Parrocchia San Giuseppe Lavoratore - Scalea
  



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CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

                        Verbale Consiglio Pastorale del 21 settembre 2024

     Sabato 21 settembre 2024 alle ore 18:30 è stato convocato, dal parroco Mons. Cono Araugio, il consiglio pastorale. Si è iniziato col  recitare la preghiera del Sinodo e don Cono ha ricordato che il Santo Padre scrisse questa preghiera durante il COVID come segno di speranza. Nella preghiera dobbiamo sempre avere speranza e anche quando le cose sembrano non procedere come noi vorremmo, la preghiera non deve mai venir meno e ci deve essere di sostegno. Una comunità che non prega con intensità farà sempre fatica a corrispondere all’amore e alla pace che il Signore incoraggia a testimoniare. La centralità di questa preghiera è affidata allo Spirito Santo ed è proprio lui che ci dice di andare oltre le nostre attese, oltre i nostri progetti e oltre le nostre ansie. Il protagonista della nostra vita deve essere sempre lo Spirito Santo e lo sottolinea anche il nostro vescovo nel suo progetto, chiedendoci di andare sempre oltre instancabilmente.
La fine della preghiera ci ricorda la grazia del giubileo. Stiamo camminando verso il giubileo che è un tempo di grazia e come sappiamo, a Natale si apriranno le Porte Sante. Cosa produce la grazia non lo sa nessuno, ci dobbiamo solo lasciar prendere dall’opera del Signore. 

     Don Cono informa di aver preparato un sussidio per l’Avvento che servirà per le attività che si faranno nei quartieri.  Lo slogan è “Gesù è la speranza che dona gioia alla famiglia”. Tante volte ci preoccupiamo di evangelizzare gli altri, ma dobbiamo iniziare ad evangelizzare prima di tutto nelle nostre famiglie. Dobbiamo permettere a Gesù di entrare nelle nostre case e di essere il protagonista attraverso la preghiera in famiglia. Dice don Cono che, se almeno una volta a settimana siamo riusciti a pregare insieme con la famiglia, sicuramente avremo ottenuto un buon risultato. Il primo aspetto dello slogan è la speranza e l’altro aspetto è la gioia. Non deve mai prevalere il lamento, ma la gioia.  

     Nella lettera di convocazione per il consiglio pastorale, don Cono ci chiede di incontrarci per la programmazione del nuovo anno pastorale. Ci si è già incontrati con i vari gruppi, ma questo nuovo incontro serve per mettere insieme ciò che è venuto fuori dai singoli gruppi. 
Quest’anno ci deve guidare l’anno giubilare “Pellegrini di Speranza”, bisogna seguirlo con la preghiera per stare bene insieme e non correre il pericolo di vivere difficoltà .

     Nella convocazione è stato inserito anche il cammino che la diocesi sta vivendo proprio perché non siamo soli, ma siamo un tutt’uno con la diocesi. Non bisogna vivere le cose da staccati, ma come un’unica parrocchia che è la diocesi ecco perché è importante vivere anche gli appuntamenti diocesani.  Il vescovo visita tutti i luoghi e vuole che la chiesa sia coinvolta e presente in ogni attività. Bisogna vivere in modo inclusivo per cogliere la bellezza di ogni persona, perché nessuno è estraneo, nessuno è nemico, nessuno è da rigettare, non solo tra i praticanti, ma anche tra coloro che non praticano.

     Per quanto riguarda la parrocchia, come si è detto tante volte, per amarla bisogna conoscerla altrimenti non si riuscirà ad amarla. Non sono i gruppi che animano la parrocchia, ma è la parrocchia che anima i gruppi, di conseguenza bisogna dedicarsi di più alla parrocchia. Per essere una comunità inclusiva bisogna andare sempre oltre, e superare i propri limiti, proprio come è l’atteggiamento di Gesù che non si fermava mai, e noi dobbiamo imitarlo. È stato anche sottolineato, così come è scritto nella lettera del cammino diocesano, che i destinatari delle proposte formative non sono solo gli specialisti, ma tutti gli uomini e le donne che ti sentono amati dal Signore. Tante volte si fa fatica a trovare volontari perché non si sentono in grado di portare avanti quel determinato impegno, ma se c’è un cuore che si apre all’amore e se c’è amore tra noi, tutto il resto viene da sé camminando insieme. La comunità ha bisogno di servi e non di padroni. Don Cono poi ha sottolineato che tante volte tra noi manca proprio l’amore per la parrocchia e lo dimostra anche il fatto che all’incontro pastorale odierno mancano diversi operatori senza aver giustificato la propria assenza.

         Si passa poi ad analizzare i quartieri ricordando che sono suddivisi in 5 aree: Madonnina, Cutura, Calvario, San Giuseppe, Arenile 1 e 2. I confini sono ben delineati nella mappa consegnataci. Si è raccomandato di conoscere e vivere di più i quartieri per poterli amare e si è raccomandato anche di rendersi disponibili affettuosamente alle povertà. Sì passa poi ad ascoltare i vari responsabili per capire come si pensa di proseguire nelle varie attività.

     Per il Gruppo Liturgico parla Rosetta: Ci siamo incontrati inizialmente come area liturgica, anche se mancava il team del coro perché incontrati precedentemente con il parroco. Come gruppo liturgico non ci stiamo incontrando settimanalmente per volontà di Don Cono, avendo chiesto di vedersi per il momento come area liturgica una volta al mese, e sarà mantenuta se i responsabili parteciperanno, altrimenti si deciderà per altro. Dal gruppo liturgico vengono preparate le preghiere per la domenica (quando le animazioni non sono affidate ai singoli gruppi), ma l’intenzione è quella di coinvolgere all’incontro settimanale anche i lettori che proclameranno la domenica successiva, sia per preparare le preghiere, perché devono nascere da tutta la comunità, e sia per gli incontri settimanali. Per i tempi forti ancora non si è programmato. La priorità è quella di curare di più la preghiera.

       Per la Catechesi parla Lidia: Ogni team si è incontrato per un proprio programma annuale. Una decisione comune è quella di incontrarsi per team settimanalmente per la programmazione e per la formazione leggendo un libro della Bibbia a scelta. L’intenzione è quella di valorizzare di più i quartieri anche con i ragazzi con uscite varie, con il mese missionario, con la manifestazione di pace e con i passaggi che si vivranno il 13 ottobre, ogni gruppo in un quartiere diverso anche fuori parrocchia per vivere momenti di gioia come chiesa missionaria condivisa e unita. Sono state stabilite le date dei sacramenti: la Prima Comunione si vivrà l’11 maggio mattina e la Confermazione il 18 maggio pomeriggio. Negli incontri settimanali con i ragazzi, in aiuto dei catechisti verranno coinvolti gli animatori. Aggiunge Ilaria che si è anche stabilito di incontrare le famiglie dei ragazzi una volta al mese.

          Per il Gruppo delle Famiglie parla Rita: Durante il periodo estivo si sono interrotti gli incontri mensili del gruppo famiglie, ma, aggiunge don Cono, non si è fermato il loro servizio alla parrocchia essendo stati sempre partecipi e disponibili per tutta l’estate, al momento è la forza attiva della parrocchia. Gli incontri mensili verranno ripresi il 14 ottobre, eccezionalmente di lunedì per questo primo incontro e poi di domenica. È stato abbozzato un calendario annuale che si spera di portare avanti, tenendo presente comunque che tutto può variare sia per il giubileo che per altri impegni. Si pensa di fare formazione con il sussidio “Insegnaci a Pregare”. Sono stati invitati a far parte del gruppo altre famiglie e si spera in un riscontro positivo.

     Riprende la parola don Cono informando che la Caritas Una mano amica non c’è più ed è affidato tutto alla coordinazione del Centro di Ascolto Dely Caputo. Quindi quando si parla del centro Dely, si deve pensare all’area della carità. Aggiunge Pina che anche i volontari del Centro di Ascolto si sono incontrati e la priorità è quella di avere più attenzione alle persone in difficoltà, ma questo è possibile se si vive di più i quartieri per conoscere maggiormente la realtà dei bisognosi. Aggiunge don Cono che c’è un problema riguardante gli alimenti perché ultimamente ne arrivano sempre di meno e se continuerà così bisognerà fare una ulteriore selezione tra coloro che ordinariamente finora sono stati serviti.

     Per quanto riguarda la Mensa Caritas, don Cono ha chiesto a Silvana di dedicarsi di più alla catechesi, essendoci difficoltà con i numeri dei catechisti, e di lasciare la coordinazione della mensa che è stata affidata come centro Dely ai coniugi Vincenzo Basuino e Carmelina Cavaliere. Quest’anno si prova a far funzionare la mensa dal lunedì al venerdì per volontà del vescovo, visto le tante povertà che ci sono a Scalea. Per una parte degli ospiti che pranzeranno in presenza, si è pensato anche di ripartire con il centro di aggregazione Mons. Didona, mentre per un’altra parte degli ospiti verrà offerto il pranzo per asporto visto le problematiche che alcuni ospiti hanno creato lo scorso anno e di non facile gestione. 

     I Ministri Straordinari della Comunione afferma  Maria, ogni primo venerdì del mese si visitano gli ammalati e sì porta loro la comunione. Tra i ministri c’è collaborazione e se uno ha problemi l’altro va in sostituzione. Inoltre si sono organizzati per momenti di preghiera personale silenziosa dove ognuno di loro ha il suo giorno della settimana assegnato. Inoltre si impegnano a partecipare all’adorazione del giovedì sera.  Dal mese prossimo inizieranno un corso online di formazione.

     Per i Chierichetti afferma Vincenzo sono iniziati gli incontri settimanali. Per il momento ci sono 4 chierichetti o al massimo 5, ma appena inizierà il catechismo verranno fatti gli inviti a tutti i ragazzi per far sì che il numero dei chierichetti aumenti. 

     Gli Animatori, dice Michele, ci siamo incontrati già per la seconda volta e cercheremo di offrire il servizio guardando sempre al bene della parrocchia. Cercheremo di essere di aiuto anche per la catechesi. Nella programmazione si è pensato di fare più uscire anche per cercare di coinvolgere altri giovani.

     Il Gruppo delle Pulizie afferma Ilaria, non ha mai fermato il proprio servizio neanche in estate nonostante le difficoltà di tanti volontari per lavoro estivo. La chiesa viene igienizzata ogni settimana. Ci sono nuovi volontari e prossimamente inizieranno il loro servizio.
In conclusione don Cono riprende la parola analizzando l’ultima parte del sussidio consegnato e precisando che il Giubileo è un cammino di conversione del cuore e non un problema di celebrazioni. La raccomandazione finale è quella di fare sempre comunione con la gioia di incontrarsi e di stare insieme e di partecipare al convegno ecclesiale del 5 e 6 ottobre.

L’incontro termina alle 20:00 circa con la preghiera di Benedetto XVI di affidamento alla madonna.

Parrocchia San Giuseppe Lavoratore

                   Largo San Giuseppe, 1

                   87029 Scalea

 Scalea, 9 settembre 2024

 OGGETTO: Convocazione Consiglio Pastorale Parrocchiale

Carissimi,

                  nella speranza che il periodo estivo non sia stato troppo pesante dal punto di vista lavorativo, vi chiedo di incontrarci per programmare le attività che ci vedranno coinvolti in quest’ultima fase di Preparazione e nell’Anno Giubilare.

     Come sempre il nostro impegno parte dagli umili ed è al servizio delle tante marginalità della parrocchia. Abbiamo già avuto modo di fare degli incontri per avviare l’iniziazione cristiana, per le attività caritative e per l’accoglienza dei bisognosi.

     Adesso dobbiamo coordinare in un tutt’uno cercando di operare nella sinergia per fare di tante realtà molto diverse tra la loro la comunità parrocchiale nella quale cresciamo e con la quale condividiamo la speranza del futuro.

         L’Anno Giubilare Pellegrini di Speranza ci chiede di continuare il servizio verso le periferie del nostro vasto e articolato territorio parrocchiale cercando di cogliere gli aneliti di speranza che sgorgano da tutti i cuori, soprattutto da quelli che si sentono abbandonati nella solitudine dei Quartieri. Dobbiamo rendere presente Gesù, che attraverso la nostra testimonianza vuole abitare le case e i cuori dei nostri battezzati.

   Vi chiedo di incontrarci come CPP sabato 21 settembre alle ore 18:30 per pregare insieme e rileggere gli impegni programmati anche alla luce delle attività diocesane orientate a comprendere e a vivere il Giubileo della Speranza.  

     Chiedo a tutti di leggersi come i servi del Vangelo onde evitare il senso della presunzione e della superbia, che fa crollare anche le opere più belle che il Signore riesce a realizzare attraverso la nostra preziosa disponibilità alla costruzione del Regno.

    Raccomando sempre e in modo nuovo la preghiera, questo sarà un anno speciale di grazia e di santità, ma è importante che tutto sia vissuto nella gioia di sentire sempre il Signore dentro di noi e accanto a noi. Tutto questo si realizza facendo della preghiera l’humus quotidiano di ogni azione e di ogni relazione.

 

                                                                                                                          Il Parroco

                                                                                                          Mons. Cono ARAUGIO

Il cammino della Diocesi come riferimento per la Vita Pastorale della Parrocchia

Per la nostra vita diocesana, impostata sui Cristiani dell’Oltre, come ama vivere e sottolineare il nostro Vescovo, mettersi in cammino va diventando il modo ordinario di leggersi sempre come novità dello Spirito nell’oggi della storia. Questo modo nuovo, per quanto è possibile, deve coinvolgere tutti coloro che il Signore ci pone accanto, avendo una sola preoccupazione, quella di coinvolgere in modo inclusivo, come ama sottolineare il Direttore della Scuola di Formazione Teologica, tutte le energie positive che vivono accanto a noi.  È la conversione pastorale che ci è stata proposta come riflessione e itinerario formativo per il cambiamento della vita ecclesiale lo scorso anno, il Vangelo che trasforma la nostra storia e quella di coloro che il Signore ci pone accanto.

Ed è sull’impegno dell’essere inclusivi che la Diocesi sta operando. Andare sempre oltre ciò che immediatamente potrebbe sembrare un approdo di sicurezza e un traguardo conseguito. E’ un atteggiamento che esige quella conversione pastorale sulla quale va concretizzandosi il piano pastorale della diocesi e che il nostro Vescovo testimonia e coordina instancabilmente percorrendo tutti gli ambienti del nostro territorio, sia quelli ecclesiali senza trascurare anche gli ambienti più piccoli, umanamente parlando insignificanti; sia quelli sociali: case di cura, scuole, incontri con i politici e ambienti di lavoro, tutto gode della premura e delle attenzioni affettuose e gioiose del nostra Vescovo orientate alla costruzione della speranza, per come viene raccomandato dal  sussidio per la preparazione all’anno giubilare.

È nella dinamica dell’andare sempre oltre, che vengono proposte e vissute le tante esperienze pastorali orientate a coinvolgere le comunità ecclesiali in piena armonia e collaborazione con le comunità civili, e tutte le altre forme di religiosità presenti nella diocesi. È in questa prospettiva che vengono vissute Ecumenicamente le marce per la pace a tutela del dialogo interreligioso, quella della Fiaccola a tutela e la salvaguardia del creato, il coinvolgimento delle comunità per le marce e la formazione contro la violenza di genere, la partecipazione alle iniziative orientate alla tutela dei più poveri e dei tanti immigrati che abitano le periferie esistenziali della diocesi.

Tutto questo ci prepara a vivere il prossimo convegno ecclesiale mettendo al centro della nostra attenzione la persona, lo slogan che ci accompagna: La cura della speranza via dell’interiorità, vuole incoraggiare a scoprire in modo sempre nuovo la centralità della persona o per meglio dire, le persone in relazione con gli ambienti e i valori del nostro tempo. Saremo incoraggiati a vivere l’oggi della fede con uno sguardo rivolto agli accadimenti spirituali che ci accompagnano e ci chiedono di essere testimoni dell’amore verso tutti, per come la chiesa incoraggia a di testimoniare e a proporre. 

Lo stile pastorale dell’andare oltre, ci dona di scoprire come i destinatari delle proposte formative, non sono solo gli specialisti ma tutti gli uomini e le donne che si sentono amate dal Signore. Anche per questo alle iniziative vediamo tante persone che non vivono molto l’ambiente ecclesiale, che è incoraggiato a una permanente conversione, ma avvertono pienamente l’esigenza di essere convolti per la costruzione di un mondo più giusto e solidale.

 

Verbale Consiglio Pastorale di martedì 4 giugno e mercoledì 5 giugno 2024

Martedì 4 giugno 2024, sotto convocazione del parroco Mons. Cono Araugio, alle ore 19.00, nella sala parrocchiale, si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale per una verifica e un confronto sull’anno vissuto e per la reimpostazione degli orientamenti pastorali, con lo scopo di decidere con chi e verso dove camminare.

Nella prima giornata il parroco ha iniziato l’incontro con la meditazione del vescovo, inserita nelle linee pastorali, “Coraggio sono io non abbiate paura!” “Passiamo all’altra riva”, per poi rileggere la lettera da lui inviata in precedenza al Consiglio Pastorale per far riflettere e far comprendere a tutti le motivazioni dei nuovi orientamenti. Ha ricordato la reimpostazione dei territori parrocchiali avvenuto alcuni anni fa, dove la nostra parrocchia ha perso sia risorse economiche sia risorse di volontari. Nonostante il restringimento del territorio abbiamo sempre accolto i non parrocchiani anche nella catechesi, ritrovandoci con numeri di ragazzi eccessivi e con poche forze di catechisti e volontari in genere, e questo ha fatto si che la proposta educativa non sia andata in profondità per come avrebbe dovuto. Un’altra problematica, ricorda don Cono, è quella che spesso si va per i fatti propri pensando che l’opera è propria e non del Signore. Bisogna invece tener sempre conto, che in tutto, opera il Signore e non noi, a noi è affidato semplicemente di compiere ciò che il Signore ci chiede ed ecco perché deve esserci da parte di tutti una maggiore attenzione alla preghiera.

La lettera è stata scritta il 19 maggio da don Cono, tenendo conto di ciò che il Vescovo ci chiede nel progetto pastorale: Cristiani dell’Oltre e il cambiamento della nostra parrocchia deve essere orientato proprio a far vivere a Scalea tali orientamenti.

Dal periodo dell’Avvento, don Cono si rende conto che la parrocchia è abbandonata, i vari gruppi vanno avanti con le loro tante e belle attività, ma non aiutando coniugandole con  la vita della parrocchia. Ecco perché la decisione di ripartire dai Quartieri e valorizzarli il più possibile, anziché porre troppa attenzione sui vari gruppi già stabilizzati. Tutto questo per recuperare la cura della parrocchia: sottolinea il parroco che è sua intenzione dedicare gli ultimi anni del suo ministero ai quartieri e alle povertà.

Negli anni passati si è data molta importanza ai vari gruppi chiedendogli in più occasioni le animazioni e la catechizzazione dei quartieri, e ognuno l’ha fatto in base al proprio carisma, ma oggi si è dovuto cambiare per valorizzare i carismi degli abitanti il Quartiere, affidando i Quartieri ai Delegati residenti e non più ai gruppi, proprio perché le aggregazioni hanno le loro linee e i loro statuti da seguire, con impegni nazionali, regionali e zonali e non gli si può più chiedere di impegnarsi per come si dovrebbe nella parrocchia. Oggi questo impegno lo si deve chiedere a chi può dedicare più attenzione alla comunità parrocchiale.

Don Cono ha proseguito con l’analizzare le tre aree esposte nella lettera: Area Evangelizzazione, che comprende i Delegati di Quartieri, i Catechisti e il Gruppo delle Famiglie; Area Liturgica che comprende il Coro, i Ministranti, il Gruppo Liturgico e i Lettori; Area Carità che comprende i Ministri Straordinari della Comunione, Centro di Ascolto, Mensa Caritas e Gruppo della Pulizie. Nelle varie aree non sono state inserite né la formazione biblica perché poco partecipata, né le varie aggregazioni, per i motivi sopra citati. Ha precisato don Cono che queste aree sono state snellite anche per la impossibilità di seguire tutti e di creare all’interno della parrocchia diverse proposte sullo stesso ambito. Tutte le varie aggregazioni che ne faranno richiesta, ha specificato, saranno accolte dalla parrocchia e continueranno a vivere momenti specifici secondo il loro carisma. Lui non chiederà di animare o altro per la parrocchia, ma se le aggregazioni si proporranno, per quanto è possibile, a sostegno della pastorale parrocchiale, accoglierà la proposta.

Per quanto riguarda l’Oratorio c’è da dire che la parrocchia fin dall’inizio è stata oratoriale con campi estivi, grest e anche per l’animazione catechistica. Ultimamente si è creata un po' di confusione forse anche per la superficialità del parroco e la eccessiva fiducia data ad alcuni collaboratori, ed ecco perché ha deciso di far vivere un solo oratorio parrocchiale, ovvero l’Oratorio San Giuseppe che ha come obbiettivo la Catechesi di Iniziazione Cristiana secondo il progetto diocesano e come denominazione e slogan “Ora è tempo di Gioia”, ispirandosi al murale della nostra chiesa. Il motivo di questa denominazione è legato ai volti rappresentati nel murale: loro hanno dato la propria vita per la gioiosità della comunità e dobbiamo sempre ricordare i bei momenti che ci hanno donato e continueranno a donarci.

Un altro aspetto che il parroco ha sottolineato e ricordato è che la prima formazione personale è data dalla messa quotidiana, bisogna sempre mettere al centro Gesù inserendo nella propria giornata, quando è possibile, la Santa Messa. C’è purtroppo un impoverimento generale in questo.

Per vari motivi, don Cono ha anche cambiato le serrature agli ingressi dei locali, perché troppe chiavi erano sparse già da anni e tante volte i locali restavano aperti e altre volte non veniva avvisato del loro utilizzo. Questo per aiutare a capire che i locali non sono una proprietà personale e che bisogna avere rispetto dell’altro e dei luoghi che utilizziamo.

Don Cono aggiunge inoltre che tanti volontari sono impegnati in troppe attività andando in affanno e rischiando di non fare bene il proprio lavoro. A tal proposito chiede ancora una volta di fare discernimento e scegliere una sola attività da portare avanti, non di cumularne, anche per non rischiare di mettere da parte la propria famiglia per le attività della parrocchia.

Per quanto riguarda la catechesi di Iniziazione Cristiana, dal prossimo anno catechistico, tenendo conto delle disponibilità formative, si valuterà se accettare o meno i ragazzi di altre parrocchie proprio perché non ci sono le energie per poterli accogliere e seguire. Per come scrive nella lettera “Meglio leggersi poveri di energie che illusi di un’abbondanza che non abbiamo”. Raccomanda ancora una volta di fare una verifica di fede per capire se tutto ciò che facciamo è fatto da noi o se è Gesù ad agire attraverso di noi.

Infine sottolinea che lui è sempre a disposizione per chiarire eventuali incomprensioni, anche perché sa che vengono fatte domande vicendevoli tra i collaboratori, ma non vengono richieste a lui se non attraverso qualche messaggio. Questo fa capire che c’è una non accettazione piena delle tante proposte formative e non si cerca di vivere con il cuore, per andare avanti con serenità.

Lascia poi la parola per eventuali domande. Ennio chiede se ci potrebbe essere una formazione nell’anno per il consiglio pastorale. Risponde don Cono che molto è legato alla disponibilità personale, bisogna prima discernere tra i troppi impegni e laddove poi se ne avranno di meno e si avrà più tempo a disposizione, si può pensare ad una formazione. Adalgisa chiede: la scelta della sola attività da portare avanti, deve essere fatta in base alla responsabilità che si ha, o anche per l’appartenenza ad un gruppo? Risponde don Cono che verrà analizzato caso per caso tenendo conto della disponibilità e tempo a disposizione che ognuno ha. Comunque sia, non si dovrebbe avere più di una responsabilità. Chiede Valeria: “sono impegnata in più ambiti. Perché devo scegliere se riesco a portare avanti tutto?” Risponde don Cono: “hai detto bene, se riesci. Ecco perché va analizzato caso per caso.” Incoraggia infine don Cono a fare la propria scelta per il bene della parrocchia.

Ci si saluta dandosi appuntamento al giorno dopo sempre alle ore 19:00, per sentire i delegati di quartiere e i responsabili dei vari gruppi su come il Signore ci ha donato di vivere l’anno. L’incontro è terminato alle ore 20:00 circa, con la preghiera dell’Ave Maria e la benedizione finale.

Mercoledì 5 giugno si riprende l’incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale con la preghiera che il Santo Padre ci ha proposto all’inizio della quaresima: “Aiuta, o madre, la nostra fede”, in cui spesso egli stesso usa la frase Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare, proprio per far comprendere che in ogni situazione ci dobbiamo affidare al Signore e che la nostra certezza è la certezza che Dio ci ama e se ci sentiamo amati da Dio, non dobbiamo temere nulla. Ci affidiamo alla Vergine Santa che è la nostra speranza, perché ci aiuti a fidarci di Dio così come si è fidata lei.

L’ascolto che viviamo questa sera, ricorda don Cono, è quello che Dio ha realizzato attraverso di noi. Lascia poi la parola ad ogni responsabile, ad iniziare dai delegati di quartiere, per esprimere le impressioni o le emozioni che il Signore gli ha donato di vivere durante l’anno.

Per il quartiere Cutura, Valeria Muscarello inizia dicendo che nel periodo dell’Avvento è stato organizzato un centro di ascolto in una famiglia lasciando alla proprietaria di casa la libertà di invitare chi voleva, ma per l’incontro ci si è ritrovati in pochi a partecipare, così in Quaresima si è pensato di utilizzare un luogo pubblico per far si che tutti potessero invitare e partecipare nella libertà. La risposta è stata sicuramente migliore dell’avvento e in quell’occasione da parte dei partecipanti sono usciti vari interventi trasmettendo all’altro anche diverse difficoltà che si vivono. Si è vissuta anche la via Crucis, come pure l’animazione della messa quaresimale, la messa organizzata nella novena di San Giuseppe e la Peregrinatio Mariae. Nei vari momenti la gente ha sempre più imparato ad incontrarsi, ad ascoltarsi e a rispondere alla chiamata partecipando con interesse. È stato piacevole, dice Valeria, e dobbiamo continuare ad incoraggiarci e incoraggiare fin quando ci riusciamo. Per la Peregrinatio in particolare c’è stata tanta richiesta ad avere la Madonnina in casa.

Per il quartiere San Giuseppe, M. Gabriella Zuccarello inizia con l’affermare di aver compreso che viaggiando insieme si arriva a destinazione, viaggiando invece da soli ci si perde per strada. Inizialmente ha avuto diversi no, e il periodo dell’Avvento non è stato partecipativo. Questo ha fatto si che ci fosse dello sconforto in lei, ma poi ha chiesto aiuto ad altre persone e quei no si sono tramutati in si nella Quaresima, per San Giuseppe, ma soprattutto nella Peregrinatio dove in una settimana si sono celebrate sei messe e pregato con il santo rosario. Tutti hanno accolto con gioia la Madonnina e tanti hanno già chiesto di poterla accogliere nella propria casa per il prossimo anno.

Per il quartiere Madonnina, Milva Chiappetta ha vissuto una grande esperienza e per questo ringrazia Dio. In Avvento ha chiesto ad una famiglia di sua conoscenza in cui sapeva con certezza che avrebbero accolto l’invito, ma poi si è posta l’obiettivo di andare oltre le sue conoscenze perché ha capito che ci sono tante realtà nel suo quartiere che hanno bisogno. Si è vissuto bene sia la Quaresima con il centro di ascolto in un luogo pubblico, che l’animazione della messa in chiesa. Infine è stata partecipata con entusiasmo ed accoglienza, sia la messa di quartiere per San Giuseppe che la Peregrinatio Mariae.

Per il quartiere Arenile 1 interviene Stefania Pignataro: per l’avvento si è andati in casa di una famiglia che frequenta e vive la parrocchia e c’è stata una discreta partecipazione tenendo conto sempre del numero di persone che si possono accogliere in una casa. In precedenza però sono state contattate altre famiglie la cui risposta è stata negativa. La differenza l’ha fatto il locale pubblico in quaresima dove in tanti hanno accettato l’invito e partecipato volentieri all’incontro, anche se l’età media dei partecipanti è stata “over”. Purtroppo ancora non si riesce a coinvolgere la fascia di età più giovanile. Anche nell’animazione della messa c’è stata una buona partecipazione, senza però tener conto del numero degli abitanti del quartiere, altrimenti le cose cambiano. Certo, si sperava in un riscontro le domeniche successive con la partecipazione della Santa Messa in chiesa, ma questo desiderio di far entrare nella propria vita l’abitudine del ringraziamento comunitario ancora non è entrato in tutti. È stato anche molto bello l’interesse di alcune persone a scrivere una preghiera per l’animazione della messa di quartiere esprimendo ciò che aveva nel proprio cuore. La novità più bella è stata nella Peregrinatio dove si è visto tanto entusiasmo e gioia nell’accogliere la Madonnina e far celebrare la messa o il rosario nel proprio ambiente in cui si vive. La settimana della Peregrinatio è stata molto bella, io ci ho voluto mettere impegno, dice Stefania, nonostante alcune problematiche anche personali, ma l’ho vissuto molto bene. Come è accaduto negli altri quartieri, anche in questo c’è stata collaborazione di alcuni abitanti specie di quelli che vivono più attivamente la parrocchia.

Per il quartiere Arenile 2, Silmara Orrico ha cercato di aiutare Stefania visto che le due aree appartengono ad un unico quartiere collaborando. La zona è un po' più piccola e anche delicata. Ha bussato in alcune case dove ci sono ammalati, ma la risposta è stata negativa. Si è vissuta bene invece la Via Crucis in una via e gli abitanti dell’altra via ci sono rimasti male del fatto che da li non si è proseguiti. C’è stata però l’attenzione in quella strada per la Peregrinatio Mariae. Anche per Silmara è positivo aver vissuto il centro di ascolto in un luogo pubblico visto che nelle case c’è stato restio ad accogliere.

Per il quartiere Calvario, dice Maria Scarfone, è un “Calvario”. Ho cercato di fare di tutto e sto continuando a cercare e a chiedere, ma la risposta è sempre no. Gli incontri vissuti sono stati fatti e partecipati sostanzialmente da un nucleo stabilizzato di persone. Io personalmente li ho vissuti bene e cercherò di insistere per ottenere riscontro positivo.

Interviene don Cono dicendo che il lavoro nei Quartieri deve essere prima di tutto nelle case, come ci suggerisce San Paolo e anche lo stesso Gesù, per evitare che si creino delle micro assemblee che non ci fanno incontrare. Al di la della difficoltà, poiché non  si faceva da alcuni anni, l’obiettivo dell’ascolto della Parola deve avvenire nelle case anche se sono presenti i soli abitanti di quella casa, perché Gesù vuole incontrare quella famiglia. Per il prossimo Avvento si può anche pensare ad un incontro nel luogo pubblico ed uno nelle case, tenendo conto che in quest’ultimo ci saranno poche persone, ci dobbiamo abituare ai piccoli numeri, come dice Gesù: “dove due o tre sono riuniti nel mio nome”.

Continuano poi i rappresentanti dei gruppi parrocchiali:

Per il Coro interviene Renata Manfredi in cui afferma che il gruppo è molto dinamico, per cui si fatica a trovare stabilità essendoci persone che entrano ed escono dal gruppo. Si era iniziato quest’anno a fare un percorso diverso con uscite, per stare di più insieme e conoscerci e ascoltarci di più, ma per i vari impegni di ognuno si è riusciti a fare una sola uscita a Paola a novembre. Un altro modo iniziato è stato quello di dedicare del tempo una volta al mese nel fare momenti di preghiere spontanee, e anche per questo poi ci si è persi per strada. Renata dice che ha bisogno di aiuto nelle varie organizzazioni anche all’interno del Coro.

Per il gruppo delle famiglie, Rita Oliva afferma che è un gruppo aperto a tutti. All’inizio dell’anno si è fatto un calendario con il programma dell’anno stabilendo una uscita al mese, ma poi si è riusciti a vivere solo due uscite e gli altri incontri mensili si sono vissuti in parrocchia. Il gruppo segue ed è stato molto attivo e disponibile per tutte le richieste fatte. È stata un’esperienza bella, dice Rita, e ha cercato di organizzare il tutto insieme al marito Franco, per come è riuscita tenendo conto anche degli impegni lavorativi del marito che non sempre lo rendono disponibile.

Per i Ministri straordinari della comunione, Maria Laurenzano afferma che si continua a far visita agli ammalati tutti i primi venerdì del mese portandogli la comunione. A febbraio per la giornata degli ammalati è stata organizzata una messa e sono stati invitati quegli ammalati che potevano spostarsi e partecipare. Per la Santa Pasqua ogni ministro straordinario ha accompagnato il padre confessore a casa dei vari ammalati per dargli la possibilità di confessarsi, come anche nel periodo della festa di San Giuseppe Lavoratore. Tra i ministri straordinari c’è una buona collaborazione.

Il servizio alla Mensa San Giuseppe, comunica Silvana Ritrovato, è iniziato a ottobre ed è aperto per tre giorni a settimana. Inizialmente il numero degli ospiti era tra 6 e 8, ma poi è andato via via crescendo. Il 27 dicembre si è festeggiato il Natale con i bisognosi e anche con la presenza del nostro Vescovo. I volontari, circa quaranta, sono felici di prestare questo servizio e sono sempre accoglienti e gioiosi. Gli ospiti ultimamente invece, si stanno prendendo alcune confidenze, in particolar modo quando don Cono va via, pensando che tutto gli è dovuto e prendendo cibo da soli senza chiederlo e su questo bisogna fare più attenzione. Durante l’anno è cambiato molto la tipologia degli utenti della mensa.  

Il discorso Lettori, dice Ennio Benvenuto, è una cosa bella perché tutti ci tengono a proclamare la Parola del Signore. Qualche volta è anche capitato che dopo un’interruzione si riprende andando in ordine alfabetico e qualcuno lo ha chiamato chiedendo della motivazione per cui è stato saltato. Ciò non è negativo, ma fa capire l’interesse che si ha nella proclamazione della Parola. Alcuni lettori hanno anche chiesto ad Ennio qualche incontro in più durante l’anno per comprendere di più la Parola e poterla poi proclamare meglio.

Nell’Iniziazione Cristiana, afferma Lidia Lo Stritto, si fa molta fatica a coinvolgere i ragazzi del primo anno di preparazione al Sacramento, mentre la frequenza è più alta nell’anno stesso del Sacramento. Si era detto all’inizio dell’anno catechistico che bisognava fare incontri con i genitori ogni due mesi, ma non è stato fatto. Durante l’anno liturgico e soprattutto a Natale i ragazzi non partecipano alla liturgia festiva se non in occasione delle Tappe sacramentali. Per quanto riguarda Angeli in Festa inizialmente i ragazzi del primo e del secondo anno hanno lavorato insieme, successivamente in modo separato.

Interviene poi don Cono ricordando che Lidia è coordinatrice dei catechisti solo da alcuni mesi. I ragazzi che vengono accolti sono circa 120/130, ma dal prossimo anno verranno ridimensionati visto che i catechisti non sono di un numero eccessivo e va tutelata anche la qualità della proposta. I catechisti, ci mettono tutto l’impegno e anche in situazioni di sofferenza hanno cercato di non mancare mai.

I Ministranti, dice Vincenzo Barletta, è un gruppo da stabilizzare. I presenti stabili sono lui e Michele e gli altri si alternano facendo anche un po' di confusione. C’è bisogno di altri ministranti e secondo lui vanno ricercati tra i gruppi di Iniziazione Cristiana.

Per il Centro di Ascolto Dely Caputo, si esprime Pina De Filippo: gli assistiti vengono soprattutto per chiedere bisogni materiali, quali cibo o vestiti, ma non per essere ascoltati. Ancora non si è entrati nell’ottica che è un centro di Ascolto, si fa molta fatica ad esprimersi e forse il limite è anche dei volontari. La loro povertà e i loro bisogni si capiscono soprattutto quando si vanno a trovare i bisognosi nei loro quartieri, lì si esprimono e si confidano di più. Interviene don Cono che il problema principale è che si utilizza ancora il centro come ufficio e non come ascolto e si hanno pochi volontari a disposizione che si impegnano solo per questo servizio.

Il gruppo liturgico, Rosetta Pignataro ricorda che s’incontra il lunedì alle ore 19.00 per preparare la liturgia quando non è animata dai vari gruppi, con le preghiere dei fedeli, la monizione iniziale e sistemando l’area liturgica soprattutto nei tempi forti. La prima parte dell’incontro inizia sempre con la preghiera davanti al Santissimo e poi ci si organizza per il resto. Nel gruppo liturgico si partecipa con grande entusiasmo, ma ultimamente c’è molto assenteismo da parte di qualcuno. Il gruppo liturgico, afferma Rosetta, non è un gruppo che fa delle cose, ma un gruppo di preghiera e anche se non c’è da preparare la liturgia, bisogna comunque ritrovarsi per momenti di preghiera o per la messa giornaliera, laddove è possibile.

Conclude l’incontro don Cono incoraggiando coloro che operano in più ambiti, a fare la scelta sulla priorità del proprio impegno entro il 17 giugno e raccomanda ai responsabili di avvisare i componenti dei gruppi sia per la scelta della priorità, comunicandolo direttamente a don Cono, che per invitarli alla partecipazione nei giorni delle aree proprie: lunedì 17 giugno con tutti i componenti dell’area dell’evangelizzazione, martedì 18 con tutti i componenti dell’area liturgica e mercoledì 19 con quelli dell’area della carità, sempre alle ore 19:00.  L’incontro è terminato con la benedizione finale alle ore 20:00 circa.

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale viene convocato per Aree con inizio alle ore 19:00 nei giorni: Lunedì 17 Giugno - Area dell'Evangelizzazione, Martedì 18 Giugno - Area della Liturgia, Mercoledì 19 Giugno - Area della Carità.

  CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Scalea, 19 maggio 2024

Va concludendosi il giorno della Pentecoste, è stata una Domenica particolarmente intensa, vitalizzata dalla presenza del nostro Vescovo che, con l’entusiasmo che ne caratterizza la missione, ha confermato nella fede i nostri ragazzi. Tutto si è concluso con l’intensa esperienza di preghiera della Peregrinatio Mariae, che questa sera ci ha portato a casa della famiglia Sollazzo nel Quartiere Madonnina.

Come è accaduto per la Chiesa apostolica, la Pentecoste è una occasione propizia per ripartire con l’evangelizzazione della comunità che anela all’incontro con il Signore.  Uscendo in modo definitivo dalla mentalità generata dalla pandemia, che ha visto privilegiati gli incontri nei piccoli gruppi, anche per la nostra Parrocchia è arrivato il tempo della ripartenza, ci viene chiesto di guardare con più attenzione alla Comunità, che è formata da circa tremila fedeli, non sempre sono cercati ed accolti in modo adeguato.

La complessità e le difficoltà pastorali e relazionali della nostra parrocchia, ho avuto modo di descriverle nel precedente piano pastorale del 2022, per cui non ne ripropongo l’analisi fatta a suo tempo in modo dettagliato.

Come ho già ricordato nel CPP del 4 febbraio, è dal tempo di Avvento che sono alla ricerca di nuove energie per l’evangelizzazione, ma è stato difficile anche perché non sempre i più impegnati riescono a trovare altro tempo da dedicare alla vita di comunità.  Per cui il problema va ridefinito solo riqualificando gli sforzi, emancipando maggiormente quelli dedicati alla comunità e razionalizzando quelli dedicati ai tanti gruppi che sono accolti e gravitano negli ambienti pastorali della nostra parrocchia.

A tutto questo si devono aggiungere le tante convocazioni diocesane che il nostro Vescovo sollecita e che esigono una maggiore disponibilità a leggersi parte integrante della Chiesa diocesana e non solo parrocchia. La nuova impostazione pastorale prevede la centralità del lavoro dei Delegati di Quartiere e dei gruppi impegnati al servizio della parrocchia. Per cui conformando il nostro CPP a quello diocesano ne faranno parte:

Per l’Area Evangelizzazione, i delegati che curano la Catechesi secondo il progetto diocesano orientato alla crescita cristiana, nelle sue varie articolazioni che da sempre per la nostra parrocchia sono state caratterizzate dall’animazione oratoriale, prima Oratorio San Giuseppe e adesso Oratorio Ora è Tempo di Gioia. Gruppo delle Famiglie.

Per l’Area Liturgica: il Coro A. Manfredi che ha bisogno di essere personalizzato e stabilizzato, i Ministranti da stabilizzare maggiormente, il Gruppo liturgico, i Lettori.

A completamento i delegati delle varie articolazioni della Caritas parrocchiale: i Ministri Straordinari della Comunione, Centro Dely Caputo, Mensa Caritas San Giuseppe e Gruppo delle Pulizie.

Mentre per quanto concerne le aggregazioni che accogliamo in modo più o meno stabile in parrocchia, per i loro momenti formativi continueranno a vivere momenti specifici secondo il loro carisma, coordinati sempre secondo il modello diocesano da una Consulta specifica. Questo, per come ci viene costantemente ricordato dalla Chiesa, permetterà ai vari carismi, di cui questi gruppi sono espressione, di crescere più liberamente, seguendo meglio gli orientamenti dei loro responsabili ai vari livelli formativi zonali, regionali e nazionali.

Ricordo che attualmente fanno riferimento alla nostra parrocchia: L’Azione Cattolica, l’AGESCI, le Comunità Neocatecumenali, Movimento dei Focolari, Gruppo di preghiera Regina delle Anime, Gruppo di preghiera Carismatico. Questi sono quelli che godono di uno statuto riconosciuto dalla CEI, poi ce ne sono altri con varie devozioni di fedeli e servizi alle persone bisognose di particolari attenzioni.

La parrocchia, per quanto è possibile e quando gli ambienti sono liberi dalle attività formative, ha sempre accolto tutti gratuitamente.

Per come viene sollecitato a livello diocesano, si procederà anche alla riformulazione del CPAE, servizio delicato e prezioso che prevede massimo due mandati di tre anni.

Programmo gli incontri del CPP nei giorni 2/4/5 e 17/18/19 giugno con inizio alle ore 19:00, durante questo mese chiedo di sospendere le attività di servizio, così i team formativi avranno più tempo da dedicare alla preghiera, per come vado chiedendo dal mese di settembre. Avremo modo nei primi giorni di pregare insieme, di confrontarci e nella seconda fase di decidere con chi e verso dove camminare, ritengo inutile ripetere che non si può vivere seriamente e coerentemente una esperienza formativa in più ambiti pastorali e/o aggregazioni diverse anche nel carisma. Rileggeremo anche insieme le varie esperienze dei Quartieri per come sono state proposte durante quest’anno e per come pianificarle nel nuovo anno.

Raccomando a chi vive il servizio di educatore ai vari livelli e ambiti pastorali, di inserire nella propria giornata la Santa Messa e per quanto è possibile l’Adorazione personale e comunitaria, ricordando sempre a tutti che l’Opera che portiamo avanti è del Signore e noi costruiamo con Lui se camminiamo e operiamo per come Lui ci indica.

Per vari motivi, non ultimo quello che le chiavi sono troppo numerose in giro e alcune volte gli ambienti parrocchiali restano aperti, con luci accese e via a seguire, nei prossimi giorni procedo alla sostituzione delle serrature, per cui chi ritiene di doverne fare uso, chieda la disponibilità per tempo.

Concludendo spero che abbiate vissuto una bellissima Pentecoste, non possiamo che guardare con fiducia verso il Giubileo della Speranza che il Santo Padre ha indetto in una società profondamente segnata dalla violenza e della guerra, la speranza è poter donare ai nostri figli un mondo più vivibile e tanta voglia di vita comune.

Lo Spirito Santo indica sempre strade nuove e non dobbiamo avere paura di percorrerle, anche se questo significa cambiare modo di vivere la testimonianza della fede e l’impegno di evangelizzazione della comunità.

O più semplicemente, leggersi in modo diverso, anche da soli nell’impegno di servire il Signore. La solitudine è di chi non cerca Dio nella sua vita. Solo Dio non abbandona mai. All’inizio della Quaresima il Santo Padre ci ricordava che la nostra forza: è nella certezza che Dio ci ama.

Affidiamoci alla Vergine Santa che ci sta guidando nel pellegrinaggio parrocchiale, possa animare le nostre diverse fasi della vita per come lei ha sempre colto e continua a vivere come preziosa ancella del Signore al servizio della fede in Dio, che deve abitare e generare nei cuori di ognuno di noi entusiasmi sempre nuovi di dedizione al Regno di Dio.

San Giuseppe ci indica la via dell’umiltà, del silenzio e dell’accoglienza del progetto di Dio, da accogliere anche quando non lo comprendiamo pienamente. Per cui vi invito a seguire l’esempio del nostro Santo Patrono e di andare avanti sempre con coraggio. Ricordando che il Signore sostiene coloro che confidano e amano senza altro interesse che l’attenzione ai fratelli e alle sorelle, in particolare di quelli più poveri e abbandonati.

Buona notte a tutti e sempre grazie per la vostra preziosa disponibilità.

                                                                                                                                                  Il Parroco

                                                                                                

    

Verbale Consiglio Pastorale del 4 febbraio 2024

         Domenica 4 febbraio c.a. alle ore 18.00, convocato dal Parroco, si è riunito il Consiglio Pastorale al fine di verificare il cammino della Parrocchia e lanciare le attività di evangelizzazione per la Quaresima.

     Riprendendo il messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima "Attraverso il deserto Dio ci guida alla libertà", don Cono apre il confronto proponendo al Consiglio queste riflessioni:

Da qualche tempo la vita della comunità stenta a vivere la 'missionarietà' ed è per questo che occorre reimpostare la vita della Parrocchia ponendo maggiore attenzione al lavoro nei Quartieri anche con il coinvolgimento, una maggiore presenza di coloro che nella Parrocchia vivono un servizio. C'è tutto un lavoro di ripartenza affinché la Parrocchia diventi più centrale ed ognuno si senta coinvolto nell'opera di Evangelizzazione. Vi ringrazio sempre per il vostro impegno, per il vostro spendervi incessantemente anche con tanti sacrifici e nonostante i vostri tanti problemi ma anche quando tutto sembra vada bene, occorre fermarsi e verificarsi.

    Anche Gesù nel Vangelo di Marco si isola per pregare, ciò deve farci riflettere sul dono della preghiera, su ciò che Dio ci dice e su cosa ci chiede. Nel messaggio per questa Quaresima, Papa Francesco ci indica il 'deserto' come esperienza di libertà, una libertà che matura 'camminando'. Anche noi non dobbiamo mai sentirci appagati ma cercare, in ogni persona che il Signore ci pone accanto, il suo carisma e non stancarci mai di confrontarci con il Signore. La Parrocchia è cambiata tantissimo e nello sforzo di leggere questi cambiamenti, non dobbiamo mai stancarci di scoprire la volontà di Dio, soprattutto attraverso la preghiera. Dobbiamo ascoltarci, cercarci come persone e non soltanto per l'esperienza che viviamo assieme. Diventeremo cosi compagni di viaggio e in questo modo cammineremo come ci chiede il Sinodo. 

     Ogni gruppo aiuta la Parrocchia a crescere ma non dobbiamo mai stancarci di metterci in discussione, di darci il tempo necessario per riflettere perché non siamo delle isole felici. 

Scalea si va popolando ogni giorno di nuove schiavitù ma non sempre ce ne rendiamo conto. Questa frontiera di povertà viene ad abitare qui a Scalea e nel tempo provocherà anche un atteggiamento di disprezzo dell'altro, basta osservare anche lo sfruttamento che tanti vivono sul lavoro. Sotto i nostri occhi incessantemente ed ogni giorno, nuove schiavitù ci interpellano, ma il Signore ci ha posto qui per essere un riferimento alla speranza.

     Oggi economicamente la Parrocchia non riesce sempre a venire incontro alle povertà del territorio, abbiamo difficoltà nella gestione della mensa e dovremo sottoporre al nostro Vescovo questa difficoltà mentre sappiano di tanti nostri fratelli che intanto vivono sotto i ponti, a volte rischiando anche la vita. 

     Osservando la vita Parrocchiale lavoreremo quindi in modo diverso nel rispetto dei carismi ma con maggiore attenzione alla vita nei Quartieri presentando alla comunità il loro cuore e ringraziando il Signore. Occorrerà soprattutto 'uscire' cercando nel proprio gruppo il proprio carisma e l'energia per 'andare oltre', aprirci alla missione, andare nelle famiglie impostando così una pastorale dell'oltre come ci invita il nostro Vescovo nella Lettera Pastorale Cristiani dell'oltre "Passiamo all'altra riva".

Nonostante il vostro instancabile impegno quotidiano, è importante impegnarci nel costruire relazioni di maggiore ascolto e conoscenza sul piano personale nello sforzo non di fare delle cose ma di 'innamorarci' della Parrocchia.

         Nel confronto successivo con alcuni interventi sono stati delineati il come impostare i vari momenti di condivisione e di partecipazione nei Quartieri: San Giuseppe, Arenile, Madonnina, Cutura e Calvario. I vari delegati avevano avuto un precedente incontro con il Parroco per pianificare il programma per la Quaresima. E’ dai Quartieri che vengono animati i Centri di Ascolto, la Via Crucis e la Santa Messa festiva. Don Cono per il Mercoledì delle Ceneri propone la 'Giornata Eucaristica' e per le Quaranta ore di Adorazione, articolate in tre giorni dalle ore 8:00 alle ore 20:00 incoraggia a 'Camminare in una vita nuova', invitando ad organizzarsi, per partecipare con i vari gruppi.

         Irma e Anna MARADEI. per l'Azione Cattolica manifestano il desiderio di avere in Parrocchia anche un gruppo di ACR, pur riconoscendo di non avere all'interno del loro stesso gruppo di adulti di AC persone che potrebbero poi diventarne i catechisti. Don Cono ricorda che altre volte era stata avviata, con alterni risultati e nulla vieta questa presenza purché animata dagli associati.

         Viene precisato che nella nostra Parrocchia abbiamo due formulazioni diverse delle attività oratoriali, quello che cura il percorso di Iniziazione Cristiana e la nascente esperienza dell'ANSPI che hanno finalità diverse. I ragazzi dell'Iniziazione Cristiana in Parrocchia ricevono una proposta di fede orientata alla vita sacramentale, mentre attraverso l'ANSPI, associazione inserita nel terzo settore, come anche l’AGESCI hanno un'esperienza educativa propria e solo in alcuni momenti e con i carismi propri, rispettivamente, molto attinenti allo sport e alla tecnica del campismo, animano attività di vita e di testimonianza cristiana.

         Concludendo Don Cono comunica che Adalgisa VITALE lascia il ruolo di Segretaria dei Catechisti di IC e assume l’impegno del servizio di Segreteria per il Consiglio Pastorale, subentrando a Tiziana CIANCIO già impegnata per lo stesso servizio nel CPAE.

Con il momento di preghiera, il Consiglio Pastorale termina alle ore 19.30.

                                                                                                         ha verbalizzato Laura CALVANO

OGGETTO: Invito Consiglio Pastorale Parrocchiale Domenica 4 Febbraio 2024

Carissimi,

               dopo i momenti di confronto vissuti a settembre e a novembre, nei quali abbiamo avuto modo di riflettere la volontà del nostro Vescovo che è quella di andare oltre gli stereotipi ordinari della vita ecclesiale e, ispirandosi alla progettualità di Papa Francesco, ci chiede di costruire una chiesa più attenta agli altri, che eviti il rischio di chiudersi su sé stessa, nei propri gruppi.

 

    Ci incontreremo per pregare insieme e per verificare il cammino della parrocchia. Anima il cuore della comunità la preghiera, altre volte ho già detto che la mia percezione è che si prega poco. E’ la preghiera che incoraggia e genera amore verso il Vangelo e verso la Chiesa, questo anelito interiore apre alla missione.

 

     Avremo modo di accogliere il nostro Vescovo in occasione della Giornata della Pace, animata dai ragazzi dell’Iniziazione Cristiana sul tema: Cristiani dell’Oltre: ArmiAMOci di PACE, ConnettiAMO i CUORI, RafforziAMO la SPERANZA. Sarà una occasione per rigenerarci e rivitalizzare il senso di essere Chiesa diocesana nella comunità di San Giuseppe Lavoratore a Scalea.

 

     Ci ritroviamo nella Giornata dedicata alla Vita, pregheremo affidando al Signore quanti condividono il dono della gioia per la vita nuova che nasce, staremo loro vicini e li incoraggiamo a guardare sempre con fiducia al Signore.

Ci incontriamo per preparare la Santa Quaresima, che quest’anno la vivremo dando maggiore attenzione ai Quartieri. Cercheremo di coinvolgere le persone che vi abitano e hanno bisogno di sentirsi cercati con la Parola nei Centri di Ascolto, di vivere la sofferenza con la Via della Croce e di lodare il Signore il Giorno della Festa.

 

     Usciamo, usciamo, ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo … più della paura di sbagliare, spero che ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione… Con questa parola di Papa Francesco vi invito all’incontro che vivremo Domenica 4 febbraio con inizio alle ore 18:00 davanti al Tabernacolo in Preghiera con la celebrazione del Vespro.

 

Scalea 27 gennaio 2024

Verbale Consiglio Pastorale Parrocchiale  del 5 novembre 2023

        Domenica 5 novembre c.a. alle ore 18.30, convocato dal Parroco, si è riunito il Consiglio Pastorale. Don Cono sottolinea l'importanza del  Consiglio,  del ritrovarsi tutti insieme al fine di costruire soprattutto 'relazioni' e non solo fornire  comunicazioni relative alla programmazione, alle cose da fare.

         I lavori del Consiglio, programmato da tempo prevedendo anche tempi piu' lunghi, la possibilità di impegnare una intera giornata, subiscono alcune variazioni in relazione all'ordine del giorno previsto.

Nel prepararci a vivere l'anno giubilare, don Cono ricorda che il Consiglio Pastorale è la Parrocchia stessa ed è attraverso il Consiglio che riusciamo a comprendere il cammino della stessa e a valorizzare tutti coloro che il Signore ci affida e i carismi presenti.

         Il brano di oggi di San Paolo, ci ricorda don Cono, incoraggia a leggere la nostra  vita guardando all'atteggiamento di una mamma, allo sguardo che pone sui  propri figli ed è proprio con questo sguardo che dobbiamo guardare alla Comunità dedicandoci ad essa come una madre che  incoraggia, sostiene, accompagna.

Don Cono "...la mia preoccupazione è che alcuni di voi sono impegnati in piu' cose! L' apostolo ci invita a vivere il protagonismo dell'ascolto della Parola anche con tutti i nostri limiti e sempre come il Signore ci chiede al fine di poter realizzare la sua  opera. E' lo Spirito che sostiene,  come  Madre Teresa docile alla volontà di Dio, che diceva di sentirsi come una piccola matita. La mancanza di amore che viviamo in  questi tempi, in questi giorni, il desiderio di distruzione, deve spingerci ad essere forti nella preghiera guardando sempre a Gesu'. Conoscendo i vostri problemi,  siete qui  perchè guardando a Gesu avete scelto di essere esperienza di dono per gli altri".

Insieme viene recitata la preghiera per la 'VII Giornata Mondiale dei Poveri'

         Don Cono, riprendendo la parola nel merito di questa giornata "... il  Santo Padre quest'anno ci propone una riflessione a partire da una traccia biblica del libro di Tobia, da cui è tratto il tema: “Non distogliere lo sguardo dal povero” (Tb 4,7).  L'invito di Tobia ci spinge a guardare ai tanti fratelli in difficoltà che sentono, vivono i nostri ambienti parrocchiali come la loro casa, come la loro unica speranza. Gli ultimi dati provinciali, riportano la presenza di oltre 1000 stranieri qui a Scalea. E' un dato rilevante che preoccupa ma nello stesso tempo ci invita a riflettere su come vivere l'accoglienza del povero. Questo dato certamente riguarda soltanto gli stranieri residenti, quindi nel dato non sono presenti tutti coloro che ogni giorno si rivolgono alla Parrocchia e sono privi di documenti, i cosidetti 'invisibili' e quindi i piu' fragili".

         In considerazione del poco tempo a disposizione, si passa la parola ai referenti per la condivisione dei programmi, rimandando ad altro incontro il confronto sulla 'vita sinodale diocesana'.

         Anna, per l'Azione Cattolica

"Il nostro impegno, in questo nuovo anno, possiamo legarlo a queste tappe: avere  maggiore 'cura della  vita spirituale' personale e comunitaria,  con la partecipazione al momento di Adorazione in Parrocchia e la proposta nell'anno di un Pellegrinaggio;  'la cura e la promozione della vita associativa' nel cercare di essere sempre propositivi ed aperti al territorio, favorendo il confronto anche con altre associazioni; 'la comunicazione e la cultura' nell'azione comune di saper leggere, accompagnare, accogliere  ogni persona; 'l'attenzione alle povertà e agli ammalati' tra gli impegni prioritari. Il  gruppo di Azione Cattolica adulti, si sta impegnando anche nel promuovere la partecipazione di nuovi soci accogliendo, incoraggiando", 

         Giuseppe, per il Movimento dei Focolari

"Il nostro gruppo ha oggi un diverso inquadramento in quanto riconosciuto ed unico in Calabria, come 'Movimeno Parrocchiale del Movimento dei Focolari'.

Siamo appena tornati da Rocca di Papa dove abbiamo fatto esperienza di preghiera,  approfondendo il valore dietro alle cose che viviamo e proponiamo. Avevamo già detto nel precedente Consiglio Pastorale  del nostro desiderio di proporre agli uomini ogni primo lunedi del mese a sera, il Santo Rosario, esperienza che stiamo portando avanti. Ci avviciniamo all'evento del Concerto con il 'Gen Verde' e vorremmo sottolineare l'importanza di questo momento che dovrà coinvolgere tutta la comunità per i contenuti proposti, per l'unicità dell'evento stesso. Tra i vari momenti si sottolinea l'importanza della partecipazione all'incontro che avremo con loro, nell'ascolto della loro esperienza, della loro testimonianza, la sera di  lunedi 27 novembre'.

         Don Cono in relazione all'esperienza del Rosario  per soli uomini proposta dal Movimento, ricorda che in Parrocchia ci sono quattro gruppi di preghiera aperti a tutti che stabilmente si ritrovano ed invita ognuno a partecipare anche a tutte le esperienze già presenti.

         Adalgisa, per l'Iniziazione Cristiana

"I ragazzi sono sempre divisi nei vari gruppi: Piccole Orme, quest'anno un bel gruppo numeroso di bambini,  Sorgente di Gioia 1 e 2 e Angeli in Festa. Tutto procede bene e abbiamo accolto anche quattro nuove catechiste!"

         Michele, per l'Agesci

"Abbiamo aperto le attività 10 gg fa con i Passaggi e continueremo l'esperienza con San Nicola proponendo anche dei momenti, delle attività in questo territorio. Abbiamo avuto nuovi ingressi tra gli adulti che inizieranno il loro percorso formativo, speriamo di poter presto anche valutare la possibilità di riaprire la branca dei piu piccoli, dei lupetti. I ragazzi del Reparto accolgono bene la proposta e quest'anno abbiamo anche un noviziato. Dopo un periodo difficile, di emergenza siamo un po' piu' fiduciosi. Non abbiamo ancora un calendario  per Natale, lo definiremo a breve"

         Rita, per il gruppo Famiglie

"Il gruppo in questi anni si è stabilizzato e riprenderemo le attività con l'uscita di domenica prossima 12 novembre ad Avena di Papasidero. Si sono avvicinate al gruppo anche nuove famiglie, coppie con bambini, famiglie che si coinvolgono poi anche nella vita della comunità"

         Don Cono sottolinea quanto le esperienze,  le attività dei gruppi che si vivono all'esterno, creino dei vuoti nella vita Parrocchiale ed invita tutti a leggersi, a cercare di stabilizzare la vita della comunità affinchè non si creino dei vuoti formativi.

         Rosetta, per l'ambito Liturgico

"Nell'ambito liturgico fanno parte oltre al Gruppo Liturgico, il Gruppo dei Lettori, il Coro, i Ministranti e il gruppo Pregate Pregate Pregate. Il nostro servizio ci vede impegnati soprattutto nella preparazione della Messa Pro Populi. Cerchiamo, quando  l'animazione non è affidata ai vari gruppi, attraverso la monizione di far entrare i fedeli nella liturgia".

         Don Cono intervenendo,  sottolinea l'importanza di non creare troppe riunioni, incontri  perchè tanti sono impegnati in piu' servizi. L'incontro con i lettori dovrà essere mensile,  di evitare una eccessiva settorializzazione cercando  di valorizare tutte le realtà dell'ambito liturgico. Il gruppo Liturgico non deve solo impegnarsi nella preparazione della Messa Pro Populi, dobbiamo lavorare in una Parrocchia dove tante persone si spendono, dove le persone nuove sono frutto della Preghiera ma ricordando che c'è sempre bisogno della Preghiera. Invita in previsione dell'Avvento, che ognuno faccia una cosa ma  bene,  caratterizzando cosi il dono dello Spirito. La Liturgia è il tutto,  non solo  la celebrazione Pro Populi perchè poi accade che nella vita quotidiana, la comunità  non c'è, vedasi ad esempio nelle celebrazioni dei funerali. Dobbiamo maturare la comprensione della Parrocchia e capire cosa ci chiede di vivere. Tener poi conto dei tempi di ognuno ed evitare un  uso eccessivo a volte dei social.

         Rosetta,  riprendendo la parola, afferma che si cerca di fare piu cose, di essere impegnati sul pieghevole del Sinodo e la Celebrazione dell' Immacolata.

         Ennio per il gruppo lettori, propone un incontro di preghiera e formazione almeno una volta al mese.

         Pina, per l'ambito Carità

"L'ambito Carità comprende il  gruppo delle pulizie della Chiesa, i Ministri Straordinari della Comunione, la Mensa e il Centro di Ascolto. Al Centro di Ascolto, aperto una volta a settimana, si sono aggiunti altri due operatori, tutti garantiamo uno o piu turni al mese. L' impegno prioritario è l'ascolto, l'accoglienza delle persone che si presentano al Centro rappresentando i loro problemi, preoccupazioni e a volte, quando possibile, anche visite domiciliari. Cerchiamo con l'aiuto del Signore di fare ciò che possiamo puntando soprattutto sull'ascolto e la costruzione soprattuto di relazioni di fiducia. Ora in prossimità della VII Giornata Mondiale dei Poveri del 19 novembre, abbiamo proposto alle diverse realtà dell'ambito,  di condividere la preparazione del  pranzo dove saranno invitati sia gli ospiti che frequentano la Mensa abitualmente, sia alcuni dei nostri assistiti che sappiamo vivono da soli o sono tra i piu' fragili. Durante la Celebrazione Pro Populi sempre di domenica 19 novembre, i ragazzi del gruppo Confermazione, vivranno la tappa della Carità ed assieme ai volontari del Centro animeranno la celebrazione. Altra proposta del Centro di Ascolto, prima di domenica 19 novembre, sara' il momento di Adorazione di giovedì"

         La Parrocchia, afferma don Cono, accoglie tante persone anche per la richiesta di un aiuto economico e noi corrispondiamo alla volontà del Signore. Anche il Papa ha voluto mettere al centro almeno una volta all' anno i poveri!  Diamo alimenti ma anche tanto ascolto, la distribuzione è ormai standardizzata ed è orientata all'accoglienza dei poveri ma è bene ricordare che  anche in  Parrocchia vengono donati alimenti e alcune famiglie, mensilmente, donano un contributo per le opere di Carità. A Scalea ci sono tanti poveri mentre un altro dramma della Parrocchia è avere tante famiglie di separati con tutto ciò che consegue soprattutto per i bambini.

         Tiziana V., per il gruppo dei Talent&Art

"Dopo l esperienza positiva del Grest, il  viaggio ad Assisi dove la parola chiave era 'cambiamento', ai ragazzi è stato proposto di coinvolgersi nel servizio nei vari gruppi di Iniziazione Cristiana. Anche attraverso questa esperienza riescono a mettersi in gioco e con la loro spontaneità diventano i tutor dei piu' piccoli. Per Natale hanno proposto di ripetere l'esperienza della Tombolata e forse anche un torneo di biliardino.

         Renata, per il Coro

"Anche nel Coro abbiamo nuovi ingressi! E' un periodo di assestamento, di cambiamenti e sentendo l'esigenza di stare un po' piu' tra noi in semplicità, dedicandoci una giornata,  abbiamo organizzato l'attività di oggi a Paola estendola anche alle famiglie. E' stata un esperienza positiva che ci ha fatto crescere e ha favorito il confronto, l'ascolto tra di noi. Per Natale, nel periodo tra Natale e Capodanno, abbiamo pensato di proporre un concerto coinvolgendo i bambini di V elementare, tutto  nella totale semplicità.

         Don Cono sottolinea la necessità di aggiungere altre persone nel gruppo delle pulizia della Chiesa, composto da persone impegnate in questo servizio  ormai da diverso tempo. Precisa che il gruppo Celine non è un gruppo parrocchiale ma solanto un gruppo che ha chiesto ospitalità per poter accogliere delle persone con disabilità

         Silvana, per la Mensa

"I volontari impegnati nel servizio mensa sono 40. Periodicamente offrono il loro servizio che non comprende soltanto la preparazione del pasto e l'accoglienza ma il donare tanti sorrisi, creando  un clima gioioso, familiare. Arrivano già alle ore 10.30 e alle ore 12.00 poi arrivano gli ospiti con una media di presenze di 10/15 ospiti al giorno e nei tre giorni previsti settimanalmente

         Don Cono alla fine dei lavori, comunica che ospiteremo l'effige della Madonna del Carmine dal 15 al 18 novembre e invita tutti a partecipare con i propri gruppi o da soli per momenti di preghiera perchè abbiamo tanto bisogno di pregare.

         Con questo invito, con la speranza di poter avere tempi piu' lunghi nel prossimo incontro e il momento di preghiera, il Consiglio termina alle ore 20.30.

Laura CALVANO

 

Scalea, 24 ottobre 2023

      Carissimi,

                        abbiamo ascoltato con gioia e attenzione più volte il nostro Vescovo nei suoi orientamenti pastorali, ritengo che ciascuno di noi ha maturato una migliore comprensione dell’andare oltre: sia dal punto di vista spirituale, che dal punto di vista sociale, sia nella ricerca dell’interiorità con Dio, sia nella testimonianza della vita di fraternità.

     La vita della comunità è andata avanti nelle tante attività che il Signore dona di animare per la evangelizzazione di tutti i battezzati, per cui avverto l’esigenza sinodale di mettere in comune i vari programmi delle aggregazioni, per evitare che ciascuno prosegua da solo, ma condivida la bellezza della novità del carisma, con i tanti altri doni che ci accompagnano, ci sostengono e vitalizzano la parrocchia.  

     Tutto è dono della Grazia di Dio, che necessariamente ha bisogno della nostra disponibilità nella condivisione e nel confronto, alla luce del magistero della Chiesa che aiuta a leggere cristianamente i tanti problemi del nostro tempo.

     Perciò vi invito al Consiglio Pastorale parrocchiale, di Domenica 5 novembre, con inizio alle ore 16:00 dove vivremo il seguente Ordine del Giorno:

·         Celebrazione del Vespro

·         Vita sinodale diocesana

·         Presentazione del Programma annuale delle Aggregazioni

·         Attività di evangelizzazione nei Quartieri

     Comunico fin da adesso che nei giorni 16/17/18/ e 19 accoglieremo nella parrocchia l’Immagine della Madonna del Carmine, nostra Regina e Patrona, vivremo alla Sua presenza, intensi momenti di spiritualità eucaristica e mariana.

Già sapete che il Movimento dei Focolari collaborato dall’Oratorio San Giuseppe ci dona, nei giorni 28/29 e 30 novembre, la gioia di accogliere il Gen Verde, sarà una occasione da non trascurare per fare esperienza di un modo attuale per testimoniare e comunicare la fede, nella gioia della Preghiera, del Canto e della Condivisione fraterna.

     Per chi vorrà, alle ore 20:30 concluderemo il Consiglio Pastorale in pizzeria, per concludere in fraternità la gioia di camminare insieme, cercando di testimoniare la volontà di Dio a Scalea.

Sempre ringraziando il Signore per la presenza operativa di tutti voi, a presto.

 

                                                                                                                        il Parroco

                                                                                      Mons. Cono ARAUGIO

 

Scalea, 13 settembre 2023

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Carissimi,

               come già comunicato da tempo, Sabato 16 Settembre con inizio alle ore 16:00 vivremo un momento di confronto e di programmazione per la lettura formativa che deve accompagnare la vita della comunità.

   

      Dopo la Preghiera del Vespro e un momento introduttivo che faremo in Chiesa, lavoreremo per ambiti pastorali: Evangelizzazione, Liturgia e Carità, per confrontarci su quanto il Signore ci ha donato di testimoniare nella diversità dei carismi che caratterizzano la nostra disponibilità alla crescita personale e della comunità.

A questo proposito vi chiedo di rileggere quanto comunicato nel progetto parrocchiale in riferimento agli Ambiti Pastorali che meritano di essere vissuti meglio.

 

     Come sempre ricordo che la parrocchia vie grazie alla vostra generosa disponibilità alla vita di preghiera e al servizio delle marginalità di ogni tipo. L’incontro lo concludiamo stabilendo gli appuntamenti successivi per vivere le giornate di spiritualità e programmatica. Serviranno anche per confrontarci su quanto il Vescovo ci chiede per l'Evangelizzazione sinodale della comunità parrocchiale e per naturale estensione diocesana.

 

     Per le ore 19:00 dovremmo concludere questo primo appuntamento di vita comunitaria. Come sempre manteniamoci forti nella preghiera e invochiamo i doni dello Spirito Santo, per corrispondere meglio alla volontà di Dio.

 

 

                                                                                    Il Parroco

Mons. Cono ARAUGIO

 

   

  8 febbraio 2023 - Verbale del CPP 

        Mercoledì 8 febbraio c.a. alle ore 18.30, si è riunito il Consiglio Pastorale convocato dal Parroco per  condividere le varie esperienze che il Signore ci dona di vivere, nonché per programmare la Quaresima e approvare il bilancio dello scorso anno. I lavori del Consiglio, si aprono con la  Preghiera per la Giornata del Malato e il documento di Papa Francesco “Abbi cura di lui” - La compassione come esercizio sinodale di guarigione.

     Don Cono invita anche noi a riflettere sulle situazioni che a volte ci coinvolgono, quando ci troviamo a condividere l’ esperienza di una malattia o ci troviamo accanto a chi vive una condizione di fragilità. Quando    la sofferenza entra nella nostra vita,  sconvolge le nostre vite e quelle dei nostri cari e delle persone a noi più vicine,  Papa Francesco ci ricorda che è li che nel nostro ‘camminare insieme’ viviamo, sperimentiamo  la vicinanza, la compassione e la tenerezza. E anche se non siamo mai pronti di fronte alla malattia, quando pur sentendoci forti crolliamo, dobbiamo attraverso queste esperienze dolorose anche noi accogliere ed essere pronti, preparati. Anche la nostra Comunità Parrocchiale attraverso le  esperienze che viviamo ogni giorno ci invita a far nostre le fragilità di tanti fratelli che bussano alla porta ma anche al nostro cuore.

        Don Cono ci invita a riflettere su quanto vissuto da Papa Francesco, testimone dell’amore di Cristo, nel viaggio nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sud Sudan. Un viaggio molto atteso da Papa Francesco in due terre sconvolte da scontri tribali ma soprattutto un pellegrinaggio di pace, di speranza anche all’insegna dell’apertura ecumenica.

     La riflessione iniziale non può non soffermarsi su quanto accade in questi giorni  in Turchia e in Siria, migliaia di morti, profughi, sfollati, un  terribile terremoto  che  ha causato migliaia di vittime e la distruzione di un'area vasta e popolosa. Le immagini di questa tragedia  sono sotto i nostri occhi in questi giorni e mostrano la sofferenza di popolazioni già colpite da 13 anni di guerra, a noi anche il compito di cercare di entrare nella notizia mentre  da tempo Papa Francesco afferma che stiamo vivendo una “...terza guerra mondiale a pezzi…” ricordando i  vari conflitti, non solo l’Ucraina,  in Africa lo Yemen e il Myanmar e la Siria stessa  popoli che vivono in guerre terribili.

        Don Cono sottolinea quanto Scalea viva una forte depressione economica che coinvolge soprattutto il mondo giovanile ma anche una forma di degrado che rende il territorio purtroppo sempre più fragile, frammentato, attaccabile ma soprattutto non aggrega, non crea stimoli, partecipazione per la costruzione del  bene comune. Questa riflessione investe tutti noi e don Cono   sottolinea la necessità di lavorare alla preparazione di un momento, forse un Convegno  che presenterà anche al S. E. Mons. Rega nuovo Vescovo, che possa attraverso un’attenta analisi lanciare nuovi segni di speranza.

        I lavori del Consiglio continuano con il confronto delle varie esperienze nei diversi ambiti.

        Anna per l’Azione Cattolica. Abbiamo fatto nostro il  ‘Cantiere della strada e del villaggio’ attraverso l’esperienza Sinodale, uscendo ogni lunedì. Inizialmente ad ottobre con le nostre stesse famiglie, a novembre vivendo  un momento di fraternità e preghiera  al Santuario del Carmine e poi a dicembre con il ritiro di Avvento e l approfondimento della figura di Armida Barelli. Abbiamo dedicato il  mese di dicembre e gennaio maggiormente alle visite agli ammalati, momento forte di incontro, condivisione e arricchimento personale. Gennaio ci ha viste impegnate alla preparazione del Convegno sulla ‘Dignità della donna’ ed ora in febbraio pensiamo di vivere un momento di spiritualità.

        Michele  per l’AGESCI. Continua la nostra esperienza di Intergruppo, Comunità Capi di Scalea e Comunità Capi di San Nicola A.  La mancanza di adulti non ci consente di accogliere le richieste che ci vengono dal territorio, abbiamo quest’anno un Reparto di circa 25 ragazzi/e (11/15 anni) che vive la proprie attività a Scalea e circa 10 ragazzi/e  (16/20 anni) che vive le proprie attività a San Nicola A. Abbiamo una buona risposta dai ragazzi in entrambe le unità, ragazzi  che vivono pienamente il loro bisogno di protagonismo.

        Giuseppe per il Movimento dei Focolari. Il nostro gruppo nato 5 anni fa,  si incontra  periodicamente per la lettura e la riflessione della ‘Parola di Vita’  che viene proposta dal Movimento. Il nostro gruppo è impegnato attivamente in Parrocchia e questo nostro impegno ha assunto anche una rilevanza regionale. Siamo circa 14/15 componenti e come ultima attività nel periodo di Natale, abbiamo visitato la RSA  qui a Scalea vivendo tra noi e con gli anziani presenti  una forte esperienza di solidarietà e di condivisione. Nel nostro progetto contiamo di vivere attività esterne ogni 2/3 mesi.

        Franco per il Gruppo Famiglie. Abbiamo ripreso il cammino come Gruppo Famiglie inizialmente con il pellegrinaggio al Carmine dove abbiamo incontrato Pd. Colbert (del Benin) vivendo un forte momento di formazione e di preghiera. A gennaio avevamo organizzato un incontro di approfondimento e riflessione a Cetraro  da don Loris, giornata che poi abbiamo vissuto in Parrocchia a causa delle avverse condizioni climatiche. Il nostro progetto prevede un’attività a Belvedere in febbraio presso il Convento ma soprattutto cercare di coinvolgere in questa esperienza di fraternità sempre più famiglie.

        Silvana per il servizio Mensa. Il servizio è presente 3 gg alla settimana e vede impegnati 40 volontari per la cucina e per l’accoglienza.  Gioia e cuore sono gli  elementi  essenziali e le persone che serviamo sono in gran parte persone sole che cercano affetto, compagnia. Ci si conosce, sono persone che ringraziano sempre tanto e condividono il pranzo anche con don Cono. Io stessa ringrazio il Signore  per il dono di questa esperienza.

        Rita per il Centro di Aggregazione Sociale Mons. Didona. Come Direttivo ANSPI e assieme ad altre due persone, sono impegnata in questo servizio, aperto 3 gg a settimana, di accoglienza ed accompagnamento degli ospiti che in gran parte sono persone sole. Dopo alcuni mesi attraverso l’ascolto siamo riuscite pian piano a creare un clima di fiducia, un clima familiare ed è sempre molto bello ritrovarsi.

        Pina per il Centro di Ascolto ‘Dely Caputo’. Il Centro aperto un giorno a settimana si compone di 6 operatori che si alternano assicurando la presenza  di almeno due persone. Inizialmente si sono rivolti al Centro persone scappate dall'Ucraina e il servizio, prevalentemente, ha privilegiato l’ascolto, l’ accoglienza  o eventuali richieste di lavoro, accompagnamento scolastico, bisogno di arredi o altro. Successivamente con le modifiche ministeriali  per poter accedere   al Fondo di aiuti europei e quindi all’assistenza alimentare, destinato alle persone in condizione di povertà, gli operatori sono stati in gran parte impegnati nell’acquisizione dei documenti e nell’inserimento in banca dati del Ministero ma soprattutto fornire ogni informazione, sostegno  agli assistiti nella compilazione. Anche questo è stato un momento potremo dire privilegiato di incontro affinché pian piano si possa arrivare a costruire ‘relazioni di aiuto’, una maggiore comprensione dei loro problemi e non solo la  consegna del ‘pacco alimenti’. E’ da evidenziare quanto siano sempre piu’ numerosi i ragazzi stranieri, i cosiddetti invisibili, che arrivano sul territorio sprovvisti di tutto e  senza riferimenti, spesso senza documenti e quindi assistenza medica.

        Don Cono ricorda che la Parrocchia accoglie persone di varie nazionalità ed è evidente quanto la  povertà oggi sia cambiata, nonostante questo la Parrocchia non si tira mai indietro e la generosità è sempre presente.  Anche il momento della distribuzione mensile con i volontari, è un appuntamento atteso, cercato perché crea un clima, una  dinamica nella relazione.

        Maria per i Ministri straordinari della Comunione afferma che  continua il servizio dei Ministri con spirito di umiltà e riservatezza presso ogni persona, famiglia, assicurando l’Eucarestia ogni primo venerdì del mese. Tutti sono grati, accoglienti e ci ringraziano sempre, questi momenti confermano l’ importanza delle visite, del dare sostegno a chi spesso vive in solitudine la propria condizione.

        Vincenzo per il gruppo Talent&Art. E’ nata l’esigenza di dividere i ragazzi in due gruppi, nel mese di dicembre i ragazzi si sono impegnati nei vari momenti di animazione in Parrocchia. In questo mese di febbraio sceglieremo con loro alcune tematiche da approfondire ed  è emerso da loro stessi la difficoltà nel  non riuscire a condividere con altri ragazzi il loro impegno, le  loro esperienze nel gruppo.

        Don Cono per l’ambito Catechesi ricorda che la  Parrocchia vive una dinamica oratoriale coinvolgendo 115 ragazzi/e in Oratorio, 25 sono poi  i Talent&Art e 35 circa in AGESCI. Nella dinamica catechistica i segmenti sono tre: le Piccole Orme, l’Eucarestia e la Confermazione. La difficoltà più evidente è ritrovarsi con le famiglie nella partecipazione liturgica, occorre quindi leggerci nell’evangelizzazione che deve diventare un impegno prioritario cercando di essere, diventare  più attrattivi. E’ stato positivo ritrovare spesso entrambi i genitori durante gli incontri di domenica pomeriggio in questo mese della Pace!

        Ilaria per il servizio settimanale di pulizia della Chiesa, comunica che tutto viene vissuto nella gioia di rendere dignitoso il luogo di culto, n un sincero spirito di fraternità  e, anche se si sono aggiunte tre nuove persone, spera che aderiscano al gruppo nuove persone.

        Don Cono comunica che è presente da alcuni mesi il gruppo Celine, un servizio, una nuova esperienza  di accoglienza rivolto a persone con diverse abilità.

        Don Francesco per il gruppo Liturgia. comunica che il gruppo si incontra settimanalmente ogni mercoledì confrontandosi sulla Parola  ed è composto da otto persone. Si è  cercato di dare uno schema alla Liturgia con particolare attenzione all’ambiente liturgico ma non sempre si è riusciti.  Per il  gruppo dei ‘lettori’ abbiamo Ennio che comunica il calendario mensile con la speranza di poter fare, a breve, un incontro con tutti per un confronto sulla Parola e sull’esperienza vissuta che come ci ricorda Papa Francesco, è un Ministero. Il Coro si incontra ogni martedì per la preparazione dei canti cercando anche di introdurre canti nuovi e tenendo conto della presenza poi dei ragazzi. Anche negli incontri il Coro vive un momento di riflessione sulla Parola.

        Carmelo per gli spazi oratoriali e il Parco degli Angeli. Carmelo comunica che purtroppo al momento si trova a svolgere questo servizio da solo.

        Don Cono invita a camminare nella crescita e nella evangelizzazione dedicandosi soprattutto ad un solo ambito di servizio. Ricorda l’importanza della formazione e degli incontri  di Formazione Biblica, invitando ognuno a proporlo anche ad altre  persone esterne.

        Per ciò che attiene al Bilancio, rimandando all’allegato presentato ed illustrato da Bruno, don Cono illustra le voci più emergenti tra cui nelle entrate, le offerte sempre generose alla Parrocchia mentre tra le spese più rilevanti, l’impegno dell’acqua con le pompe di sollevamento. Comunica inoltre tra le entrate un contributo per la mensa da parte dei Comuni di Scalea e di Santa Maria del Cedro. Tra i contributi bisogna ricordare quelli ricevuti dalla Diocesi che ci hanno consentito di aprire la Mensa e il Centro di Aggregazione e quindi di ‘servire’, sostenere  il territorio.  Abbiamo dovuto ridurre a soli tre giorni il servizio Mensa con la presenza di 10/15 ospiti ai quali si assicura anche un pasto da portare poi a casa.

        Don Cono per ciò che attiene la programmazione della Quaresima, ricorda che la bellezza della Parrocchia è quando siamo tutti ‘uniti’,   invitando a pensare alle Vie Crucis nei Quartieri, pensando a Gesù crocifisso e abbandonato che vuole essere presente. A volte anche in Chiesa alcuni fedeli sostano con i propri pensieri sempre davanti a Gesù Crocifisso. Occorre che il nostro ‘abbi cura di lui’ diventi  l’aver cura delle persone che vivono nel Quartiere ma non frequentano la  Parrocchia e il nostro esserci,  sia il cercare i luoghi  dove si vivono  situazioni particolari. Dobbiamo offrire occasioni di un incontro con Gesù, non dimenticando, come ci ricorda Papa Francesco, che la Pandemia pesa ancora sulle relazioni  e ci vorrà ancora del tempo per vincere, superare la paura. Dovremo entrare nel vissuto dei Quartieri cercando di organizzare itinerari brevi e coinvolgendo le persone stesse del Quartiere.

Il Consiglio termina alle ore 20.30 circa con la preghiera e l’ invito a sostenere con la preghiera  l’ Ordinazione  Episcopale di  Mons. Stefano Rega, presto tra noi.

Ha verbalizzato Laura CALVANO

11 SETTEMBRE 2022 - VERBALE DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

     Domenica 11 settembre, alle ore 16:00, dopo la celebrazione dei Secondi Vespri della XXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) avvenuta nella chiesa parrocchiale San Giuseppe Lavoratore animata dal Vicario Parrocchiale Don Francesco Castelluzzo, e il pensiero spirituale di Mons. Cono Araugio, nei locali parrocchiali si è tenuto il Consiglio pastorale convocato dal parroco – presidente per discutere sulle linee guida in vista dell’apertura nuovo anno pastorale.

     Prima di iniziare, il parroco ha fornito i membri del CPP una bozza delle Linee pastorali che riguarderanno i prossimi tre anni 2022/2025 riportante il titolo del prossimo Giubileo: Camminiamo insieme come pellegrini di speranza. Aprendo i lavori, don Cono ha subito sottolineato che ci si incontra dopo la pandemia e non con lo stesso ritmo di prima, perché si richiede tempo per tornare alla normalità e che, tuttavia si riparte con la dinamica sinodale dell’ascolto per come la Chiesa incoraggia le Comunità a rileggersi. Dopo questa premessa, ha richiamato l’attenzione dei presenti sull’aspetto del territorio della parrocchia rivalorizzando le zone pastorali mediante la nomina di rappresentanti che vi risiedano, restituendo il protagonismo agli abitanti che le compongono. Ha inoltre sollecitato le  aggregazioni a un rinvigorimento di componenti e sull'impegno di valorizzare l'identità del proprio carisma. Nel triennio certamente sarà avviata la missione nei quartieri con l’ausilio di laici che ne maturino la vocazione. Prima di dare la parola per gli interventi, il parroco ha donato delle direttive di come poter vivere il Sinodo e di come valorizzare la parrocchia che è la Famiglia di famiglie e di come rendersi protagonisti nella vita di Comunità.

     Per quanto riguarda la Vita pastorale della parrocchia, mons. Cono ha fatto notare che la nostra parrocchia gode della presenza di un Vicario parrocchiale nella persona di Don Francesco Castelluzzo, di un Diacono Permanente, Eugenio Ielpa, di un Accolito, Giulio Vitale e di un Lettore Istituito, Ennio Benvenuto.

     Ha inoltre, ricordato che la vita della diocesi e della parrocchia è articolata i tre ambiti o aree:

     Area dell’Evangelizzazione che comprende la Formazione Biblica e i Centri di ascolto della Parola, la Formazione cristiana delle Aggregazioni ecclesiali per adulti e giovani e l’Iniziazione Cristiana che sarà articolata nelle tre fasce di età: le Piccole Orme, Sorgente di Gioia, Oratorio ANSPI San Giuseppe e i Talent&Art. Altra associazione che cura la formazione cristiana a livello interparrocchiale con San Nicola Arcella è quella degli scout AGESCI.

     Area della Liturgia che comprende il Gruppo Liturgico che coordina le attività della Messa Pro Populo Dei delle Domeniche; il Gruppo dei Lettori, il Coro Attilio Manfredi, i Ministranti e il gruppo Pregate Pregate Pregate.

     Area della Carità che è vitalizzata dalla Caritas parrocchiale Una Mano Amica per la distribuzione degli alimenti del Banco delle Opere, dal Centro di Ascolto Caritas, dai Ministri Straordinari della Comunione che curano spiritualmente gli ammalati, inoltre è operativa per i disagiati sociali la Mensa San Giuseppe che lavorerà a stretto contatto e integrando l'impegno del Centro di Aggregazione Sociale Mons. Antonio Didona, il gruppo di Pulizie della chiesa.

     Dopo aver fatto il quadro della situazione, è stato dato ai membri di intervenire su quanto esposto sopra e di integrare quanto espresso dal parroco. I responsabili delle aggregazioni hanno espresso l'esigenza di avviare una fase di riqualificazione interna, orientata a motivare maggiormente la partecipazione dei componenti. E' stata anche sollecitata la possibilità di vivere una missione per generare nuovo entusiasmo nella vita della parrocchia. Don Francesco ha sottolineato l'importanza della direzione spirituale per la crescita cristiana dei fedeli. Poiché altri interventi esposti hanno denotato il non approfondimento delle linee programmatiche precedentemente inviate, dopo aver distribuito ai componenti una benedizione per le famiglie, il   CPP è stato aggiornato il  a Domenica 18 Settembre, dove i membri del Consiglio si incontreranno per Aree in modo da poter apportare i loro importanti contributi per rendere più viva e operosa la nostra Comunità.

Il CPP viene sciolto alle ore 19:00 dopo aver pregato con il  Padre nostro.

                    La segretaria      Tiziana Ciancio                                                                                Il Parroco - Presidente Mons. Cono Araugio

                                                                                                   

Parrocchia San Giuseppe Lavoratore - Scalea

Descrizione: Il logo del Giubileo 2025 "Pellegrini di speranza"

Camminiamo insieme  come Pellegrini di Speranza

Bozza delle Linee pastorali Anni 2022/2025 vi chiedo di leggere tutto e di partecipare agli incontri programmatici di Domenica 11 e 18 settembre in modo attivo con proposte anche diverse per come lo Spirito vi dona.

 

Introduzione e Analisi

     Con l’apertura del Sinodo della Chiesa cattolica, fortemente voluta da Papa Francesco il 10 Ottobre 2021, e avviata nella programmazione diocesana dal nostro Vescovo Mons. Bonanno, proviamo a riscoprire la gioia di ritornare a camminare insieme. Ogni battezzato, sia uomo che donna, deve sentirsi protagonista per il cammino della Chiesa,  ricordando le parole del Santo Padre: tutto in una Chiesa ministeriale è affidato al dono dello  Spirito Santo. La nostra Chiesa che è in San Marco Argentano - Scalea, in comunione con la Chiesa Italiana, ha intrapreso con coraggio la via del Sinodo. Perciò, anche alla nostra Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore viene chiesto di camminare insieme, per rileggere il proprio vissuto ecclesiale e continuare in modo nuovo, più attento alle nuove generazioni, il cammino di fedeltà al Signore nostro Gesù Cristo.

     Ci viene chiesto di generare e vivere in modo progressivo: comunione, partecipazione e missione Occorre perciò dare maggiore spazio al dialogo sul cammino comune, compreso nei temi introduttivi proposti dal sussidio  sinodale.

Il territorio della Parrocchia 

     Con decreto del Vescovo Bonanno in data 15 settembre 2021, si stabilisce che i confini della parrocchia lato est e lato nord, tutto rimane per come era precedentemente; lato sud corrono lungo il Fosso Musumeci,  via Almirante, via dei Bruzi lato nord fino al Mare.  Conseguentemente  la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore conta attualmente 2.600 abitanti residenti, articolati in oltre 700 famiglie.  Per una presenza formativa più stabile e orientata alla crescita cristiana della comunità.  La parrocchia è per la proposta di evangelizzazione nelle famiglie stata articolata  in cinque zone Pastorali denominate: San Giuseppe, Arenile, Madonnina, Cutura e Calvario.

Descrizione: Descrizione: C:\Users\client\Desktop\Pianta della parrocchia 2021.jpg 

     Tutti siamo incoraggiati a riflettere su quale orientamento pastorale  dare alla parrocchia poiché. Nella sua nuova conformazione territoriale, da parrocchia delle periferie rurali, ed è per questo che era nata, diventa  parrocchia della nuova Scalea caratterizzata di edifici condominiali.

    Abbiamo imparato da tempo che la volontà del Signore è che nessuno si senta marginalizzato, però il primo impegno che Lui ci affida è quello di creare intimità nei cuori e gioia nella vita comune. In realtà anche questi obbiettivi basilari della vita cristiana, spesso stentano ad emergere naturalmente anche tra i più praticanti.

     Per fare questo dobbiamo dare più spazio alla vita di preghiera, perché il fare non generi aridità è importante che sia orientato e sostenuto dal lasciarsi fare di Dio. E' importante dare più spazio all'azione che nasce davanti al tabernacolo, deve essere sempre Gesù a guidare il nostro impegno e il nostro cammino. Questo ci permette di non essere mai scoraggiati, mai delusi dagli atteggiamenti degli altri, magari ogni tanto siamo delusi dei nostri atteggiamenti e questo, attraverso un sapiente discernimento spirituale, deve incoraggiare la correzione personale perché possiamo essere sempre più testimoni e presenza delle opere che compie l'amore di Dio in noi. In questi anni di pandemia tutte le esperienze aggregative hanno sofferto nei loro carismi tutti orientati all’evangelizzazione della comunità e si spera  possano rinnovarsi per il loro rinnovamento e nel loro impegno pastorale al servizio della crescita cristiana del territorio.

Come vivere il Sinodo

     Il Santo Padre incoraggia a vivere il Sinodo con entusiasmo e creatività: Questo è il tempo per essere artigiani di comunità aperte che sanno valorizzare i talenti di ciascuno. È il tempo di comunità missionarie, libere e disinteressate, che non cerchino rilevanza e tornaconti, ma percorrano i sentieri della gente del nostro tempo, chinandosi su chi è al margine. È il tempo di comunità che guardino negli occhi i giovani delusi, che accolgano i forestieri e diano speranza agli sfiduciati. È il tempo di comunità che dialoghino senza paura con chi ha idee diverse. È il tempo di comunità che, come il Buon Samaritano, sappiano farsi prossime a chi è ferito dalla vita, per fasciarne le piaghe con compassione. (Papa Francesco, Gennaio 2022)

    La pastorale della nostra parrocchia, fin dalle sue origini,  si è sempre caratterizzata da un camminare insieme, non sempre lineare, non sempre costante, però certamente lo si è cercato e perseguito con insistenza. Per cui di volta in volta è stata: Missionaria e aperta alla spettacolarità, Catechistica alla ricerca costante della vita comune, Oratoriale ed evangelizzatrice. Perciò ci viene chiesto dopo questi due anni di pandemia, di riprendere con coraggio e gioia quanto in parte siamo stati costretti a sospendere. Ci viene chiesto di metterci in ascolto della vita personale e comunitaria, per intercettare nuove domande e tentare nuovi linguaggi, tenendo conto della difformità umana dei vari quartieri che la compongono. Siamo di fronte a uno scenario poliedrico, sia incoraggiati a stimolare e accompagnare la rigenerazione, rafforzando quanto di buono e di bello si è già fatto negli anni: riaccendendo la passione pastorale, prendendo sul serio l’invito a rinnovare l’agire ecclesiale attraverso un costante discernimento comunitario.

     E’ importante restituire centralità alla formazione biblica, mediante gli incontri sulla Parola di Dio, sia in parrocchia che nei quartieri. Per quanto è possibile valorizzando anche i canali di ascolto sui social; la proposta della lectio e della meditazione personale quale nutrimento per la vita spirituale; la formazione della coscienza; la catechesi proposta con modalità e luoghi che superino il modello scolastico; l’azione educativa verso ragazzi, adolescenti e giovani adatta ad accompagnare nei passaggi della vita.

    Con continuità e secondo uno stile acquisito di condivisione vivremo la solidarietà e la carità, per venire incontro all’aumento drammatico delle povertà materiali e della solitudine spirituale. Alcune aree dei quartieri vanno caratterizzandosi sempre più con insediamenti multietnici, i più numerosi e stabili sono: rumeni, pakistani, albanesi, russi, ucraini, cinesi, marocchini e senegalesi, in piccolo numero sono presenti anche moldavi, indiani e cingalesi, mentre la comunità dei polacchi è stabilizzata.

    La parrocchia continua a vivere il dono di Dio, quando con questo vogliamo intendere persone anche molto diverse, molti non praticanti la vita liturgica della comunità, che si emozionano e si coinvolgono per quanto il Signore ci dona di vivere al servizio di centinaia di fratelli e sorelle che neanche conosciamo, ma che comunque accogliamo con gioia e con la disponibilità del cuore, per come possiamo e riusciamo. La via della carità aggrega e apre al dono molti fratelli e sorelle  della Città, che per come possono ci sostengono nella dedizione alle emarginazioni o, come direbbe il Santo Padre: all'accoglienza dello scarto del nostro tempo.

     Il processo sinodale propone una conversione pastorale già per il modo con cui si vive e ci si relaziona in parrocchia. Ci viene chiesto di essere più attenti alle persone che non alle strutture, di promuovere con impegno e continuità l’incontro e il confronto tra le generazioni.

     Il cammino sinodale, anche se fino ad oggi vissuto in modo frammentato a motivo della pandemia, prevede avrà un arco temporale che va dal 2021 al 2025 ed è scandito da alcune tappe che condurranno all’Anno giubilare del 2025. La Prima tappa: strumento privilegiato è stato l’Ascolto e la vita di Comunione (2022): in parte l’abbiamo vissuta con il coinvolgimento del popolo di Dio con momenti di ascolto, ricerca e proposta da parte della diocesi, negli organismi di partecipazione parrocchiali  e nella nostra unità pastorale.

Seconda tappa si incentra sul tema della Partecipazione: ci si prepara (2023): con un momento unitario di raccolta, dialogo e confronto con tutti coloro che si sono coinvolti.

Terza tappa apre alla comprensione sempre nuova della Missione: (2024): sintesi delle istanze emerse e consegna, a livello regionale e diocesano, per la quale è importante che la ministerialità laicale sia pienamente emancipata.

Tutto si completa con la celebrazione del Giubileo nel 2025 Pellegrini di Speranza: con il documento conclusivo del Sinodo e le linee pastorali della chiesa a livello nazionale.

La Parrocchia: Famiglia di famiglie e Vita di Comunità

     Il valore centrale e insostituibile, di cui la parrocchia avverte l’esigenza e  che dobbiamo sempre mettere al centro della nostra preghiera e del nostro impegno pastorale, è l’amore per la comunità nella quale il Signore ci ha posto come segno del Suo amore. E’ il Signore che ci chiede di continuare a vivere insieme con gioia, nella vita di preghiera, il servizio alla comunità, perseguendo la via della santità: Questo è il tempo per essere artigiani di comunità aperte che sanno valorizzare i talenti di ciascuno. È il tempo di comunità missionarie, libere e disinteressate, che non cerchino rilevanza e tornaconti, ma percorrano i sentieri della gente del nostro tempo, chinandosi su chi è al margine. È il tempo di comunità che guardino negli occhi i giovani delusi, che accolgano i forestieri e diano speranza agli sfiduciati. È il tempo di comunità che dialoghino senza paura con chi ha idee diverse. È il tempo di comunità che, come il Buon Samaritano, sappiano farsi prossime a chi è ferito dalla vita, per fasciarne le piaghe con compassione. (Papa Francesco, Gennaio 2022)

      Come sempre un posto prezioso e insostituibile nella dedizione all'amore hanno i sofferenti, e sono tanti anche tra coloro che continuano con entusiasmo a dedicare il loro tempo prezioso al bene della comunità. La parrocchia ha bisogno di tutti, solo chi non ama la vita di comunità può pensare che si possa andare avanti senza il coinvolgimento di tutti. Perciò convertiamoci sempre più  al bene comune, mettiamo il più possibile da parte noi stessi e apriamoci al grido di dolore da qualunque parte arrivi.  Come anche gioiamo di tutto quanto il Signore ci dona di fare esperienza, dicevo in occasione del mio messaggio dei quaranta anni di sacerdozio, di non avere bisogno di fare feste particolari, perché ogni giorno in mezzo a voi il Signore mi fa di dono di fare festa alla Sua presenza, questo deve bastare perché ci sia veramente gioia nel cuore in eccedenza, da non tenere mai per se stessi ma per donarla agli altri.

     Vi chiedo di non trascurare la partecipazione alla vita liturgica della comunità, di rendervi disponibili alle esigenze caritative della parrocchia e di non trascurare i rapporti di fraternità, ritengo sia questo il valore principale sul quale riflettere e pregare. E' importante crescere nella comunione con tutti, per come il Signore ha pregato e ci chiede.

     Due anni di pandemia hanno colpito tutti, non tanto e solo in ordine alle conseguenze sulla salute, ma soprattutto nelle relazioni di comunione, nella vita di fraternità. Di questo non se ne parla molto, ma è evidente a tutti che le conseguenze maggiori del modo in cui abbiamo vissuto questi anni riguardano i valori basilari della vita cristiana che sono la ricerca dell’altro, lo stare insieme, la vita di comunione. Quali conseguenze ha determinato nella mente e nel cuore dei fedeli questa insistenza, come rimuoverla incoraggiando la partecipazione, la gioia della vita comune. 

     L’altro rischio da combattere è il perdere di vista la vita di comunità, poiché sostanzialmente, in questi due anni, hanno operato soprattutto le aggregazioni ecclesiale, si può codificare il pensiero di poter continuare in questo modo. Che dire della Chiesa in uscita? Dell’evangelizzazione dei lontani?

    Vi incoraggio a leggere tutto questo come parte delle vostre preoccupazioni, insieme ai tanti problemi che sollecitano le vostre giornate in famiglia, la vostra attenzione affettiva, le nuove mete che coinvolgono i vostri figli, il lavoro per sostenere l’economia domestica e ancora tanto altro. Il Signore affida a tutti la gioia di riprendere la vita di comunità, con una particolare attenzione verso coloro che corrono il rischio di essersi abituati a stare bene  anche non partecipando alla vita parrocchiale.

Ambiti pastorali 

     E’ importante riflettere insieme ed elaborare il piano pastorale che si accompagnerà a questi anni, metteremo al centro dei tanti impegni pastorali della vita di comunità il Cammino sinodale che come chiesa stiamo vivendo: Un cammino di comunione, orientato a scoprire le vie nuove che lo Spirito Santo indica per il bene delle anime.

      Ricordo che la vita ecclesiale della diocesi è articolata in tre ambiti pastorali, che caratterizzano il cammino della nostra chiesa diocesana e che nella diversità dei modi e dei carismi aggregativi, noi tutti percorriamo, anche se non sempre ne abbiamo tutti una coscienza di comunione:

·   Area della Evangelizzazione: Comprende la pianificazione delle attività orientate alla conoscenza e alla crescita nella fede. Riprenderemo la Formazione Biblica, e i Centri di Ascolto della Parola per annunciare il Vangelo nelle famiglie da animare nei Quartieri.

La formazione cristiana nelle Aggregazioni ecclesiali per gli adulti e i giovani è proposta: dall’Azione Cattolica, dall’Intergruppo Scout AGESCI Scalea San Nicola Arcella, dal Movimento Focolari,  dal Gruppo delle Famiglie e dal Cammino Neo Catecumenale.

Le attività di Iniziazione Cristiana, seguendo il progetto diocesano saranno articolate in:

·        le Piccole Orme (orientato all’Accoglienza) con animazione caratterizzato dall’ambiente fantastico.

·        Sorgente di Gioia (con preparazione all’Eucaristia) vivrà un itinerario formativo più specificamente sacramentale.

·        L’Oratorio ANSPI San Giuseppe nella sua proposta esperienziale inizia con Angeli in Festa (Confermazione) con una marcata impronta orientata alla vita di Carità, e prosegue con i Talent&Art, come gruppo di crescita educativa per gli adolescenti e  i giovani.

·   Area della LiturgiaLa nostra parrocchia gode della presenza di Vicario parrocchiale, un Diacono, un Accolito e un Lettore istituito. Le attività liturgiche Pro Populo Dei saranno coordinate da un Gruppo Liturgico. Riprendono la formazione del Gruppo dei Lettori, la formazione al canto liturgico con il Coro Attilio Manfredi. Fanno parte di quest’Area anche il gruppo dei Ministranti, il Gruppo Pregate Pregate Pregate.

·    Area della CaritàLa vita di Carità è vissuta mediante il servizio della Caritas parrocchiale Una Mano Amica che cura anche la distribuzione degli alimenti del Banco delle Opere, i Ministri straordinari della Comunione che curano in particolare gli ammalati non autonomi,  la Mensa San Giuseppe che opererà in stretta sinergia con il Centro di Aggregazione Sociale Mons. Didona, sono in quest’area anche il  Gruppo di Pulizie della Chiesa con il suo servizio prezioso e nascosto.

Conclusione

     Non tutto è trascritto in modo puntuale ed esaustivo, ma serve come pro memoria per prepararci agli incontri progettuali che vivremo insieme. Nelle lettere precedenti ho avuto modo di comunicare altre riflessioni inerenti la vita della parrocchia nella novità della sua nuova conformazione, se trovate il tempo cercate di approfondire meglio ed elaborare le vostre riflessioni su questi temi. Il Sinodo chiede di ascoltarci ed è quello che faremo per riprendere il cammino di comunità.

    Vi auguro ogni bene nel Signore, che la Vergine Santa si accompagni alla vostra vita, donandovi esperienze autentiche di fraternità e di amore. Con la pandemia, il clima generalizzato di instabilità internazionale, la fragilità economica, i figli che crescono e partono, tanti fratelli e sorelle che il Signore ha chiamato a se, tante cose sono cambiate nella nostra vita e nella vita di comunità.

Vogliamo affidare tutto alla protezione di San Giuseppe, il custode di Gesù bambino deve prendere a cuore le nostre famiglie e deve sostenerci nelle difficoltà. Siano nei giorni legati alla festa della Madonna del Lauro, che per antica tradizione scaleota è la patrona dei naviganti, la Vergine Santa apra i nostri cuori alla preghiera e alla lode, ma soprattutto doni a tutti di vivere la gioia della comunione familiare e la crescita dell’amore verso la comunità.

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Mons. Cono ARAUGIO - Presidente

Don Francesco Maria CASTELLUZZO - Vicario

Eugenio IELPA - Diacono

Giulio VITALE - Accolito

Ennio BENVENUTO - Lettore

Tiziana CIANCIO - Segretaria

 

Franco FASANO e Rita OLIVA - Gruppo delle Famiglie

Giuseppe CORONA e Tiziana VINCI - Movimento dei Focolarini

Pino CIRIMELE e Adalgisa VITALE - Oratorio ANSPI San Giuseppe

Irma DI GREGORIO - Anna MARADEI -  Azione Cattolica

Michele LUONGO - Eustorgio MARIDA  - AGESCI

Laura CALVANO -  Nominata dal Parroco

 

Adalgisa VITALE - Catechisti Parrocchiali

Rosetta PIGNATARO - Ufficio Liturgico

Pina DE FILIPPO - Caritas Una Mano Amica

Maria LAURENZANO - Ministri Straordinari della Comunione

Vincenzo RINALDI, Renata MANFREDI - Coro Attilio Manfredi

Ilaria MINERVINI - Pulizia della Chiesa

Vincenzo BARLETTA - Referente per i Chierichetti

Carmelo CASILE -  Spazi Oratoriali e  Parco degli Angeli

 

Gabriella ZUCCARELLO - Delegata Quartiere San Giuseppe

Stefania PIGNATARO - Delegata Quartiere Arenile 1

Silmara ORRICO – Delegata Quartiere Arenile 2

Milva CHIAPPETTA - Delegata Quartiere Madonnina

Patrizia MANFREDI - Delegata Quartiere Calvario

Anna Maria CRUSCO - Delegata Quartiere Cutura

 

CONSIGLIO PER GLI AFFARI ECONOMICI

 

Mons. Cono ARAUGIO - Parroco Presidente

Don Francesco Maria CASTELLUZZO - Vicario

Tiziana CIANCIO - Segretaria  

Giulio VITALE - Consigliere

Carmelo MIRTO - Consigliere

Bruno PISCIOTTA - Consigliere

Giuseppe CORONA - Consigliere

 

 

 

PROGRAMMAZIONE ATTIVITA' PASTORALI 2022/2025

 

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,

Santa Madre di Dio:

non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,

ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

 Carissimi,

                 in occasione della festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, entro nuovamente nella vostra vita familiare, per augurarvi ogni bene nel Signore e che ci sia sempre pace nei cuori. Vi incoraggio a riprendere quanto vi trasmesso nella precedente lettera del 19 luglio, per quanto concerne i contenuti sui quali pregare e riflettere per il servizio alla vita di comunità.  Vivremo i nostri incontri programmatici, per come vi ho già comunicato:

·         Domenica 11 Settembre con inizio alle ore 17:00 con il Consiglio Pastorale Parrocchiale che è aperto a tutti coloro che vogliono partecipare, sarà un momento di ascolto, sullo stile del Sinodo, su come leggete la vita della comunità parrocchiale e su quali contenuti orientare i nostri sforzi. Quindi, in questo primo incontro, non parleremo della vita delle Aggregazioni Ecclesiali ma della vita della Parrocchia, che dobbiamo imparare a conoscere meglio e ad amare sempre di più.

·         Domenica 18 Settembre  vi chiedo di stare insieme dalle ore 10:00 alle ore 17:00, compreso il pranzo. Il cammino sinodale esige esperienze prolungate di vita comune. Anche voi ne avvertite l’esigenza, perché spesso mi chiedete di organizzare pellegrinaggi di più giorni fuori Scalea. Seguirà una lettera esplicativa dell’articolazione della giornata. alla quale potranno partecipare anche i vostri familiari, ricordo sempre che la parrocchia è la Famiglia delle Famiglie.

     Anche se ancora non è stato elaborato il piano pastorale che si accompagnerà a questi ultimi anni del mio ministero sacerdotale in mezzo a voi, ci confronteremo e lo faremo insieme agli incontri del Consiglio, necessariamente sarà caratterizzato e orientato dal Cammino sinodale che la chiesa sta’ vivendo: Un cammino di comunione, orientato a scoprire le vie nuove che lo Spirito Santo indica per il bene delle anime.

      Ricordo i tre ambiti pastorali che caratterizzano il cammino della nostra chiesa diocesana e che noi percorriamo da sempre, anche se non sempre ne abbiamo tutti una coscienza di comunione:

·         Area della Evangelizzazione: Comprende la pianificazione delle attività orientate alla conoscenza e alla crescita nella fede. Riprenderemo la Formazione Biblica, e i Centri di Ascolto della Parola per annunciare il Vangelo nelle famiglie da animare nei Quartieri.

La formazione cristiana nelle Aggregazioni ecclesiali per gli adulti e i giovani è proposta: dall’Azione Cattolica, dall’Intergruppo Scout AGESCI Scalea San Nicola Arcella, dal Movimento Focolari,  dal Gruppo delle Famiglie e dal Cammino Neo Catecumenale.

Le attività di Iniziazione Cristiana, seguendo il progetto diocesano saranno articolate in: le Piccole Orme (orientato all’Accoglienza) con animazione caratterizzato dall’ambiente fantastico. mentre Sorgente di Gioia (con preparazione all’Eucaristia) vivrà un itinerario formativo più specificamente sacramentale.

L’Oratorio ANSPI San Giuseppe nella sua proposta esperienziale inizia con Angeli in Festa (Confermazione) con una marcata impronta orientata alla vita di Carità, e prosegue con i Talent&Art, come gruppo di crescita educativa per gli adolescenti e  i giovani.

·         Area della Liturgia: La nostra parrocchia gode della presenza di un Diacono, di un Accolito e di un Lettore istituiti ministerialmente. Le attività liturgiche Pro Populo Dei saranno coordinate da un Gruppo Liturgico. Riprendono la formazione del Gruppo dei Lettori, la formazione al canto liturgico con il Coro Attilio Manfredi. Fanno parte di quest’Area anche il gruppo dei Ministranti, il Gruppo di Adorazione Pregate Pregate Pregate.

·         Area della Carità: La vita di Carità è vissuta mediante il servizio della Caritas parrocchiale Una Mano Amica che cura anche la distribuzione degli alimenti del Banco delle Opere, i Ministri straordinari della Comunione che curano in particolare gli ammalati non autonomi,  la Mensa San Giuseppe che opererà in stretta sinergia con il Centro di Aggregazione Sociale Mons. Didona, sono in quest’area anche il  Gruppo di Pulizie della Chiesa con il suo servizio prezioso e nascosto.

     Non tutto è trascritto in modo puntuale ed esaustivo, ma serve come pro memoria per prepararci agli incontri progettuali che vivremo insieme. Comunico anche che hanno dato la loro disponibilità a sostenere nei diversi ambiti della parrocchia il servizio: Russo Carmela, Minervini Ilaria, Barbara Pelli e Antonella Ciatto che ringrazio già adesso per la loro disponibilità.  Nelle lettere precedenti ho avuto modo di comunicare altre riflessioni inerenti la vita della parrocchia nella novità della sua nuova conformazione, se trovate il tempo cercate di approfondire meglio ed elaborare le vostre riflessioni su questi temi. Il Sinodo chiede di ascoltarci ed è quello che faremo per riprendere il cammino di comunità.

    Vi auguro ogni bene nel Signore, che la Vergine Santa si accompagni alla vostra vita, donandovi esperienze autentiche di fraternità e di amore. Con la pandemia, il clima generalizzato di instabilità internazionale, la fragilità economica, i figli che crescono e partono, tanti fratelli e sorelle che il Signore ha chiamato a se, tante cose sono cambiate nella nostra vita e nella vita di comunità.

Vogliamo affidare tutto alla protezione di San Giuseppe, il custode di Gesù bambino deve prendere a cuore le nostre famiglie e deve sostenerci nelle difficoltà. Siano giorni di festa, nei quali la signoria spirituale della Vergine Santa apra i vostri cuori alla preghiera e alla lode, ma soprattutto doni a tutti voi di vivere la gioia della comunione familiare.

 

Scalea 14 agosto 2022

                                                                                                                            Il Parroco

                                                                                                                                           Mons. Cono ARAUGIO

 

RIFLESSIONE PROGRAMMATICA ESTATE 2022

                           

Gesù disse loro: Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'.  (Mc 6,30-34) 

     Carissimi, questa volontà del Signore per i suoi discepoli è rivolta anche a noi,  la stessa volontà di ricerca e di riflessione deve caratterizzare questa fase della vita di comunità. La vita E' meno intensa dal punto di vista della pastorale ordinaria, ma è ugualmente intensa in riferimento all'accoglienza dei tanti fratelli e sorelle che il Signore ci pone accanto, a noi viene chiesto di accoglierli in ordine alla testimonianza della fede, alla vita di preghiera, alla vita di carità.

     Nello stesso tempo vi incoraggio a riflettere, nei tempi che gli impegni familiari vi lasciano, alla vita di comunità. Come ripartire, il primo impegno che vi chiedo è pregare perché il Signore si accompagni e sostenga i nostri sforzi.

     Vi chiedo anche di non trascurare la partecipazione alla vita liturgica della comunità, di rendervi disponibili alle esigenze caritative della parrocchia e di non trascurare i rapporti di fraternità, ritengo sia questo il valore principale sul quale riflettere e pregare. E' importante crescere nella comunione con tutti, per come il Signore ha pregato e ci chiede.

     Due anni di pandemia hanno colpito tutti, non tanto e solo in ordine alle conseguenze sulla salute, ma soprattutto nelle relazioni di comunione, nella vita di fraternità. Di questo non se ne parla molto, ma è evidente a tutti che le conseguenze maggiori del modo in cui abbiamo vissuto questi anni riguardano i valori basilari della vita cristiana che sono la ricerca dell’altro, lo stare insieme, la vita di comunione.

Anche come Chiesa, abbiamo dovuto incoraggiare il distanziamento, evitare i gesti di affetto, non creare ed evitare i luoghi di assembramento e via a seguire.

Quali conseguenze ha determinato nella mente e nel cuore dei fedeli questa insistenza, come rimuoverla incoraggiando la partecipazione, la gioia della vita comune. Non è una attenzione da trascurare.

 

     L’altro rischio da combattere è il perdere di vista la vita di comunità, poiché sostanzialmente, in questi due anni, hanno operato soprattutto le aggregazioni ecclesiale, si può codificare il pensiero di poter continuare in questo modo.

Che dire della Chiesa in uscita? Dell’evangelizzazione dei lontani? Per non parlare dell’accoglienza dei tanti immigrati e profughi che da ogni parte sono ormai stabilmente presenti a Scalea.

    Vi incoraggio a leggere tutto questo come parte delle vostre preoccupazioni, insieme ai tanti problemi che sollecitano le vostre giornate in famiglia, la vostra attenzione affettiva, le nuove mete che coinvolgono i vostri figli, il lavoro per sostenere l’economia domestica e ancora tanto altro. Il Signore affida a tutti la gioia di riprendere la vita di comunità, con una particolare attenzione verso coloro che corrono il rischio di essersi abituati a stare bene  anche non partecipando alla vita parrocchiale.

     Per la ripresa progettuale della vita pastorale ci rivedremo nell'ultima settimana di agosto,  per tempo vi comunicherò le date degli appuntamenti, prima con il Consiglio pastorale,  insieme  concorderemo nel mese di settembre una giornata  insieme con i vari organismi pastorali. Ritengo che di questo avvertiamo tutti l'esigenza, per ripartire in modo corale come testimonianza della vita di comunione, che il Signore ci dona. La Vergine del Monte Carmelo della quale abbiamo celebrato la signoria sulla nostra città, possa rischiare e sostenere sempre in modo nuovo il cammino per l’incontro con il suo figlio Gesù.

Scalea 19 luglio 2022

                                                                                                    Il Parroco

                                                                                                                            Mons. Cono ARAUGIO

 

Verbale del Consiglio Pastorale n. 1 2022

Domenica 9 gennaio 2022 con inizio alle ore 18:00, sotto invito del parroco Mons. Cono Araugio, è stato convocato il Consiglio Pastorale, non per un appuntamento programmatico, come egli stesso ha sottolineato nella lettera d’invito, ma per un aiuto vicendevole a leggere la comunità parrocchiale per come ciascun componente del CPP la vede dalla sua esperienza di vita Cristiana. Erano presenti Mons. Cono A., don Francesco C., Rita O., Franco F., Pina De F., Ennio B., Salvatore A., Anna M., Tonina T., Irma De G., Giulio V., Adalgisa V., Maria L., Bruno P., Michele L. Dopo la preghiera sinodale, il parroco ha lasciato la parola ad ogni componente presente in cui è emerso:

- La comunità in questo periodo la vedo slegata e con poca armonia. Ci sono dei momenti in cui si è insieme, ma maggiormente si è staccati e di conseguenza non si ha un senso di comunità. Gesù ci unisce indipendentemente dal gruppo a cui apparteniamo e dal cammino che facciamo e allora dovremmo essere più uniti e incoraggiarci l’uno con l’altro.

-La forza di una comunità si vede maggiormente nei momenti in cui ci incontriamo. La mia grande forza è la preghiera che mi aiuta di più a partecipare anche quando gli altri mi incoraggiano e mi invogliano a fermarmi. Tutti noi che frequentiamo di più dobbiamo sempre cercare di dare la sicurezza agli altri un po' più restii, facendo vedere che facciamo tutto a norma, mantenendo le distanze dovute e indossando sempre le mascherine. In questo modo si spera si invoglino di più a frequentare sapendo che non c’è pericolo di contagio. Affidarci al Signore affinché ci dia sempre di più la forza per continuare.

-Io ho molta fede nel Signore, so che lui mi guida e metto da parte le paure.

-Faccio sempre riferimento alla Parola e cerco di mettere in pratica ciò che mi suggerisce. Quando non riesco ad incontrarmi con le persone cerco di dedicare loro del tempo anche telefonicamente ed essere di aiuto anche moralmente. In questo periodo ho più tempo per le persone e per ascoltarle. Tra di noi dobbiamo aiutarci, incoraggiarci e superare il momento difficile che stiamo vivendo attraverso la preghiera e l’amore vicendevole. Ciò che mi ha reso felice nell’ultimo periodo è la solidarietà e l’unione dei vari gruppi nell’ essere vicini a chi sta vivendo momenti particolari e difficili della propria vita.  

-Ho voluto riprendere le attività in parrocchia cercando di partecipare alla vita di comunità e non mancare mai, mettendo da parte le mie paure e incoraggiando gli altri a non averne.

-Ciò che mi sta aiutando è la preghiera ed il silenzio. Ringrazio il Signore perché mi da tanta serenità sia con la famiglia che con tutti gli altri. La pandemia c’è, ma con le dovute attenzioni si riesce a vivere anche la vita di comunità. Io personalmente non ho paura e faccio nel mio piccolo ciò che mi viene richiesto.

-Ritengo che ci siamo troppo concentrati sul covid distogliendo l’attenzione su tante altre problematiche che purtroppo non sono sparite. Tante volte il covid è una scusa a non partecipare, ma non è il motivo reale. La mia partecipazione è un po' ridotta in confronto a prima, ma c’è.

-È sicuramente un momento difficile, ma il covid è diventata la scusa per tralasciare tante cose che forse già prima si facevano con fatica. Forse è il momento di capire se ciò che facevamo era una routine o se ci teniamo veramente e siamo intenzionati a riprendere con tutte le attenzioni dovute, nonostante ci sentiamo soffocati dalla situazione. Se siamo sempre negativi, continueremo a vivere la negatività, ma se pensiamo in positivo riusciremo a vivere più sereni e responsabili.

-La situazione non è semplice e non è bella, ma è cambiata in confronto allo scorso anno. Ora grazie ai vaccini non vivo più i drammi precedenti, di conseguenza, la mia paura sono riuscita a metterla da parte. Sono propensa a riprendere le attività, a muovermi e ad uscire con le dovute precauzioni e attenzioni. Personalmente ho incrementato la mia partecipazione alla vita di comunità rendendomi disponibile anche in settori in cui prima non lo ero. Dispiace molto vedere la non partecipazione alle celebrazioni festive, tante cose non si possono fare è vero, ma partecipare ad una messa è possibile e sicura e con la mia testimonianza e partecipazione cerco di dare fiducia e tranquillità.

- Pur avendo paura partecipo sempre, nonostante tanta gente mi dice di non andare e restare a casa. Il Signore mi ha già aiutato una volta, di conseguenza, ho molta fiducia in lui e continuo con la mia vita di fede. Ciò che mi manca è la visita agli ammalati, ma la partecipazione alla vita di comunità non la faccio mancare, anche perché mi aiuta a capire il senso della mia vita.

-La mia esperienza più diretta in parrocchia l’ho vissuta in tempi di pandemia, coinvolgendomi in settori in cui c’era più necessità. Rispettando le dovute precauzioni, la parrocchia è sicura e non vedo motivo per cui non dovrei partecipare. Spero che il Signore mi darà la forza di continuare e di fare sempre meglio e spero di essere sempre altruista e solidale con il prossimo così come deve essere un vero cristiano.

-Ho iniziato da un anno il mio volontariato in parrocchia, ma sto partecipando di meno alla messa. Avrei voluto partecipare ad una formazione biblica serale, ma a causa della pandemia non è stato possibile. C’è tanta paura, ma ho scelto di mettermi a disposizione della parrocchia perché la ritengo importante.

Dopo aver ascoltato ogni componente presente si è passati ad analizzare gli altri punti dell’ordine del giorno. Per quanto riguarda gli incontri con le famiglie sul mese della pace, le date restano per come programmate senza coinvolgere le attività con i ragazzi. Si farà solo l’incontro per coinvolgere i genitori sul tema del mese della pace. Gli incontri settimanali di catechesi restano per come sono e se i ragazzi non ci sono il team dei catechisti ne approfitta per confrontarsi e crescere nella comunione tra loro. Il catechista è colui che cresce nel protagonismo di evangelizzazione della parrocchia ed è importante che tra i catechisti ci sia comunione e ci si conosce.

Per quanto riguarda la quaresima si è ipotizzato di organizzare le Via Crucis nei quartieri chiedendo ai vari gruppi di adulti di animarne una ogni venerdì. Senza invitare nessuno e senza spostarsi, semplicemente scegliere una zona spaziosa dove poter stare in cerchio, distanziati e pregare un po’per vivere la quaresima.

Ha preso poi la parola don Francesco dicendo che la serenità ci deve essere sempre per poter affrontare la giornata e gli altri. Sia lui che don Cono sono a completa disposizione per una direzione spirituale o per un qualsiasi problema o dubbio. Quando ci sono delle difficoltà, la preghiera è sempre alla base di tutto, ma anche una parola di conforto e un confronto tante volte può essere di aiuto. Per quanto riguarda la quaresima invece ha esposto dei dubbi in merito e preferisce aspettare qualche altra settimana per pensare bene a come organizzarla.

 

Si è passati poi ad analizzare il bilancio del 2021. Rispetto agli anni precedenti l’economia della parrocchia è scesa di tanto. Si avverte la mancanza delle offerte per la poca partecipazione alla messa domenicale e soprattutto la mancanza delle offerte nel candeliere esposto in chiesa alla voce Caritas dove negli ultimi mesi ci sono state zero offerte. Sembra strano, ma è come se i poveri non dovessero mangiare più. le uscite maggiori riguardano la mensa.

L’incontro è terminato con una preghiera finale alle ore 19:30 circa.  

Invito per il Consiglio Pastorale Parrocchiale

     Carissimi, il Signore ci chiede di vivere ancora insieme il cammino della fede, come tutti sapete il Vescovo ha protratto il mio impegno ministeriale nella nostra parrocchia, sempre se il Signore concede, fino alla scadenza canonica del mio ministero sacerdotale 29 agosto 2028 (i miei 75 anni). E' per me motivo di intensa preghiera, di tanti pensieri e anche di preoccupazione sia per la complessità della vita comunitaria, sia per le energie necessarie per continuare a operare senza rallentare i tanti e diversificati impegni, che grazie alla vostra generosa disponibilità, ci è donato di portare avanti per il bene delle anime.

     Perciò Domenica 9 gennaio 2022 con inizio alle ore 18:00 vi invito a partecipare all'incontro del CPP, stiamo vivendo ancora una volta una fase di insicurezza sia nella vita sociale che in quella parrocchiale, per cui avverto l'esigenza di incontrarci, per pregare insieme,  per leggerci degli obbiettivi delle attività, che comunque vi sforzate di potare avanti per come ci è consentito dalle norme vigenti. Dobbiamo continuare a camminare come comunità sinodale, nella comunione, nel confronto, nell'impegno di evangelizzazione nella certezza che la fede in Gesù Cristo è la radice ineludibile di ogni relazione spirituale e sociale.

     Il Consiglio pastorale che vivremo Domenica sera, non vuole essere un appuntamento programmatico, ma una aiuto vicendevole a leggere la comunità parrocchiale per come ciascun componente del CPP la vede dalla sua esperienza di vita Cristiana. Io, dopo la preghiera sinodale, resterò in ascolto per come avevo comunicato nell’ultimo CPP, per comprendere come voi vedete e vivete la prospettiva di vita Cristiana del vostro impegno e della comunità. Come sempre vi ringrazio e vi chiedo di essere forti nella preghiera e in comunione di intenti per il bene delle anime. A questo consiglio invito anche i catechisti, per avere un quadro più ampio della realtà comunitaria. Coraggio e guardiamo avanti con gioia.

     Siamo incoraggiati a fare tutto con grande prudenza, rispettando il distanziamento e l'igienizzazione degli ambienti. Grazie al vostro impegno, tutto procede per come il Signore ci dona di vivere e la partecipazione agli appuntamenti pastorali è abbastanza positiva. Quello che più preoccupa è la non partecipazione alla vita liturgica della festa, per come ritengo vi siate resi conto anche voi, è quasi nulla per quanto concerne i ragazzi e i giovani, ma adesso la non partecipazione coinvolge in modo stabile anche gli adulti. 

     Le motivazioni possono essere anche legate alla pandemia che rende tutto più incerto e timorosi nelle relazioni, ma come guida delle anime è nostro dovere preoccuparci anche per le conseguenze più stabili che possono determinarsi: non sentire la comunità vicina nei propri problemi di malattia, di solitudine, di assistenza; non alimentare la fede con la preghiera; non avvertire l'esigenza di essere parte di una comunità;  non coinvolgersi e sostenere la vita della comunità con la propria presenza e il proprio impegno.

     Affidiamo ogni nostra preoccupazione alla Vergine Santa del Monte Carmelo, è la nostra celeste Patrona, lei deve donarci serenità e pace e deve sostenere e incoraggiare con la sua intercessione il nostro impegno pastorale.

O. d. G.

 Pregare con il messaggio del Santo Padre per il mese della pace;

Programma per gli incontri con le famiglie dell'Iniziazione Cristiana;

Come vivere la Quaresima

presentare il CPP il Bilancio 2021.

 

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale n. 3 2021

Domenica 5 settembre c.a. , alle ore 17:00, è stato convocato, dal parroco presidente, Mons. Cono Araugio, il C. P. P. . Esso si è riunito nel rispetto delle normative governative vigenti e delle raccomandazioni della Chiesa in riferimento all’uso delle mascherine e al distanziamento.

     Dopo l’accoglienza dei membri da parte del parroco-presidente Mons. Cono Araugio e del vice parroco Don Francesco Castelluzzo, l’incontro si è aperto con la preghiera composta da Santa  Teresa di Calcutta dal titolo “Donaci, Signore, un cuore nuovo!” sia perché ricorre liturgicamente la sua memoria e sia perché il 5 settembre coincide con la giornata mondiale della povertà. Il pensiero spirituale di Don Cono è stato centrato sulla figura di Madre Teresa e nello spezzare il significato di ogni singolo versetto della preghiera che la santa, fondatrice delle suore missionarie della Carità, ha voluto trasmettere ad ogni persona.

     Al termine del pensiero spirituale, il parroco-presidente ha esortato i membri del consiglio ad “Aprirsi” come Consiglio Pastorale partendo dalle categorie sociali e psicologiche che abitano la nostra realtà parrocchiale gettando lo sguardo sui  fratelli immigrati non a posto con i documenti e quindi che vivono la loro permanenza in maniera irregolare quindi a non vivere in modo distratto ma a porsi in loro ascolto, con rispetto e carità. Il valore che deve emergere, tra i membri del Consiglio, deve essere quello dell’amore vicendevole, questo in riferimento anche, alla messaggistica sui gruppi whatsapp.

     Il CPP, espressione del governo della parrocchia, deve poter tirar fuori le comunicazioni che derivano dalla missione che gli appartiene costruendo la Comunità con atteggiamento innovativo per evitare l’apatia. L’altro aspetto trattato da Mons. Cono riguarda il ripartire, riprogrammandosi e operando con la massima prudenza come raccomandato da Mons. Vescovo, Sua Ecc. Mons. Leonardo Bonanno. Conseguentemente, quest’anno, non si potranno avere momenti assembleari: non si potranno visitare quartieri, far visita agli ammalati, visitare famiglie ma privilegiare la gioia nel cercarsi tra di noi, ascoltandoci, relazioniamoci come comunità cristiana che cresce nell’amore.

     Di conseguenza, occorre incontrarsi come gruppi: adorazione eucaristica per i ministri straordinari della Comunione, programmazione per l’AC, iniziare il percorso come Oratorio, nuova composizione dei gruppi della Catechesi (tutti i giorni saranno impegnati per la catechesi per evitare affollamento e interruzioni). Le altre comunicazioni che il parroco offre riguardano l’apertura della Mensa Caritas a fine settembre per assicurare alle famiglie bisognose un pasto caldo, inoltre, si sta pensando di aprire un servizio diurno di accoglienza per tanti fratelli soli che desiderano essere ascoltati e/o trascorrere momenti ricreativi in un luogo sano come la parrocchia e che sarà affidato alle cure del diacono permanente Eugenio Ielpa.

     In obbedienza a quella che è la volontà del Santo Padre, papa Francesco, la nostra parrocchia intende continuare ad aprirsi alle tante marginalità che si accompagnano alla nostra vita di Comunità, partendo dal basso, prestando ascolto a chiunque desidera esprimere le proprie emozioni, paure, preoccupazioni, ansie, dedicarsi alle relazioni nella diversità dei carismi. In ultimo, la referente parrocchiale dei Focolarini, Tiziana Vinci comunica che il 29 e il 30 ottobre ci sarà il convegno con la presenza del dott. Aceti.  Prima di dichiarare chiuso, l’incontro, mons. Cono Araugio, ha esortato i membri a prepararsi per il prossimo Consiglio pastorale durante il quale, la parola sarà data ai membri che lo compongono, su quella che è la carta d’intenti del Cammino Sinodale per eventuali iniziative.

L’incontro si conclude alle ore 18:00 con la preghiera insegnataci da Gesù, il Padre Nostro e la benedizione da parte di Don Cono.

Il Parroco-Presidente

 La segretaria                                                                                                                                                                                                                                           Mons. Cono Araugio

Tiziana Ciancio

 INVITO CONSIGLIO PASTORALE 5 SETTEMBRE

Scalea,  3 settembre 2021

OGGETTO: Consiglio Pastorale del 5 settembre c.a. alle ore 17:00

     Carissimi, vi incoraggio a partecipare al Consiglio Pastorale Parrocchiale che terremo, nel Salone parrocchiale, Domenica 5 settembre con inizio alle ore 17:00.

     Pur non avendo mai interrotto totalmente le attività pastorali, e di questo vi ringrazio e dovete ricevere pace dal Signore, dobbiamo incontrarci per ripianificare le attività formative avendo a cuore il progetto della Chiesa Italiana orientato alla Sinodalità, del quale vi allego le linee programmatiche.

     Sarà come sempre occasione di fraternità e di confronto, tutti avvertiamo la precarietà del futuro, di conseguenza dovremo ancora una volta sposare gli atteggiamenti della prudenza e della perseveranza. Affidiamo ogni cosa alla Vergine SS. Del Lauro patrona dei naviganti perché ci indichi la rotta da percorrere e la meta verso la quale orientare gli impegni.

     Chi può cerchi di leggere prima il documento guida allegato, ancora grazie a tutti per il vostro instancabile impegno, e a presto

 

Il Parroco

Sac. Cono ARAUGIO

 

Il Vicario Parrocchiale

Sac. Don Francesco Maria CASTELLUZZO

 

 

 

 

 

 

PISTA DI LAVORO PER IL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

 

Carta d’intenti del Cammino Sinodale

     L’incontro della Presidenza della CEI con papa Francesco lo scorso 27 febbraio ha fatto maturare la scelta di avviare il Cammino sinodale delle Chiese in Italia. La decisione s’è arricchita con il passaggio e i contributi del Consiglio permanente del 22-24 marzo 2021. Con la presente Assemblea generale dei vescovi (24-27 maggio 2021) s’intende quindi dare inizio al «Cammino sinodale». Il percorso non può essere precostituito per due ragioni: la prima, perché la pandemia insegna che basta poco per far saltare certezze consolidate o accelerare fenomeni in atto su cui poco si è riflettuto in passato; la seconda, perché la dinamica del processo sinodale richiede che il cammino si costruisca e cresca facendo tesoro dell’ascolto, della ricerca e delle proposte che emergono lungo il percorso. In tal modo si attiva il ritmo della comunione e lo stile della sinodalità che ne è lo strumento.

1. Il «Cammino sinodale» perché?

     È prevedibile che i motivi di fondo che stanno alla base della scelta sinodale possano essere messi a fuoco e ricevere un arricchimento lungo il «Cammino sinodale». Li tratteggiamo brevemente.

a) Nel travaglio del tempo presente

     La pandemia sta mettendo in ginocchio le comunità cristiane, diocesane e parrocchiali. Con profezia e parresia occorre mettersi in ascolto della vita personale e comunitaria per intercettare nuove domande e tentare nuovi linguaggi, tenendo conto della difformità dei vari territori che compongono il paese. Si prospetta uno scenario multiforme (aiuta qui l’immagine del poliedro, cf. Evangelii gaudium, n. 236), in cui stimolare e accompagnare la rigenerazione, rafforzando quanto di buono e di bello si è già fatto negli ultimi anni, riaccendendo la passione pastorale, prendendo sul serio l’invito a rinnovare l’agire ecclesiale attraverso un costante discernimento comunitario. Una lettura cristiana del tempo presente potrà raccogliere i segni di rinnovamento per il dopo-pandemia. A questo proposito, nel novembre 2020 il Consiglio episcopale permanente affermava: «Ci sembra di intravedere, nonostante le immani difficoltà che ci troviamo ad affrontare, la dimostrazione che stiamo vivendo un tempo di possibile rinascita sociale. È questo il migliore cattolicesimo italiano, radicato nella fede biblica e proiettato verso le periferie esistenziali, che certo non mancherà di chinarsi verso chi è nel bisogno, in unione con uomini e donne che vivono la solidarietà e la dedizione agli altri qualunque sia la loro appartenenza religiosa. (…) È sulla concreta carità verso chi è affamato, assetato, forestiero, nudo, malato, carcerato che tutti infatti verremo giudicati, come ci ricorda il Vangelo (cf. Mt 25,31-46)» (Regno-doc. 21,2020,648).

     La Chiesa è chiamata nel tempo della rinascita a coltivare un ascolto, un’immaginazione e una pratica in vista di un’Agenda di «temi di ricerca» che si lascia fecondare dall’annuncio evangelico e da quanto stiamo imparando dalla pandemia. Piuttosto che cercare affannosamente soluzioni immediate, sarà importante indicare i «punti cruciali» dell’azione pastorale per il prossimo futuro, facendo tesoro di quanto abbiamo imparato nel travaglio del tempo presente: l’abbondante semina della Parola anche attraverso canali di ascolto rinnovati; la proposta della lectio e della meditazione personale quale nutrimento per la vita spirituale; la formazione della coscienza; il ricupero dell’aspetto escatologico della fede cristiana nell’aldilà e nella speranza oltre la morte; la complementarità di celebrazioni sacramentali nelle comunità e di forme rituali vissute nello spazio familiare; la catechesi proposta con modalità e luoghi che superino il modello scolastico; l’azione educativa verso ragazzi, adolescenti e giovani adatta ad accompagnare nei passaggi della vita; la necessità di un’alleanza familiare per correggere il regime di appartamento e aprirlo alla scuola e alla comunità; l’urgenza di una nuova stagione di solidarietà e carità, per venire incontro all’aumento prevedibile e drammatico delle povertà materiali e della solitudine spirituale; la forza dell’impegno civile attraverso i corpi intermedi della società che è stato il collante nel momento della crisi; e, non da ultimo, la pratica di una cittadinanza e di un servizio politico all’altezza della ripresa auspicata.

b) La prospettiva sintetica del cammino

     Possiamo ora formulare in positivo la questione essenziale con la seguente domanda: «Che cosa comporta intraprendere un “Cammino sinodale” per il prossimo quinquennio della Chiesa?». L’incoraggiamento di papa Francesco richiede di dare risposta sollecita e coraggiosa. Per fare questo occorre riprendere in mano Evangelii gaudium alla lente d’ingrandimento del Discorso di Firenze, per poter dare avvio al Cammino, facendo tesoro delle esperienze che in Italia già diverse Chiese locali hanno fatto in questi ultimi cinque anni. Il ricco materiale già disponibile aiuterà la riflessione perché non sia una partenza da zero.

     Su questo sfondo è possibile intravedere la prospettiva sintetica del Cammino. Forse possiamo formularla così: l’itinerario del «Cammino sinodale» comporta la necessità di passare dal modello pastorale in cui le Chiese in Italia erano chiamate a recepire gli Orientamenti CEI a un modello pastorale che introduce un percorso sinodale, con cui la Chiesa italiana si mette in ascolto e in ricerca per individuare proposte e azioni pastorali comuni. Ci è chiesto di passare da un modo di procedere deduttivo e applicativo a un metodo di ricerca e di sperimentazione che costruisce l’agire pastorale a partire dal basso e in ascolto dei territori.

     Finora gli Orientamenti CEI (per il decennio) erano approvati dall’Assemblea generale e proposti alle diocesi che li recepivano attraverso iniziative, percorsi e azioni pastorali. Spesso hanno attuato anche percorsi e proposte assai stimolanti ed efficaci. La prospettiva del «Cammino sinodale», che emerge per il prossimo quinquennio, dovrebbe sviluppare insieme riflessione e pratica pastorale: ascolto, ricerca e proposte dal basso (e dalla periferia) convergeranno in un momento unitario per poi tornare ad arricchire la vita delle diocesi e delle comunità ecclesiali. «Ascolto», «ricerca» e «proposta»: questi sono i tre momenti perché la lettura della situazione attuale e l’immaginazione del futuro possa smuovere il corpo ecclesiale e la sua presenza nella società. È il vivo desiderio che ci ha trasmesso papa Francesco, per ripensare il presente e il futuro della fede e della Chiesa in Italia: la prospettiva teologica e spirituale di Evangelii gaudium e del Discorso di Firenze predispone la trama dei «contenuti» essenziali del percorso.

     S’intravede la promessa di un percorso circolare: il processo sinodale propone una conversione pastorale già per il modo con cui viene elaborato e vissuto nelle parrocchie, nelle diocesi e nelle realtà ecclesiali e sociali. Le Chiese che sono in Italia ne potranno uscire arricchite nella misura in cui i variegati soggetti ecclesiali del paese si lasceranno coinvolgere. Forse emergeranno anche istanze di rinnovamento o di riforma delle strutture che dovranno essere tenute in debito conto, per snellire la macchina degli uffici e dei servizi pastorali, sia al centro sia alla periferia.

2. Il «Cammino sinodale» come?

     La scommessa del «Cammino sinodale» chiama anzitutto la Chiesa al risveglio della sua coscienza missionaria. Merita ricordare la parola profetica che il card. Montini pronunciava alla vigilia del Concilio: «Il Concilio è una straordinaria occasione e uno stimolo potente per aumentare in tutta la cattolicità il “senso della Chiesa”. Sembra pronunciata per questa circostanza la memorabile parola di Romano Guardini: “Si è iniziato un processo di incalcolabile importanza: il risveglio della Chiesa nelle anime”» (Discorso su «Il Concilio ecumenico nella vita della Chiesa», 25.3.1962). Ciò che il futuro Paolo VI diceva del Concilio vale, in modo analogo, per ogni ripresa di iniziativa delle Chiese in Italia. Il «Cammino sinodale», perciò, ha bisogno di condividere uno stile ecclesiale, un metodo sinodale e alcuni strumenti di lavoro.

     Lo stile ecclesiale rappresenta la sfida decisiva: esso dovrà essere attento al primato delle persone sulle strutture, alla promozione dell’incontro e del confronto tra le generazioni, alla corresponsabilità di tutti i soggetti, alla valorizzazione delle realtà esistenti, al coraggio di «osare con libertà», alla capacità di tagliare i rami secchi, incidendo su ciò che serve realmente o va integrato/ accorpato. Tutti saremo chiamati a risvegliare quel sensus Ecclesiae, che lo stile sinodale è chiamato a far crescere.

     Il metodo sinodale dovrà favorire alcune azioni pastorali, che si potranno scandire nei tre momenti di «ascolto», «ricerca», «proposta» e che dovranno attuarsi in una logica di collaborazione e condivisione. I momenti sono tra loro circolari e indicano un metodo che s’impegna ad «ascoltare» la situazione, attraverso un’attenta verifica del presente, vuole «cercare» quali linee di impegno evangelico sono immaginabili e praticabili, intende «proporre» scelte concrete che ciascuna Chiesa locale può recepire per il suo cammino ecclesiale. Ascolto e concretezza sono le due istanze a cui ci ha richiamato insistentemente papa Francesco.

     Gli strumenti di lavoro (ad esempio un’Agenda di «temi di ricerca», Instrumentum laboris, Schede per l’ascolto e la verifica, Piattaforma digitale per il confronto e la comunicazione) avranno il compito di indicare prospettive comuni su cui orientare l’ascolto dal basso. È importante che gli strumenti favoriscano l’espressione della multiformità dei territori e il confronto fraterno e costruttivo. La Segreteria generale della CEI con i suoi uffici accompagnerà il percorso e sarà essa stessa luogo di sintesi di quanto giungerà dalle Chiese locali.

     L’elaborazione della mappa dei contenuti è affidata al momento preparatorio del cammino, che potrà assumere anche buona parte della riflessione, già preparata per gli Orientamenti CEI, attorno a tre aspetti: Vangelo, fraternità, mondo. Nel rapporto tra Vangelo e mondo, mediato dalla fraternità ecclesiale, sono emerse, a titolo esemplificativo, alcune attenzioni pastorali (la «forma di Chiesa» per il futuro prossimo; l’eucaristia domenicale al centro della vita ecclesiale; l’accompagnamento delle famiglie; la presenza dei giovani nel cuore della Chiesa; l’attenzione verso i poveri) e alcuni campi d’impegno sociale e culturale (cattolicesimo popolare, cultura, cittadinanza, casa comune) che possono diventare luoghi su cui attivare la ricerca e far convergere le proposte.

3. Il «Cammino sinodale» quando?

     Per dare avvio al «Cammino sinodale» sembra necessario prevedere due aspetti: la scansione dei tempi lungo il quinquennio e la previsione dei primi passi del cammino.

     La scansione dei tempi. Il cammino avrà un arco temporale che va dal 2021 al 2025 e sarà scandito da alcune tappe che condurranno all’Anno giubilare del 2025. Il calendario con le diverse tappe è prevedibilmente soggetto a una certa flessibilità.

     – Avvio del processo sinodale (2021, in sintonia con l’avvio della preparazione del Sinodo universale);

     – Prima tappa: dal basso verso l’alto (2022): coinvolgimento del popolo di Dio con momenti di ascolto, ricerca e proposta nelle diocesi, nelle parrocchie e nelle realtà ecclesiali.

     – Seconda tappa: dalla periferia al centro (2023): momento unitario di raccolta, dialogo e confronto con tutte le anime del cattolicesimo italiano.

     – Terza tappa: dall’alto verso il basso (2024): sintesi delle istanze emerse e consegna, a livello regionale e diocesano, delle prospettive di azione pastorale con relativa verifica.

     – Giubileo del 2025: verifica a livello nazionale per fare il punto del cammino compiuto.

    

Queste note rappresentano la Carta d’intenti su cui convergere per iniziare il «Cammino sinodale». L’Assemblea generale dei vescovi ha approvato (27 maggio 2021) il percorso indicato in questo testo, perché il «cammino» prenda avvio con libertà, scioltezza e condivisione.

 

La Segreteria generale del Sinodo dei vescovi il 21 maggio 2021 ha annunciato la XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi per l’ottobre 2023, dal titolo: «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione». Il percorso proposto dalla Segreteria generale è armonizzabile con il «Cammino sinodale» delle Chiese in Italia, perché il cammino che approda al Sinodo universale dei vescovi disegna un percorso di ricerca e confronto sulla «sinodalità».

 

Questo percorso può diventare il primo momento del «Cammino sinodale» italiano, il quale ha però l’orizzonte più vasto dell’annuncio del Vangelo in un tempo di rinascita. Per questo la Presidenza della CEI si premurerà d’indicare una proposta per i tempi e i momenti del «Cammino sinodale», perché si sintonizzi su quello della Chiesa universale.

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale - n.2 2021

Domenica 27 giugno c.a. , alle ore16:00, è stato convocato, dal parroco presidente, Mons. Cono Araugio, il C. P. P. . Esso si è riunito nel rispetto delle normative governative vigenti e delle raccomandazioni della Chiesa in riferimento all’uso delle mascherine e al distanziamento.

L’incontro è stato diviso in due momenti: un primo momento, i membri del C.P.P., si sono ritrovati nella Casa del Signore accanto al simulacro di San Giuseppe Lavoratore, in quanto anno del Signore a Lui dedicato, per la preghiera, guidata dal vice - parroco, Don Francesco Maria Castelluzzo e il pensiero spirituale da parte di Mons. Cono Araugio.  Il secondo momento è stato vissuto all’aperto, nel cortile della parrocchia, durante il quale, i responsabili delle diverse aggregazioni parrocchiali hanno relazionato su come è stato vissuto questo anno pastorale.

Nell’esprimere il pensiero spirituale, don Cono ha esortato i membri del Consiglio a leggersi come il “noi”, nel senso comunitario del termine, che è fatto di un “io” che si cerca, seguendo l’esempio di San Giuseppe che ha orientato il suo “io” al “noi” che ha deciso nella preghiera, nel silenzio di accogliere Gesù come suo Figlio e Maria come sua sposa. Come san Giuseppe per la Sacra Famiglia, anche noi dobbiamo leggerci come un “noi” donando per come il Signore chiede e sostiene la propria vita per vitalizzare cristianamente la Comunità. Nel concludere il pensiero spirituale, il parroco presidente ha, ancora una volta, esortato i presenti a guardare al Santo Patrono cercando di imitarne, per quanto possibile, le virtù come la discrezione che esige l’attenzione all’altro; l’umiltà nel percepire l’altro più importante di me; il silenzio che ha abitato la vita di San Giuseppe e che deve abitare la vita di ognuno; la fedeltà come disponibilità a compiere in modo lineare quanto ci è affidato. Mons. Cono Araugio ha, poi, aggiunto che è stato un anno non tanto difficile, per come va ripentendosi da più parti, ma diverso e che si va ad aprire un altro anno pastorale “diverso” in cui occorre cercarci per come il Signore ci chiede. In questa dedizione siamo incoraggiati dal volto degli Angeli Custodi, che ci accompagnano con la loro amicizia, i cui volti a noi familiari li troviamo come cuore del nostro luogo di culto. Questo primo momento si è concluso con la preghiera per l’Anno Giubilare in onore a San Giuseppe e ringraziando il Signore per il prezioso lavoro di sensibilizzazione e di preghiera guidato dal vicario parrocchiale, Don Francesco Maria Castelluzzo. Terminato l’intenso momento di preghiera, i membri del Consiglio, si sono spostati nel cortile della chiesa parrocchiale per condividere quanto vissuto durante quest’anno pastorale.

Prima di passare la parola ai responsabili associativi per il giro di esperienze, Mons. Cono ha presentato ai membri la nuova composizione della parrocchia e le zone pastorali alla luce del decreto di riformulazione del territorio di Scalea, spiegando che, con la nascita della parrocchia della SS. Ma Trinità, è stato necessario rivedere i confini tra le due parrocchie e conseguentemente stabilire le priorità pastorali da attivare per l’evangelizzazione della Comunità parrocchiale. La parrocchia conta attualmente 2.600 abitanti, ed è popolata da molti nuclei familiari extracomunitari, le zone pastorali rimangono e sono: San Giuseppe, Arenile, Madonnina e Calvario.

Precisato quanto sopra, Don Cono ha dato spazio per la condivisione delle diverse esperienze vissute in questo anno pastorale iniziando dall’ Azione Cattolica, hanno fatto poi seguito la responsabile dell’AGESCI, dell’Oratorio ANSPI e in esso inseriti i responsabili dei team Le Piccole Orme, Sorgenti di Gioia, Angeli in Festa e Talent Art, e dei Popoffini. A seguire il Movimento dei Focolari,  la Pastorale Familiare, il Cammino Neocatecumenale, il Coro A. Manfredi.

·         Per quanto riguarda l’esperienza vissuta dagli associati dell’ AC è emerso quanto segue: per quanto riguarda la formazione, è stata posta al centro la Parola di Dio ed inoltre hanno vissuto momenti formativi anche a distanza in modalità telematica con alcune figure di spicco; sono stati vissuti e celebrati con più intensità, rispetto agli anni scorsi, il mese di Marzo dedicato a San Giuseppe e il mese di Maggio dedicato alla Beata Vergine Maria. E’ stato un anno in cui l’AC lo ha dato spazio alla vita di carità con la disponibilità a servire i fratelli meno abbienti collaborando e preparando il pranzo di asporto per la Mensa Caritas. Per la fase conclusiva del percorso formativo di quest’anno è stato proposto da vivere la realizzazione di “Ricette d’Oriente”.

·         Per quanto riguarda l’AGESCI, dopo una prima fase di incertezza progettuale, quest’anno ha visto il coinvolgimento e la partecipazione alla formazione a distanza che ha esigito di riformulare la formazione educativa. Ci si è impegnati nel creare sinergia tra i gruppi della zona, e pur con qualche difficoltà è stato portato avanti il programma delle attività insieme ai gruppi scout di San Nicola Arcella e Santa Maria del Cedro. Don Francesco, in particolare ha lavorato nell’intergruppo per coordinare le relazioni tra i capi degli Esploratori e le Guide. A causa della pandemia, non sarà possibile fare uscite durante il periodo estivo. L’augurio è che l’esperienza scout possa proseguire, inoltre, è necessario esortare le famiglie dei ragazzi a che si coinvolgano nel percorso formativo dei figli soprattutto perché, questi ultimi sono entusiasti a vivere e partecipare alle esperienze proposte dall’Associazione.

·         L’Oratorio ANSPI. Si è partiti regolarmente impegnati nel recuperare le relazioni di coinvolgimento educativo con la vita di comunità ma da ottobre ad aprile, con l’arrivo del blocco a motivo della pandemia, non è stato possibile realizzare le iniziative che caratterizzano ordinariamente la presenza e la metodologia dell’oratorio. Anche per le attività di formazione si è lavorato soprattutto come team, perdendo un po’ di vista l’insieme e la preziosità della comunità catechistica. A motivo della pandemia è stata essenzializzata la presenza dei ragazzi negli spazi di socializzazione. Da aprile in poi tutto è ripreso con i dovuti accorgimenti nella dinamica del coinvolgimento dei ragazzi. Per prudenza, si è ritenuto non opportuno realizzare il campo estivo, si parteciperà, anche durante questo tempo estivo, alla formazione promossa dall’ANSPI, come si è già fatto durante l’anno catechistico, con il progetto per gli adolescenti insieme ad altri 49 Oratori. La formazione sarà online, a questa attività sono assegnati anche  i crediti formativi. La partecipazione complessiva dei ragazzi alla catechesi, escludendo le tappe sacramentali, possiamo leggerla nella dinamica del 30% degli iscritti all’iniziazione cristiana.

·         Le Piccole Orme. Il mese di settembre è iniziato all’insegna delle buone intenzioni che, purtroppo, a causa della pandemia e della zona rossa e anche per lo scoraggiamento degli educatori, sono andate scemando. La partecipazione dei ragazzi è stata sempre molto essenziale, Con il mese di Maggio, qualcuno in più ha partecipato alle catechesi. Per il futuro attualmente non è stato programmato nulla.

·         Il gruppo Sorgente di Gioia. Il mese di Ottobre è stato caratterizzato dalla celebrazione dei sacramenti della Prima Confessione e della Prima Comunione. Quindi si è vissuto una fase di sospensione e quando è stato possibile si è ripreso un altro percorso formativo, per come era possibile Don Francesco ha animato momenti di preghiera che hanno visto la partecipazione anche di alcune famiglie dei ragazzi. Essendo in zona rossa, si è cercato di lavorare online ma senza molta collaborazione delle famiglie. Quest’ultima fase è stata caratterizzata dalla celebrazione delle tappe sacramentali vissute in modo essenziale donando così gioia alla vita di comunità.

·         Il gruppo Angeli in Festa. Nonostante la situazione pandemica per quanto è stato possibile, i ragazzi hanno partecipato e frequentato in presenza. Durante la fase di zona rossa, si è lavorato on line portando avanti quanto era proposto dall’ANSPI nazionale, ed è stato così che abbiamo vissuto anche il Natale e la Pasqua. Stanchi di stare dinanzi ad uno schermo da aprile tutto è ripreseo con impegno nella dinamica dell’animazione oratoriale. Per quanto riguarda il presente, per concludere comunitariamente questa fase è stato programmato per i ragazzi del 1° Anno: una giornata a mare mentre  per i ragazzi del 2° Anno: una serata in pizzeria.

·         Il gruppo “I Popoffini” e il Coro Parrocchiale. I Popoffini è un gruppo di bambini che si è formato spontaneamente, suonano tutti, si organizzano e vivono con gioiosità. Purtroppo, quest’anno, non è stato portato avanti come si sarebbe voluto per varie vicissitudini. Il Coro A. Manfredi, nella fase più acuta del contagio, ha sospeso le prove per circa un mese, per prudenza poiché alcuni componenti sono risultati positivo al Covid-19. Si  è comunque continuato a offrire il proprio servizio, senza alcuna interruzione, alle celebrazioni e alla vita liturgica della comunità.

·         I Talent Art. I ragazzi si sono incontrati e hanno lavorato relazionandosi alla pari, cogliendo nell’esuberanza della loro età la gioia di stare insieme da protagonisti della loro crescita. Hanno reagito bene, con fiducia, si è mantenuto un buon livello di socializzazione e di partecipazione anche durante il lockdown. Poiché non farà un campo estivo per i motivi noti, con la loro collaborazione e le loro proposte sono state programmate uscite sul territorio di Scalea, visitando e sostando nelle quattro parrocchie della nostra città. E’ stato un anno particolarmente intenso dal punto di vista sociale, nel quale si sono aperti molto alle povertà e insieme ai loro genitori, si sono coinvolti con continuità alle tante esigenze delle marginalità, sia nel servizio alla Mensa, che per la distribuzione degli alimenti alla famiglie bisognose. Inoltre è stata una esperienza importante, la loro partecipazione on line  a momenti di spiritualità e di confronto dei GEN. Certamente ha lascito nei loro cuori tracce di speranza e merita di essere riproposta con continuità,

·         Il Movimento dei Focolari. Il mese di Settembre, la formazione è avvenuta in presenza, tranne che nel lockdown, che è stata in streaming – online; anche se in collegamento le emozioni non sono mancate e la partecipazione è sempre stata intensa. Inoltre tutti gli aderenti a questo movimento hanno vissuto la loro disponibilità a servizio della Mensa Caritas, sia organizzando e cucinando per gli ospiti in alcune occasioni, sia donando i vassoi per il cibo da asporto e materiale per l’igienizzazione degli ambienti. Molto diversificate le esperienze che hanno coinvolto gli aderenti tra queste hanno partecipato ad un momento di formazione a Cosenza con lo psicologo, prof. Aceti. Il Movimento continuerà il suo percorso anche nel periodo estivo, vivrà una giornata di comunione e di spiritualità con Enzo e Rita ad Aprigliano. Per il nuovo anno si è impegnato con modalità e tempi da concordare nell’animare la Santa Messa Pro Populo Dei.

·         Pastorale Familiare. Questo segmento che arricchisce la vita di Comunità, per il momento è sospeso perché i precedenti responsabili il diacono Gianpietro Pisciotta e la sua consorte Mariafranca Germano, che lo portavano avanti, vivono la loro testimonianza a servizio della parrocchia SS. Ma Trinità.  Si pensa di poter riprendere il lavoro con le famiglie con il mese di ottobre, per il coordinamento è stata chiesta e ottenuta la disponibilità ai coniugi Franco Fasano e Rita Oliva. A loro facciamo i migliori auguri per riprendere questo ambito formativo orientato a dare stabilità alla vita familiare. E’ una esperienza preziosa perché sappiamo che la vita della Comunità, è fatta di famiglie che si incontrano e si confrontano nella testimonianza cristiana.

·         Il Cammino Neocatecumenale. Il covid ha rallentato il cammino della vita di  comunità, sia per la positività di alcuni fratelli sia perché non si è fatta nessuna catechesi di evangelizzazione per rivitalizzare la presenza stessa del cammino all’interno della parrocchia e di Scalea. Dopo i mesi di chiusura per il covid, durante il quale si è proceduto con la sola celebrazione del sabato sera, la comunità ha ricominciato il suo cammino di formazione con i due incontri settimanali: celebrazione della Parola, il mercoledì e la celebrazione dell’Eucaristia, il sabato. A giugno, dopo il ritiro, a Cetraro alla colonia San Benedetto e dopo gli incontri di catechesi settimanali con Mons. Vescovo, nella cripta della chiesa del Buon Pastore a Diamante, è stato celebrato il rito e la tappa  dell’iniziazione alla Preghiera.

·         La Caritas Parrocchiale. Questo segmento della parrocchia non si è mai fermato neanche quando si è stati in zona rossa. Le famiglie bisognose (140 nuclei familiari per un totale di 500 persone) hanno ricevuto sia indumenti che alimenti. Si sono coinvolte in questo servizio componenti di varie aggregazioni e anche volontari occasionali che hanno avvertito l’esigenza di mettersi al servizi degli altri. Anche se con difficoltà e timori, le famiglie più bisognose sono state raggiunte nei loro quartieri, nelle loro case. Una particolare attenzione è stata data al sostegno dei bambini anche con i giochi e con alimenti particolari adeguati alla loro età. Grazie al Signore, è aumentata la disponibilità di tanti e tanti parrocchiani che hanno donato con grande generosità nel sostenere le povertà della parrocchia. Anche privati cittadini ed esercenti alimentari, si sono resi partecipi attivamente delle emergenze. Possiamo affermare con orgoglio umile, che ai poveri, sia quelli che hanno bussato che quelli ai quali abbiamo bussato, non abbiamo mai detto di no.

·         Per quanto riguarda la Mensa Caritas San Giuseppe, quest’anno abbiamo prodotto e distribuito circa cinquemila pasti, ordinariamente per asporto da parte degli interessati, ma per alcuni abbiamo provveduto a portarli a casa.  In quest’opera non possiamo tacere la partecipazione dei panifici della città, dei supermarket, e di tanti privati che ci hanno sostenuto con generosità. Per i mesi di luglio, agosto e settembre sarà sospesa la distribuzione dei pasti, per  riprendere a metà settembre con grande entusiasmo.

Queste le parole conclusive del Parroco – Presidente: Occorre essere gioiosi di chi ha dato di più, e avere grande rispetto in chi ha dato di meno. Tutto nella coscienza di vivere e donarci nella Grazia di Dio. Ci siamo arricchiti, con pazienza, gli uni gli altri. Speriamo che si possa iniziare, il nuovo anno pastorale per come si ipotizza. Occorre leggersi nel dono della Grazia non solo con chi si conosce ma anche e soprattutto con chi non si conosce.

Il C. P. P. si è chiuso alle ore 18:00, con la preghiera che Gesù ci ha insegnato chiedendo a San Giuseppe Lavoratore, nostro Patrono e Protettore, la sua potente intercessione su tutti e su ciascuno.

 

Scalea, 8 giugno 2021

 

 

Ai Componenti il Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

OGGETTO: Convocazione Consiglio pastorale del 27 giugno ore 16:00

 

Carissimi Fratelli e Sorelle,

                                               colgo l’occasione di ringraziare il Signore per gli sforzi che ciascuno di Voi ha compiuto per renderlo presente nella Vostra vita personale e, pur se tra molte difficoltà legate alla pandemia in atto, nella vita di comunità. In preparazione al nostro incontro di preghiera e di verifica, sottopongo alla Vostra cortese attenzione, quanto andremo a discutere e a programmare per il bene delle anime della comunità a noi affidata.

 

Ordine del Giorno

 

·         Momento di preghiera, per invocare l’intercessione di San Giuseppe, e per riflettere il dono della grazia giubilare che sta accompagnando questo anno;

 

·        La nuova composizione della parrocchia, le Zone pastorali alla luce del decreto di riformulazione del territorio di Scalea, quali priorità pastorali si devono attivare per l’evangelizzazione della comunità;

 

·        Breve comunicazione dei responsabili associativi sull’andamento delle attività: AC, AGESCI, Oratorio ANSPI, Movimento Focolari, Pastorale familiare, Cammino Neocatecumenale, Coro A. Manfredi;

 

·         Relazione sulle povertà del territorio, la vita caritativa della comunità e il sostegno che offre alle marginalità.

 

     Raccomando la partecipazione di tutti, ci ascolteremo con pazienza, nella certezza che il contributo di idee e la disponibilità di tutti siano indispensabili, per costruire la speranza e poter riprendere con entusiasmo l’opera che il Signore ci ha affidato.

 

Ci devono sostenere il coraggio, l’amore per la comunità e l’entusiasmo

 

 

                                                                  

Don Cono e Don Francesco

 

 

 

TERRITORIO DELLA PARROCCHIA SAN GIUSEPPE LAVORATORE IN SCALEA

Con decreto del Vescovo Bonanno in data 15 settembre 2021, si stabilisce che i confini della parrocchia lato est e lato nord, tutto rimane per come era precedentemente; lato sud corrono lungo il Fosso Mussumeci,  via Almirante, via dei Bruzi lato nord fino al Mare.  Conseguentemente  la parrocchia di San Giuseppe Lavoratore conta attualmente 2.600 abitanti.  Descrizione: C:\Users\client\Desktop\Pianta della parrocchia 2021.jpg

Le zone Pastorali restano quattro: San Giuseppe, Arenile, Madonnina e Calvario

 

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale n.1 2021

Scalea, 8 febbraio 2021

   Lunedì 8 febbraio 2021 alle ore 18:30, sotto invito del parroco Mons. Cono, si è riunito in chiesa il Consiglio Pastorale parrocchiale per fare il punto sulla vita della Comunità. Si è iniziato con la preghiera a San Giuseppe, subito dopo il parroco, presa la parola, ha ricordato l’importanza della comunità da leggerla in modo sempre ampio e non solo con chi partecipa abitualmente. Ha ricordato anche che le attività della parrocchia grazie alla presenza di don Francesco, sono coordinate in modo innovativo e questo è un dono.

   È stato poi presentato il programma della quaresima introdotta da ciò che il Santo Padre ha inteso donarci sull’importanza del NOI e non dell’io: «In questo momento la classe dirigenziale tutta non ha il diritto dire “Io”. Si deve dire “Noi” e cercare un'unità davanti alla crisi. Deve prevalere il “Noi”, il bene comune di tutti». Chi non vive in questo modo non vive bene il ruolo che gli è stato affidato. Ancora l’attenzione agli scarti che non dobbiamo mai trascurare. Nella nostra società abbiamo tanti scarti come pure a Scalea dove c’è tanta sofferenza nelle famiglie. Da non trascurare gli scarti sociali causati da problemi lavorativi; gli immigrati che sono quelli più stabili a chiedere sostegno alla parrocchia. La sfida è farmi vicino all'altro, vicino alla situazione, vicino ai problemi, farmi vicino alle persone. Non essere indifferente perché l’indifferenza distrugge e allontana.

   La Quaresima inizieremo a viverla da mercoledì delle Ceneri, giorno 17 febbraio dove si raccomanda l’astinenza e il digiuno, ricordando che gli unici giorni in cui si richiede ciò sono il mercoledì delle Ceneri ed il venerdì Santo. La Santa Messa con l’imposizione delle ceneri sarà celebrata alle ore 18:00. Tutti i venerdì di quaresima in chiesa sarà celebrata la Via Crucis alle ore 16:30 e a seguire la Messa Vespertina. La Messa Pro Populo Dei delle ore 11:00, durante tutta la Quaresima, sarà animata dagli adulti dei vari gruppi (21 Febbraio dalla Comunità Neocatecumenale, 28 Febbraio dall’Azione Cattolica, 7 Marzo dai responsabili dell’Oratorio ANSPI, 14 Marzo dall’AGESCI, 21 Marzo Movimento dei Focolari); mentre i ragazzi animeranno le catechesi per le famiglie la domenica pomeriggio alle 16:00 (21 Febbraio Piccole Orme, 28 febbraio Sorgente di Gioia,7 Marzo Talent & Art,14 marzo Angeli in Festa,21 Marzo Animatori, 28 marzo Scout). A chiusura della Quaresima, con la festa di San Giuseppe, vivremo le 40 ore di Adorazione. Inizio alle ore 8:00 del 19 marzo con l’esposizione del Santissimo, alle 18:00 celebrazione per e con le famiglie, quindi si invita a partecipare tutta la famiglia (marito, moglie e figli) per pregare insieme e per la benedizione particolare alla famiglia. Seguirà la disponibilità per le confessioni e quest’anno l’adorazione proseguirà per tutta la notte senza interruzioni fino alle ore 18,00 del sabato 20, dove terminerà con la Santa Messa. Durante la notte ci si coordinerà a turno un’ora ciascuno, marito e moglie insieme.

   L’ordine del giorno prevedeva anche il bilancio economico della parrocchia e quest’anno nonostante la problematica del covid siamo riusciti a mantenerci attivi con il bilancio in entrata. Non ci sono stati Sacramenti come quelli del matrimonio, di conseguenza neanche offerte in entrate, ma hanno compensato le offerte libere di fedeli e il rallentamento di lavori di manutenzioni e quindi meno uscite. L’uscita più importante è quella della mensa. Abbiamo avuto un periodo vuoto corrispondente al lockdown di marzo, ma ci siamo ripresi in estate e c’è stato un recupero grazie anche e soprattutto al contributo della diocesi per la mensa. Un aiuto ci è dato anche dal fotovoltaico che ci aiuta a recuperare qualche spesa.

   L’altro ordine del giorno riguardava le Attività formative delle Aggregazioni:

-L’Azione Cattolica Adulti cerca di viverla nel migliore dei modi, stimolati sempre dalla presenza di don Francesco che consiglia e aiuta. Gli associati sono 12 e partecipano agli incontri con interesse, amore e dedizione;

-L’AGESCI era ferma da marzo, ma dopo l’insistenza di don Cono e don Francesco si è fatta coraggio e ha ripreso le attività da un mese circa. I ragazzi hanno tanta voglia di partecipare e lo fanno nel rispetto delle regole, mantenendo distanza di sicurezza e mascherina. In totale gli associati sono circa 40;

-All’Oratorio Anspi San Giuseppe sono iscritti 123 ragazzi, aggiungendo educatori ed animatori si raggiunge un totale di 155 iscritti.

Piccole Orme e quindi la fascia dell’Accoglienza, ha iniziato gli incontri a settembre con circa 30 ragazzi e fino ai passaggi di ottobre tutto bene. Poi un fermo visto la chiusura anche delle scuole e si è cercato di mantenere i contatti con i genitori mandando qualche scheda e attività via whatsapp. Un percorso piuttosto difficile da affrontare a distanza con bambini piccoli, visto che i contatti erano con i genitori e non con i bambini, così riaperte le scuole si è fatto coraggio e si è invitato nuovamente i ragazzi in presenza prima dell’Immacolata. Inizialmente in pochi ma poi andando avanti si è raggiunto un numero di circa 15/16 presenze. Il team è incoraggiato e guidato sempre dalla presenza di don Francesco. Non è stato possibile vivere le tappe e non si è seguito il progetto diocesano, ma si è preferito di più stare insieme. I ragazzi che frequentano sono sereni e vengono volentieri rispettando le regole.

Sorgente di Gioia e quindi la fascia dell’Eucaristia, ha ripreso a ottobre subito dopo il Sacramento della Prima Comunione fino ai passaggi, da lì bloccati come tutti gli altri gruppi e si è cercato di mantenere i contatti con i ragazzi attraverso il gruppo whatsapp dei genitori. Ogni settimana si inviava una diversa attività, il vangelo animato o commentato per la loro età, un canto e altro, ma il rapporto era con i genitori e non direttamente con i ragazzi e non tutti hanno corrisposto, in particolare a non rispondere è stato il primo anno di Eucaristia. Appena sbloccata un po' la situazione si è pensato di invitare i ragazzi e genitori in chiesa per una catechesi di mezz’ora guidata da don Francesco. La partecipazione era di circa 10 ragazzi. Si è andato avanti così per tutto il periodo di Natale e ora da circa due settimane si è ritornati in presenza, ognuno nei propri gruppi nella normalità. Partecipano maggiormente i ragazzi del secondo anno, sono circa 19, mentre quelli del primo non più di 7. Tutti rispettosi delle regole. Gli iscritti sono 28 del secondo anno e 15 del primo.

Angeli in Festa, la fascia della Confermazione, ha iniziato a ottobre subito dopo i Sacramenti fino ai passaggi per poi fermarsi come tutti. Fermarsi solo in presenza, ma continuando gli incontri settimanali da subito a distanza attraverso il gruppo whatsapp in un primo momento e subito dopo attraverso la piattaforma Meet. La partecipazione è stata buona, ma non era la stessa cosa degli incontri in presenza. Si è affrontato l’Avvento ed il Natale in questo modo per poi ritornare in parrocchia. Il primo incontro è stato vissuto in chiesa guidato da don Francesco, giusto di mezz’ora per capire il numero dei presenti e data la buona partecipazione e l’entusiasmo dei ragazzi si è deciso di continuare in piccoli gruppi separati negli ambienti oratoriani, ognuno con il proprio educatore. In questo periodo si è affrontato il tema della pace scegliendo lo slogan “Non io, ma NOI” ripreso dalle parole del Papa, associandolo sempre al tema dell’Amicizia che li accompagnerà per tutto l’anno, e con questo slogan si vuole vivere anche il periodo della Quaresima per arrivare in modo concreto alla Carità. La presenza è di circa 30 ragazzi anche se gli iscritti sono 20 al primo anno e 24 al secondo anno, tutti partecipano volentieri nel rispetto delle regole.

I Talent&Art è un gruppo nato lo scorso anno attraverso una scommessa in un campo estivo. Proseguire dopo l’Iniziazione Cristiana non è facile, ma si spera di far innamorare i ragazzi della vita di comunità. Partecipano in 16/17, hanno lavorato anche durante il lockdown con attività online e si è cercato di far mettere in pratica ciò che avveniva durante l’incontro attraverso il servizio della mensa. Non potendo essere presenti al servizio, preparano a casa mensilmente il pranzo, la domenica pomeriggio per poi consegnarla il lunedì mattina ed essere offerto agli ospiti attraverso i vari volontari. Quando è stato possibile si sono impegnati anche nel sistemare il vestiario della Caritas per poi poterli offrire agli assistiti. Si sono resi presenti quindi alla vita di comunità anche quando non era possibile incontrarsi. Da ottobre hanno iniziato degli incontri online anche con il movimento dei Gen così da confrontarsi con ragazzi di altre città a livello regionale, mettendo in pratica la regola d’oro: Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te. Il loro tema di quest’anno è “Unici e irripetibili in Unità” proprio perché nella fase adolescenziale, la problematica è quella di riconoscersi come unici e irripetibili e riconoscere la propria bellezza e soprattutto nella loro diversità essere parte di una comunità, a servizio degli altri.

-Il cammino Catecumenale ha ripreso da poco dopo una grande pausa, sono in 20 ma in questo periodo partecipano circa 13. Cercano di fare ciò che Dio gli chiede e vivono l’Eucaristia settimanalmente.

-Il Movimento dei Focolari si è formato da quattro anni raggiungendo un numero stabile di partecipanti. Si prefigge di diffondere l’unità e la fratellanza di tutti gli uomini, così come richiesto da Gesù sulla croce in punto di morte “Che tutti siano uno”. Gli incontri iniziano con la riflessione della parola di vita che sono frasi riprese dal vangelo e poi ognuno esprime la propria esperienza. Oltre a vivere gli incontri mensili, ogni mattina si cerca di vivere una frase per ricordare l’unità del gruppo. Nell’ultimo periodo gli incontri sono stati online, ma da domenica prossima si prova a ripartire in presenza.

-IL Coro non si è mai fermato neanche in piena pandemia nell’ animare per come possibile la messa della domenica anche se con un numero spesso ristretto di partecipanti causa le varie restrizioni. Bloccate invece le prove nel periodo più critico, ma ora riprese nella normalità sempre con distanziamento e sicurezza. Si sente però molto la mancanza dei ragazzi che suonano.

-I Ministranti sono 5 ben volenterosi e partecipi nel servire la messa. In questo periodo è assente Luca e si sente troppo la sua mancanza. La coordinazione e guida è affidata a don Francesco.

-IL gruppo Pregate Pregate è di spiritualità che si impegna quotidianamente nella preghiera con una buona disponibilità, mentre il Gruppo di Preghiera Maria Rifugio delle Anime è caratterizzato dall’appuntamento mensile per la recita di tutto il Santo Rosario meditato.

- Il gruppo dei Lettori non è stato utilizzato per molto tempo e si è deciso domenica per domenica chi doveva proclamare in base alle presenze alla Santa Messa, da poco è stato ripreso nella normalità e coordinazione per la proclamazione.

- La formazione biblica è ferma da novembre. Si era iniziato online con gli incontri serali, ma nella parola di Dio è fondamentale il confronto e si è rinviato tutto alla futura presenza

-I Ministri sono fermi da novembre non potendo visitare gli ammalati, ma non manca l’affetto nei loro confronti e si rendono vicini attraverso le telefonate.

- La Caritas Una Mano Amica non si è mai fermata, ha lavorato intensamente anche nel periodo più critico per aiutare i più disagiati. La distribuzione degli alimenti è per circa 130 famiglie, non è possibile l’esposizione degli indumenti, ma laddove vengono richiesti si portano direttamente a casa. Gli assistiti si sentono a loro agio e parte della comunità e sono sempre accolti con amore. Tra i volontari c’è sempre la paura di un possibile contagio, ma si rendono disponibili con serenità.

-La Mensa San Giuseppe, il vero grande dono del Signore soprattutto per gli immigrati che vivono una precarietà assoluta, non si è mai fermata, grazie alla grande disponibilità dei 40 volontari. Gli ospiti fanno parte del gruppo più fragile e abbandonato socialmente parlando che abita a Scalea. Sono circa 25 persone che chiedono aiuto e che hanno trovato un cuore negli scaleoti. Un ringraziamento particolare va ai tanti generosi che donano cibo gratuitamente e aiutano così l’economia della parrocchia oltre alla gioia degli ospiti.

- Anche la Pulizia della chiesa non manca mai grazie ai volontari che regolarmente da diversi anni, ogni settimana igienizzano gli ambienti.

- Poi i Custodi che offrono tanta attenzione al Parco degli Angeli in forma gratuita

- Infine è stato richiamato all'attenzione del CPP il servizio che il Diacono Ielpa, l’Accolito Vitale e il Lettore Benvenuto vivono, per come è loro possibile, al servizio della vita liturgica e pastorale della comunità parrocchiale.

   Per quanto riguarda le Tappe Sacramentali si ipotizzano delle date per dare gioia alla parrocchia e alle famiglie.  Il Sacramento della Prima Comunione Domenica 25 Aprile alle ore 11:00 - Domenica 2 Maggio alle ore 11:00 - Domenica 9 Maggio alle ore 18:00; mentre il Sacramento della Confermazione Domenica 30 Maggio alle ore 11:00 in presenza del nostro Vescovo Bonanno e Martedì 2 Giugno alle ore 18:00.

Il Consiglio è terminato alle ore 20:00 con la preghiera che Gesù ci ha insegnato e con la benedizione finale.

 

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Scalea, 24 settembre 2020

 

Giovedì 24 settembre c.a. , alle ore18:30, è stato convocato, dal parroco presidente, Mons. Cono Araugio, il C. P. P. . Esso si è riunito nel rispetto delle normative governative vigenti e delle raccomandazioni della Chiesa in riferimento all’uso delle mascherine e al distanziamento.

Prendendo la parola, mons. Cono Araugio ha avvertito l’esigenza di comunicare a tutto il consiglio della conferma di Don Francesco Maria Castelluzzo come Vicario Parrocchiale della nostra Comunità, il cui compito non è quello di sostituire il parroco, sottolinea Don Cono, ma di assumersi le responsabilità secondo quanto stabilito dal Codex Jurici Canonici (CJC) ai canoni 547 – 551; ha, inoltre reso partecipi i membri, della nomina di Don Fiorino Imperio come parroco della parrocchia SS.ma Trinità, “Due doni del Signore – scrive  mons. Cono nella lettera di convocazione – che certamente contribuiranno a vitalizzare l’azione di evangelizzazione a Scalea”. 

Per quanto riguarda il diacono permanente, Gianpietro Pisciotta, per volontà del Vescovo, resterà a servire la parrocchia SS.ma Trinità. I membri del consiglio sono stati informati della ridefinizione dei confini della parrocchia dei quali bisogna attendere il Decreto ufficiale del Vescovo  e, conseguentemente, del numero dei battezzati che la abitano. In merito a quanto finora detto, Mons. Araugio ha esortato i membri, che prima della ridefinizione della parrocchia, facevano parte della Comunià San Giuseppe Lavoratore ed ora della parrocchia SS.ma Trinità, a sentirsi liberi di frequentare e di vivere il proprio ministero laddove avvertono l’esigenza di sentirsi chiamati ad evangelizzare.  

Terminato queste comunicazioni, Don Cono ha ricordato che la magna charta dell’azione pastorale della parrocchia rimane il progetto pastorale parrocchiale al quale i diversi organismi di partecipazione devono fare riferimento e mettere in atto secondo quelli che sono i loro compiti, fermo restando la parte generale che è comune a tutti. In ordine, sempre alla ridefinizione dei confini parrocchiali, Don Cono ha invitato i catechisti a comunicare alle famiglie dei ragazzi della nuova ridefinizione dei confini della parrocchia e di chiedere loro dove voler fare continuare la catechesi ed, inoltre, di avvisare i ragazzi che appartengono alla parrocchia San Giuseppe Lavoratore che le attività riprenderanno il 1 Ottobre.

Lo stesso pensiero è stato espresso per quanto riguarda l’amministrazione del Sacramento del Battesimo. Il discorso dell’appartenenza alla parrocchia San Giuseppe Lavoratore o alla Parrocchia SS.ma Trinità vale anche per quanto riguarda i fratelli ammalati e ai fratelli che serviamo alla Caritas, Don Cono sottolinea che fino alla fine di novembre i fratelli bisognosi, facente parte della parrocchia SS. Trinità, potranno venire in parrocchia per la distribuzione mentre dal 1 Dicembre in poi dovranno andare alla Caritas della loro parrocchia di appartenenza.

Questo cambiamento comporta anche trovare più tempo per quei fratelli che sono stati trascurati ma anche conoscersi meglio, tra noi, stando insieme leggendosi nel protagonismo a partire dalle proprie famiglie e, quindi, incontrarsi nelle proprie case, questo fino a Natale. Mons. Cono Araugio ha esortato, in questo mese, a vivere la missione della Chiesa, oggi, per come il Santo Padre ci chiede nella sua nuova enciclica “Fratelli tutti” e a leggerci nella fraternità. “L’intenzione del Santo Padre – dice don Cono – è quella di arrivare a pregare insieme con i fratelli Ebrei e con gli Islamici”.

Dopo questa articolata introduzione c'è stata una intensa partecipazione/dibattito dei presenti. la gran parte degli interventi era orientata a una maggiore comprensione del modo di proseguire le attività parrocchiali e sulla possibilità di continuare a vivere il proprio servizio per come si era proceduto finora. Il Parroco ha chiarito che le attività proseguivano per come era stabilito nel piano pastorale triennale della parrocchia, l'unica attività che avrebbe subito un cambiamento era quella del Gruppo delle Famiglie che, per la componente formativa, sarebbe stata assorbita all'interno delle attività dell'Oratorio, mentre coloro che partecipavano in modo esclusivo al gruppo, nulla vieta di poter continuare questa esperienza nella nuova conformazione territoriale della parrocchia SS. Trinità. La parrocchia San Giuseppe continua la sua proposta educativa per come ha sempre fatto nella disponibilità ad accogliere tutti coloro che intendono crescere nella fede in questa comunità.

Per sostenere gli impegni di servizio, il Parroco ha invitato i membri ad aggiungersi al gruppo di Preghiera “Pregate, Pregate” perché è la preghiera che sostiene la missione della Chiesa e, nello specifico della nostra parrocchia. Per quanto riguarda il mese missionario, Don Cono ha invitato a calendarizzarlo e a viverlo nei quartieri, soprattutto ai Movimenti\Cammini\Associazioni presenti in parrocchia chiaramente secondo lo stile che gli è proprio. In ultimo, Mons. Araugio ha ricordato che il mese missionario inizierà con le celebrazioni dei sacramenti della Confermazione e della Prima Comunione secondo le date stabilite.

La preghiera insegnataci da Gesù ha dato fine all'incontro, il Consiglio Pastorale Parrocchiale termina alle ore 20:00.

 Il Parroco Presidente                                                                                                                                                              La segretaria

Mons. Cono Araugio                                                                                                                                                               Tiziana Ciancio

 

* * * * *

 

 

Scalea,  li 18 settembre 2020

 

OGGETTO: Convocazione del Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

     Carissimi Fratelli e Sorelle in Cristo,

                                                                   dopo una lunga pausa iniziata nel mese di marzo, a motivo della chiusura generale che tutti abbiamo vissuto con sofferenza,  poiché sono stato autorizzato dal nostro Vescovo a comunicarlo, proveremo a rileggere e a orientare la vita della comunità per come ci viene chiesto dalla sua nuova conformazione territoriale. Per semplificare comunico che la parrocchia non comprende più il Quartiere Arenile sud da via dei Bruzi, e il Quartiere dei Gelsi  da via Almirante. Il Fosso Battaglia è la linea divisoria che proseguendo sulla direttiva est/ovest  interessa anche il territorio della parrocchia di San Nicola di Platea.

 

     Per aiutare a comprendere come tutto questo si sia sviluppato e quali conseguenze può comportare sulla dinamica educativa della parrocchia,

 

vi invito

 

a partecipare al C.P.P. Giovedì 24 settembre con inizio alle ore 18:30 negli ambienti parrocchiali. Se il tempo lo consente, ci vediamo all’aperto nel rispetto delle normative governative e delle raccomandazioni della Chiesa in riferimento all’uso delle mascherine e al distanziamento.

 

    Avverto l’esigenza di comunicare che il Vescovo ha confermato il caro Don Francesco come Vicario parrocchiale della nostra comunità, e ha nominato Don Fiorino che tutti conosciamo come parroco della SS. Trinità. Due doni del Signore che certamente contribuiranno a vitalizzare l’azione di evangelizzazione a Scalea.

 

    Questi giorni serviranno anche a fare discernimento sul come e dove continuare a vivere il vostro prezioso servizio alla vita di comunità, anche in questo sentitevi totalmente liberi nella scelta, avendo la certezza della benedizione del Signore e del mio ringraziamento per tutto quanto avete donato in questi anni per la crescita della comunità di San Giuseppe Lavoratore.

 

     Nella speranza di incontrarci vi saluto cordialmente e vi auguro ogni bene nelle vostre famiglie. Come sempre chi non può venire è già giustificato

 

                                                                                                                                                                                                                                                                        Il Parroco

                                                                                                                                                                                                                                                              Mons. Cono ARAUGIO

 

 

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

Mons. Cono ARAUGIO Presidente

Tiziana CIANCIO- Segretaria

Giulio VITALE - Accolito

Ennio BENVENUTO - Lettore

 

Aggregazioni e Gruppi

Gianpietro PISCIOTTA e Maria Franca GERMANO – Gruppo delle Famiglie

Giuseppe CORONA e Tiziana VINCI – Movimento dei Focolarini

Pino CIRIMELE e Adalgisa VITALE Catechesi e Oratorio San Giuseppe

Irma DI GREGORIO - Presidente di Azione Cattolica

Laura CALVANO e Bruno PISCIOTTA - Capigruppo AGESCI

Carmelo MIRTO e Rosetta PIGNATARO - Responsabili Comunità Neo Catecumenale

 

Ambiti Pastorali

Maria LAURENZANO - Coordinatrice Ministri Straordinari della Comunione

 Nicola IMPERIALE - Maria Rosa SALERNO - Alessia CIRIMELE  Referenti Animatori dell’Oratorio

Carmela SFORZA – Referente Testimoni di Speranza

Adalgisa VITALE – Referente  Sorgente di Gioia

Rita OLIVA – Referente Angeli in Festa

Ilaria MINERVINI – Referente Piccole Orme - Pulizia della Chiesa

Pina DE FILIPPO - Caritas Una Mano Amica

Vincenzo RINALDI, Renata MANFREDI - Animazione Liturgica

Vincenzo BARLETTA - Referente per i Chierichetti

Carmelo CASILE -  Spazi Oratoriali e  Parco degli Angeli

Verbale del  27 Febbraio 2020

In data 27 febbraio c. a, alle ore 19:00, nei locali pastorali della parrocchia San Giuseppe Lavoratore, si è svolto il CPP convocato dal parroco – presidente Mons. Cono Araugio Il Consiglio è iniziato con la preghiera per la buona riuscita della Missione. L’argomento all’ordine del giorno è stato: trovare nuove strategie atte a portare avanti la missione preparata da mesi, accuratamente, con i padri missionari OMI e da vivere nel periodo dal 13 al 22 marzo p. v. senza la presenza dei missionari.  Mons. Cono Araugio ha aperto l’incontro annunciando che la missione non si farà più perché, a seguito dei DPCM e delle Direttive della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), della CEC (Conferenza Episcopale Calabra) e di Mons. Vescovo, nel rispetto delle Stesse, i padri missionari hanno dovuto rinunciarvi, loro malgrado e con dispiacere. Don Cono, prima di ascoltare i membri presenti su cosa si potesse realizzare, del fitto programma missionario senza la preziosa presenza dei padri, ha espresso le sue considerazioni per dare continuità al lavoro che è stato preparato e all’impegno profuso per la buona riuscita della missione per di vivere la gioia nel dono di se stessi essendo uniti come nello slogan.

     L’icona della Missione rimane quella della moltiplicazione dei pani.  No ai centri di ascolto della Parola nelle case  ma gli incontri con le famiglie in ambienti più ampi  e/o all’aperto. Ritiro spirituale di Quaresima. Momenti di spiritualità e tempo di spazio nel dialogo tra educatori e dialogo spirituale tra i ragazzi della Iniziazione Cristiana con don Sandrino e don Francesco. Celebrare e vivere la festa di San Giuseppe con i papà. Celebrare la tappa del gruppo Sorgente di Gioia, vivere l’incontro di approfondimento sul tema: Economia, Legalità e Impegno Politico, Sofferenza e Solitudine, Solidarietà in due momenti differenti per evitare l’assembramento di persone per poi concludere questo momento con un momento di festa. Celebrare la Via Crucis al parco degli angeli affidata ai giovani. Concludere con la Santa Messa al chiesa della Madonna del Carmelo.

     Terminato il suo primo intervento, Don Cono ha ascoltato le impressioni dei membri circa il programma per come da lui stato pensato. Tutti i membri, che sono stati impegnati a portare avanti con i padri missionari, hanno espresso con grande sincerità le loro perplessità, le loro preoccupazioni e i loro dubbi a causa dell’emergenza Covid-19 e dei provvedimenti presi dalle autorità politiche e religiose in materia epidemiologica pertanto, abbiamo maturato la comprensione che quanto era stato pensato da Mons. Cono non era possibile realizzarlo, perché giustamente nel cuore dei fedeli c’è disorientamento e paura, insomma prevale uno scoraggiamento nei destinatari dell’azione evangelizzatrice. Riprendendo la parola Don Cono ha concluso, naturalmente dispiaciuto, dicendo che il lavoro fatto è servito per crescere nella conoscenza della vita di Comunità, ha fatto maturare una coscienza più vera della Comunità, ha espresso nuovamente il principio che   i laici sono protagonisti nella Chiesa per come chiede il Concilio Vaticano II,  che occorre comunque  procedere con prudenza,  a piccoli passi, trasmettendo nel cammino sempre la speranza. L’incontro è terminato con la preghiera insegnataci da Gesù. Il Consiglio è sciolto alle ore 20:30

Verbale del 3 novembre 2019

     Presso gli ambienti pastorali con inizio alle ore 20,00 è iniziato l'incontro. E' stato introdotto dal nostro parroco che ha fatto il punto della situazione, dopo precedente incontro con gli Oblati e l'incontro con i giovani a Diamante. Ha nuovamente sottolineato le motivazioni che hanno spinto a coinvolgere gli Oblati nel tessuto spirituale della nostra comunità. Dai giovani viene proposto come slogan della missione: "Quello che ci unisce è quello che noi siamo", l'idea è nata dopo aver ascoltato un canto  di Andrea Barletta, al quale abbiamo chiesto il consenso di utilizzarlo anche come inno della manifestazione. Nel frattempo Giulia Vitale ha proposto, come logo, un disegno che rappresenta persone che si abbracciano immersi in una miriadi di colori,  che è stato accettato da tutti.

     È emersa la domanda se era giusto provare a rileggere in questo momento la vita di comunità? Anche la perplessità sulle nostre potenzialità. Dagli interventi dei presenti è stata confermata l'importanza di un confronto ampio sulla situazione a Scalea. Noi vorremmo che la comunità cristiana sia stabilizzata nella dinamica di relazioni autentiche, anche se complesse. Questo esige la comprensione del proprio essere, la comunione nasce dall'esigenza di condividerlo con gli altri.

    Per quanto concerne la logistica dell'accoglienza e della realizzazione dei centri di ascolto tutto è stato rinviato al Tempo di Avvento, quando le varie esperienze pastorali percorreranno i vari quartieri e li coinvolgeranno alla preparazione domestica del Santo Natale, ma anche e soprattutto a vivere con entusiasmo questa presenza di grazia rappresentata dalla missione che vivremo in Marzo sia aprendo le case ai missionari, sia accogliendo nelle loro case la realizzazione degli incontri.

     E' stato inoltre ricordato che Domenica prossima alle ore 16,00 ci sarà l'incontro con padre Alessandro per i giovani,  è necessaria la collaborazione di tutti per fare in modo che oltre coloro che già vivono l'animazione della comunità, nella diversità dei modi, siano coinvolti anche giovani disorientati alla ricerca di sensi nuovi da dare alla vita. L'arco di età sia possibilmente dai 18 ai 25 anni.

    Gli adulti invece, sempre nella stessa fascia oraria, vivranno un incontro con padre Fabio. E' importante che si rendano presenti coloro che vogliono vivere la disponibilità alla missione. Sono programmati  3/4 incontri di formazione che hanno come obiettivo il rileggere e verificare la nostra fede. Non dobbiamo invitare esclusivamente i praticanti, ma anche persone "curiose" come Zaccheo. Coinvolgiamo più persone nella missione. 

     Si chiede di preparare la disponibilità ad accogliere per dormire coloro che vivranno la loro disponibilità provenendo da altri ambienti e comunità. Suddivisione nelle varie attività: E' importante identificare chi si accompagnerà ai missionari per i centri d'ascolto, da programmare più centri di ascolto contemporaneamente. Infine il parroco ha chiesto di preparare la preghiera per la missione.

    Si è anche discusso della Mensa Caritas San Giuseppe, essendo ormai prossima l'apertura. Cominciamo ad avere dei riferimenti nominali concreti, delle regole comportamentali, anche gli ambienti sono quasi ultimati. Come è già stato detto il servizio è dal lunedì al venerdì  dalle 11.30 alle 14,00. Tutto dovrebbe avere il via Domenica 17 novembre, è la Giornata mondiale della Povertà, durante la quale faremo una raccolta generale di viveri. Dopo un momento di preghiera finale, tutto è stato concluso alle ore 21,15.

Verbale del CPP del 23 Ottobre 2019

     Il 23 ottobre u. s. alle ore 18:30, si è tenuto il consiglio pastorale parrocchiale convocato dal parroco Mons. Cono Araugio insieme ai padri oblati OMI: p. Fabio, p. Alessandro e p. Vincenzo per un secondo incontro preparatorio alla Missione popolare parrocchiale che si terrà dal 15 al 22 Marzo p. v. Il consiglio è iniziato con la preghiera a San Giuseppe Lavoratore, santo titolare della parrocchia al termine della quale ha preso la parola, don Cono che ha dato il benvenuto ai padri missionari.

     Dopo i convenevoli, p. Fabio ha subito iniziato col dire che ogni cristiano battezzato deve sentirsi missionario anche all’interno delle proprie famiglie che sono famiglie scristianizzate e che perciò la missione serve prima a noi che frequentiamo e poi è per chi non frequenta, soprattutto, per i giovani, preoccupazione del parroco. P. Fabio ha continuato sulla realizzazione di uno schema bersaglio della missione, orientativo dell’organizzazione del cammino preparatorio per cui c’è bisogno di formare un equipe più un equipe che organizzi la missione per i giovani da scandire temporalmente. Occorre che ci sia un gruppo di 10 – 12 persone che si pongano in relazione fra loro, che si aprano ad accogliere nuove sfide relazionali e che per fare questo è necessario trovare il tempo per sperimentare nuovi incontri relazionali. Dopo questa premessa, come organizzarsi? Intanto si sono stabilite le date di incontri con i padri.

     L’altro incontro è stato fissato per domenica 10 novembre in cui ci sarà un incontro comunitario che vedrà coinvolti adulti e giovani insieme della durata di mezz’ora circa al termine del quale ci si dividerà per fasce di età. Stabilito quanto sopra si è passati a calendarizzare gli altri incontri preparatori che si terranno Domenica 19 gennaio 2020 dalle 16:00 alle 19:00 e Domenica 16 Febbraio 2020 sempre allo stesso orario. Poi si è discusso sull’aspetto logistico cioè sulla sistemazione dell’equipe missionaria che sarà composta da 5 preti ed un fratello; 4 novizi e 2 studenti; 2 suore e una giovane; 2 consacrate; a cui si aggiunge l’equipe giovanile formata da una decina di giovani. L’altro aspetto su cui p. Fabio ha tenuto a precisare rimane sempre quello organizzativo che riguarderà la visita alle famiglie che dovrebbe essere così suddivisa: 3 – 4 – 6 centri di ascolto/incontri con le famiglie decentrate; 1° zona pastorale (1° sera): centri di ascolto; 2° zona pastorale (2° sera): incontro con le famiglie; 3° zona pastorale (3° sera) : incontro con le famiglie dei ragazzi dell’IC; 4° zona pastorale resta libera. E’ chiaro che occorre che ci siano locali che accolgano le famiglie per gli incontri. E’ necessario che si predisponga un elenco di famiglie che incontrino altre famiglie che hanno figli dai 3 anni in su ed inoltre occorre curare l’accoglienza di famiglie che devono essere approcciate una prima volta. P. Fabio ha sottolineato che saranno 20 missionari che visiteranno le famiglie.

     Terminato il suo primo intervento, p. Fabio ha dato la parola a p. Alessandro che, brevemente, ha illustrato il lavoro che andrà a svolgere l’equipe giovanile con i giovani. P. Alessandro ha parlato di gruppi di lavoro laboratoriali per gli adolescenti mentre per i giovani ha pensato a far vivere loro un’ esperienza di carità della durata di 2 giorni ed, inoltre di coinvolgerli nella visita ad altri giovani. Questo aspetto è da programmare. Concluso il suo intervento p. Alessandro, ha ripreso p. Fabio con la spiegazione di come si svolge un centro di ascolto della Parola. Su questo punto, si è inserito don Cono sottolineando che, in parrocchia, i centri di ascolto della Parola sono già stabilizzati, collaudati e partecipati, nei periodi forti dell’anno liturgico.

     Mons. Cono ha mostrato la sua giusta preoccupazione: pensare a qualcosa da fare dopo la missione cioè come dare continuità al dopo? Occorrono persone che vogliono bene ad altre persone, che si impegnino quotidianamente non solo ad intra ma anche e soprattutto ad extra parrocchia. Dopo quanto sopra, p. Fabio ha parlato anche di chi animerà le Sante Messe della missione che saranno celebrate alle ore 19:00 di ogni giorno, su questo aspetto è intervenuto don Cono il quale ha consigliato che ad animarle dovrà essere ogni gruppo a turno guidati dall’equipe missionaria. Si è poi, puntualizzato che la missione ai giovani inizierà giorno 13 marzo e che il 14 marzo sarà celebrata la Santa Messa del Mandato e sarà presieduta da Sua Ecc. Mons. Leonardo Bonanno che darà inizio alla Missione. P. Fabio ha precisato che il 15 marzo, la missione inizierà con i centri di ascolto. Poi l’altro aspetto che p. Fabio ha consigliato di curare è quello economico vale a dire: pensare ad uno striscione o ad una brochure? 

     Terminato l’intervento di p. Fabio, mons. Cono è intervenuto sottolineando che sarà tutto pianificato in Avvento e che, prima del 10 novembre, incontrerà i responsabili dei vari gruppi per lavorare per la buona riuscita della missione. Il Consiglio Pastorale si è concluso con la preghiera insegnata da Gesù e la benedizione da parte di p. Vincenzo.

                              Il Parroco – Presidente                                                                                                                                    La segretaria

                                  Mons. Cono Araugio                                                                                                                                    Tiziana Ciancio

Verbale del 29 settembre 2019

     Il 29 settembre u.s., alle ore 16:00, nei locali pastorali della parrocchia San Giuseppe Lavoratore, si è tenuto il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Il Consiglio è iniziato con la preghiera e un breve pensiero spirituale da parte del parroco – presidente. In mezzo a noi, sono stati presenti due padri OMI, p. Fabio e p. Alessandro., invitati da Mons. Cono Araugio a presentare una nuova esperienza che saremo chiamati a vivere nella nostra parrocchia, quella di una missione popolare che si svolgerà dal 15 al 22 marzo 2020.

    Don Cono, dopo aver ripreso brevemente quanto relazionato nel precedente CPP, ha presentato p. Fabio e p. Alessandro, richiamando i membri del consiglio al fatto che la loro presenza è importante per il cammino da fare nella parrocchia. Dopo questa puntualizzazione, mons. Araugio ha passato la parola a p. Fabio per la presentazione della missione popolare. L’obiettivo che Don Cono vuole proporsi – precisa p. Fabio – con la missione è:  “in una parrocchia giovane e aperta alle sfide di una società che cambia,  è quello di dare un impulso alla dinamica di evangelizzazione e di favorire l’opera della comunità parrocchiale come lievito di relazioni amichevoli in un ambiente sociale fortemente caratterizzato dalla frammentazione”.

     Questo può comportare la nascita  di “spazi relazionali di confine” per accogliere nuovi fratelli e sorelle. In tal senso si tratta anche di inserirsi nel processo di decentramento nei vari quartieri della Parrocchia. Nella missione, ha continuato p. Fabio, rivestono un ruolo importante il gruppo famiglie e il gruppo animatori dell’Oratorio a questi si unirà una equipe di missionari permanenti abbastanza numerosa per garantire un impatto sufficiente su un territorio vasto (circa 25 missionari 15 + 10) che farà da bandiera per dire alla Comunità chi siamo. Posta questa fondamentale premessa, p. Fabio ha invitato i presenti a gettare lo sguardo su quelle che saranno le proposte per il programma della missione. Si è parlato dell’inizio della Missione che potrebbe iniziare con una celebrazione del Mandato missionario  il sabato 16, che in una delle domeniche precedenti sarà dato l’annuncio dell’inizio della missione a tutte le Messe parrocchiali.

    Ciò che è importante è che si faccia pubblicità della visita dei Missionari nelle case e delle attività dei giovani. Inoltre, mons. Cono dovrà premurarsi di concordare per tempo la presenza di mons. Vescovo per la Messa del Mandato, la cui presenza è importante dal punto di vista ecclesiologico. P. Fabio ha poi offerto delle informazioni sui programmi invitando a preparare del materiale pubblicitario della missione che mostri il programma generale tipo manifesti o brochure o volantini oppure il parroco può pensare ad una lettera a tutti i parrocchiani in cui annuncia la  Missione. Detto ciò, p. Fabio ha passato la parola a p. Alessandro che si preoccuperà dell’annuncio e della Missione e della proposta ai giovani. Per quanto riguarda l’annuncio, verrà realizzata una visita dei giovani ai giovani nelle case, nelle scuole, alle fermate degli autobus.

     Per quanto riguarda la preparazione alla Missione Giovani è importante identificare dei giovani della parrocchia dai coinvolgere nella visita ad altri giovani preparando con loro degli elenchi dei giovani da visitare, inoltre, identificare i luoghi dove fare la preghiera del mattino e con i docenti di Religione preparare la visita alle scuole. Per quanto riguarda la proposta si propone di far vivere delle esperienze con stile evangelico che diventano poi spazio di dialogo e di annuncio: ai giovani più grandi proporre loro esperienze caritative, ai più piccoli proporre invece dei laboratori  in cui possono  sperimentare un modo diverso di stare insieme e, infine, proporre degli incontri tematici come i Focus, nei quali approfondire l’annuncio. Terminato l’intervento di p. Alessandro, ha ripreso la parola p. Fabio che ha parlato di come preparare la visita nelle case e alle famiglie, dei Centri di ascolto, di come preparare e vivere i momenti di preghiera. Alla fine, p. Fabio ha condiviso con Mons. Cono e con i membri del consiglio una bozza di programma di quando realizzare e vivere nei giorni della Missione.

     Prima di congedare i presenti e sciogliere il CPP, don Cono e i padri hanno concordato un’ulteriore incontro con i membri del Consiglio che avverrà mercoledì 23 ottobre. Sarà un incontro per migliorare il programma al fine di celebrare e vivere questo momento di grazia che il Signore vuole donare alla nostra Comunità parrocchiale. Dopo la preghiera conclusiva dedicata a Maria, Madre dell’Evangelizzazione, Mons. Cono Araugio ha dichiarato concluso il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

                                         Il Parroco – Presidente                                                                                                                                                                                  La segretaria

                                             Mons. Cono Araugio                                                                                                                                                                                Tiziana Ciancio

 

22 settembre 2019 - Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale

      Il 22 settembre u.s., alle ore 20:30 nei locali pastorali della parrocchia San Giuseppe Lavoratore, i membri del consiglio pastorale parrocchiale hanno vissuto un momento di ascolto – confronto attorno al proprio parroco e pastore, Mons. Cono Araugio. L’argomento all’ordine del giorno è stato la presentazione – condivisione del nuovo progetto triennale parrocchiale 2019 – 2022 : Abbiate in voi gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù (Fil 2,5). Il consiglio è iniziato con la preghiera di papa Benedetto XVI: La figura di Maria ci orienta nel cammino, con la quale il papa emerito concludeva il Sinodo sulla Parola di Dio e che don Cono ha ripreso per concludere il precedente progetto pastorale riportante il titolo Una Chiesa in uscita. Prima di presentare il nuovo progetto, Monsignore ha desiderato ricordare ai presenti quanto è stato realizzato nell’attuare il progetto precedente. Riprendendo le parole della preghiera e commentandola, il parroco ha sottolineato che se uno vuole camminare nella proposta del Signore deve camminare nel deserto tenendo fisso la méta che è la compagnia di Gesù certo che cammina accanto ad ognuno facendosi compagno di viaggio e per sentirLo accanto occorre ascoltare la Sua voce nella Sua Parola, nutrirsi del Pane eucaristico, nel quale è presente il Suo Corpo, il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua Divinità, tesimoniarLo nelle relazioni interpersonali e servirLo nelle persone sole, negli ammalati, nei bisognosi e negli extracomunitari nei quali Egli stesso si rende presente, memori del Suo comando:<< Tutto quello che avete fatto a questi miei fratelli più piccoli, lo avete fatto a me>>, per cogliere la Bellezza di ciò che il Signore opera. Don Cono ha incoraggiato a non essere delusi, a non esaltarsi, a non abbattersi ma a saper mantenere il passo, fiduciosi di attingere l’acqua dal pozzo che fa rifiorire il deserto.

    In tutto questo ci è di esempio Maria, la Sua e nostra Madre, modello di vita spirituale. Nel continuare, il nostro pastore ha detto che i primi  due anni sono stati di disorientamento perché il precedente progetto era stato elaborato tenendo presente la parrocchia San Giuseppe Lavoratore che si estendeva fino al Fiume Lao ma poi, con la fondazione della nuova parrocchia SS.ma Trinità, il progetto ha dovuto subire una rielaborazione nella fase attuativa. Terminata la breve rilettura dei  trascorsi tre anni, don Cono ha presentato i nuovi orientamenti pastorali che sostanzialmente si presentano uguali a quelli del precedente progetto. Innanzitutto è necessario pensare all’oratorio, che nella nostra diocesi non è usuale, reimpostandolo. Chi getta le fondamenta al progetto è la Parola di Dio, per cui al centro della vita di comunità è necessaria la formazione biblica e gran parte della comunità cristiana non ha formazione biblica, ad essa segue la formazione liturgica che da l’impostazione al quotidiano. E’ stato necessario reimpostare il gruppo famiglie e per farlo si è reso necessario impoverire un cammino già presente. Da qui nasce il nuovo cammino di fede: i focolari.

    Ritornando alla formazione biblica e alla crescita della vita spirituale, don Cono ha sottolineato che la Parola di Dio della Domenica ha un suo proseguimento nell’adorazione eucaristica settimanale del giovedì, durante cui viene ripresa e rimeditata contemplando il Volto raggiante di Nostro Signore Gesù Cristo. Una novità di questi orientamenti pastorali è l’accorpamento del gruppo liturgico al coro che anima la S. Messa pro populo Dei, cuore di tutta la Domenica. Monsignore spiega anche il motivo del titolo dei nuovi orientamenti pastorali ripreso dalla lettera di San Paolo apostolo ai Filippesi 2,5: Abbiate in voi gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù. Egli dice che occorre avere sempre Gesù davanti per operare, innanzitutto secondo la vocazione ricevuta, e poi per come Gesù vuole.Riprendendo l’esortazione apostolica Gaudete et Exultate del Santo Padre, Francesco (cfr 110, 111), don Cono incoraggia a vivere l’impegno dell’evangelizzazione orientando alla via ordinaria alla Santità che è quella della missione. La nostra è una parrocchia in costante conversione pastorale per la presenza di fratelli soprattutto extracomunitari alcuni dei quali sono stabili come Pakistani, Senegalesi, Marocchini, Cingalesi, Albanesi ad essi si aggiungono Russi, Moldavi, Ucraini, Centro –  Americani, in aumento. Questo è anche un progetto pastorale, i cui Orientamenti assumono anche un taglio ecumenico e non solo, nei quali denuncia la presenza e il diffondersi quotidiana di forme di spiritualità esoterica, e di fratelli appartenenti alla Chiesa Evangelica Pentecostale e ai Testimoni di Geova e di Cattolici Ortodossi dei Patriarcati di Russia, Romania e Ucraina.

    I praticanti hanno bisogno di evangelizzazione perché disorientati dalla molteplice diversità di fedi e credenze fuorvianti. Un’altra novità, presente nel progetto, è la semplificazione dell’articolazione dei quartieri: San Giuseppe, Calvario, Madonnina e Arenile. Al centro di ogni azione pastorale ci deve essere la preghiera, anima della Comunità. La creazione della cappella feriale nel 2018, ha dato vita ad un gruppo di preghiera Pregate, Pregate, Pregate al quale tutti possono aderire per vivere la preghiera a sostegno della Comunità ecclesiale. All’adorazione personale, si aggiunge l’Adorazione Eucaristica settimanale dei giovedì, la Giornata Eucaristica Mensile, l’ultimo mercoledì del mese e il cenacolo di preghiera Maria Rifugio delle Anime. A completamento della crescita spirituale, sono visitati almeno una volta al mese sessanta fratelli e sorelle tra ammalati, persone sole e anziani.

    Questo è reso possibile grazie al coinvolgimento dei vari ministeri laicali. Con il Lettore, l’Accolito, i Ministri Straordinari della Comunione insieme ai volontari della Caritas Una mano amica si cerca di non trascurarli nelle loro attese, senza dimenticare di portare loro l’Eucaristia. La Domenica è la Festa della Comunità, del Ringraziamento e della Lode. Per la nostra parrocchia, le celebrazioni festive, in particolare la liturgia Pro Populo Dei , Messa per la Comunità, continuano ad frequentate e animate con dedizione. La celebrazione festiva si vive mediante l’Animazione Liturgica grazie al Coro Parrocchiale Attilio Manfredi che coinvolge attivamente l’assemblea dei fedeli nel canto. Il coro liturgico è parte integrante dell’assemblea liturgica. Importante è il gruppo dei lettori che è formato da persone che chiedono di proclamare la Parola soprattutto per la celebrazione festiva Pro Populo Dei. Gran parte dei cristiani non ha formazione biblica, pertanto, per sopperire al vuoto di conoscenza della Parola di Dio presente in tutti i battezzati si rende necessario continuare gli incontri di Formazione Biblica includendo tutte le iniziative catechistiche e liturgiche che avranno come riferimento ordinario la Bibbia. Monsignor Cono ha parlato, poi, della Famiglia che è  la prima Comunità e , la nostra parrocchia conta circa 850 nuclei familiari che si intende coinvolgere nel cammino formativo per sostenere la formazione cristiana dei figli e per la crescita relazionale tra gli sposi. Oltre a questo impegno formativo, è presente nella nostra parrocchia da cinque anni il gruppo di famiglie.

    Da circa due anni, il Signore ha donato alla nostra parrocchia un nuovo cammino di fede sempre per la crescita spirituale delle famiglie, il Movimento dei Focolarini il cui obiettivo è quello di aprirsi alle tematiche mondiali della vita familiare. Questi itinerari di formazione, integrati dagli incontri con i genitori dei ragazzi dell’IC, hanno come riferimento il Direttorio Pastorale dei Vescovi Italiani sulla famiglia cristiana, oggi. Accanto ai metodi di crescita spirituali per le famiglie, si pone quello per i ragazzi con il metodo educativo che la nostra parrocchia ha voluto sposare è quello oratoriale e coloro che scelgono di frequentare il cammino di formazione cristiana si propongono tre anni di Accoglienza, due anni per vivere l’Eucaristia e due anni per la Confermazione. I gruppi di tale proposta presentano questa articolazione: Le Piccole Orme (tre anni di Accoglienza), Sorgente di Gioia (Gruppo dell’Eucaristia, Angeli in Festa ( Gruppo della Confermazione), Talent & Art per l’itinerario mistagogico. L’ambiente dell’Oratorio San Giuseppe vede protagonisti anche  i giovani animatori oratoriali. Nella nostra parrocchia, sono presenti altre proposte per la crescita spirituale.

    Vi è l’esperienza dell’Azione Cattolica, l’AGESCI, il Cammino Neocatecumenale. L’altra dimensione, di cui si arricchisce la parrocchia, la Caritas “Una Mano Amica” che costituisce la via alla santità operosa. La Carità educa il cuore dei fedeli esprimendo agli occhi di tutti il volto di una Comunità che si impegna a testimoniare la condivisione. Stabilmente la Caritas “Una Mano Amica” si impegna a sostenere 53 famiglie di residenti e famiglie 43 straniere a queste si aggiungono gente che arriva occasionalmente e i Rom per  un totale di 270 persone. Nel 2018, abbiamo ricevuto e distribuito alimenti per 13.941,38 euro dall’UE FEAD ML attraverso il Banco delle Opere di Capo Rizzuto, oltre a queste, si aggiungono gli alimenti offerti dalla FIDAS, dalle Aggregazioni laicali e dai fedeli; affianco agli alimenti vengono distribuiti per coloro che ne fanno richiesta, abiti usati. La parrocchia, da quest’anno, dopo la visita pastorale, per volontà del nostro Vescovo S. E. Mons. Leonardo Bonanno, si avvia a vivere una nuova esperienza: La Mensa Caritas San Giuseppe, che sarà operativa già da questo inverno,  e opererà dal lunedì al venerdì preparando e offrendo pasti per circa venti persone e, cercando di servire a domicilio quei fratelli e/o quelle sorelle che saranno impossibilitate a venire in parrocchia. Con questa proposta che conclude gli Orientamenti del nuovo progetto pastorale parrocchiale per questo triennio che si apre 2019 – 2022, il parroco – presidente, Mons. Cono Araugio ha concluso la sua brillante esposizione e, prima di sciogliere la seduta ha ricordato ai membri, il prossimo CPP, che si svolgerà il 29 Settembre e che sarà con i padri oblati di Maria Immacolata che ci prepareranno alla Missione Popolare che si svolgerà a marzo p. v.. Dopo la preghiera che Gesù ci ha insegnato, Mons. Cono Araugio ha dichiarato concluso il Consiglio Pastorale.

 

                            Il Parroco – Presidente                                                                                                                                                     La segretaria

                              Mons. Cono Araugio                                                                                                                                                      Tiziana Ciancio

 

Consiglio Pastorale  Parrocchiale - Verbale del 22 febbraio 2019

 

Il 22 febbraio u.s. si è riunito il Consiglio Pastorale.

Don Cono, presidente, introduce i lavori riportando la riflessione su  quanto la  Chiesa stava vivendo in quei giorni con l’incontro dei primati di tutte le Chiese del mondo convocati da Papa Francesco per trattare il  problema della pedofilia. Il Santo Padre avrebbe voluto che in ogni diocesi si lavorasse sul problema ma tante le resistenze e le difficoltà poste in questa occasione. Le difficoltà del  Santo Padre, la non ‘obbedienza’ ai Suoi orientamenti,  sono motivo di riflessione anche per tutti noi.

 Il brano proposto per la riflessione iniziale, è la  prima lettera di Pietro 5, 1-4. Il brano  interpella ognuno di noi sulle nostre disponibilità personali, su quanto oggi doniamo con il nostro servizio alla comunità parrocchiale   ‘…esorto gli anziani che sono tra voi quale anziano come loro… pascete il gregge di Dio che vi è stato affidato…’ . Don Cono ci invita a vivere il  nostro  ministero con piu’ responsabilità,  vivere questa responsabilità  per corrispondere  alla  ‘propria vocazione’.  A volte non cogliamo questa responsabilità che ‘solo’ il Signore ci affida e non il Parroco che ha solo una funzione di osservazione, di  coordinamento. Dobbiamo farci ‘modelli’ per il gregge ovvero per gli altri che ci vengono affidati ma non solo! Infatti non basta soltanto offrire il proprio servizio, viverlo quando siamo tra noi in Parrocchia ma dobbiamo essere modelli negli ambienti di ogni giorno  e   tutto volentieri come piace a Dio e con animo generoso, ciò unicamente per la gloria di Dio, unico premio a cui dobbiamo aspirare, il premio che si accompagna alla nostra dedizione sarà la vita eterna. Tutto dipende da ognuno di noi e non solo dal Parroco affinchè la Parrocchia possa esprimere pienamente se stessa nell’amore con cui noi la serviamo.

Nel messaggio per la Quaresima del Santo Padre che avremo occasione di riflettere,  siamo invitati ad essere piu’ coraggiosi perché ovunque attorno a noi si vuole distruggere la presenza di Dio. Le conflittualità ideali che viviamo e che spesso dobbiamo affrontare anche noi qui a Scalea,  non devono spaventarci: Noi  dobbiamo preoccuparci soltanto dell’amore verso il Signore e a come noi rispondiamo.

 Occorrerà vivere la Quaresima dando valore all’astinenza e al digiuno e don Cono ci invita a farlo anche in famiglia, con i propri figli presentandola non come un sacrificio ma come un dono di questo tempo e raccomanda, prima di passare alla parte operativa di un periodo molto impegnativo, di vivere tutto con la consapevolezza del bene della  Parrocchia.

Occorrerà, inoltre, riflettere su come coinvolgere i destinatari di ogni proposta in questo tempo di Quaresima e non solo per le Novene, la via Crucis perché, ci ricorda don Cono a volte corriamo il rischio di chiuderci nel nostro piccolo e questo è un rischio grande! Occorre pregare ed incoraggiarci nell’entusiasmare tutti coloro che il Signore ci pone accanto ma anche coloro che dobbiamo cercare!

Si fa ancora fatica a trovare persone disponibili ad impegnarsi come delegati nei Quartieri, mancano infatti ancora i delegati di Fischia e San Giuseppe. Ci sono resistenze nel coinvolgere anche persone che pur partecipando costantemente alla vita parrocchiale, non si lasciano coinvolgere poi nelle proposte nei Quartieri. Forse occorrerà trovare degli strumenti che rendano questa relazione, questi spazi da condividere,  piu’ spontanea e rispondenti ai bisogni di quelle determinate persone e del quartiere stesso

Non dimentichiamo mai che attraverso la preghiera personale e comunitaria il Signore ci sosterrà nel servizio e anche nelle nostre difficoltà personali. Un impegno nel servizio senza una vita di preghiera poi pian piano inaridisce!  Si passa la parola a Bruno per l’esposizione, in ogni sua voce, del ‘Bilancio parrocchiale’ distribuito in Consiglio.  Il bilancio è quasi in parità nonostante le spese sostenute quest’anno (vedi restauro della Chiesa) ma si evidenzia una spesa troppo alta nel consumo di energia elettrica Si chiedono poi chiarimenti sui pannelli solari installati in passato ma di cui la Parrocchia non possiede gli atti relativi alla prima installazione. Don Cono sottolinea che a fronte della generosità delle persone, la Parrocchia spende tanto!  La Santa Visita Pastorale del nostro Vescovo e in parallelo accogliere e dare ospitalità ai giovani della  GMG diocesana, il tempo di Quaresima  tempo forte anche per le tappe sacramentali,  ci vedranno impegnati su piu’ fronti fino a fine maggio  e in alcune occasioni anche come Unità Pastorale.

Visita Pastorale.

Il Vescovo alloggerà presso il Santuario della Madonna del Lauro e dedicherà un giorno ad ogni Parrocchia.

Il momento iniziale della Santa Visita sarà sabato 30 marzo con la Celebrazione nella nostra Parrocchia  con tutti  i sacerdoti e  alla presenza delle autorità civili proprio per sottolineare il valore della Chiesa oggi nel nostro territorio.  Seguirà alla Celebrazione un momento di confronto tra il Vescovo e i Sindaci presenti affinchè il Vescovo, attraverso i loro racconti, possa toccare con mano le problematiche che vivono i nostri territori soprattutto in relazione  alla presenza malavitosa di cui spesso si parla e a volte  anche con un atteggiamento troppo negativo, quasi di autolesionismo. A fine incontro dovremo impegnarci nell’organizzazione di un ‘leggero’ buffet da offrire ai presenti!

Il giorno che vedrà il nostro Vescovo  esclusivamente impegnato in visita   nella nostra Parrocchia sarà  il 2 aprile.

Si discute sugli incontri da preparare:  un momento con i ragazzi dell’Iniziazione Cristiana magari al Parco degli Angeli e con i ragazzi divisi in gruppi,  nella tarda mattinata  la visita ad alcuni ammalati (un numero di due/tre) e nel tardo pomeriggio poi l’incontro con i vari gruppi di adulti impegnati in Parrocchia nelle varie aggregazioni.   

 Accoglienza GMG.

Sarà la Pastorale Giovanile a curare tutti i momenti in città, noi saremo impegnati anche con le altre Parrocchie per l’accoglienza dei giovani soprattutto alla vigilia della domenica delle Palme che vivremo al Parco degli Angeli e che sarà un momento soprattutto di festa. Essere presenti poi in altri momenti, nei luoghi pubblici della città,  sarà molto importante!

Sarà un tempo forte anche per i nostri giovani sia per la GMG ma anche per gli incontri che il nostro Vescovo vivrà nelle scuole  e con  la ‘missione’ al liceo! Dovrà essere nostra cura coinvolgerli e accompagnarli, conoscendo le loro difficoltà nel testimoniare nei ‘loro luoghi’ il  cammino e l’impegno che vivono poi in Parrocchia.  La nostra tensione, il nostro impegno deve sempre essere quello di sostenerli, incoraggiarli ed emozionarli!

         Don Cono invita il Consiglio a sentirsi piu’ parte nel ‘consigliare’ e quindi ad intervenire, ogni referente viene invitato  a presentare il proprio cammino e soprattutto ad esprimere il proprio pensiero.

Ilaria, per il gruppo ‘Piccole Orme’. I ragazzi che partecipano sono in 27. Alcune di noi, per difficoltà personali, non sono state costantemente presenti alle attività e forse i bambini in questo ultimo periodo hanno un po’ sofferto di questo, ora dobbiamo però riprendere con piu’ stabilità

Rita, gruppo ‘Angeli in festa’. Il gruppo procede senza difficoltà, è bello notare che anche i genitori seguono di piu’

Adalgisa, gruppo ‘Sorgente di gioia’’. I ragazzi si sono stabilizzati nelle presenze e partecipano senza difficoltà

Carmela, per il gruppo ‘Testimoni di speranza’. Seguiamo circa 29/30 ragazzi che partecipano con grande entusiasmo. A volte la presenza è discontinua se non nell’anno dove vivranno poi la tappa sacramentale. Alcuni genitori si sono resi disponibile per degli incontri tra le famiglie, questo ci sembra un aspetto positivo

Maria, coordinatrice dei ‘Ministri Straordinari per la Comunione’.  Seguiamo 39 ammalati che visitiamo ogni venerdì con l’aiuto di tutti. Abbiamo cercato di coinvolgere alcuni di loro nell’occasione della ‘Giornata dell’ammalato’, è stata positiva la loro risposta di partecipazione

Carmela, per l ‘Azione Cattolica’, in quanto  Irma assente, comunica che il 22 marzo animeranno la via Crucis e che vivranno un momento di Adorazione Eucaristica  anche con i gruppi di A.C. delle altre Parrocchie. Si cerca di coinvolgere, organizzare anche con gli altri gruppi di A.C. in U.P. ma si fa fatica. A tal proposito, don Cono invita alla pazienza anche perché si fa fatica anche a coordinarci come U.P. Ricorda che spesso abbiamo sempre organizzato ed invitato noi magari con il tempo anche le altre Parrocchie si organizzeranno. 

Pina,  referente per la ‘Caritas’.  Il Centro di Ascolto funziona e anche molto bene e vengono assistite  n.150 famiglie.  Unico aspetto che meriterebbe piu’ cura è riuscire a dare continuità alla relazione con le persone che si interfacciano con il  Centro e che si aprono, raccontano anche i loro problemi, difficoltà,  chiedono ascolto! L’incontro al Centro  purtroppo resta legato alla distribuzione ma emerge il desiderio da parte anche degli assistiti di essere cercati, sostenuti. Don Cono fa presente che nel bilancio alla voce ‘spese per le attività caritative’, la somma riportata è invece diversa, molto  piu’ alta, fino ad arrivare anche a 17.000.00/18.000.00 euro. Con l’aiuto della raccolta Fidas e quella presso i Centri Commerciali,  la Parrocchia sostiene tra i poveri anche persone non cattoliche e spesso questo nostro impegno viene male interpretato, con compreso. Le parrocchie donano tutte con intensità pur riconoscendo che occorrerà sviluppare sempre di piu il tema della carità. Non occorre solo dare delle cose ma il povero si deve sentire attraverso questa relazione…  amato!

Dovremmo sforzarci un po’ di piu’ ad organizzare, con i piu’ poveri,  un pranzo in piu’!

Giuseppe, per il ‘Movimento dei Focolarini’. Proseguono con cadenza mensile i consueti incontri di formazione spirituale, di conoscenza e approfondimento del messaggio di Chiara Lubich. Positiva la partecipazione e il coinvolgimento agli incontri e il clima che si è creato tra gli aderenti.

Laura per l’ ‘Agesci’, rappresenta le difficoltà nel riuscire a garantire la proposta educativa ma anche nel trovare soluzioni che possano stimolare persone nuove ad impegnarsi in un servizio in Associazione. La proposta scout spesso si vive solo in sede e spesso non sono conosciuti i contenuti, gli obiettivi educati Al fine di rendere piu’ visibile quanto si cerca di portare avanti ma soprattutto conoscere i valori educativi alla base del metodo scout, si comunica che si sta lavorando all’organizzazione di un Convegno per la data del 31 marzo prossimo a cui tutti siamo invitati e che si terra al Parco degli Angeli.

Milva delegata di  ‘Quartiere Madonnina’, comunica che un gruppo piu’ stabile di persone partecipa assiduamente ma la parte diciamo nuova del Quartiere, pur avendo bambini, ragazzi che frequentano stabilmente la Parrocchia, stenta nel coinvolgersi. Si sta comunque lavorando per l’organizzazione della via Crucis nel quartiere

Carmelo per il ‘Cammino Neo Catecumenale’. Sono iniziate le catechesi e le persone coinvolte  sono 22. Stiamo cercando piano piano di formare questo gruppo ma è difficile far nascere interesse, il bisogno dell’ascolto della Parola

Anna nuova delegata del ‘Quartiere Arenile’, rappresenta le prime difficoltà in questo servizio ma con fiducia inizia questo cammino

Nicola, come già anticipato da don Cono, farà parte della Pattuglia per la Pastorale Giovanile, con la gioia e l’umiltà che lo contraddistinguono inizia così  questo nuovo cammino. Condivide l’esperienza vissuta con il gruppo giovani nella realizzazione del musical per la ‘Festa della Pace’ e comunica che per dare maggiore spazio al gruppo giovani-strumentisti, si incontreranno anche  in un altro momento della settimana

Stefania per il  ‘Gruppo Animazione Liturgica’ . Il gruppo lavora bene, sistematicamente e a volte si confronta anche con don Cono. Don Cono sottolinea l’importanza di lavorare nel gruppo liturgico non solo nel preparare delle cose poi da fare ma sforzandosi di dare anche contenuto a ciò che si propone poi in assemblea

Giampietro per il ‘Gruppo delle Famiglie’. Il gruppo continua gli incontri anche come da calendario. A volte si vivono delle difficoltà nell’ aggregare le famiglie rischiando così di perdere forse un po’ di vista gli obiettivi del gruppo che dovrebbero essere l’evangelizzazione poi  anche alle famiglie dei ragazzi del  cammino di Iniziazione Cristiana

Carmelo, referente per il ‘Parco degli Angeli’.  La realtà del Parco è molto positiva, è diventato un bene del territorio! Don Cono ci fa notare che anche l’atteggiamento dei ragazzi, sia al Parco e sia negli spazi parrocchiali, è cambiato sono oggi molto piu’ rispettosi degli spazi comuni! Questa analisi deve spingerci ad un lavoro piu’ complessivo, dobbiamo imparare a leggere questi cambiamenti!   

Renata,  per il gruppo ‘Gruppo Animazione Liturgica’. Il gruppo del Coro è diventato un gruppo piu’ o meno costante perchè alcuni a volte non riescono a garantire in continuità. Positiva l’esperienza con il gruppo dei giovani che da poco  si è formato e che si è avvicinato anche al gruppo degli adulti.

Don Cono ci invita nuovamente a sostenere il nostro servizio con la preghiera! Vivremo un periodo forse un po’ faticoso, stressante e con esperienze diversificate ma sarà, con l’aiuto del Signore un periodo bellissimo.

 

La benedizione finale conclude i lavori.  

 

Ordine del Giorno del Consiglio Pastorale del 22 Febbraio 2019

30 Marzo/6 Aprile Scalea

GMG Evangelizzazione ai Licei: E’ Sempre Na Gioia  (SS.Trinità)

Sabato 30 Marzo: Inizio della Santa Visita

Ore 18,00 Celebrazione nella Parrocchia San Giuseppe Lavoratore  a Scalea: con la partecipazione  dei Parroci, le Autorità Civili e Militari dei Comuni di Scalea, San Nicola Arcella, Santa Domenica Talao, Papasidero i rappresentanti delle Associazioni.  

Domenica 31 Marzo: Santa Domenica Talao

Nella Mattinata Celebrazione nella Chiesa parrocchiale di San Giuseppe,

Nel Pomeriggio incontro con le Associazioni, Visita agli ammalti.

Martedì 2, Mercoledì 3, Giovedì 4, Venerdì 5 Aprile

Santa Visita alle quattro Parrocchie di Scalea

Incontro con le Scuole Primarie di Primo Grado e Secondo Grado

Incontro con le Scuole Secondarie

Venerdì 5 Aprile

GMG Via Crucis: Camminare con Gesù sulla via della Croce (Madonna del Lauto/Santa Maria d’Episcopio)

Sabato 6 Aprile Papasidero e Avena

Santa Visita alla Comunità di San Costantino

Sabato 6 Aprile  

GMG Una Luce nella Notte: Ti ama e di perdona (Piazza Caroprese)

Venerdì 12 e Sabato mattina 13 Aprile San Nicola Arcella

Santa Visita alla Parrocchia di San Nicola da Tolentino

Sabato 13 Aprile a Scalea

XXXIV GMG: Siate pellegrini sulle strade dei sogni (Parco degli Angeli)

 

PARROCCHIA SAN GIUSEPPE LAVORATORE SCALEA

Quaresima 2019

     Quest’anno il Santo Padre incoraggia noi Battezzati a percorrere con entusiasmo il cammino penitenziale della Quaresima, mettendo al centro della nostra attenzione  la forza risanatrice del pentimento e del perdono … E il cammino verso la Pasqua ci chiama proprio a restaurare il nostro volto e il nostro cuore di cristiani, tramite il pentimento, la conversione e il perdono, per poter vivere tutta la ricchezza della grazia del mistero pasquale. Questa “impazienza”, questa attesa del creato troverà compimento quando si manifesteranno i figli di Dio, cioè quando i cristiani e tutti gli uomini entreranno decisamente in questo “travaglio” che è la conversione. Tutta la creazione è chiamata, insieme a noi, a uscire «dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21). La Quaresima è segno sacramentale di questa conversione. Essa chiama i cristiani a incarnare più intensamente e concretamente il mistero pasquale nella loro vita personale, familiare e sociale, in particolare attraverso il digiuno, la preghiera e l’elemosina… Coraggio è tempo di metterci in cammino.

Mercoledì 6 marzo 

Inizio della Santa Quaresima - Giorno di Astinenza e Digiuno

18,00  Santa Messa con l’imposizione delle Ceneri

Quaranta Ore: Lunedì 11 Martedì 12 Mercoledì 13 Marzo

Ore 08,00      Santo Rosario (misteri della gioia) Lodi, S.ta Messa, Esposizione

Ore 11,30      Santo Rosario (misteri della luce, Angelus)

Ore 15,00      Divina Misericordia, Santo Rosario (misteri del dolore)

Ore 17,30      Santo Rosario (misteri della gloria)

Ore 18,00      Celebrazione del Vespro e Benedizione Eucaristica

Durante le Quaranta ore c’è la disponibilità  per  le Confessioni e la Direzione Spirituale

Gruppo Eucaristia: 24 Marzo Tappa Padre Nostro e Riconciliazione

 AGESCI 31 Marzo: Convegno degli Scout

La Via Crucis sarà celebrata tutti i Venerdì

alle ore 16,30 nella Chiesa prima della Messa Vespertina  e alle ore 20,30 nei Quartieri nei giorni  8, 15, 22, 29 marzo,  12 aprile

 

Verbale del Consiglio Pastorale Parrocchiale del 17 settembre 2018

Il 17 settembre 2018, alle ore 18:30, nei locali pastorali di San Giuseppe Lavoratore, si è riunito il CPP convocato e presieduto dal parroco Mons. Cono Araugio.

  L’incontro è iniziato con un profondo pensiero spirituale da parte di don Cono. Partendo dal tema del convegno ecclesiale diocesano, svoltosi a Cetraro presso la Colonia San Benedetto, il 15 e il 16 settembre u. s.: “Lo Spirito e la Sposa dicono vieni”, Don Cono ha parlato del rapporto sponsale tra Dio e il suo popolo nella Bibbia rinviando poi al rapporto che c’è tra marito e moglie; da questo rapporto sponsale sia nel primo come nel secondo caso, si generano figli alla fede e alla Chiesa. Questo amore sponsale viene alimentato dall’Eucaristia da qui deriva la capacità di relazionarsi, nella Comunità che nasce dall’amore con cui Dio ci ama. Prendendo spunto da uno scritto di Mons. Tonino Bello sulla differenza tra il verbo guardare e il verbo vedere, il presidente Don Cono ha esortato a stare attenti a guardare contemplando il volto dell’altro e ad arricchirsi della ricchezza del volto del fratello o della sorella aiutando a comprendere che, se si sta insieme e non si contempla il volto altrui, è perché esiste l’incapacità di relazionarsi all’altro.

     Terminato il pensiero spirituale, Mons. Cono Araugio ha precisato che questo incontro serve a fare il punto della situazione e ha dato la parola ai presenti perché esprimano le loro idee sul come si è vive la Comunità. Il primo ad intervenire è stato il diacono permanente Gianpietro Pisciotta il quale ha lamentato il suo doppio servizio nelle due Comunità (diacono a tempo pieno nella parrocchia SS.ma Trinità e responsabile del Gruppo Famiglie nella parrocchia San Giuseppe Lavoratore) ma che vive il suo servizio cercando di rispondere al meglio secondo la volontà di Dio.

     Poi sono intervenuti i responsabili dei quartieri i quali si sono dimostrati unanimi nell’affermare che l’impegno di responsabile di quartiere richiede più tempo, che si incontrano resistenze da parte di alcune famiglie e per questo non è facile instaurare un rapporto diverso. Si conviene che occorre mettere, di conseguenza, più impegno anche se a piccoli passi. Su questo punto è intervenuto Don Cono affermando che il lavoro è molto lento e che nei quartieri si continua ad essere come dei desaparecidos, perciò occorre più attenzione e impegno perché i poveri vengono dai quartieri della parrocchia, inoltre ha sottolineato l'importanza di accogliere le persone provenienti da altre nazioni e di etnia diversa,  non devono essere colte come un ostacolo, o comunque da evitare, perché molti di loro sono dei battezzati; il Battesimo supera ogni genere di appartenenza etnica poiché, in virtù del sacramento, siamo tutti consacrati nel Signore.

     Si è passati, poi, dall’ascolto dei responsabili dei quartieri alla condivisione delle esperienze delle aggregazioni e dei gruppi. Circa il Gruppo delle Famiglie, il referente ha detto che ha abbozzato, per questo anno, un calendario come anno di formazione. Il primo incontro sarà il 7 ottobre p. v. che vedrà protagoniste, per l’appunto, le famiglie della parrocchia con la partecipare alla Santa Messa a cui seguirà un momento di convivialità ed a seguire sarà presentato il programma dell’anno. Per quanto riguarda il Movimento dei Focolari, è stato presentata la proposta di aprire alle famiglie dei ragazzi del catechismo, per farle vivere questa nuova esperienza spirituale.

     Circa l’Oratorio è intervenuto Don Cono dicendo che si sta stabilizzando con la catechesi e su questo aspetto ha ceduto la parola alla catechista Adalgisa che ha partecipato ad un convegno sugli oratori a Matera. Prendendo la parola, la catechista ha parlato dell’esperienza vissuta al convegno spiegando che si ci prepara durante l’inverno per vivere gli oratori d’estate. Gli oratori del sud, la situazione delle comunità si presenta come quella della nostra parrocchia. Non c’è un modello oratoriale unico perché deve essere calato nella realtà in cui si opera e dunque bisogna tenere presente i destinatari ai quali si fa la proposta. Tuttavia, ha concluso Adalgisa, l’esperienza è stata positiva, soprattutto nel confronto con gli educatori.

     Don Cono, riprendendo la parola su questo punto, ha spiegato secondo quanto il Papa indica con la parola Chiesa in Uscita, che siamo in un cambiamento d’epoca e non si può più fare una catechesi trasmissiva ma occorre impegnarsi per aiutare i ragazzi a crescere bene nell’ambiente in cui vivono. Per quanto riguarda l’Azione Cattolica, la segretaria Carmela Sforza ha relazionato che le attività sono riprese il 10 settembre. Il gruppo sta attraversando un momento di sofferenza perché c’è bisogno di nuove forze. Rispetto allo scorso anno si è registrata una diminuzione ma che si cercherà di rivitalizzarla. Per quanto riguarda L’AGESCI, il Capo Gruppo Bruno Pisciotta ha condiviso che stanno pianificando le attività con i ragazzi i quali sono entusiasti a partecipare; lamenta, tuttavia che c’è difficoltà di chi presta servizio all’interno dei gruppi.. Sul Cammino Neocatecumenale, il responsabile ha detto che l’estate è andata bene: le celebrazioni si sono svolte al Parco degli Angeli. In Avvento sono state programmate le catechesi e i fratelli facenti parte di questo Cammino, saranno impegnati con il raggiungimento di alcune tappe importanti.

     A conclusione è stata sottolineata l'importanza delle aggregazioni e dei gruppi nella vita della comunità ecclesiale, si è anche spiegata la differenza tra i gruppi  istituzionalizzati che hanno Statuti approvati   dal Magistero della Chiesa e gruppi spontanei. La coordinatrice dei Ministri Straordinari della Comunione ha riferito che è assicurata la presenza dei ministri agli ammalati anche se si dovesse presentare l’assenza di qualche ministro straordinario. E’ intervenuto l’accolito Giulio il quale ha suggerito che i ministri straordinari che portano la Comunione solo al primo venerdì del mese, possono andarli a trovare sia prima che dopo il primo venerdì del mese. Don Cono ha poi sottolineato l’importanza di coniugare il servizio del Ministero della Comunione con il ministero del servizio alla carità.

  Per quanto riguarda il settore della Catechesi, i referenti di ogni fascia di età con cui si articola la catechesi per l’Iniziazione Cristiana, hanno stabilito che attività riprenderanno Domenica 23 con la giornata della Salvaguardia del Creato e hanno condiviso quanto segue:

·   Testimoni di Speranza. La situazione è stabilizzata per l’ingresso di nuovi animatori che si accompagneranno nella catechesi; hanno già avuto momenti di incontro per la formazione e la programmazione, il giorno dell’incontro con i ragazzi è stato fissato al venerdì  alle 16,30.

·    Sorgente di Gioia. La referente di questa fascia di età ha messo in evidenza che la situazione del gruppo è stabilizzata ed è caratterizzata dalla gioia del vivere il servizio ai ragazzi, si accompagneranno nella catechesi due mamme per cui anche numericamente non si avvertono esigenze particolari, il giorno per la catechesi quest'anno è il giovedì.

·   Angeli in Festa. La referente ha riferito che il numero dei catechisti per questa fascia di età è leggermente in sofferenza  rispetto al numero dei bambini. Ci sarebbe bisogno di qualche innesto energico, soprattutto per i ragazzi della Confermazione. Il giorno in cui si incontrano è il sabato .

·   Cuore e Carità. Viene sottolineato che  ragazzi per molti aspetti hanno già abbandonato la pratica catechistica, quelli che partecipano mostrano più impegno nelle attività, gli educatori fanno molta fatica  nel farli partecipare alla celebrazione nel Giorno del Signore.

·   Piccole Orme. Anche per questa fascia di età, modificato nella sua impostazioni in modo più conforme all'itinerario diocesano di formazione catechistica come gruppo di accoglienza, saranno presenti altre animatrici che si accompagneranno alle catechiste che vi operano dall'anno precedente. Le catechiste si sono riproposte di andare nelle famiglie dei bambini per collaborare e sostenere maggiormente lo sforzo per l'educazione cristiana e la crescita dei figli.

Dal settore della Catechesi, si passa al settore della Caritas Una Mano Amica.

    La referente ha relazionato che sono presenti 12 volontari, ha condiviso che il 19 novembre si vivrà la Giornata dei Poveri voluta dal Santo Padre, Francesco, si è pensato di preparare un pranzo per i poveri della parrocchia. Hanno programmato per come è possibile di andare a fare visita agli ammalati con i ministri straordinari della Comunione. E' stato sottolineato che c’è una forte richiesta di aiuto e si suggerisce di costruire una rete più stabile di lavoro con i delegati di quartiere, per mettere in luce i bisogni delle famiglie. A tal proposito è intervenuto Don Cono il quale ha fatto notare che non ci sono energie, salvo se si coinvolgono i giovani e che non si può gravare tutto sulle stesse persone.

    Per quanto riguarda il Gruppo Liturgico e il Coro. Circa il Gruppo Liturgico, la referente ha detto che è un gruppo in formazione, si trova bene nel collaborare con il Coro soprattutto nella preparazione della Liturgia Domenicale. Circa il Coro. Si stanno invitando a partecipare diverse persone e si è pensato di coinvolgere i bambini costituendo così, il coro delle voci bianche. Su questo punto, il parroco lamenta l’assenza dei bambini e dei ragazzi alla S. Messa Domenicale. Questo va inteso come un campanello di allarme perché vuol dire che in molte famiglie non sempre si avverte l’importanza di partecipare alla vita di comunità. Tuttavia sia il gruppo liturgico che il coro sono i due ambiti della Liturgia che lavorano senza sosta, spesso è un lavoro velato, non appariscente, ma è opportuno considerare che devono preparare la liturgia e i canti anche nel periodo estivo, per cui non ci sono pause. E' stato stabilito che il giorno in cui si incontra il gruppo liturgico è il giovedì mentre il Coro A. Manfredi si incontra  il martedì.

Spazi Oratoriali e Parco degli Angeli.

     Il referente ha detto che va abbastanza bene, i ragazzi che vivono gli spazi dell’oratorio come anche il campetto si comportano bene e che è presente il momento dell’evangelizzazione. In parrocchia è presente anche un gruppo di adulti che, in modo puntuale, ogni settimana si dedica alla pulizia dell'aula liturgica e degli spazi sacri anche d’estate.

     Per la vitalità della spiritualità parrocchiale è presente un gruppo di preghiera del SS.mo Sacramento, che con turno settimanale, dedicano un’ora del loro tempo, all’adorazione perpetua. Questo gruppo è stabile e si accompagna e sostiene la vita della Comunità.  Per quanto riguarda la formazione biblica Don Cono, in conclusione, ha detto che si sta pensando di spostarla al venerdì e ogni primo venerdì dedicarlo all’adorazione esponendo il SS. mo Sacramento fino alle ore 15:00. Questo per evitare che la formazione biblica assuma un’ impostazione di tipo accademico. Per quanto riguarda il giorno della formazione e dell'adorazione si è definito per il mercoledì a motivo degli altri impegni pastorali. Si è anche deciso in quanti turni dividere i ragazzi che faranno la Prima Comunione e la Cresima, i turni saranno due, il calendario delle tappe sacramentali sarà definito negli incontri con i referenti della catechesi.

 Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è concluso alle ore 20:00 con la preghiera che il Gesù ci ha insegnato: Padre Nostro …                    

                                                                                                                                                                                                                                     La segretaria

                                     Il Presidente                                                                                                                                                                      

                              

 

3 settembre 2018 - Convocazione Consiglio Pastorale Parrocchiale

     Carissimi, dopo aver vissuto con intensità e dedizione al servizio il periodo estivo totalmente speso nelle attività con i ragazzi e per l'accoglienza di migliaia di fedeli che chiedevano di vivere l'incontro con Gesù, ci apprestiamo ad affrontare il nuovo anno pastorale con serenità e in un sereno spirito di pace e di gioia per l'opera che il Signore ci affida. La fiducia che il Signore ripone nelle nostre fragilità ci deve esser di sprone a camminare ogni giorno facendo la Sua volontà e nella nostra fragilità non dobbiamo trascurare di confidare nel Suo aiuto e nella Sua protezione. Il Signore si accompagna alla nostra vita e ci dona coraggio per cui non dobbiamo fare altro che affidarci a Lui nella certezza che la Sua presenza è la nostra forza.

     Perciò vi chiedo di incontrarci Lunedì 17 settembre con inizio alle ore 18,30 chi può cerchi di partecipare alle Santa messa che ha inizio alle ore 18,00 pregare insieme aiuta a vivere l'impegno in un sincero spirito di fraternità. Ritengo che il tutto terminerà alle ore 20,00. Dopo l'incontro avuto con  i Delegati di Quartiere con i quali sono emerse alcune difficoltà legate ai quartieri San Giuseppe e Fischia con i quali si è definito di articolare meglio la partecipazione dei quartieri nella vita della comunità parrocchiale, sono stati fatti gli incontri con le varie aggregazioni che vivono il loro servizio nella nostra parrocchia: Oratorio San Giuseppe, Azione Cattolica, Scout Scalea 1 Beniamino De Bonis, Coro Attilio Manfredi,  l'esperienza formativa delle famiglie, il Cammino Neo Catecumenale che non ha mai interrotto le sue attività, così anche il Gruppo Liturgico e la Caritas Una Mano Amica.

     In realtà non ci siamo mai fermati nella diversità dei servizio alla evangelizzazione che la nostra parrocchia esige e ai quali cerchiamo di dedicarci con grande dedizione e affetto. L'incontro servirà a presentare il cammino diocesano: Lo Spirito e la Sposa dicono vieni, e a comprendere meglio come interagire nella valorizzazione dei diversi carismi. Tra questi certamente da conoscere e comprendere meglio nella loro preziosità: i Ministri Straordinari della Comunione, il Gruppo di Preghiera permanente al SS. Sacramento e l'esperienza spirituale del Movimento dei Focolarini. 

      Vi chiedo di partecipare con la gioia di incontrarci nel Signore e di comprendere il nostro stare insieme come prezioso agli occhi di Dio e alla realtà di Scalea, città nella quale viviamo il nostro impegno di evangelizzazione e di carità.    

 

Verbale dell'incontro del 31 gennaio 2018

AMA LA PARROCCHIA

Collabora, prega e soffri per la tua parrocchia, perché devi considerarla come una madre a cui la Provvidenza ti ha affidato: chiedi a Dio che sia casa di famiglia fraterna e accogliente, casa aperta a tutti e al servizio di tutti. Da' il tuo contributo di azione perché questo si realizzi in pienezza. Collabora, prega, soffri perché la tua parrocchia sia vera comunità di fede.

Collabora, prega, soffri perché la tua parrocchia sia una vera comunità eucaristica, che l'Eucaristia sia "radice viva del suo edificarsi", non una radice secca, senza vita. Non accanirti contro l'inerzia della tua parrocchia: invece rimboccati le maniche per fare tutto quello che ti viene richiesto. Ricordati: i pettegolezzi, le ambizioni, la voglia di primeggiare, le rivalità sono parassiti della vita parrocchiale: detestali, combattili, non tollerarli mai!

La legge fondamentale del servizio è l'umiltà: non imporre le tue idee, non avere ambizioni, servi nell'umiltà. E accetta anche di essere messo da parte, se il bene di tutti, ad un certo momento, lo richiede. Solo, non incrociare le braccia, buttati invece nel lavoro più antipatico e più schivato da tutti.

Se il tuo parroco è possessivo e non lascia fare, non farne un dramma: la parrocchia non va a fondo per questo. Ci sono sempre settori dove qualunque parroco ti lascia piena libertà di azione: la preghiera, i poveri, i malati, le persone sole ed emarginate. Basterebbe fossero vivi questi settori e la parrocchia diventerebbe viva. La preghiera, poi, nessuno te la condiziona e te la può togliere.

Ricordati bene che, con l'umiltà e la carità, si può dire qualunque verità in parrocchia. Spesso è l'arroganza e la presunzione che ferma ogni passo ed alza i muri. La mancanza di pazienza, qualche volta, crea il rigetto delle migliori iniziative.

Quando le cose non vanno, prova a puntare il dito contro te stesso, invece che contro le situazioni. Hai le tue responsabilità, hai i tuoi precisi doveri: se hai il coraggio di un'autocritica, severa e schietta, forse avrai una luce maggiore sui limiti degli altri.

Se la tua parrocchia non lavora bene la colpa è anche tua: basta un pugno di gente volenterosa spiritualmente ricca per cambiare la realtà, basta un gruppo di gente decisa a tutto a dare un volto nuovo ad una parrocchia.

 

(Paolo VI - 1964)

 

 

 

30 aprile 1978 – 30 aprile 2018

da Quaranta anni luogo della comunità cristiana, che rende presente Gesù Cristo, in mezzo ai tanti  volti nuovi della città di Scalea.

 

Quaresima 2018

 

     Riprendendo quanto Papa Francesco ci affida,  rifletteremo insieme ciò che lui desidera: Ci viene chiesto di disporci all’evangelizzazione, di non restare inerti nel guscio di una comunità ripiegata su se stessa e di alzare lo sguardo verso il largo, sul mare vasto del mondo, di gettare le reti affinché ogni uomo incontri la persona di Gesù, che tutto rinnova. Una pastorale tesa unicamente alla conservazione della fede e alla cura della comunità cristiana non basta più. È necessaria una pastorale missionaria, che annunci nuovamente il Vangelo, ne sostenga la trasmissione di generazione in generazione, vada incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo testimoniando che anche oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l’esistenza umana conformemente al Vangelo e, nel nome del Vangelo, contribuire a rendere nuova l’intera società.

 

Mercoledì 14 Febbraio 

Inizio della Santa Quaresima - Giorno di Astinenza e Digiuno

18,00  Santa Messa con l’imposizione delle Ceneri

 

Lunedì 26, Martedì 27, Mercoledì 28 Febbraio Quaranta Ore

Ore 08,00   Santo Rosario (misteri della gioia) Lodi, S.ta Messa, Esposizione

Ore 11,30   Santo Rosario (misteri della luce, Angelus)

Ore 15,00   Divina Misericordia, Santo Rosario (misteri del dolore)

Ore 16,30   Santo Rosario (misteri della gloria) Celebrazione del Vespro

Ore 19,00   Celebrazione di Compieta e Benedizione Eucaristica

 

Durante le Quaranta ore i Sacerdoti  sono a disposizione 

per  le Confessioni e la Direzione Spirituale

 

Domenica 18 marzo alle ore 15,30 Ritiro di Quaresima

 

*   *   *   *   *

Tutti i Venerdì di Quaresima la Via Crucis si celebra

 

Nella Chiesa parrocchiale prima della Messa Vespertina

 

Nei Quartieri con inizio alle ore 20,00 

23 febbraio Quartiere Fischia

2 Marzo Quartiere Madonnina

9 Marzo Quartiere Arenile

16 marzo Quartiere Cutura

23 marzo Quartiere San Giuseppe

Descrizione: C:\Users\client\AppData\Local\Microsoft\Windows\Temporary Internet Files\Content.Word\IMG_5267.jpg      Descrizione: C:\Users\client\AppData\Local\Microsoft\Windows\Temporary Internet Files\Content.Word\IMG_5270.jpg

 

DIOCESI SAN MARCO ARGENTANO – SCALEA

 

Solenni festeggiamenti in onore di

SAN GIUSEPPE

Scalea 1 maggio 2018

40 anni della dedicazione della Chiesa parrocchiale a San Giuseppe Lavoratore

 

La festa di San Giuseppe quest'anno sarà una occasione propizia, vero dono del Signore, per fare memoria dell’azione pastorale che la comunità ha vissuto in questi anni. Servirà anche a delineare gli orientamenti che guideranno il lavoro verso il futuro della comunità fortemente segnato dalla pastorale familiare e dalla valorizzazione Oratoriale dei ragazzi e dei giovani, con la dinamica educativa degli Scout. Ma tutti sappiamo bene che la comunità trova la sua stabilità negli adulti che trasmettono serenità ed energia spirituale attraverso le attività formative dei Catechisti, gli operatori della Caritas, dell’Azione Cattolica, del Cammino Neocatecumenale, del Gruppo delle Famiglie e con il Movimento dei Focolari.

 

 Programma

 

Da Domenica 22 a Lunedì 30 Aprile: Solenne Novenario

 

DOMENICA  22 APRILE: Giornata della Sofferenza

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Unzione dei Malati – Animano  la liturgia la Caritas Una Mano Amica e l’Azione Cattolica

 

LUNEDI’ 23 APRILE: I bambini e i ragazzi dell’Oratorio

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Anima la liturgia il Gruppo Le Piccole Orme

 

MARTEDI’ 24 APRILE: La via della carità è la via della Chiesa

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Anima la Liturgia il Gruppo Sorgente di Gioia

 

MERCOLEDI’ 25 APRILE: L’impegno politico e sociale dei battezzati

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Anima la Liturgia il Gruppo Testimoni di Speranza

 

GIOVEDI’  26 APRILE: Il Lavoro e la dignità della persona

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Anima la Liturgia il Gruppo Angeli in Festa

 

VENERDI’ 27 APRILE: La Formazione Biblica e il Creato

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Anima la Liturgia il Gruppo Scout 

 

SABATO 28 APRILE: La Vita spirituale e la preghiera

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Anima la Liturgia il Coro Parrocchiale Attilio Manfredi

Presiede la solenne Concelebrazione Mons. Antonio CANTISANI Vescovo emerito di Catanzaro - Squillace che quaranta anni fa inaugurò la nostra chiesa

Ore 21,00 Parco degli Angeli: Spettacolo Forza Venite Gente

 

DOMENICA 29 APRILE: La centralità della  Famiglia nella pastorale Benedizione solenne dei lavori di ampliamento della Chiesa.

ALLE ORE 11,00 Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo Mons. Leonardo BONANNO  - Celebreremo il Sacramento della Confermazione. 

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Ore 21,00 Parco degli Angeli: Spettacolo Gen animato dai Giovani e dai Ragazzi

 

LUNEDI’ 30 APRILE; la parrocchia cuore della missione della chiesa

17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e Santa Messa.

Presiede la solenne Concelebrazione Mons. Franco OLIVA Vescovo della Diocesi di Locri - Gerace

Alle ore 21,00  Parco degli Angeli: Con Rino D’Amante  e la sua Fisarmonica, Festa della comunità, coordinata dalle famiglie,  Crispellata di San Giuseppe curata dagli Scout e dai Volontari.

 

MARTEDI' 1° MAGGIO FESTA A SAN GIUSEPPE LAVORATORE

 

  8,30 Santa Messa

11,00 Santa Messa

 

17,00 Preghiera a San Giuseppe e inizio della processione che percorrerà il seguente itinerario: via Plinio il Vecchio, via Fiume Lao, via Almirante, via Lauro, via Necco, via Mulino, via Togliatti, piazza Garibaldi, viale I Maggio, via Lauro, via D. Alighieri, via Fiume Lao, via A. Pepe, via Sturzo.

Al rientro della processione Celebrazione Eucaristica di ringraziamento  in onore di San Giuseppe. 

 

Nei giorni 28/29/30 Aprile ci accompagnerà nella nella preghiera e nella riflessione, sarà disponibile per le Confessioni Padre Mario Convento dei Passionisti di Laurignano.

 

La processione sarà accompagnata dalla Banda Musicale Città di Scalea.

 

N.B. L’organizzazione della Festa religiosa in onore di San Giuseppe Lavoratore è coordinata all’interno del Consiglio Pastorale, non c’è alcun Comitato  autorizzato a girare tra le famiglie per raccogliere Offerte.  Pertanto, coloro che vorranno dare un contributo potranno farlo portandolo in Chiesa durante la Novena.

 

Le offerte ricevute in occasione della Festa saranno utilizzate  per solennizzare la ricorrenza religiosa del San Giuseppe Patrono della nostra comunità, per sostenere le spese del campetto polivalente Don Michele OLIVA e per venire incontro alle tante situazioni di povertà sociali.

 

Verbale Consiglio Pastorale - 5 settembre 2017

    Ci si ritrova in Consiglio su invito del Parroco e  dopo la pausa estiva, con inizio alle ore 18.30,  per la programmazione delle attività del nuovo anno La  ‘Preghiera per il mondo del lavoro dalla collana  Quaderni n. 60,  apre la riflessione e il Parroco invita tutti gli operatori ad una maggiore attenzione e sensibilità verso le criticità che accompagnano il mondo del lavoro anche  nella nostra Parrocchia.

Il Parroco ritornando ai contenuti già esposti nella convocazione, invita tutti a riflettere sul valore della ‘missione’. Vivere la missione come ci chiede il Signore e come Luca scrive, significa  non dimenticare che è il Signore che chiama e che il nostro unico obiettivo deve sempre essere il bene della comunità nella disponibilità ad accettare tutto ciò che viene richiesto e non ciò che a volte ci piacerebbe di più. E’ il Signore che manda rivolgendosi a tutti i battezzati perché la missione è per tutti e non per un gruppo esclusivo di persone. Occorre rispettare la Sua volontà e ‘accontentarci’ con umiltà di ciò che ci viene offerto con atteggiamenti di disponibilità verso tutti. Obiettivo della missione non è raccontare se stessi ma rendere più presente la volontà di Dio mettendo da parte il nostro desiderio di protagonismo, perché sempre e solo Dio è il protagonista. Occorre con attenzione e disponibilità porre lo sguardo sempre su chi è solo, sul mondo della sofferenza,  tutto ciò ci aiuterà a superare le nostre difficoltà, i nostri acciacchi e cercando di non essere lamentosi, spesso senza motivo, esercitarsi a vedere, cercare chi soffre veramente. Non dobbiamo poi essere narcisisti guardando alle cose che facciamo, alle nostre attività!

Dopo queste esortazioni del Parroco, Bruno illustra il bilancio parrocchiale che è, ringraziando il Signore, in positivo ovvero con un attivo di oltre 7.000.00 euro, totale comprensivo della cifra già presente sul conto parrocchiale e  reso possibile,  attraverso la generosità di tanti fedeli e  soprattutto con l’intervento del Vescovo che ha ridotto il debito parrocchiale in riferimento a quanto dovuto per la Canonica.

Si passa operativamente ad illustrare l’organigramma della Parrocchia con lo sguardo sempre attento verso i  Quartieri e ai Delegati che vi operano. Impegno centrale dei Delegati, anche se il cammino sarà lungo, dovrà essere sul come rendere la Parrocchia presente nei Quartieri ed i Quartieri presenti nella vita della Parrocchia.  

Altro importante ambito dell’impegno pastorale è quello dei Ministri Straordinari della Comunione oggi visitano 70 ammalati, un servizio bello, importante, teso anche  a  sostenere, accompagnare persone ammalate e spesso anche sole.

La Parrocchia oggi trova vitalità nell’impegno generoso e gratuito degli 80 responsabili che vi operano, ai quali occorre aggiungere quanti aderiscono ai gruppi di animazione, liturgico, caritativo e di evangelizzazione. Questo è l'Organigramma degli ambienti pastorali della Comunità: DELEGATI DI QUARTIERE, MINISTRI STRAORDINARI DELLA COMUNIONE, ACCOGLIENZA BABY, INIZIAZIONE CRISTIANA ACCOGLIENZA - EUCARISTIA - CONFERMAZIONE, GIOVANI E ANIMAZIONE ORATORIALE, FAMIGLIE, CORO E LITURGIA, CARITAS, AZIONE CATTOLICA, COMUNITA’ NEO CATECUMENALI, SCOUT, CUSTODI, PULIZIA CHIESA.

Per quanto riguarda i bambini, i ragazzi occorre ricordare che nel corso di questi anni abbiamo spesso avuto difficoltà al momento delle iscrizioni, difficoltà nel coniugare i tempi, gli spazi parrocchiali della proposta con gli impegni dei ragazzi. Questa difficoltà assieme a quanto osservato nel corso di questi anni e non ultimo durante le attività estive vissute dai ragazzi, ci impone di sperimentarci in un una proposta educativa di tipo verticale e non più orizzontale. Quest’anno quindi si costituiranno tre ‘team educativi’ che in tre giorni diversi della settimana accoglieranno all’interno del proprio gruppo ragazzi di età diverse. L’esperienza vissuta durante le attività estive dove i ragazzi erano di età diverse e la presenza degli animatori ci ha offerto un campo di verifica e di osservazione: i ragazzi non hanno avuto nessuna difficoltà  nel comunicare, raccontarsi, tutto è stato semplice attraverso ciò che spontaneamente hanno vissuto e che potremmo definire un ‘trapasso di nozioni, esperienze’ spontaneo ed immediato oltre che fruttuoso e che li ha resi soprattutto protagonisti nel vissuto dell’esperienza.

Bella nonché importante la presenza in Parrocchia dei giovanissimi e degli animatori/animatrici dell’Oratorio che con la loro vitalità sono capaci di creare complicità e maggiore empatia, relazione con i ragazzi. Gli stessi anche attraverso l’impegno vissuto nelle attività estive si sono resi  sempre disponibili con gioiosità e da quest’anno si affiancheranno ai vari team sempre nella dinamica verticale vivendo poi naturalmente  un loro momento esclusivo di formazione. 

L’Accoglienza Baby continuerà il suo percorso sempre nello spirito dell’animazione utilizzando gli strumenti propri  quali il canto,  il gioco, valorizzando soprattutto la dinamica dell’accoglienza, della gioiosità che è propria dei bambini piccoli.

Al momento delle iscrizioni all’Iniziazione Cristiana potremo avere il numero dei ragazzi e si potranno organizzare, costituire i tre team educativi. Dedicheremo poi questo mese di settembre alla formazione chiarendo ogni dubbio ma soprattutto cercando di riscoprirci come educatori pronti ad accogliere questa importante ‘novità’. Nel campo dell’educazione abbiamo imparato tutti che  è ‘sempre un divenire’!

La Formazione Biblica  sarà spostata al mattino perché gli operatori della Parrocchia sono più  liberi e perché sia così più legata  alla vita della Parrocchia come d'altronde avviene per tutte le altre attività formative.  

L’Azione Cattolica continuerà il suo cammino  con i propri incontri e le proprie attività seguendo i percorsi della Parrocchia che incarnano il valore di ‘una Chiesa in uscita’ ovvero pronta nella lettura dei bisogni del territorio e delle  situazioni di marginalità.

L’impegno degli operatori Caritas merita una rilettura perché non sia solo una distribuzione di alimenti, beni ma dovrà orientarsi verso attività anche formative, offrendo contenuti, educando  alla carità e sensibilizzando la comunità parrocchiale alla ‘vita di carità’ . Occorrerà inserire nuove risorse ma non dobbiamo dimenticare che la ‘Caritas è la porta della Parrocchia’!

Il Coro si incontrerà come sempre ogni settimana ma occorrerà ritrovarsi, con i più disponibili,  anche un po’ prima delle prove per preparare la Liturgia della Domenica che viene sì affidata periodicamente ai vari gruppi ma è importante avere  un gruppo all’interno dell’azione liturgica della Parrocchia che possa coordinare il tutto.

Il Parroco ci ricorda quanto sia indispensabile che la Parrocchia si apra sempre di più al sociale ricordando quanto la criminalità sia un fenomeno sempre presente ed incalzante (vedasi anche gli ultimi avvenimenti delittuosi di questa estate). Tanti nostri fratelli vittime di atti criminali spesso sono lasciati da soli, senza mai nessun gesto di solidarietà né da parte dei cittadini,  né delle istituzioni. Sarebbe auspicabile incontrarsi con le Associazioni presenti sul territorio per ricercare momenti di confronto auspicando un lavoro di rete che coniughi, nel rispetto delle proprie specificità, interventi di sensibilizzazione sul territorio. Scalea ha tante realtà da conoscere ed incontrare, è importante creare una rete almeno con coloro che vogliono rileggere il territorio

I ragazzi che han fatto la Cresima troveranno spazi d’inserimento con i giovanissimi pronti e capaci di trasmettere  loro non contenuti ma soprattutto ’emozioni’. Dobbiamo sempre chiederci con chi il ragazzo  sta meglio? E’ sempre più evidente che i nostri ragazzi hanno bisogno di trovare spazi gioiosi dove esprimere il proprio protagonismo, emozionarsi!

Altra importante novità sarà la ‘tessera’ dell’Oratorio con l’assicurazione. Verrà richiesto un contributo annuale di 10.00 euro e non più di 5.00 euro come nello scorso anno. L’assicurazione è indispensabile ed in fondo la somma resta molto simbolica, certo si terrà sempre conto di particolari   situazioni di disagio economico. E’ bene precisare che sono assicurate tutte le attività della Parrocchia comprensive degli spazi del ‘Parco degli Angeli’.

Il gruppo delle famiglie vive da tempo il suo percorso con grande disponibilità, vivendo un proprio percorso spirituale e dei momenti aggregativi ma occorrerà ripensare ad un impegno di approfondimento maggiore su  alcuni contenuti quali,  ad esempio,  rileggere la realtà del mondo del lavoro o del non lavoro nella nostra Parrocchia. Si affiancherà  da quest’anno a questo gruppo,   una nuova esperienza di gruppo Famiglie  ‘Gen’ ovvero dei Focolarini, certamente un’esperienza parallela ma che porterà nuovi spazi di confronto e di ricchezza spirituale in Parrocchia.

Tra gli operatori della Parrocchia occorre sempre ricordare la presenza preziosa dei Custodi per ciò che attiene il controllo e la sicurezza dei luoghi soprattutto del campetto nonché del Parco degli Angeli. Una presenza che è di sostegno e da tranquillità al Parroco e alle famiglie dei ragazzi durante le celebrazioni o in sua assenza.

Sono altresì da ricordare per l’impegno profuso i volontari  che puntualmente si occupano della pulizia della Chiesa, un impegno che ha di molto contribuito a sollevare il  bilancio parrocchiale.

Quest’anno ricorrono i quarant’anni della  costruzione della nostra Chiesa, questa ricorrenza ci impegnerà  in un’attenta analisi del cammino percorso in questi anni, come anche organizzare attività adeguate per rendere attuale la vita della comunità. Questo si potrà realizzare se le associazioni che gravitano sulla parrocchia vivranno un impegno serio e oblativo per come prevedono i loro statuti, oltre delle esperienze giù delineate parliamo degli Scout e del Cammino Neo Catecumenale, mentre il Cenacolo di preghiera Maria Rifugio delle Anime continua a sostenere il nostro impegno pastorale con la preghiera. Sostanzialmente la vita della parrocchia si articola secondo lo schema seguente:

Attività di Formazione Settimanali e Mensili 

La Domenica è il Giorno del Signore, è il giorno della Carità cristiana. In questo giorno si svolgono tutte le attività orientate al sostegno della povertà e della sofferenza, vengono organizzati gli incontri orientati  all’Evangelizzazione delle Famiglie, all’Animazione dei Quartieri, viene incoraggiata la partecipazione per la Formazione Diocesana, si svolgono gli incontri con i Genitori dei ragazzi dell’Iniziazione Cristiana e con gli Organismi di Partecipazione Laicale.

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

 

 

 

Formazione Biblica

 

 

 

 

 

   

Visita

agli Ammalati

 

 

Accoglienza Baby

 

Catechesi Interfascia

 

Catechesi

Interfascia

 

 

Catechesi

Interfascia

 

Catechesi

Interfascia

 

Adulti AC

Coro Parrocchiale

Animazione Liturgica

 

Servizio Caritas

 

Formazione Animatori Oratorio

 

 

Scout Esploratori

Guide - Lupetti

 

 

Scout Rover/Scolte

 

Cammino Neo Catecumenale

 

Adorazione Eucaristica

 

 

Scout Comunità Capi

 

Cammino Neo

Catecumenale

Questi i contenuti, le analisi del vissuto, le attese  ma soprattutto  lo sguardo a ciò che oggi ci chiede il Signore che sempre sostiene e poi la … Domenica da riscoprire, da vivere  non solo come momento di partecipazione ma come giorno dove ognuno potrà orientare il proprio impegno nella propria vita, nella propria scelta di ‘servire’!

 A conclusione dei lavori, verso le ore 20,00 abbiamo recitato la preghiera di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, mentre ci si prepara ad accogliere anche nella nostra Parrocchia,  la statua della Madonna proveniente da Fatima secondo l’itinerario mariano proposto dalla nostra Diocesi.

Parrocchia San Giuseppe Lavoratore – Scalea

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Scalea 1 settembre 2017

Ai Componenti il Consiglio

Pastorale Parrocchiale

OGGETTO: Convocazione del Consiglio Pastorale, Martedì 5 settembre con inizio alle ore 18,30  per la programmazione delle attività  del nuovo anno.  

    Carissimi Catechisti, Operatori pastorali e Animatori, poiché stiamo vivendo la fase della programmazione e della ripresa della vita ordinaria della parrocchia, avverto l'esigenza di chiarire alcuni principi che ogni battezzato dovrebbe conoscere  molto bene, ma nell'esperienza concreta magari si trascurano, senza rifletterci troppo.

    Intanto è opportuno chiarire che è il Signore che chiama ed è il Signore che manda, per cui nessuno ha come sua proprietà esclusiva ciò che gli viene chiesto di vivere per il bene della comunità: Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe. Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. 

     Il Signore si rivolge a tutti i Battezzati, coloro che intendono seguire i suoi insegnamenti, chiede anche la nostra collaborazione da protagonisti e la viviamo quando eseguiamo la Sua volontà. Il che significa che dobbiamo privilegiare al vita di comunione, andare ovunque percorrere anche nelle periferie esistenziali, andare come messaggeri di pace senza perdere tempo in cose inutili: In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa.

     Il Signore ci chiede anche di accontentarci di quello che ci viene offerto, ritengo che non parli solo in riferimento al cibo, ma anche all'accoglienza che può essere positiva o anche negativa, quello che è importante è essere disponibili verso tutti, e verso tutte le esigenze di chi ci accoglie: Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio ... Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato» ...  L'obbiettivo della missione non è raccontare se stessi, ma dell'opera di Dio che si manifesta attraverso di noi. Insomma è importante emancipare la Sua grandezza e ridimensionare la nostra pochezza.

    L'annuncio autentico del Regno esige che mettiamo da parte i nostri problemi e i nostri acciacchi veri o presunti che siano. Deve starci a cuore la gioia di essere una presenza di pace e di speranza nella vita della comunità. Evitiamo i lamentosi di professione che dovrebbero solo ringraziare Dio e guardiamo con più attenzione ai drammi veri del nostro tempo: gli ammalati terminali, quelli allettati, i perseguitati dalla malavita, i tossicodipendenti e la casistica potrebbe essere molto variegata e articolata.

    Il Signore ci raccomanda di non guardare ai risultati dal nostro punto di vista ma da quello di Dio, il che significa che non dobbiamo guardare ai risultati umanamente conseguiti e che generano in noi soddisfazione, ma alla gioia che Dio prova nel vedere che il male arretra grazie alla diffusione del Regno: I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome» ... Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli». Non dobbiamo essere narcisisti nelle analisi delle attività, ma ringraziare Dio per averci donato la forza di portarla a termine facendo la Sua volontà.

     Alcune volte perdiamo totalmente di vista che ogni cosa ci è stata donata dia Dio e dobbiamo restituirla a Dio. Così come è evidente che nessuno deve ritenere di poter fare quello che vuole o che ritiene possa dare soddisfazione alla propria vita ma deve mettersi a disposizione del bene della comunità e delle sue esigenze. Occorre vivere staccati dall'impegno per vivere meglio la disponibilità che viene richiesta, questo vale per voi e a maggior ragione vale anche per me.

     L'unica nostra gioia è che grazie alla nostra disponibilità riusciamo a cogliere meglio il senso della presenza di Dio nella nostra vita e anche coloro che ricevono l'annuncio avvertono la gioia di sentirlo presente nella loro vita: In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto. Ogni cosa mi è stata affidata dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». (Lc 10, 1- 22) Tutto il resto è vanagloria, è un voler affermare se stessi, La benevolenza di Dio si manifesta nella Sua volontà di renderci partecipi della stessa gioia che lo ha spinto a mandare Gesù perché potesse donarci una speranza eterna.

     E' proprio a questa speranza che noi dobbiamo guardare con fiducia e attenzione perchè è la nostra forza ed è il motivo che ci spinge a spendere la nostra vita non tanto per noi stessi quanto per il Signore che ha insegnato ha donare la vita per gli altri.

Le attività estive hanno aiutato a riflettere sul come poter vivere in modo più incisivo e affettuoso la proposta educativa, Intanto cercheremo di stabilizzare la formazione degli adulti e dei giovani. Per gli adulti abbiamo diversi itinerari già presenti in parrocchia: l'itinerario delle Famiglie, al quale affianchiamo un altro itinerario che si ispira al Movimento dei Gen; quello di Azione Cattolica, negli scout abbiamo la proposta per adulti nella Comunità Capi secondo il metodo educativo dell'AGESCI, abbiamo anche  nel Cammino Neo Catecumenale un invito a rileggersi nella riscoperta della testimonianza cristiana per il nostro tempo.

    Poi è presente il gruppo di preghiera Maria Rifugio delle Anime, riprenderemo la Formazione Biblica di Venerdì la mattina con una impostazione liturgico/pastorale aperta a tutti coloro che nella parrocchia avvertono l'esigenza di conoscere meglio le radici della fede.

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

 

 

 

Formazione Biblica

 

 

 

 

 

 

 

Visita

agli Ammalati

 

 

Accoglienza Baby

 

Catechesi  Interfascia

 

Catechesi  Interfascia

 

Formazione Animatori

 

Catechesi  Interfascia

 

Catechesi  Interfascia

 

Adulti AC

Coro Parrocchiale

Animazione Liturgica

 

Servizio Caritas

 

Tiratardi

 

 

 

Scout Esploratori Guide - Lupetti

 

Scout Rover/Scolte

Cammino Neo Catecumenale

Adorazione Eucaristica

Scout Comunità Capi

Cammino Neo Catecumenale

     La Domenica è il Giorno del Signore, è il giorno della Carità cristiana. In questo giorno si svolgono tutte le attività orientate al sostegno della povertà e della sofferenza, vengono organizzati gli incontri orientati  all’Evangelizzazione delle Famiglie, all’animazione dei Quartieri, viene incoraggiata la partecipazione e  la formazione diocesana, si svolgono gli incontri con i Genitori dei ragazzi dell’iniziazione cristiana e con gli Organismi di Partecipazione Laicale.

     Per i Giovani (dai 18 ai 30 anni) che rimangono a latere sia per i motivi universitari che per impegni diversificati da quello ecclesiale,  rimane la richiesta di servire la parrocchia nei diversi ambienti ed esigenze. Mentre i Giovanissimi potranno vivere la proposta dei Tiratardi o quella dell'Animazione Oratoriale e l'esperienza della Branca Rover/Scolte negli scout. Il Coro parrocchiale si contestualizza come una attività interfascia e come tale rimane una esperienza formativa di servizio molto preziosa per ragazzi, per i giovani e per gli adulti. 

     Come sempre la mia preoccupazione è orientata al futuro della comunità, come coinvolgere i Giovani/Issimi e i Ragazzi nell'avventura cristiana, ricordo a tutti che sono i nostri figli e ritengo che ciascuno ne abbia a cuore la serenità e il futuro. L'obbiettivo è quello di far affezionare stabilmente le nuove generazioni alla vita della  comunità cristiana  e superare in modo definitivo l'itinerario con i ritmi scolastici sostituendolo con quello dell'Anno Liturgico, che non prevede vacanze e vuoti pastorali, neanche liturgici voglio dire che si dovrebbe partecipare all'animazione dell'Eucaristia anche d'estate, ma solo un modo diverso di vivere la testimonianza cristiana con attività che vivificano la parrocchia anche durante il periodo estivo.

     Dopo aver lungamente riflettuto e pregato il Signore mi incoraggia a rischiare sulla novità della proposta che esige anche da parte vostra una novità nel servire la comunità e un cambiamento totale nell'impostazione stessa dei momenti formativi. Intanto abbandoniamo in modo definitivo lo stile orizzontale che ha caratterizzato fino ad oggi la proposta catechistica, questo esigerà da parte vostra una disponibilità a dialogare come interfascia e non come proposte parallele, cerco di procedere in ordine per aiutarvi a comprendere meglio l'impostazione che per adesso è solo nella mia testa, avremo tempo durante il mese di ottobre per comprenderlo e renderlo operativo con il nuovo anno liturgico. E' bene anche sottolineare il contributo che le Branche Esploratori/Guide e Lupetti danno in questo ambito educativo.

     Nello scorso anno come parrocchia abbiamo avuto il problema della concomitanza con gli impegni formativi delle altre discipline culturali o sportive dei ragazzi, è un problema che quest'anno supereremo con l'ampliamento della proposta catechistica non nei tre giorni martedì, giovedì e sabato, come era lo scorso anno; ma la vivremo tutti i giorni della settimana. Lunedì l'accoglienza baby, martedì, mercoledì venerdì e sabato quattro gruppi verticali, per cui i ragazzi potranno scegliere liberamente a quale gruppo aderire e in quale giorno partecipare. Il giovedì lo lascio libero per la formazioni di noi adulti e per la organizzazione delle attività degli animatori. Gruppo verticale significa che nei quattro giorni previsti potranno iscriversi i ragazzi dall'Accoglienza (terzo anno) alla Confermazione.

     Quelli che hanno fatto la confermazione possono aderire alle varie proposte presenti in parrocchia, il Coro, la Caritas, l'Animazione Liturgica, l'Animazione Catechistica. Conseguentemente i team che si andranno a formare saranno composti da catechisti delle tra fasce educative che  non saranno più omogenee e orizzontali. Insomma negli incontri si parlerà di tutti i problemi che percorrono la vita dei ragazzi dagli otto ai dodici anni, avendo in questo modo una visione più completa della crescita e di come sostenerla di coloro che frequenteranno l'Oratorio San Giuseppe.

     Per adesso può bastare, intanto leggete e se incontrate situazioni di confusione dovete solo segnalarle, per poterle rivedere e proporre in modo più adeguato e chiaro.  Martedì sera, coni inizio alle ore 18,30 avremo modo di confrontarci meglio su quanto espresso in queste righe, cercheremo insieme di cogliere e valorizzare al meglio quanto il Signore ci dona e ci affida per una celebrazione dignitosa dei quaranta anni della presenza della Chiesa di San Giuseppe Lavoratore nella Città di Scalea.

                                                                                          Il Parroco

                                                                                                                                                                                Mons. Cono ARAUGIO

 

Verbale Consiglio Pastorale del 19 febbraio 2017

Programmazione della Quaresima e della Settimana Santa

Su invito del Parroco  Monsignor Cono Araugio si è riunito Domenica 19 febbraio u.s. con inizio alle ore 19,00  nei locali parrocchiali,  il Consiglio Pastorale per la programmazione della Quaresima e della Settimana Santa.

Il Parroco introduce i lavori con la “Preghiera per la XXV Giornata Mondiale del Malato 2017” per sottolineare quanto la  realtà della sofferenza ci apre ad un mondo che non sempre abbiamo presente nella nostra  quotidianeità.   La realtà di tutti coloro che a volte sono bisognosi anche soltanto di un semplice sorriso, coloro che spesso nessuno cerca e quanto questa esperienza venga vissuta, sperimentata ogni giorno da tutti gli operatori della carità che si impegnano con attenzione, cura e con spirito di  condivisione.  L’invocazione alla Madonna di Lourdes ci ricorda un luogo pieno di sofferenza, un luogo dove tanti si ritrovano nella dimensione del pellegrinaggio, della ricerca e dell’affidarsi,  sperimentando insieme una  sofferenza che diventa  poi una sofferenza condivisa nei propri drammi.  Una semplice grotta che a Lourdes diventa  luogo,  altare  di preghiera per  tanti ammalati ma soprattutto un luogo di speranza  e anche noi stessi quando ci avviciniamo a chi soffre, sperimentiamo in loro una maturità diversa perché in chi soffre è sempre presente il Signore!  Ognuno di noi si interroghi sul tempo che doniamo agli  ammalati, quanti ne  conosciamo, quanti ancora ci aspettano, quanti riusciamo a visitare ogni giorno. Ognuno di noi si interroghi se ci prendiamo cura di loro e se aiutiamo anche i ragazzi che ci vengono affidati, verso questa attenzione.

Si passa ad illustrare la situazione del bilancio dando la parola al sig. Bruno Pisciotta membro del Consiglio Affari Economici, bilancio comunque già affisso in bacheca e presente sul sito della Parrocchia.  Don Cono prende la parola per illustrare in dettaglio sia le spese che le entrate sottolineando l’impegno del Vescovo che ha inteso condonare il restante delle somme dovute alla Diocesi per la casa parrocchiale. Si evidenzia anche quanto la generosità di alcuni privati sostenga la Parrocchia così come  le offerte destinate alle  opere di carità continuino a sollevare dalle difficoltà tante persone, nuclei familiari. E’ bene sempre ricordare e soprattutto dare informazione che  contrariamente a quanto si afferma,  i cittadini della nostra città continuano ad essere generosi ed attenti e spesso anche in silenzio, hanno continuato ad essere vicini a chi ha attraversato o attraversa momenti drammatici.  Anche per il Parco degli Angeli che è un bene totalmente a carico della Parrocchia, sono state  impegnate delle somme del bilancio mentre gli arredi, i giochi sono stati generosamente donati.  Troviamo sempre presente la voce che interessa le spese per la pulizia  anche  se  nella nostra Parrocchia si è da poco creato un gruppo di volontari che curano la pulizia della Chiesa e di alcuni spazi. Don Cono ringrazia il geometra Carmelo Mirto che offre la sua competenza e professionalità come tecnico, totalmente con spirito di gratuità. Il Bilancio continua ad essere in passivo ma certamente fra qualche anno potremmo sperare in un bilancio in attivo

Si passa poi alla programmazione della Quaresima e della Settimana Santa

Il parroco invita tutti ad essere nella proposta quest’anno piu’ innovativi informando che il libretto per le Vie Crucis  non conterrà il commento e le mediazioni ma  la  formulazione sarà cura di ogni gruppo di animazione.

Si sottolinea l’importanza, il valore,   dei Centri di Ascolto che dovranno avere come obiettivo l’animazione di quel  Quartiere e  con le persone che lì vivono, abitano,  affinché la Parola del Signore raggiunga tutti e si possano   vivere sempre piu’  momenti di confronto, preghiera presso le famiglie  magari auspicando anche più  incontri settimanali.

La Via Crucis nei Quartieri prevista per le ore 20.00,  non dovrà essere molto lunga e non necessariamente si dovrà raggiungere tutto il quartiere.  La voce guida sarà l’animatore,  il delegato  di quartiere che così potrà diventare piu’  visibile  a chi abita in quel quartiere e quindi anche riferimento futuro. Le meditazioni saranno curate dai ragazzi dell’Iniziazione Cristiana con questo calendario di massima:

Quartiere Cutura                                affidata ai  gruppo Tiratardi

Quartiere San Giuseppe                     affidato   al gruppo Agesci

Quartiere Gelsi                                   affidato al gruppo Confermazione

Quartiere Arenile                               affidato al gruppo Eucarestia

Quartiere Fischia                                affidato al gruppo del Coro

Quartiere Madonnina                         affidato al gruppo di A.C. e al Cammino Neo-catecumenale.

Il gruppo che curerà l’animazione curerà sia i contenuti che  la meditazione sempre con riferimento alla vita della comunità Parrocchiale mentre al delegato è affidata  la scelta dell’itinerario  da seguire.  Per quanto attiene le celebrazioni festive, si sottolinea l’importanza di coinvolgere in maniera piu’ innovativa i ragazzi magari proponendo la drammatizzazione di una lettura o del Vangelo stesso, questa proposta offre ai ragazzi una maggiore interiorizzazione dei contenuti e un sano protagonismo durante la celebrazione con la tutta la comunità. Si raccoglieranno alimenti per la Caritas per spingere sempre piu’ i ragazzi all’attenzione verso l’altro in difficoltà e anche la  preparazione delle preghiere  un’occasione  per ricordare ogni marginalità.

I protagonisti :

Prima domenica                     gruppo accoglienza

Seconda domenica                 gruppo Confermazione

Terza domenica                      gruppo A.C. e gruppo Famiglie

Quarta domenica                   gruppo Eucarestia

Quinta domenica                    gruppo Agesci

            Domenica delle Palme come lo scorso anno  mentre  per le Quaranta Ore viene definita la data del 13, 14, e 15 marzo dalle ore 8.00 alle ore 20.00   - Giovedì Santo in Coena Domini alle ore 18,00, l'Adorazione della Croce Venerdì Santo ore 18.00  - Sabato Santo la Veglia di Pasqua inizia alle ore 23.00

I Catechisti e gli Animatori  comunicano che incontreranno i ragazzi e le relative famiglie per i ‘ritiri’  nei giorni:

Gruppo ragazzi Eucarestia     (SS. Trinità)                  26 marzo

Gruppo ragazzi Confermazione (SS. Trinità)            12 marzo

Genitori  (alle ore 16.00 SS.Trinità)                             12 marzo  

Un breve momento di preghiera chiude l’incontro alle ore 20.30 circa.

 

Diocesi San Marco Argentano – Scalea

PARROCCHIA SAN GIUSEPPE LAVORATORE

 

Descrizione: http://www.parrocchiasangiuseppescalea.it/_borders/Parco%20degli%20Angeli%20giugno%202016%20001.JPG

 Scalea 17 febbraio 2017

 

OGGETTO: Consiglio Pastorale Parrocchiale

    Carissimo, come già comunicato sul sito della parrocchia, sei invitato a partecipare all’incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale che vivremo Domenica 19 Febbraio con inizio alle ore 19,00 per la programmazione della Quaresima e della Settimana Santa.

     E’ auspicata la presenza di tutti i componenti nella certezza che, con il contributo di tutti, si potrà programmare meglio questo tempo di grazia e di più intensa fraternità che il Signore avrà modo di donarvi riflettendo nelle celebrazione e nell’impegno della Carità il mistero della Sua morte e della Sua resurrezione.

     Auguro a tutti voi fin da adesso una bellissima esperienza di preghiera e di crescita spirituale, il Signore non abbandona mai nessuno e ci incoraggia a cercarne l’azione nella comunione e nella gioia della vita fraterna.

     

                                                               Il Parroco

                                                               Mons. Cono ARAUGIO

 

 

Via L. Sturzo, 54  -  87029 Scalea  -  CS       Cod. Fis. 92004140783

 

Verbale Consiglio Pastorale del 12 settembre 2016

I lavori del Consiglio si aprono alle ore 18,30 con il momento di preghiera e riflessione proposto dal Parroco e  con la preghiera  di Paolo VI che richiama all’impegno parrocchiale indicandone la bellezza ma anche le difficoltà che spesso ognuno incontra lungo il cammino. Positiva la partecipazione, solo alcuni assenti ma per motivi di salute.

Viene  illustrato  in breve il bilancio della Parrocchia, come già riportato sul sito, comunicando che alcune passività sono state ridotte con l’intervento del Vescovo nonostante ciò, rimane un bilancio passivo che non consentirà lo svolgimento di alcune attività come lo scorso anno. Il ‘Parco degli Angeli’  ha impegnato molto il bilancio parrocchiale così la realizzazione della  ‘Festa della Pace’ tutte  opere, attività importanti ma che dovremmo pensare, realizzare senza costi così eccessivi.

La riflessione iniziale con la preghiera sulla Parrocchia e sull’impegno,  guida il lavoro del Consiglio sugli orientamenti  pastorali per il nuovo anno, quale Parrocchia vogliamo costruire?

Il Parroco nel sottolineare anche la presenza come bene prezioso da sostenere di don Orea,  e apprezzando e riconoscendo  gli innumerevoli sforzi di tutti gli operatori,  sottolinea quanto sia importante arrivare ad una  ‘maggiore autonomia’  nello svolgimento del proprio servizio con una maggiore assunzione di responsabilità invitando poi ognuno a non disperdere le proprie energie in tante attività che spesso poi disorientano e producono smarrimento e stanchezza.   L’impegno in Parrocchia richiede anche formazione e spesso essendo impegnati su più fronti non si riesce a trovare il tempo per la formazione.   

La parola passa ai Delegati dei Quartieri anche dopo l’incontro di  verifica dei giorni scorsi. Emerge con chiarezza che dopo aver portato lo scorso anno la Parrocchia nei Quartieri, quest’anno ci si dovrà impegnare a portare i Quartieri  nella Parrocchia con un impegno da protagonisti anche nell’animazione. I Ministri di Culto che si affiancano ai delegati confermano  che il numero degli ammalati visitati settimanalmente e pari a n.56.

Gli operatori Caritas confermano che n. 77 famiglie ogni mese ritirano alimenti ed indumenti, di essi  n.36 sono residenti,  il restante n. 41 stranieri.  La distribuzione avviene spesso anche al domicilio ed ogni intervento, visita, contatto con chi è in situazione di disagio richiede interventi sempre più diversi, a volte anche di assistenza infermieristica. Questo lavoro capillare di vicinanza che il Parroco non riesce sempre ad assicurare fa si che i  Delegati di Quartiere  diventino essenziali, il loro servizio deve essere sempre più capillare, devono avere il polso della situazione del Quartiere nella ricerca dei bisogni soprattutto in quelle aree della Parrocchia più periferiche. L’attenzione alle marginalità esige però una formazione quasi specifica ed un impegno diremo esclusivo.

Viene chiesto agli operatori Caritas nonché ai Ministri di Culto, di formulare un elenco delle persone che hanno maggiormente bisogno di ascolto, situazioni più particolari da sostenere in maniera costante e con più  discrezione. Si sottolinea l’importanza di assicurare con maggiore sensibilità ma soprattutto  costanza,  il servizio  a quelle famiglie che hanno vissuto traumi, lutti perché non si sentano abbandonati. La testimonianza della carità sarà  anche l’impegno dell’azione  catechistica.

Per quanto attiene le attività di formazione continua il cammino neo-catecumenale con le due Comunità, i gruppo dei ‘Tiratardi’ continua il proprio percorso con un maggiore coinvolgimento e protagonismo dei ragazzi così come per l’Oratorio dove sempre più numerosi sono i giovani che  si rendono disponibili a prestare un servizio in Parrocchia. Il gruppo Agesci con i propri ragazzi stenta ancora a sentirsi parte della Parrocchia ma si continua a lavorare per raggiungere questo obiettivo indispensabile per una completa azione educativa, l’invito ai catechisti ad informare sempre anche i capi scout sulle attività e sugli incontri. Riprende il cammino dell’Azione Cattolica dopo il periodo di sospensione riscoprendone le finalità all’interno della Parrocchia e seguendo l’itinerario formativo proposto a livello nazionale. Continua il servizio del Coro parrocchiale con tante disponibilità e sensibilità ma anche questo servizio necessità di persone che  in autonomia assumano delle responsabilità.

Si dovrà sospendere purtroppo l’Accoglienza baby per la carenza degli educatori rispetto all' anno precedente.

L’anno della Misericordia, il tema del rispetto del Creato hanno  tracciato l’impegno pastorale della Parrocchia, quest’anno il Parroco invita ad  una maggiore attenzione al territorio ma soprattutto a tutto ciò che attiene al valore della ‘legalità’, all’importanza di un maggiore impegno anche in ambito Parrocchiale all’educazione alla legalità.  Il tema della violenza, della sopraffazione ad ogni costo, dell’illegalità potrebbe essere un filone su cui lavorare non solo con i ragazzi ma anche con i genitori, con le famiglie.

Viene richiesto dagli operatori impegnati nell’animazione liturgica un percorso formativo che possa anche coinvolgere altre persone nel servizio, il Parroco ricorda che spesso sono poi sempre le stesse persone ad impegnarsi mentre sarebbe auspicabile l’impegno di persone nuove  che  attraverso un percorso formativo, curino  in maniera costante l’animazione liturgica, così come aver attenzione e cura dei ragazzi impegnati come Chierichetti.

Il percorso delineato è iniziare con il mese missionario chiedendo già ai ragazzi di recarsi nei Quartieri e cominciando a leggere le ‘illegalità’ anche quelle più piccole a cui neppure noi ormai facciamo più caso. Anche le attività degli adulti nei Quartieri dovrà essere quello di porre attenzione a tutte quelle situazioni che  richiamano al non rispetto delle regole. Sarà un lavoro importante che coinvolgerà le istituzioni,  le Forze dell’Ordine, saremo chiamati ad un lavoro di sensibilizzazione ma anche di relazioni per noi nuove perché questo  è il compito della Chiesa:  fare ‘luce’ sulle situazioni, leggerle e produrre cambiamenti.

La mancanza di risorse, di persone pronte ad impegnarsi nasce dal fatto che questo territorio ha sviluppato soprattutto una maturità economica ma non una maturità nella fede e di conseguenza  un’ educazione alla gratuità tutto ciò rende i nostri giovani ‘invisibili’ negli ambienti ecclesiali e quindi anche più fragili. Il livello della fede a Scalea è molto basso, non c’è la ricerca del sacro.

Si sottolinea l’importanza del sito come strumento di comunicazione anche se tutti gli avvisi vengono puntualmente affissi in Chiesa e la preziosità della presenza di coloro che sono custodi degli spazi parrocchiali. L'incontro si è concluso alle 21,15 con la preghiera del Padre nostro e la benedizione.

Consiglio Pastorale programmatico del 12 settembre 2016

Collabora, prega e soffri per la tua parrocchia, perché devi considerarla come una madre a cui la Provvidenza ti ha affidato: chiedi a Dio che sia casa di famiglia fraterna e accogliente, casa aperta a tutti e al servizio di tutti. Da' il tuo contributo di azione perché questo si realizzi in pienezza. Collabora, prega, soffri perché la tua parrocchia sia vera comunità di fede: rispetta i preti della tua parrocchia anche se avessero mille difetti: sono i delegati di Cristo per te. Guardali con l'occhio della fede, non accentuare i loro difetti, non giudicare con troppa facilità le loro miserie perché Dio perdoni a te le tue miserie. Prenditi carico dei loro bisogni, prega ogni giorno per loro.

Collabora, prega, soffri perché la tua parrocchia sia una vera comunità eucaristica, che l'Eucaristia sia "radice viva del suo edificarsi", non una radice secca, senza vita. Partecipa all'Eucaristia, con tutte le tue forze. Godi e sottolinea con tutti tutte le cose belle della tua parrocchia. Non macchiarti mai la lingua accanendoti contro l'inerzia della tua parrocchia: invece rimboccati le maniche per fare tutto quello che ti viene richiesto. Ricordati: i pettegolezzi, le ambizioni, la voglia di primeggiare, le rivalità sono parassiti della vita parrocchiale: detestali, combattili, non tollerarli mai!

La legge fondamentale del servizio è l'umiltà: non imporre le tue idee, non avere ambizioni, servi nell'umiltà. E accetta anche di essere messo da parte, se il bene di tutti, ad un certo momento, lo richiede. Solo, non incrociare le braccia, buttati invece nel lavoro più antipatico e più schivato da tutti, e non ti salti in mente di fondare un partito di opposizione!

Se il tuo parroco è possessivo e non lascia fare, non farne un dramma: la parrocchia non va a fondo per questo. Ci sono sempre settori dove qualunque parroco ti lascia piena libertà di azione: la preghiera, i poveri, i malati, le persone sole ed emarginate. Basterebbe fossero vivi questi settori e la parrocchia diventerebbe viva. La preghiera, poi, nessuno te la condiziona e te la può togliere.

Ricordati bene che, con l'umiltà e la carità, si può dire qualunque verità in parrocchia. Spesso è l'arroganza e la presunzione che ferma ogni passo ed alza i muri. La mancanza di pazienza, qualche volta, crea il rigetto delle migliori iniziative.

Quando le cose non vanno, prova a puntare il dito contro te stesso, invece che contro il parroco o contro i tuoi preti o contro le situazioni. Hai le tue responsabilità, hai i tuoi precisi doveri: se hai il coraggio di un'autocritica, severa e schietta, forse avrai una luce maggiore sui limiti degli altri.

Se la tua parrocchia fa pietà la colpa è anche tua: basta un pugno di gente volenterosa a fare una rivoluzione, basta un gruppo di gente decisa a tutto a dare un volto nuovo ad una parrocchia. E prega incessantemente per la santità dei tuoi preti: sono i preti santi la ricchezza più straordinaria delle nostre parrocchie, sono i preti santi la salvezza dei nostri giovani.

Mons. Cono ARAUGIO Presidente

Don Jay Prakash KARAMSYNG OREA - Vicario parrocchiale

Giulio VITALE - Accolito

Maria LAURENZANO - Coordinatrice Ministri Straordinari Comunione

Filippo VACCARONE - Segretario

Suor Cristina CARDIA - Suore della Carità del Buon Consiglio

Suor Shiromie RAJIKA RAJAKARUNA- Suore della Carità del Buon Consiglio

 

Anna PRINCE - Delegata Zona San Giuseppe Via Pepe/Martiri XVI Marzo

Maria SCARFONE - Delegata Zona Fischia

Ilaria MINERVINI - Delegata Zona Cutura Piazza Garibaldi

Daniela MONGILARDI - Delegata Zona Madonnina Via Mulino

Pino CIRIMELE - Delegato Zona Arenile Viale Michelangelo

Rosita CAPUTO - Delegata Zona Gelsi  Via Necco

 

PISCIOTTA Giampiero e GERMANO Maria Franca - Pastorale Familiare

Carmela SFORZA - Coordinatrice Confermazione

Adalgisa VITALE - Coordinatrice Eucaristia

Silvana RITROVATO - Coordinatrice Accoglienza

Chiara CARACCIOLO - Coordinatrice Giovani Oratorio

Laura CALVANO/Michele LUONGO - Capigruppo AGESCI

Nicola IMPERIALE/Giusy PASQUINO - Coordinatori Tiratardi

 

Carmelo MIRTO/Rosetta PIGNATARO - Responsabili Comunità Neo Catecumenale

 

Pina DE FILIPPO/Enzo VALENTE - Caritas

Giulia CONFORTI - Animazione Liturgica

Vincenzo RINALDI/Renata MANFREDI - Coro Parrocchiale

Carmelo CASILE/Giovanni TODARO - Custodi degli Spazi Oratoriali

 

Ministri Straordinari della Comunione

Maria LAURENZANO - Coordinatrice Ministri Straordinari Comunione

Rita BARLETTA

Giuseppina CIRIMELE

Tiziana CIANCIO

Delfina CIRELLI

 

Catechesi Parrocchiale

Accoglienza

Eucaristia

Confermazione

Formazione Biblica

Aggregazioni e Gruppi

Azione Cattolica,

AGESCI,

Carismatici Comunità Maria,

Gruppo Maria Rifugio delle Anime

Caritas Una Mano Amica

Assistenza ai Bisognosi con Operatori della Carità

Assistenza agli Ammalati con i Ministri Straordinari della Comunione e i Delegati di Quartieri

Animazione Liturgica

Coro

Coinvolgimento dei Quartieri, delle Aggregazioni, dei Gruppi ecclesiali

Verbale festeggiamenti San Giuseppe Lavoratore 2016

     Il giorno 10 aprile 2016 si è riunito alle ore 19,45 nei locali della Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore il Consiglio Pastorale per programmare i solenni festeggiamenti in onore del Santo Patrono il prossimo I Maggio. Presiede Monsignor Cono Araugio, verbalizza Filippo Vaccarone.                   

     L’incontro inizia con una breve riflessione del Presidente, il quale sottolinea che la vita di comunità e della famiglia si fortifica con il dono vicendevole della Misericordia. Secondo l’etimo questa sublime parola significa “venire con il cuore incontro al misero” e chi per primo compie il gesto è proprio Dio che non si rapporta con la creatura secondo una razionale, calcolante e fredda giustizia. L’uomo non può non sentirsi nella condizione di peccatore perché è interrogato dalla monito di Gesù: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Come può salvarsi da questa condizione? Solo chi è assolutamente puro, immacolato può aiutarlo in questo percorso. E’ la purezza di cuore di Dio, che ci ama con bruciante passione, infatti,  a perdonare i nostri peccati. Questa dinamica non deve arrestarsi, ma continuare nelle relazioni interpersonali: sentirsi peccatori per essere perdonati da Dio e poi perdonare gli altri. Solo in questo modo viviamo integralmente la testimonianza dell’appartenenza al Suo popolo, il popolo dei perdonati. 

       San Giuseppe è un modello della Misericordia di Dio per la Sacra Famiglia, perché ha avuto il santo coraggio di accettare di fare il padre putativo di Gesù, di sostenerLo nella vita terrena assieme e accanto alla madre carnale Maria. Nella Sacra Famiglia di Nazaret la serena e armoniosa pace che regnava era il frutto della circolarità continua e perfetta del rispetto e del perdono reciproci.                Rivolgiamoci con fiducia al nostro Santo Patrono affinchè apra i nostri cuori al dono della pace e del perdono e prepariamoci a onorarlo con solenni festeggiamenti, avendo sempre presente che la centralità della Misericordia in una comunità non brilla perché attraversiamo fisicamente porte sante, ma perché ciascuno di noi converte il proprio cuore.                                                                                Si passa quindi a elaborare l’articolato e consistente programma dei festeggiamenti, che avrà in filigrana l’attualissimo tema della misericordia, e che dopo ampia analisi e discussione assume la seguente struttura.                                                                                                                                      

Da venerdì 22 a sabato 30 aprile: novena in preparazione alla festa con inizio alle 17,30 Santo Rosario di San Giuseppe e celebrazione della Santa Messa con presenza tutte le sere del coro parrocchiale.    

VENERDI’ 22 APRILE     Inizio della novena   Giornata dell’accoglienza  (ore 21,00 incontro Quartiere Madonnina)                                                                                  

SABATO 23 APRILE   Anima la celebrazione il Cammino Neo Catecumenale  (ore 21,00 incontro contrada Fischìa) 

DOMENICA 24 APRILE  Celebrazione della Confermazione

LUNEDI’ 25 APRILE  Giubileo sacerdotale 

MARTEDI’ 26 APRILE   Giornata della Famiglia    Ore 17,00 Quadrangolare di Calcetto II Memorial Don Michele Oliva coordinato dalla FIDAS   (ore 21,00 incontro Quartiere Cotura)                                                                                  

MERCOLEDI’ 27 APRILE  Giornata dell’ Eucarestia  - Testimonianza vocazionale di Tiziana                                              

GIOVEDI’ 28 APRILE  Giornata della Confermazione  - Testimonianza vocazionale di Suor Shiromi  ore 21,00 Festa per i Ragazzi animata dagli Scout     

VENERDI’ 29 APRILE    Giornata della Carità  -Testimonianza vocazionale di Ernesto ore 21,00 spettacolo musicale con il Complesso dell’ Oratorio             

SABATO 30 APRILE   Ore 18,00 Santa Messa presieduta da Monsignor Nunnari     Ore 19,00 convegno “Genitori nella Scuola” nel salone della Parrocchia   - FESTA DELLA COMUNITA’- Alle ore 21,00 nel Piazzale Pasquetta della Comunità con Rino D’Amante  e la sua Fisarmonica  - Crispellata di San Giuseppe coordinata dal gruppo delle famiglie

VENERDI’ I MAGGIO FESTA DI SAN GIUSEPPE LAVORATORE   08,30  - 11,00     Santa Messa    - 17,00   Preghiera a San Giuseppe e inizio della processione che percorrerà il seguente itinerario: via Plinio il Vecchio, via Fiume Lao, via Almirante, via Lauro, via Necco, via Mulino, via Togliatti, piazza Garibaldi, viale I Maggio, via D. Alighieri, via Fiume Lao, via A. Pepe, via Sturzo. Chiuderemo la Processione con la Celebrazione Eucaristica di ringraziamento in onore di San Giuseppe. L'incontro si è concluso con la preghiera alle ore 21,00.                     

Verbale del Consiglio Pastorale di venerdì 12/02/2016

Venerdì 12 febbraio 2016 alle ore 20.00 nel salone della canonica si è riunito il Consiglio Pastorale per discutere il seguente ordine del giorno: Programmazione della Quaresima 2016. Presiede Monsignor Cono Araugio, verbalizza Vaccarone Filippo.

     La seduta inizia con la recita corale dell’Ave Maria a cui fa seguito una riflessione del Presidente sul messaggio del Santo Padre Francesco per la Quaresima 2016. In quest’anno giubilare il momento forte della Quaresima deve essere vissuto in modo ancora più intenso per celebrare e sperimentare la misericordia di Dio. Ci aiuta in questo percorso l’affidamento a Maria che è “ l’icona perfetta della Chiesa che evangelizza perché è stata ed è continuamente evangelizzata per opera dello Spirito Santo”.La misericordia di Dio è il suo amore viscerale per le creature e il creato. Noi dobbiamo imitare questo amore infinito e farlo nascere in noi,dedicando più tempo all’ascolto della Parola e dell’altro affinché possa crescere dentro di noi, nell’interiorità, nel nostro cuore.

Ciascuno di noi non può vivere da solo, abbiamo bisogno dell’altro, di stare assieme cercando il fratello, di rimuovere gli ostacoli che ci separano da lui. E’ importante comprendere che è il povero che mi dà la possibilità di aiutare e che con sollecitudine ed entusiasmo devo praticare la carità. Il cristiano è chiamato a testimoniare la propria fede attraverso atti concreti e quotidiani e la Chiesa ci indica per raggiungere questo fine di realizzare le opere di misericordia corporale e spirituale. Entrambe le opere devono essere realizzate perché attraverso le prime“ tocchiamo la carne di Cristo nei fratelli e nelle sorelle bisognosi di essere nutriti “ e con le seconde “ il nostro essere peccatori “.

La spiritualità nella vita personale e parrocchiale dovrebbe manifestare questo continuo dinamismo sinergico dal dentro al fuori, dal centro alla periferia e viceversa. La lezione che si impara andando a trovare chi è povero e bisognoso è che anch’io sono nella povertà e nel bisogno. Quest’umile riconoscimento della propria condizione è salvifico e consolante ; chi rifiuta ostinatamente questa evidenza si chiude nella sua superbia, confidando nella propria <ricchezza> e <potenza>, e si condanna a una egoistica e triste solitudine che ha il volto dell’inferno. Monsignor Cono si augura che questo tempo forte di Quaresima sia favorevole alla conversione : approfittiamone per coltivare la nostra vita interiore con la preghiera, per approfondire la nostra spiritualità, per leggerci alla luce di Dio e non sprecare il suo eccesso d’amore nei nostri confronti di miseri peccatori.

Si passa quindi a discutere il punto all’o.d.g. per fissare i momenti individuali e comunitari in grado di rendere edificante il cammino quaresimale.

1.       Disponibilità per le confessioni durante le Quaranta ore

Monsignor Cono ricorda che quando ci si confessa bisogna avere ben chiari alcuni punti della propria vita spirituale : dove penso di aver sbagliato nei confronti di Dio e degli altri ; come devo cambiare ; verifico con il sacerdote la progressione della perfezione interiore.

Mercoledì 2,Giovedì 3, Venerdì 4 Marzo Adorazione

Ore 08.00   Santo Rosario ( misteri della gioia) Lodi,S.ta Messa, Esposizione

Ore 11.30   Santo Rosario ( misteri della luce, Angelus )

Ore 15.00   Divina Misericordia, Santo Rosario  ( misteri del dolore )

Ore 16.30   Santo Rosario ( Misteri della gloria) Celebrazione del Vespro, Benedizione Eucaristica

Ore 18.00   Santa Messa

2.     Centri di ascolto e di formazione biblica, a opera dei responsabili designati, alle ore 20.00 nei giorni precedenti la Via Crucis di quartiere che inizierà alle ore 20 .30 e si terrà con il seguente calendario :

       19 febbraio Quartiere Madonnina

       26 febbraio Quartiere Gelsi

       04 marzo Quartiere Cotura

       11 marzo Quartiere Arenile

       18 marzo Parco degli Angeli

Tutti i venerdì di Quaresima, la Via Crucis si celebra nella chiesa parrocchiale con inizio alle ore 17.00 prima della  Messa Vespertina      

3.    La formazione catechistica in questo periodo deve privilegiare la vita spirituale e, senza perdere di vista l'attività formativa specifica, la preparazione delle tappe sacramentali, . Si tratta di vivere in modo diverso questo tempo forte, occorre valorizzare la preghiera in Chiesa per gruppetti; educare a una maggiore percezione dell’ambiente Chiesa per interiorizzare i segni; educare al canto liturgico; si chiede ai catechisti che sono nel coro di posizionarsi  in mezzo ai ragazzi. Ai vari gruppi di formazione che animano la formazione nella comunità si chiede di animare la liturgia festiva con il seguente ordine : 14 febbraio i Tiratardi, 21 febbraio Cammino Neocatecumenale, 28 febbraio l'Eucaristia, il 6 marzo Confermazione, il 13 marzo animeranno le Famiglie. Al cammino di preparazione  per la  Confermazione, infine, a piccoli gruppi e accompagnati da una catechista potranno visitare l’ambiente Caritas e fare esperienza concretamente di esperienze caritative.

Terminata la discussione, dopo la benedizione del Signore  impartita da Monsignor Cono, la seduta è tolta alle ore 21.15

 

Verbale del 02 settembre 2015

Il giorno 02-09-2015 alle ore 19,00 si è riunito il Consiglio Pastorale per discutere il seguente o.d.g.:

1)      situazione della Parrocchia

2)      iniziative da attuare

3)      nomina dei delegati per le zone pastorali

Presiede Monsignor Cono Araugio, verbalizza Filippo Vaccarone.    Dopo il Segno della Croce fatto comunitariamente dai presenti, il Presidente svolge una riflessione introduttiva sulla Misericordiae vultus per metterne in evidenza i tratti più toccanti. La misericordia è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro: dobbiamo avere l’intelligenza di aprire la porta del cuore per accogliere questo dono, che non deve essere  goduto egoisticamente, ma ridonato al prossimo affinchè l’amore trionfi nella vita. Il perdono di Dio è la sorgente della misericordia e noi, per non chiuderci alla Sua misericordia, dobbiamo praticare il perdono. Solo così si instaura un circolo virtuoso che permette a una comunità di crescere in edificante spiritualità. Siamo chiamati a vivere la misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia. Deve essere questo il particolare impegno di ognuno di noi in questo Anno Santo.   

Abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza. Misericordia: è la parola che rivela il mistero della SS. Trinità. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro. Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita. Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. La missione che Gesù ha ricevuto dal Padre è stata quella di rivelare il mistero dell’amore divino nella sua pienezza. «Dio è amore» ( 8.1 Gv 4,8.16), afferma per la prima e unica volta in tutta la Sacra Scrittura l’evangelista Giovanni. Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore, un amore che si dona gratuitamente. Tutto in Lui parla di misericordia.

Nulla in Lui è privo di compassione. Gesù, dinanzi alla moltitudine di persone che lo seguivano, vedendo che erano stanche e sfinite, smarrite e senza guida, sentì fin dal profondo del cuore una forte compassione per loro (cfr Mt 9,36). Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero. Nelle parabole dedicate alla misericordia, Gesù rivela la natura di Dio come quella di un Padre che non si dà mai per vinto fino a quando non ha dissolto il peccato e vinto il rifiuto, con la compassione e la misericordia. La parabola contiene un profondo insegnamento per ciascuno di noi. Gesù afferma che la misericordia non è solo l’agire del Padre, ma diventa il criterio per capire chi sono i suoi veri figli. Insomma, siamo chiamati a vivere di misericordia, perché a noi per primi è stata usata misericordia.

Accogliamo quindi l’esortazione dell’apostolo: «Non tramonti il sole sopra la vostra ira » (Ef 4,26). E soprattutto ascoltiamo la parola di Gesù che ha posto la misericordia come un ideale di vita e come criterio di credibilità per la nostra fede: « Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia » (Mt 5,7) è la beatitudine a cui ispirarsi con particolare impegno in questo Anno Santo.

Passa quindi ad affrontare il primo punto all’o.d.g. Ricorda che don Fiorino, assegnato ad altro incarico in Diocesi, sarà sostituito come vice parroco da don Jean Paul e che i due diaconi Ielpa e Pisciotta svolgeranno le loro funzioni rispettivamente a Santa Domenica Talao e nella Parrocchia della SS. Trinità.   Fa presente che attualmente la Parrocchia è formata da 1200/1300 famiglie per un totale di 3500/4000 abitanti. Il gruppo famiglia dovrà continuare il lavoro già avviato e attraverso le tappe dell’iniziazione cristiana ( accoglienza, eucaristia, confermazione ) trovare le modalità più opportune per un sempre maggior coinvolgimento delle famiglie. All’iniziazione cristiana partecipano 300 bambini, ragazzi e preadolescenti con 20 catechiste e 10 animatori. Monsignor Cono sottolinea che la trasmissione della fede deve avvenire con gioiosità, nello star bene insieme, nel far parlare Gesù ai loro cuori e alle loro menti.  I giovani sono coinvolti e articolati in quattro gruppi di varia estrazione e finalità con due animatori. E’ un po’ l’anello debole delle attività pastorali: si devono trovare le strategie, dando loro fiducia, per rendere i giovani costruttivi protagonisti del proprio futuro. In Parrocchia ci sono circa 60 ammalati che sono affidati per il sostegno spirituale e materiale a un accolito, a sei ministri straordinari della Comunione e agli animatori della Caritas. Il servizio, sottolinea con soddisfazione il Presidente, funziona bene.  Anche il Gruppo Liturgico e il Coro Parrocchiale presentano un riscontro positivo che deve crescere coinvolgendo maggiormente i giovani.  Vivono i loro cammini formativi negli ambienti parrocchiali il Cammino Neocatecumenale e la Comunità Maria, che sono aggregazioni ecclesiali, ma non gruppi della Parrocchia.   Monsignor Cono esaurisce questo punto ricordando che nei mesi di luglio e agosto la Parrocchia cambia volto perché i numerosi turisti ( circa 1500 ogni domenica ) si sentono parte della comunità e si coinvolgono nell’animazione della Liturgia.    

Circa il secondo punto all’o.d.g., mette in risalto che il lavoro pastorale di animazione oratoriale deve ruotare attorno a cinque verbi: primerear, evangelizzare, abitare, educare,trasfigurare.   La nostra Parrocchia attua queste indicazioni sottolineate con insistenza da papa Francesco. Il cristiano praticante deve uscire in missione prendere l’iniziativa per testimoniare la propria fede. L’evangelizzazione deve continuare anche fuori degli ambienti parrocchiali e a questo fine sono stati creati i centri di ascolto nelle case, i quali diventeranno operativi a partire da ottobre. La Parrocchia deve diventare la famiglia delle famiglie e deve favorire pertanto gli incontri fra queste nei vari quartieri, soprattutto in Quaresima. Particolarmente importante e il campo dell’educazione religiosa per cui molto curata deve essere la trasmissione della fede. Da ultimo il