Verbale del Consiglio Parrocchiale Pastorale - 27 Febbraio 2020
In data 27 febbraio c. a, alle ore 19:00, nei locali pastorali della parrocchia San Giuseppe Lavoratore, si è svolto il CPP convocato dal parroco – presidente Mons. Cono Araugio Il Consiglio è iniziato con la preghiera per la buona riuscita della Missione. L’argomento all’ordine del giorno è stato: trovare nuove strategie atte a portare avanti la missione preparata da mesi, accuratamente, con i padri missionari OMI e da vivere nel periodo dal 13 al 22 marzo p. v. senza la presenza dei missionari. Mons. Cono Araugio ha aperto l’incontro annunciando che la missione non si farà più perché, a seguito dei DPCM e delle Direttive della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), della CEC (Conferenza Episcopale Calabra) e di Mons. Vescovo, nel rispetto delle Stesse, i padri missionari hanno dovuto rinunciarvi, loro malgrado e con dispiacere. Don Cono, prima di ascoltare i membri presenti su cosa si potesse realizzare, del fitto programma missionario senza la preziosa presenza dei padri, ha espresso le sue considerazioni per dare continuità al lavoro che è stato preparato e all’impegno profuso per la buona riuscita della missione per di vivere la gioia nel dono di se stessi essendo uniti come nello slogan.
L’icona della Missione rimane quella della moltiplicazione dei pani. No ai centri di ascolto della Parola nelle case ma gli incontri con le famiglie in ambienti più ampi e/o all’aperto. Ritiro spirituale di Quaresima. Momenti di spiritualità e tempo di spazio nel dialogo tra educatori e dialogo spirituale tra i ragazzi della Iniziazione Cristiana con don Sandrino e don Francesco. Celebrare e vivere la festa di San Giuseppe con i papà. Celebrare la tappa del gruppo Sorgente di Gioia, vivere l’incontro di approfondimento sul tema: Economia, Legalità e Impegno Politico, Sofferenza e Solitudine, Solidarietà in due momenti differenti per evitare l’assembramento di persone per poi concludere questo momento con un momento di festa. Celebrare la Via Crucis al parco degli angeli affidata ai giovani. Concludere con la Santa Messa al chiesa della Madonna del Carmelo.
Terminato il suo primo intervento, Don Cono ha ascoltato le impressioni dei membri circa il programma per come da lui stato pensato. Tutti i membri, che sono stati impegnati a portare avanti con i padri missionari, hanno espresso con grande sincerità le loro perplessità, le loro preoccupazioni e i loro dubbi a causa dell’emergenza Covid-19 e dei provvedimenti presi dalle autorità politiche e religiose in materia epidemiologica pertanto, abbiamo maturato la comprensione che quanto era stato pensato da Mons. Cono non era possibile realizzarlo, perché giustamente nel cuore dei fedeli c’è disorientamento e paura, insomma prevale uno scoraggiamento nei destinatari dell’azione evangelizzatrice. Riprendendo la parola Don Cono ha concluso, naturalmente dispiaciuto, dicendo che il lavoro fatto è servito per crescere nella conoscenza della vita di Comunità, ha fatto maturare una coscienza più vera della Comunità, ha espresso nuovamente il principio che i laici sono protagonisti nella Chiesa per come chiede il Concilio Vaticano II, che occorre comunque procedere con prudenza, a piccoli passi, trasmettendo nel cammino sempre la speranza. L’incontro è terminato con la preghiera insegnataci da Gesù. Il Consiglio è sciolto alle ore 20:30
Intanto comunico che: Facendo seguito agli Orientamenti Pastorali emanati dalla Conferenza Episcopale Calabra e dal nostro Vescovo Mons. Bonanno per l'emergenza Corona Virus, avendo ascoltato i Padri Oblati, nel Consiglio Pastorale Parrocchiale del 5 marzo si è concluso che la missione programmata: Uniti in Cristo: Donate voi stessi, non può essere realizzata. Non posso che ringraziare quanti tra voi hanno collaborato per la buona riuscita dell'iniziativa, avendo la certezza che nella vita di fede nulla va perduto e tutto, anche nelle difficoltà, deve essere accolto come un dono del Signore.
La Parrocchia in Missione: Uniti nel dono
Scalea, con gli Oblati di Maria Immacolata da Venerdì 13 a Domenica 22 marzo 2020
Preghiera per la Missione
Signore Gesù, ci chiedi di essere un dono per gli altri,
invochiamo la Grazia dello Spirito, perché sia viva in noi la gioia
di annunciare il Tuo amore e di testimoniare
la fraternità a Scalea.
Vogliamo renderti presente
per le vie, nei quartieri, nelle case,
accanto a chi soffre e a coloro che non sempre
si sentono accolti dalla comunità.
Nessuno deve sentirsi escluso dal Tuo amore.
Suscita nei credenti e nei non credenti, la coscienza del bene e della giustizia,
che ci sia pace nelle famiglie.
Vergine del Monte Carmelo,
donaci di fare esperienza del tuo affetto di Madre,
che tutti unisce in Cristo.
Amen
Dal 13 al 22 Marzo Ogni Giorno
(eventuali varianti sono codificate nel programma quotidiano)
7,30/8,30 Preghiera dell’equipe missionaria
8,15 Preghiera Scuola Primaria e Secondaria I Grado
9,00/10,00 Incontro Equipe missionaria
10,30/13,00 Visite alle Scuola Secondaria di II Grado
10,30/12,30 Visite agli ammalati
13,15 Pranzo dell’equipe
15,00/19,00 Laboratori giovanissimi e Servizi per i giovani
15,30/18,30 Visite dei Missionari nelle case
19,00 Santa Messa da lunedì 16 a venerdì 20 marzo
19,45 Cena buffet
PROGRAMMA DELLA MISSIONE
Venerdì 13 Marzo 2020
15,00/19,00 Visite ai giovani nelle loro case
Sabato 14 Marzo 2020
15,00/19,00 Visite ai giovani nelle loro case - Dopo l’accoglienza dei Missionari, alcune equipe dei giovani incontreranno i giovani nelle vie e nei loro luoghi di vita
16,30 Incontro con i gruppi di catechesi Angeli in Festa e Scout
18,00 Messa e Mandato Missionario presieduto dal Vescovo
20,00 Festa di accoglienza Chiesa San Giuseppe Lavoratore
Domenica 15 Marzo 2020 – III di Quaresima
In Parrocchia durante le liturgie eucaristiche alle ore 8,30, alle 11,00 e alle 18,00 si annuncia la Missione:
16,00 nella Chiesa di San Giuseppe Incontro con tutti coloro che saranno coinvolti nella Missione
ore 20,30 Centri di ascolto della Parola nei quartieri
20,30 Giovani: Incontro lancio dei Servizi (Lido Da Pietro)
Lunedì 16 Marzo 2020
10,30/13,00 Visite dei Missionari alla Scuola Secondaria II Grado
10,30/12,30 Visite agli ammalati
15,00 Laboratori (giovanissimi) Servizi (giovani)
15,30/18,30 Visite dei Missionari nelle case
16,30 Incontro con i gruppi di catechesi Le Piccole Orme
19,00 Chiesa san Giuseppe Lavoratore Messa della Missione
20,30 Incontri Famiglie quartieri San Giuseppe/Madonnina
20,30 Visite Famiglie Giovani quartieri Arenile/Calvario
22,30 Il punto sulla giornata con i giovani
Martedì 17 Marzo 2020
10,30/13,00 Visite dei Missionari alle Scuole Secondaria II Grado
10,30/12,30 Visite agli ammalati
15,00 Laboratori (giovanissimi) Servizi (giovani)
15,30/18,30 Visite dei Missionari nelle case
19:00: Chiesa san Giuseppe Lavoratore Messa della Missione
20,30 Incontri Famiglie quartieri Arenile/Calvario
20,30 Visite Famiglie Giovani quartieri San Giuseppe/Madonnina
22,30 Il punto sulla giornata con i giovani
Mercoledì 18 Marzo 2020
10,30/13,00 Visite dei Missionari alle Scuole Secondaria II Grado
15,00 Laboratori (giovanissimi) Servizi (giovani)
10,30/12,30 Visite agli ammalati
15,30/18,30 Visite dei Missionari nelle case
19,00 Chiesa san Giuseppe Lavoratore Messa della Missione:
20,30 Spazio di preghiera guidata: di San Giuseppe Lavoratore, Santa Maria del Lauro, San Nicola in Plateis
22,30 Il punto sulla giornata con i giovani
Giovedì 19 Marzo 2020 – Festa di San Giuseppe
10,30/13,00 Visite dei Missionari alle Scuole Secondaria II Grado
15,00 Laboratori (giovanissimi) Servizi (giovani)
15,30/18:30 Visite dei Missionari nelle case
16,30 Incontro con i gruppi di catechesi Sorgente di Gioia
19,00 Chiesa San Giuseppe Lavoratore Messa della Missione
20,00 Incontri di approfondimento, nei locali pastorali:
Economia di Comunione, Legalità e Impegno Politico, Sofferenza e Solitudine, Solidarietà.
20,00 Agape fraterna
22,30 Il punto sulla giornata con i giovani
Venerdì 20 Marzo 2020
10,30/13,00 Visite dei Missionari alle Scuole Secondaria II Grado
15,00 Laboratori (giovanissimi) Servizi (giovani)
16,00 Missionari in Chiesa per le Confessioni
19,00 Chiesa san Giuseppe Lavoratore Messa della Missione
20,30 Cammino penitenziale, Viale della Repubblica, Calvario, Sede Scout, Chiesa San Giuseppe Lavoratore
Sabato 21 Marzo 2020
16,00 Chiesa San Giuseppe Lavoratore Incontro di condivisione
18,00 Chiesa di San Giuseppe Lavoratore Messa parrocchiale
19,00 Per la gioia della Missione facciamo Festa per continuare a donare noi stessi ogni giorno nella vita della comunità
Domenica 22 Marzo 2020 - IV di Quaresima
11,00 Chiusura della Missione Chiesa San Giuseppe Lavoratore
18,00 Messa di Ringraziamento alla Madonna del Carmelo
Sabato 19 gennaio con inizio alle ore 16,00 presso la sala parrocchiale, si è svolto l'incontro programmato con la partecipazione di Padre Fabio e Padre Alessandro per preparare la missione. Per vari motivi la partecipazione degli interessati non è stata corale come quella precedente, comunque si è proceduto per come previsto Padre Fabio ha introdotto sul valore che deve avere la missione e sugli strumenti da utilizzare per sollecitare la partecipazione della comunità a questo momento straordinario di Grazia. E' stata anche presentata una prima bozza del programma che allego a seguire. Mentre per quanto concerne le famiglie, il programma e i protagonisti sono sostanzialmente definiti, pur se bisognosi di una verifica operativa, restano ancora da definire quasi totalmente la disponibilità dei giovani della parrocchia e la loro interazione con il team degli OMI. Come sempre il momento comunitario è stato integrato con il lavoro dei gruppi, possiamo affermare che anche questo incontro ha avuto dei risvolti molto positivi. In settimana sia Padre Fabio che Padre Alessandro saranno in parrocchia per un sopralluogo dei quartieri e per incontrare a vari livelli i giovani di Scalea.
SCHEMA DELL'IMPOSTAZIONE GENERALE DELLA MISSIONE POPOLARE
Don Cono Araugio ha chiesto a noi OMI di Cosenza una Missione nella parrocchia che gli è affidata, San Giuseppe Lavoratore, a Scalea. La Missione si svolgerà dal 15 al 22 marzo 2020. Obbiettivo del Parroco con la Missione è, in una parrocchia giovane e aperta alle sfide di una cittadina che cresce, di dare un impulso alla dinamica di evangelizzazione e di favorire l’opera della comunità parrocchiale come lievito di relazioni fraterne in un ambiente sociale caratterizzato dalla frammentazione. Questo può spingere la Comunità parrocchiale a favorire la nascita di “spazi relazionali di confine” per accogliere nuovi fratelli e sorelle. In tal senso è stato attivato in Parrocchia un processo di decentramento nei vari quartieri che la Missione si sforzerà di affiancare. I Gruppi famiglie sono un altro punto di partenza della Missione, come pure il Gruppo animatori dell’Oratorio per la parte giovanile. Lo slogan Uniti in Cristo, con il sottotitolo, Ci unisce ciò che siamo, può delineare alcune piste tematiche della Missione: · Gesù chiama all’unità. (Tutti sono candidati alla comunione. Che tutti siano una cosa sola) · Gesù crea con il suo amore lo spazio in cui possiamo scoprire e condividere quello che siamo e quello che abbiamo (la moltiplicazione dei pani) · Le strutture non sono capaci di unirci, ma lo stile delle relazioni sì (dove due o più… Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato). · L’amore ci libera dalle maschere che ci impediscono di costruire rapporti veri (quale padre darà ai figli un sasso…)
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Scalea 2020 Parrocchia San Giuseppe Lavoratore Uniti in Cristo Missione popolare
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Qui di seguito elenco alcuni elementi che confluiscono nel programma della Missione. |
Linee di Programma |
La missione avrà inizio con la celebrazione serale del Mandato missionario sabato 14 marzo, celebrazione presieduta dal Vescovo. La celebrazione si terrà nella Chiesa di Santa Maria d’Episcopio. Domenica 7 marzo (?) sarà dato l’annuncio dell’inizio della Missione a tutte le Messe parrocchiali. |
Il Mandato |
È importante pubblicizzare il programma della Missione; sarà quindi preparato del materiale pubblicitario della Missione: - Il programma generale della Missione (Manifesti o brochure) - Il programma degli incontri per gli adulti (volantino) - Il programma degli incontri dei giovani. (volantino?) Il Parroco annuncerà la Missione con una lettera a tutti i Parrocchiani. Ø Chi segue l’aspetto dell’informazione? |
Informazione sui programmi |
Nei primi giorni della Missione, in particolare il venerdì 13 e il sabato 14, verrà realizzata una visita ai giovani nelle case. Dei gruppi di giovani, in parte dell’equipe Missionaria e in parte della Parrocchia, inviteranno i giovani alle attività della Missione, andando a trovarli a casa o nei luoghi che frequentano. L’annuncio ai giovani in età scolastica verrà fatto con la preghiera al mattino alle fermate degli autobus e con le visite nelle scuole superiori.
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L’annuncio ai giovani |
Sarà importante, nei mesi precedenti alla Missione, identificare i giovani della Parrocchia da coinvolgere nella visita ai giovani e con loro preparare degli elenchi dei giovani da visitare. Andranno anche identificati i luoghi dove fare la preghiera del mattino e con i professori di religione preparare la visita alle scuole. Ø Definire equipe giovani Ø Elenchi Ø Luoghi Ø Preparazione visite alle Scuole (Calendario) |
Preparare la Missione Giovani |
La proposta ai giovani si realizza facendo loro vivere delle esperienze con stile “evangelico” che diventano poi spazio di dialogo e di annuncio. Ai giovani più grandi vengono proposte delle esperienze caritative da fare nei primi giorni della settimana, il lunedì 16 e il martedì 17. Gli incontri caritativi sarebbero preparati con un incontro nel pomeriggio della domenica 15 Ai più piccoli verrebbero proposti dei laboratori, il mercoledì 18 e il giovedì 19 in cui giovani possano sperimentare un modo diverso di stare insieme. Giovedì 19 e sabato 20, in serata, potremmo proporre ai giovani degli incontri tematici, i Focus, nei quali approfondire l’annuncio Ø Identificare spazi caritativi Ø Organizzare laboratori Ø Definire i Focus |
La proposta ai giovani |
Nei pomeriggi dal lunedì 16 al mercoledì 18, specialmente, dalle 15:30 alle 18:30, i Missionari accompagnati da persone della Parrocchia, visiteranno nelle case le famiglie della Parrocchia. Oltre a essere una Missione in sé stessa, questa visita ha anche l’obiettivo di invitare a partecipare agli eventi della Missione. |
La visita nelle case |
La visita alle case presuppone la preparazione di un elenco delle famiglie da visitare e di un gruppo di persone che accompagnino i missionari. Si può utilizzare per organizzare questa visita, la divisione in zone della Parrocchia. Ø Preparazione piano visite Ø Equipe per le visite Ø Definire accompagnatori della Parrocchia |
Preparare la visita nelle case |
Si organizzeranno delle visite su appuntamento realizzate da laici missionari alle Famiglie giovani della Parrocchia. Gli incontri verranno fissati a partire delle 20:30. |
Visita alle Famiglie giovani |
Le famiglie a cui ci si rivolge sono quelle dei bambini del catechismo. Ø preparare un gruppo di Missionari visitatori Ø Elenco famiglie Ø Calendario visite
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Preparare la visita alle giovani famiglie |
Nella serata della domenica 15, alle 20:30, ci saranno i Centri d’ascolto della Parola, realizzati nelle zone dove non ci sono gli incontri delle famiglie. |
I Centri d’ascolto |
Oltre a decidere dove fare i CdA, si potrà preparare sia le Famiglie che accolgono che un gruppo di animatori dei CdA della Parrocchia, che accompagneranno i Missionari durante la missione per poi continuare eventualmente l’esperienza. |
Preparare i CdA |
La Missione propone anche dei momenti di preghiera: il mercoledì 18 si farà una serata di preghiera guidata proposta a tutti. La liturgia penitenziale del venerdì 20 è un altro momento forte. |
I momenti di preghiera |
Ø Gruppo animazione liturgica? Ø Itinerario penitenziale Ø Stand per la preghiera |
Preparare i momenti di preghiera |
In questa Missione si presterà una attenzione particolare alle Famiglie giovani della Parrocchia. Oltre alle visite alle Famiglie giovani, si penseranno degli incontri particolari per le famiglie nelle zone e poi al Centro. Ø Preparare incontri Famiglie nelle zone |
Le Famiglie |
1. p. Fabio omi 2. p. Ale omi 3. p. Enzo omi 4. p. Danilo omi 5. fr. Marcello omi 6. p. Francesco Vol. omi 7. Petru nov. 8. Carlos nov. 9. Gonzalo nov. 10. d. Rosario nov. 11. Fr. Menelio omi 12. Fr. Bruno omi 13. Suor Mara sfp (16-22) 14. roberta mauro (16-22) 15. Suor Maria Chiara sfp (16-22) 16. Maria Pascazio ommi 17. Graziella Ommi
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L’equipe stabile |
Partendo da quanto detto, questa può essere una bozza del programma della Missione:
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Programma |
· Preghiera alle fermate dei Bus e alle Scuole medie e elementari: 7:30 – 8:00 · Incontro Equipe missionaria: 8:30 – 10:00 · Visite alle Scuole e comunione ai malati 10:00-12:00 · Visite dei Missionari alle famiglie 15:30 – 18:30 · Messa della Missione: ore 19:00 |
Ogni giorno |
· Sabato 14 o Incontro con le Famiglie del Catechismo: ore 16:00 o Messa del Mandato ore 19:00, Chiesa del Carmine o Incontro di accoglienza dei Missionari: ore 20:30, Chiesa del Carmine · Domenica 15 o Annuncio alle Messe o Incontro con tutti coloro che saranno coinvolti nella Missione: ore 16:00 o Centri di ascolto della Parola: ore 20:30 · Lunedì 16 o Visite alle Famiglie giovani nelle zone Arenile e Calvario ore 20:30 o Incontri delle Famiglie nelle zone San Giuseppe e Madonnina ore 20:30 · Martedì 17 o Centri di ascolto della Parola nelle famiglie o Incontri delle Famiglie nelle zone Arenile e Calvario ore 20:30 o Visite alle Famiglie giovani nelle zone San Giuseppe e Madonnina, ore 20:30 · Mercoledì 18 o Momento di preghiera comunitario ore 20:30 · Giovedì 19 o Incontro della Famiglia parrocchiale, in due sezioni, giovani e adulti, ore 19:00 Messa, poi a seguire incontro e condivisione del pasto · Venerdì 20 o Cammino penitenziale, ore 20:30, dalla Chiesa del Lauro alla Chiesa di San Nicola in Plateis · Sabato 21 o Incontro di condivisione e saluto ai Missionari: ore 16:00 · Domenica 22 o Messa conclusiva
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Nella settimana |
· Venerdì 13 o 15:00 - 19:00 Visite ai giovani nelle loro case. · Sabato 14 o 15:00 - 19:00 Visite ai giovani nelle loro. o 20:00 serata dei giovani della comunità con i giovani missionari · Domenica 15 o 17:00 Incontro di lancio dei Servizi (Chiesa Cristo Salvatore) · Lunedì 16 o Dalle 15:00 Servizi (giovani) · Martedì 17 o Dalle 15:00 Servizi (giovani) · Mercoledì 18 o Dalle 15:00 Laboratori (giovanissimi)
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Per i giovani (Il programma giovanile deve essere ancora meglio definito nell’incontro con il Parroco e i giovani) |
Per essere operativi in riferimento ai luoghi e agli ambienti di vita da visitare e nei quali fare gli incontri, Martedì 28 gennaio alle ore 18,30 vivremo un momento di preparazione tecnica per la Missione Parrocchiale con i Responsabili delle Aggregazioni e i Referenti dell'Oratorio. A tutti chiedo di definire già adesso, con gli interessati queste informazioni.
Centri di Ascolto di Avvento: Ci unisce ciò che siamo
Quartiere Arenile: Martedì 3 Lunedì 9 Venerdì 14 Lunedì 16 Giovedì 19 Sabato 21
Quartiere Madonnina: Martedì 3 Mercoledì 11 Giovedì 12 Sabato 14 Domenica 15 Martedì 17 Giovedì 19
Quartiere Calvario: Lunedì 2 Martedì 3 Venerdì 6 Lunedì 9 Martedì 10 Mercoledì 11 Venerdì 13 Lunedì 16 Martedì 17 Mercoledì 18 Venerdì 20 Lunedì 23
Quartiere San Giuseppe: Venerdì 6 Sabato 7 Lunedì 9 Giovedì 12 Lunedì 16 Martedì 17 Giovedì 19 Venerdì 20
In questo tempo di Avvento, stiamo facendo esperienza di un altro spettacolo, che è bello mantenere più velato, che certamente ha una grande importanza, è il vedere tanti battezzati che instancabilmente bussano alle porte dei fratelli e delle sorelle per incoraggiarli a vivere il cammino verso il Natale del Signore. Tutto viene vissuto nella propria casa, volendo restituire all'ambiente domestico ciò che lo caratterizza in quanto chiesa domestica, dove i genitori sono i sacerdoti che annunciano e testimoniano la fede con i propri figli. E' un vero dono dello Spirito Santo, cogliere l'entusiasmo con cui vengono preparati e animati i Centri di Ascolto, la missione è già iniziata e dobbiamo ringraziare quanti, animati dalla propria fede, avvertono l'esigenza di coinvolgere le famiglie nella vita di comunità, in questo caso e in questo modo il gruppo diventa lievito che fermenta la pasta. E' proprio così i gruppi, arricchiti dal carisma di cui sono depositari, escono dalla propria esperienza personale e diventano dono di amore per una comunità che ha tanto bisogno di sentirsi amata. Anche in questo caso dobbiamo parlare di un vero dono che il Signore sta facendo alla nostra parrocchia: In Cristo, ci unisce ciò che siamo.
Il cammino di Avvento è orientato a rivitalizzare la nostra fiducia in Dio, è il Dio della pace, della fraternità universale, della gioia. E' un messaggio antico, che però assume sempre risvolti nuovi ed esaltanti, anche perché cammina con l'uomo di ogni tempo e quindi, anche con l'uomo del nostro tempo. La società globale esige la disponibilità ad annunciare la speranza con perseveranza anche perché i messaggi di morte assalgono quotidianamente la persona, non sempre è facile in mezzo a tanta disperazione far emergere il messaggio cristiana della fiducia nell'altro, ma soprattutto quello della fiducia in Dio che è la radice del bene, di ogni bene riposto nel cuore dell'uomo. Questa è la grave responsabilità affidata alle nostre forze e al nostro entusiasmo. Generare attenzione verso la persona, verso ogni persona, generare sempre speranza anche tra i più disperati e abbandonati, trasmettere il dono della fraternità non come un bene personale, ma come un dono da trasmettere agli altri. Non sempre riesce facile, ma è comunque bello provarci sempre con tutti.
CENTRI DI ASCOLTO AVVENTO 2019
Carissimi,
si avvicina il “tempo” dell’Avvento che ci prepara a celebrare il Natale di Gesù. Un “tempo” che, come credenti, siamo chiamati a vivere con intensità e consapevolezza. Viviamo in un “tempo” in cui si è talmente presi da molteplici interessi che spesso ci sembra di “non avere tempo”. Il tempo di Avvento è il momento propizio per riflettere che siamo sempre nel pensiero di Dio, a cui non manca mai il tempo per noi.
La mancanza di tempo sta minando seriamente la nostra convivenza umana. Chiusi nel mondo ristretto dei propri pensieri, dei propri modi di vedere e d’intendere, rischiamo di assolutizzare il nostro pensiero e il nostro operato. In nome di che cosa? Si risponde: in nome della libertà! Atteggiamento che esclude gli altri dalla propria vita e comporta il culto di se stessi e non la ricerca del bene comune.
Capita spesso che, nella vita sociale come nella vita della Chiesa, non si cammina insieme, portando avanti un progetto comune per un bene più grande, ma si agisce da solitari, evitando l’incontro e purtroppo spesso coltivando lo scontro.
Nei luoghi pubblici, dove dovrebbero regnare il senso di responsabilità e di impegno per l’attuazione del bene comune, emergono arroganza e conflitti, nella ricerca dell’affermazione della propria opinione. Troppo spesso manca il tempo per un confronto serio e costruttivo.
Di fronte alle calamità naturali, siamo invitati a rimboccarci le maniche e mettere insieme le energie propositive per capire come fronteggiare le emergenze e prevenirle nei limiti del possibile. Sterili polemiche e inopportune accuse non servono, non aiutano nessuno.
L’Avvento è il tempo propizio, per avere il coraggio di abbandonare gli otri vecchi dell’individualismo, del pessimismo, del disinteresse, delle critiche distruttive, dell’isolamento e di versare il vino nuovo negli otri nuovi.
Celebrare il Natale significa oggi non semplicemente ammirare Gesù Cristo nella poesia del presepe, ma accoglierlo nel presepe della nostra storia personale, familiare, ecclesiale, politica, sociale.
Ho pensato che durante questo “tempo” di Avvento potremmo rivisitare insieme alcuni luoghi significativi della storia della salvezza, accendendo luci di speranza.
Siamo invitati a guardare avanti con fiducia, ben sapendo che se Dio ha “tempo” per noi, anche noi dobbiamo entrare nel “tempo” di Dio, in un cammino di comunione, nella certezza che la ricerca, la cultura è carità, questo ci aiuterà ad essere signori del “tempo”.
Vi propongo di accendere nelle nostre case quattro luci, domenica dopo domenica, ripercorrendo con le vostre famiglie, quasi entrando virtualmente in quattro luoghi della storia della salvezza che hanno la stessa radice, Beth, casa. Gesù ha condiviso la nostra storia, vuole abitare nella nostra casa.
Cerchiamo anche di tenere vivo mediante la preghiera, nel nostro cuore, l’appuntamento che ci coinvolgerà, da Venerdì 13 a Domenica 22 marzo 2020, nella missione: Ci unisce ciò che siamo. Ringraziamo il Signore, perché nel Battesimo che ci è stato donato siamo tutti fratelli e sorelle in Cristo.
Scalea, 17 novembre 2019
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO
La candela di Betfàge. Betfage significa «casa dei fichi non maturi», luogo che si trova vicino al monte degli Ulivi a Gerusalemme, verso Betania. Qui vengono ricordati l’incontro di Gesù con Marta e Maria prima della resurrezione di Lazzaro e l’ingresso di Gesù a Gerusalemme tra la folla osannante.
Come Comunità cristiana stiamo maturando, attraverso la preghiera, l’ascolto della Parola, il confronto, la fatica di andare avanti, scelte che ci aiutino ad uscire dai nostri personalismi, in ascolto della voce dello Spirito. Cammino iniziato con il nostro Battesimo e che sta proseguendo e maturando negli anni che passano. I frutti si gusteranno a suo tempo, quando in ognuno di noi echeggerà il grido commosso di Gesù verso Lazzaro: “Vieni fuori dalla tomba della morte”. Questo è un tempo di attesa, vissuto nel desiderio di condividere il cammino dietro Gesù verso la Gerusalemme del cielo. Accendere questa candela deve ricordare a tutti il senso di appartenenza a una grande famiglia che è la Chiesa. E la Chiesa è di Gesù Cristo che è il Capo e in questa famiglia tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri. Camminare da soli e farsi la propria Chiesa è pericoloso e dannoso. Invito le aggregazioni, a lavorare insieme come comunità parrocchiale. Facciamo in modo di essere una sola casa, che gusta con tutti i suoi abitanti, le delizie dello Spirito.
SECONDA DOMENICA DI AVVENTO
“viviamo gustando il silenzio”
Lc 9,10-11 - Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò in disparte, verso una città chiamata Betsàida. Ma le folle vennero a saperlo e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlare loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
La candela di Betsaida. Betsaida significa «casa della pesca». È la città di Pietro, Andrea e Filippo. Gesù qui diede la vista al cieco nato, spezzò i cinque pani e i due pesci perché venissero distribuiti a cinquemila persone, ma rimproverò Betsaida perché, nonostante ci fossero stati tanti segni e miracoli, non si convertì.
La nostra Comunità vive in comunione con Pietro e i suoi successori, oggi è Papa Francesco a guidarci. Quello che fa ciascuno è compiuto a nome della Chiesa.
È l’unica condizione per guardare lontano attraverso la luce che il Signore accende nei nostri cuori. È l’unica condizione per essere capaci, e non da soli, di nutrire i fratelli e le sorelle affamati di vita, di Dio.
Nostro compito, nel silenzio, sull’esempio della Vergine Immacolata è quello di operare e agire sfamando tante attese e speranze. In questo tempo di silenzio, ascoltiamo la chiamata di Gesù che ci invita a spezzare il pane con tutti e per tutti in compagnia della Vergine Santa Sua e nostra madre.
Accendere questa candela deve ricordarci che la nostra comunità, vivendo l’Attesa della venuta di Gesù, si ripropone come casa che accoglie l’uomo nella sua fragilità spirituale e umana. La Chiesa è la casa di tutti e non di alcuni. Gesù viene per stare con ogni uomo.
TERZA DOMENICA DI AVVENTO:
“viviamo riscoprendo la preghiera per agire”
Lc 10, 38-42 - Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c'è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
La candela di Betania. Betania significa «casa del povero». È il villaggio di Lazzaro, Marta e Maria, gli amici di Gesù. Qui Gesù si fermava ed era accolto ogni volta si recava a Gerusalemme. Qui fu risuscitato Lazzaro dopo quattro giorni dalla sua morte. Una casa in cui Gesù amava ed era amato. Dilatare gli spazi dell’amore è l’obiettivo quotidiano della nostra comunità e della missione. La nostra comunità sta scoprendo sempre di più che quando c’è sinergia nell’impegno e nel lavoro con il medesimo intento, si è costruttivi. L’amore si fa spazio da solo senza rumore, senza pubblicità, senza ricerca di consensi. Gli spazi dell’amore si dilatano se ogni azione è frutto di preghiera e di adorazione del Signore presente nell’Eucaristia. Le nostre famiglie siano sempre casa accogliente, pronta ad accogliere quanti bussano quotidianamente. C’è bisogno di ascolto, di tempo, per condividere lacrime e sorrisi. Servizio per tutti, esaltante e impegnativo. Accendere questa candela deve ricordarci che dobbiamo avere come modello la casa di Betania. Invito tutti a coltivare l’accoglienza, l’ascolto, la concretezza nei gesti, nella vita di ogni giorno.
QUARTA DOMENICA DI AVVENTO:
“un tempo di Contemplazione e di condivisione”
Lc 2,6.12 - Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire, ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto…Lo riconoscerete così: troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia.
La candela di Betlemme. Betlemme significa «casa del pane». A Betlemme nacque David, re di Giuda e Israele. Il Messia deve discendere da lui, nascere nella sua città. Attraverso la stella i Magi arrivarono a Betlemme per adorare Gesù. Come i Pastori e i Magi stiamo terminando il nostro cammino in preparazione al Natale per adorare Gesù, l’Emanuele, il Dio che si è fatto carne ed è venuto a stare in mezzo a noi.
Prepariamo nelle nostre chiese e nelle nostre case il presepe, adoriamo Gesù come i Pastori e i Magi, usciamo dalle nostre case, lasciamo le nostre attività e mettiamoci in ascolto della Parola che è venuta ad abitare tra noi e che continua a ricordarci che ha sempre “tempo” per noi.
È bello ritrovarsi insieme a casa, in famiglia, con gli amici e fare festa. Lo è ancora di più se scopriamo che la nostra comunità è la “casa del pane” che viene spezzato per tutti e condiviso con tutti.
Gesù, oggi chiede di nascere nella Parrocchia, nelle nostre case, nella vita di ognuno, perciò mettiamoci tutti in cammino per lasciarci avvolgere dalla luce che illumina le tenebre di ogni notte: Gesù.
Vinciamo la tentazione della pigrizia, per metterci seriamente in cammino, nella disponibilità a contemplare i presepi viventi che sono i fratelli e le sorelle: soli, ammalati, abbandonati, senza affetti.
Verbale del CPP del 23 Ottobre 2019 - Programma e finalità della missione parrocchiale
Il 23 ottobre u. s. alle ore 18:30, si è tenuto il consiglio pastorale parrocchiale convocato dal parroco Mons. Cono Araugio insieme ai padri oblati OMI: p. Fabio, p. Alessandro e p. Vincenzo per un secondo incontro preparatorio alla Missione popolare parrocchiale che si terrà dal 15 al 22 Marzo p. v. Il consiglio è iniziato con la preghiera a San Giuseppe Lavoratore, santo titolare della parrocchia al termine della quale ha preso la parola, don Cono che ha dato il benvenuto ai padri missionari.
Dopo i convenevoli, p. Fabio ha subito iniziato col dire che ogni cristiano battezzato deve sentirsi missionario anche all’interno delle proprie famiglie che sono famiglie scristianizzate e che perciò la missione serve prima a noi che frequentiamo e poi è per chi non frequenta, soprattutto, per i giovani, preoccupazione del parroco. P. Fabio ha continuato sulla realizzazione di uno schema bersaglio della missione, orientativo dell’organizzazione del cammino preparatorio per cui c’è bisogno di formare un equipe più un equipe che organizzi la missione per i giovani da scandire temporalmente. Occorre che ci sia un gruppo di 10 – 12 persone che si pongano in relazione fra loro, che si aprano ad accogliere nuove sfide relazionali e che per fare questo è necessario trovare il tempo per sperimentare nuovi incontri relazionali. Dopo questa premessa, come organizzarsi? Intanto si sono stabilite le date di incontri con i padri.
L’altro incontro è stato fissato per domenica 10 novembre in cui ci sarà un incontro comunitario che vedrà coinvolti adulti e giovani insieme della durata di mezz’ora circa al termine del quale ci si dividerà per fasce di età. Stabilito quanto sopra si è passati a calendarizzare gli altri incontri preparatori che si terranno Domenica 19 gennaio 2020 dalle 16:00 alle 19:00 e Domenica 16 Febbraio 2020 sempre allo stesso orario. Poi si è discusso sull’aspetto logistico cioè sulla sistemazione dell’equipe missionaria che sarà composta da 5 preti ed un fratello; 4 novizi e 2 studenti; 2 suore e una giovane; 2 consacrate; a cui si aggiunge l’equipe giovanile formata da una decina di giovani. L’altro aspetto su cui p. Fabio ha tenuto a precisare rimane sempre quello organizzativo che riguarderà la visita alle famiglie che dovrebbe essere così suddivisa: 3 – 4 – 6 centri di ascolto/incontri con le famiglie decentrate; 1° zona pastorale (1° sera): centri di ascolto; 2° zona pastorale (2° sera): incontro con le famiglie; 3° zona pastorale (3° sera) : incontro con le famiglie dei ragazzi dell’IC; 4° zona pastorale resta libera.
E’ chiaro che occorre che ci siano locali che accolgano le famiglie per gli incontri. E’ necessario che si predisponga un elenco di famiglie che incontrino altre famiglie che hanno figli dai 3 anni in su ed inoltre occorre curare l’accoglienza di famiglie che devono essere approcciate una prima volta. P. Fabio ha sottolineato che saranno 20 missionari che visiteranno le famiglie. Terminato il suo primo intervento, p. Fabio ha dato la parola a p. Alessandro che, brevemente, ha illustrato il lavoro che andrà a svolgere l’equipe giovanile con i giovani.
P. Alessandro ha parlato di gruppi di lavoro laboratoriali per gli adolescenti mentre per i giovani ha pensato a far vivere loro un’ esperienza di carità della durata di 2 giorni ed, inoltre di coinvolgerli nella visita ad altri giovani. Questo aspetto è da programmare. Concluso il suo intervento p. Alessandro, ha ripreso p. Fabio con la spiegazione di come si svolge un centro di ascolto della Parola. Su questo punto, si è inserito don Cono sottolineando che, in parrocchia, i centri di ascolto della Parola sono già stabilizzati, collaudati e partecipati, nei periodi forti dell’anno liturgico. Mons. Cono ha mostrato la sua giusta preoccupazione: pensare a qualcosa da fare dopo la missione cioè come dare continuità al dopo? Occorrono persone che vogliono bene ad altre persone, che si impegnino quotidianamente non solo ad intra ma anche e soprattutto ad extra parrocchia.
Dopo quanto sopra, p. Fabio ha parlato anche di chi animerà le Sante Messe della missione che saranno celebrate alle ore 19:00 di ogni giorno, su questo aspetto è intervenuto don Cono il quale ha consigliato che ad animarle dovrà essere ogni gruppo a turno guidati dall’equipe missionaria. Si è poi, puntualizzato che la missione ai giovani inizierà giorno 13 marzo e che il 14 marzo sarà celebrata la Santa Messa del Mandato e sarà presieduta da Sua Ecc. Mons. Leonardo Bonanno che darà inizio alla Missione. P. Fabio ha precisato che il 15 marzo, la missione inizierà con i centri di ascolto. Poi l’altro aspetto che p. Fabio ha consigliato di curare è quello economico vale a dire: pensare ad uno striscione o ad una brochure?
Terminato l’intervento di p. Fabio, mons. Cono è intervenuto sottolineando che sarà tutto pianificato in Avvento e che, prima del 10 novembre, incontrerà i responsabili dei vari gruppi per lavorare per la buona riuscita della missione. Il Consiglio Pastorale si è concluso con la preghiera insegnata da Gesù e la benedizione da parte di p. Vincenzo.