 8 febbraio c.a. alle ore 18.30, si è riunito il Consiglio Pastorale convocato dal Parroco per condividere le varie esperienze che il Signore ci dona di vivere, nonché per programmare la Quaresima e approvare il bilancio dello scorso anno.
I lavori del Consiglio, si aprono con la Preghiera per la Giornata del Malato e il documento di Papa Francesco “Abbi cura di lui” - La compassione come esercizio sinodale di guarigione.
Don Cono invita anche noi a riflettere sulle situazioni che a volte ci coinvolgono, quando ci troviamo a condividere l’ esperienza di una malattia o ci troviamo accanto a chi vive una condizione di fragilità. Quando la sofferenza entra nella nostra vita, sconvolge le nostre vite e quelle dei nostri cari e delle persone a noi piu’ vicine, Papa Francesco ci ricorda che è li che nel nostro ‘camminare insieme’ viviamo, sperimentiamo la vicinanza, la compassione e la tenerezza. E anche se non siamo mai pronti di fronte alla malattia, quando pur sentendoci forti crolliamo, dobbiamo attraverso queste esperienze dolorose anche noi accogliere ed essere pronti, preparati. Anche la nostra Comunità Parrocchiale attraverso le esperienze che viviamo ogni giorno ci invita a far nostre le fragilità di tanti fratelli che bussano alla porta ma anche al nostro cuore.
Don Cono ci invita a riflettere su quanto vissuto da Papa Francesco, testimone dell’amore di Cristo, nel viaggio nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sud Sudan. Un viaggio molto atteso da Papa Francesco in due terre sconvolte da scontri tribali ma soprattutto un pellegrinaggio di pace, di speranza anche all’insegna dell’apertura ecumenica.
La riflessione iniziale non può non soffermarsi su quanto accade in questi giorni in Turchia e in Siria, migliaia di morti, profughi, sfollati, un terribile terremoto che ha causato migliaia di vittime e la distruzione di un'area vasta e popolosa. Le immagini di questa tragedia sono sotto i nostri occhi in questi giorni e mostrano la sofferenza di popolazioni già colpite da 13 anni di guerra, a noi anche il compito di cercare di entrare nella notizia mentre da tempo Papa Francesco afferma che stiamo vivendo una “...terza guerra mondiale a pezzetti…” ricordando i vari conflitti, non solo l’Ucraina, in Africa lo Yemen e il Myanmar e la Siria stessa popoli che vivono in guerre terribili.
Don Cono sottolinea quanto Scalea viva una forte depressione economica che coinvolge soprattutto il mondo giovanile ma anche una forma di degrado che rende il territorio purtroppo sempre piu’ fragile, frammentato, attaccabile ma soprattutto non aggrega, non crea stimoli, partecipazione per la costruzione del bene comune. Questa riflessione investe tutti noi e don Cono sottolinea la necessità di lavorare alla preparazione di un momento, forse un Convegno che presenterà anche al S. E. Mons. Rega nuovo Vescovo, che possa attraverso un’attenta analisi lanciare nuovi segni di speranza.
I lavori del Consiglio continuano con il confronto delle varie esperienze nei diversi ambiti.
Anna per l’Azione Cattolica.
Abbiamo fatto nostro il ‘Cantiere della strada e del villaggio’ attraverso l’esperienza Sinodale, uscendo ogni lunedi’. Inizialmente ad ottobre con le nostre stesse famiglie, a novembre vivendo un momento di fraternità e preghiera al Santuario del Carmine e poi a dicembre con il ritiro di Avvento e l approfondimento della figura di Armida Barelli. Abbiamo dedicato il mese di dicembre e gennaio maggiormente alle visite agli ammalati, momento forte di incontro, condivisione e arricchimento personale. Gennaio ci ha viste impegnate alla preparazione del Convegno sulla ‘Dignità della donna’ ed ora in febbraio pensiamo di vivere un momento di spiritualità.
Michele per l’Agesci.
Continua la nostra esperienza di Intergruppo, Comunità Capi di Scalea e Comunità Capi di San Nicola A. La mancanza di adulti non ci consente di accogliere le richieste che ci vengono dal territorio, abbiamo quest’anno un Reparto di circa 25 ragazzi/e (11/15 anni) che vive la proprie attività a Scalea e circa 10 ragazzi/e (16/20 anni) che vive le proprie attività a San Nicola A. Abbiamo una buona risposta dai ragazzi in entrambe le unità, ragazzi che vivono pienamente il loro bisogno di protagonismo.
Giuseppe per il Movimento dei Focolari.
Il nostro gruppo nato 5 anni fa, si incontra periodicamente per la lettura e la riflessione della ‘Parola di Vita’ che viene proposta dal Movimento. Il nostro gruppo è impegnato attivamente in Parrocchia e questo nostro impegno ha assunto anche una rilevanza regionale. Siamo circa 14/15 componenti e come ultima attività nel periodo di Natale, abbiamo visitato la RSA qui a Scalea vivendo tra noi e con gli anziani presenti una forte esperienza di solidarietà e di condivisione. Nel nostro progetto contiamo di vivere attività esterne ogni 2/3 mesi.
Franco per il Gruppo Famiglie.
Abbiamo ripreso il cammino come Gruppo Famiglie inizialmente con il pellegrinaggio al Carmine dove abbiamo incontrato Pd. Colbert (del Benin) vivendo un forte momento di formazione e di preghiera. A gennaio avevamo organizzato un incontro di approfondimento e riflessione a Cetraro da don Loris, giornata che poi abbiamo vissuto in Parrocchia a causa delle avverse condizioni climatiche. Il nostro progetto prevede un’attività a Belvedere in febbraio presso il Convento ma soprattutto cercare di coinvolgere in questa esperienza di fraternità sempre piu famiglie.
Silvana per il servizio Mensa.
Il servizio è presente 3 gg alla settimana e vede impegnati 40 volontari per la cucina e per l’accoglienza. Gioia e cuore sono gli elementi essenziali e le persone che serviamo sono in gran parte persone sole che cercano affetto, compagnia. Ci si conosce, sono persone che ringraziano sempre tanto e condividono il pranzo anche con don Cono. Io stessa ringrazio il Signore per il dono di questa esperienza.
Rita per il Centro di Aggregazione Sociale Mons Didona. Come Direttivo Anspi e assieme ad altre due persone, sono impegnata in questo servizio, aperto 3 gg a settimana, di accoglienza ed accompagnamento degli ospiti che in gran parte sono persone sole. Dopo alcuni mesi attraverso l’ascolto siamo riuscite pian piano a creare un clima di fiducia, un clima familiare ed è sempre molto bello ritrovarsi.
Pina per il Centro di Ascolto ‘Dely Caputo’.
Il Centro aperto un giorno a settimana si compone di 6 operatori che si alternano assicurando la presenza di almeno due persone. Inizialmente si sono rivolti al Centro persone scappate dall Ucraina e il servizio, prevalentemente, ha privilegiato l’ascolto, l’ accoglienza o eventuali richieste di lavoro, accompagnamento scolastico, bisogno di arredi o altro. Successivamente con le modifiche ministeriali per poter accedere al Fondo di aiuti europei e quindi all’assistenza alimentare, destinato alle persone in condizione di povertà, gli operatori sono stati in gran parte impegnati nell’acquisizione dei documenti e nell’inserimento in banca dati del Ministero ma soprattutto fornire ogni informazione, sostegno agli assistiti nella compilazione. Anche questo è stato un momento potremo dire privilegiato di incontro affinché pian piano si possa arrivare a costruire ‘relazioni di aiuto’, una maggiore comprensione dei loro problemi e non solo la consegna del ‘pacco alimenti’. E’ da evidenziare quanto siano sempre piu’ numerosi i ragazzi stranieri, i cosiddetti invisibili, che arrivano sul territorio sprovvisti di tutto e senza riferimenti, spesso senza documenti e quindi assistenza medica.
Don Cono ricorda che la Parrocchia accoglie persone di varie nazionalità ed è evidente quanto la povertà oggi sia cambiata, nonostante questo la Parrocchia non si tira mai indietro e la generosità è sempre presente. Anche il momento della distribuzione mensile con i volontari, è un appuntamento atteso, cercato perché crea un clima, una dinamica nella relazione.
Maria per i Ministri straordinari della Comunione.
Continua il servizio dei Ministri con spirito di umiltà e riservatezza presso ogni persona, famiglia, assicurando l’Eucarestia ogni primo venerdi del mese. Tutti sono grati, accoglienti e ci ringraziano sempre, questi momenti confermano l’ importanza delle visite, del dare sostegno a chi spesso vive in solitudine la propria condizione.
Vincenzo per il gruppo Talent&Art.
E’ nata l’esigenza di dividere i ragazzi in due gruppi, nel mese di dicembre i ragazzi si sono impegnati nei vari momenti di animazione in Parrocchia. In questo mese di febbraio sceglieremo con loro alcune tematiche da approfondire ed è emerso da loro stessi la difficoltà nel non riuscire a condividere con altri ragazzi il loro impegno, le loro esperienze nel gruppo.
Don Cono per l’ambito Catechesi ricorda che la Parrocchia vive una dinamica oratoriale coinvolgendo 115 ragazzi/e in Oratorio, 25 sono poi i Talent&Art e 35 circa in Agesci.
Nella dinamica catechistica i segmenti sono tre: le Piccole Orme, l’Eucarestia e la Confermazione. La difficoltà piu evidente è ritrovarsi con le famiglie nella partecipazione liturgica, occorre quindi leggerci nell’evangelizzazione che deve diventare un impegno prioritario cercando di essere, diventare piu attrattivi. E’ stato positivo ritrovare spesso entrambi i genitori durante gli incontri di domenica pomeriggio in questo mese della Pace!
Ilaria per il servizio di pulizia della Chiesa.
Ilaria chiede che il gruppo venga rinvigorito anche se si sono aggiunte tre nuove persone.
Don Cono comunica che è presente da alcuni mesi il gruppo Celine, un servizio, una nuova esperienza di accoglienza rivolto a persone con diverse abilità.
Don Francesco per il gruppo Liturgia.
Il gruppo si incontra settimanalmente ogni mercoledi confrontandosi sulla Parola ed è composto da otto persone. Si è cercato di dare uno schema alla Liturgia con particolare attenzione all’ambiente liturgico ma non sempre si è riusciti. Per il gruppo dei ‘lettori’ abbiamo Ennio che comunica il calendario mensile con la speranza di poter fare, a breve, un incontro con tutti per un confronto sulla Parola e sull’esperienza vissuta che come ci ricorda Papa Francesco, è un Ministero. Il Coro si incontra ogni martedi per la preparazione dei canti cercando anche di introdurre canti nuovi e tenendo conto della presenza poi dei ragazzi. Anche negli incontri il Coro vive un momento di riflessione sulla Parola.
Carmelo per gli spazi oratoriali e il Parco degli Angeli. Carmelo comunica che purtroppo al momento si trova a svolgere questo servizio da solo.
Assenti il Cammino Neo Catecumenale e il gruppo di Preghiera Natuzza.
Don Cono invita a camminare nella crescita e nella evangelizzazione dedicandosi soprattutto ad un solo ambito di servizio. Ricorda l’importanza della formazione e degli incontri di Formazione Biblica, invitando ognuno a proporlo anche ad altre persone esterne.
Per ciò che attiene al Bilancio, rimandando all’allegato presentato ed illustrato da Bruno, don Cono illustra le voci piu emergenti tra cui nelle entrate, le offerte sempre generose alla Parrocchia mentre tra le spese piu rilevanti, l’impegno dell’acqua con le pompe di sollevamento. Comunica inoltre tra le entrate un contributo per la mensa da parte dei Comuni di Scalea e di Santa Maria del Cedro. Tra i contributi bisogna ricordare quelli ricevuti dalla Diocesi che ci hanno consentito di aprire la Mensa e il Centro di Aggregazione e quindi di ‘servire’, sostenere il territorio. Abbiamo dovuto ridurre a soli tre giorni il servizio Mensa con la presenza di 5/6 ospiti a cui spesso si assicura anche un pasto da portare poi a casa.
Don Cono per ciò che attiene la programmazione della Quaresima, ricorda che la bellezza della Parrocchia è quando siamo tutti ‘uniti’, invitando a pensare alle Vie Crucis nei Quartieri, pensando a Gesu’ crocifisso e abbandonato che vuole essere presente. A volte anche in Chiesa alcuni fedeli sostano con i propri pensieri sempre davanti a Gesu Crocifisso. Occorre che il nostro ‘abbi cura di lui’ diventi l’aver cura delle persone che vivono nel Quartiere ma non frequentano la Parrocchia e il nostro esserci, sia il cercare i luoghi dove si vivono situazioni particolari. Dobbiamo offrire occasioni di un incontro con Gesu’, non dimenticando, come ci ricorda Papa Francesco, che la Pandemia pesa ancora sulle relazioni e ci vorrà ancora del tempo per vincere, superare la paura. Dovremo entrare nel vissuto dei Quartieri cercando di organizzare itinerari brevi e coinvolgendo le persone stesse del Quartiere.
Il Consiglio termina alle ore 20.30 circa con la
preghiera e l’ invito a sostenere con la preghiera l’ Ordinazione
Episcopale di Mons. Stefano Rega, presto tra noi.
11 SETTEMBRE 2022 - VERBALE NR.1 DEL CPAE
Domenica 11 Settembre c.a., nei locali pastorali della parrocchia San Giuseppe Lavoratore, dopo la seduta del CPP, il parroco – Presidente mons. Cono Araugio, alle ore 19:00 ha convocato i membri componenti il CPAE. Risultano presenti: Don Francesco Castelluzzo - Vicario Parrocchiale, Ciancio Tiziana (segretaria), Corona Giuseppe, Mirto Carmelo, Pisciotta Bruno, risulta assente l’accolito Vitale Giulio, per discutere della situazione del bilancio relativo all’anno in corso.
Dopo la preghiera iniziale e un breve pensiero spirituale, la lettura delle voci di spesa effettuata dal contabile, ha messo in evidenza l'apporto economico positivo durante il periodo estivo, la bontà dell'attenzione del Vescovo in riferimento ai contributi della diocesi a sostegno della Mensa San Giuseppe, per cui è stato evidenziato che ad oggi, integrando l'attivo dell'anno precedente, il bilancio della parrocchia risulta essere di Euro 5.148,35.
Il CPAE, dopo la preghiera finale, è terminato alle ore 20:00.
La segretaria Ciancio Tiziana Il Parroco – Presidente Mons. Cono Araugio
Parrocchia San Giuseppe Lavoratore - Scalea
Camminiamo insieme come Pellegrini di Speranza
Bozza delle Linee pastorali Anni 2022/2025 vi chiedo di leggere tutto e di partecipare agli incontri programmatici di Domenica 11 e 18 settembre in modo attivo con proposte anche diverse per come lo Spirito vi dona.
Introduzione e Analisi
Con l’apertura del Sinodo della Chiesa cattolica, fortemente voluta da Papa Francesco il 10 Ottobre 2021, e avviata nella programmazione diocesana dal nostro Vescovo Mons. Bonanno, proviamo a riscoprire la gioia di ritornare a camminare insieme. Ogni battezzato, sia uomo che donna, deve sentirsi protagonista per il cammino della Chiesa, ricordando le parole del Santo Padre: tutto in una Chiesa ministeriale è affidato al dono dello Spirito Santo. La nostra Chiesa che è in San Marco Argentano - Scalea, in comunione con la Chiesa Italiana, ha intrapreso con coraggio la via del Sinodo. Perciò, anche alla nostra Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore viene chiesto di camminare insieme, per rileggere il proprio vissuto ecclesiale e continuare in modo nuovo, più attento alle nuove generazioni, il cammino di fedeltà al Signore nostro Gesù Cristo.
Ci viene chiesto di generare e vivere in modo progressivo: comunione, partecipazione e missione. Occorre perciò dare maggiore spazio al dialogo sul cammino comune, compreso nei temi introduttivi proposti dal sussidio sinodale.
Il territorio della Parrocchia
Con decreto del Vescovo Bonanno in data 15 settembre 2021, si stabilisce che i confini della parrocchia lato est e lato nord, tutto rimane per come era precedentemente; lato sud corrono lungo il Fosso Musumeci, via Almirante, via dei Bruzi lato nord fino al Mare. Conseguentemente la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore conta attualmente 2.600 abitanti residenti, articolati in oltre 700 famiglie. Per una presenza formativa più stabile e orientata alla crescita cristiana della comunità. La parrocchia è per la proposta di evangelizzazione nelle famiglie stata articolata in cinque zone Pastorali denominate: San Giuseppe, Arenile, Madonnina, Cutura e Calvario.
Tutti siamo incoraggiati a riflettere su quale orientamento pastorale dare alla parrocchia poiché. Nella sua nuova conformazione territoriale, da parrocchia delle periferie rurali, ed è per questo che era nata, diventa parrocchia della nuova Scalea caratterizzata di edifici condominiali.
Abbiamo imparato da tempo che la volontà del Signore è che nessuno si senta marginalizzato, però il primo impegno che Lui ci affida è quello di creare intimità nei cuori e gioia nella vita comune. In realtà anche questi obbiettivi basilari della vita cristiana, spesso stentano ad emergere naturalmente anche tra i più praticanti.
Per fare questo dobbiamo dare più spazio alla vita di preghiera, perché il fare non generi aridità è importante che sia orientato e sostenuto dal lasciarsi fare di Dio. E' importante dare più spazio all'azione che nasce davanti al tabernacolo, deve essere sempre Gesù a guidare il nostro impegno e il nostro cammino. Questo ci permette di non essere mai scoraggiati, mai delusi dagli atteggiamenti degli altri, magari ogni tanto siamo delusi dei nostri atteggiamenti e questo, attraverso un sapiente discernimento spirituale, deve incoraggiare la correzione personale perché possiamo essere sempre più testimoni e presenza delle opere che compie l'amore di Dio in noi. In questi anni di pandemia tutte le esperienze aggregative hanno sofferto nei loro carismi tutti orientati all’evangelizzazione della comunità e si spera possano rinnovarsi per il loro rinnovamento e nel loro impegno pastorale al servizio della crescita cristiana del territorio.
Come vivere il Sinodo
Il Santo Padre incoraggia a vivere il Sinodo con entusiasmo e creatività: Questo è il tempo per essere artigiani di comunità aperte che sanno valorizzare i talenti di ciascuno. È il tempo di comunità missionarie, libere e disinteressate, che non cerchino rilevanza e tornaconti, ma percorrano i sentieri della gente del nostro tempo, chinandosi su chi è al margine. È il tempo di comunità che guardino negli occhi i giovani delusi, che accolgano i forestieri e diano speranza agli sfiduciati. È il tempo di comunità che dialoghino senza paura con chi ha idee diverse. È il tempo di comunità che, come il Buon Samaritano, sappiano farsi prossime a chi è ferito dalla vita, per fasciarne le piaghe con compassione. (Papa Francesco, Gennaio 2022)
La pastorale della nostra parrocchia, fin dalle sue origini, si è sempre caratterizzata da un camminare insieme, non sempre lineare, non sempre costante, però certamente lo si è cercato e perseguito con insistenza. Per cui di volta in volta è stata: Missionaria e aperta alla spettacolarità, Catechistica alla ricerca costante della vita comune, Oratoriale ed evangelizzatrice. Perciò ci viene chiesto dopo questi due anni di pandemia, di riprendere con coraggio e gioia quanto in parte siamo stati costretti a sospendere. Ci viene chiesto di metterci in ascolto della vita personale e comunitaria, per intercettare nuove domande e tentare nuovi linguaggi, tenendo conto della difformità umana dei vari quartieri che la compongono. Siamo di fronte a uno scenario poliedrico, sia incoraggiati a stimolare e accompagnare la rigenerazione, rafforzando quanto di buono e di bello si è già fatto negli anni: riaccendendo la passione pastorale, prendendo sul serio l’invito a rinnovare l’agire ecclesiale attraverso un costante discernimento comunitario.
E’ importante restituire centralità alla formazione biblica, mediante gli incontri sulla Parola di Dio, sia in parrocchia che nei quartieri. Per quanto è possibile valorizzando anche i canali di ascolto sui social; la proposta della lectio e della meditazione personale quale nutrimento per la vita spirituale; la formazione della coscienza; la catechesi proposta con modalità e luoghi che superino il modello scolastico; l’azione educativa verso ragazzi, adolescenti e giovani adatta ad accompagnare nei passaggi della vita.
Con continuità e secondo uno stile acquisito di condivisione vivremo la solidarietà e la carità, per venire incontro all’aumento drammatico delle povertà materiali e della solitudine spirituale. Alcune aree dei quartieri vanno caratterizzandosi sempre più con insediamenti multietnici, i più numerosi e stabili sono: rumeni, pakistani, albanesi, russi, ucraini, cinesi, marocchini e senegalesi, in piccolo numero sono presenti anche moldavi, indiani e cingalesi, mentre la comunità dei polacchi è stabilizzata.
La parrocchia continua a vivere il dono di Dio, quando con questo vogliamo intendere persone anche molto diverse, molti non praticanti la vita liturgica della comunità, che si emozionano e si coinvolgono per quanto il Signore ci dona di vivere al servizio di centinaia di